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martedì 28 gennaio 2014

Indivia belga con uvetta sultanina e filetti di alici



Fine gennaio, Carnevale alle porte, San Valentino dietro l'angolo... frappe, castagnole, cioccolatini ovunque.. il cibo scandisce le ricorrenze dell'anno in maniera ossessiva.
Gli scaffali dei negozi pullulano di maschere e stelle filanti, le pasticcerie espongono dolci adatti alle ricorrenze, sopracitate, da almeno due settimane!
Ma ci volete far riprendere dal Natale o almeno dall'Epifania?
No.
La risposta è: no.
Non ho mai amato molto il Carnevale, gli scherzi, l'obbligo della maschera e soprattutto mai festeggiato San Valentino, non per fare la bastian contraria ma non l'ho mai sentita come una ricorrenze da festeggiare.
Però i dolci ..quelli li ho sempre graditi.
E così, per allontanarmi dal leitmotiv del momento oggi vi propongo: verdura.. con una punta di dolce ovviamente!
Indivia belga con uvetta sultanina e filetti di alici, un piatto leggero, nutriente e buonissimo.
L'indivia belga ha un sapore leggermente amarognolo, fa parte della stessa specie di piante cui appartiene la cicoria (Asteraceae) poverissima di calorie è invece ricca di fibre, sali minerali fra cui il potassio e di vitamine tra cui la B2.
Un piatto molto semplice nell'esecuzione ma dal risultato sorprendente l'indivia viene stufata con l'uvetta sultanina che l'addolcisce, i filetti di alici si sciolgono in cottura dando la giusta sapidità al piatto. 


Indivia belga con uvetta sultanina e filetti di alici




Ingredienti
per 2 - 3 persone

250 GR DI INDIVIA BELGA
30  GR DI UVETTA SULTANINA
10 FILETTI DI ALICI SOTTO OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
4 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
3 CUCCHIAI DI ACQUA
1 PIZZICO DI SALE FINO

Occorrente
1 PADELLA ANTIADERENTE
1 COPERCHIO
1 PALETTA DI LEGNO

Per cominciare mettete l'uvetta sultanina in un bicchiere e copritela con l'acqua, lasciatela in immersione per circa 30 minuti.
Sgocciolate bene i filetti di alici, metteteli su un piatto.
Lavate l'indivia belga, eliminate le foglie esterne e una parte della base bianca, poi dividetela in due con un coltello nel senso della lunghezza e fate tante striscioline (circa mezzo centimetro).

In una padella versate 2 cucchiai di olio ex. d'oliva 3 cucchiai di acqua, aggiungete l'indivia tagliata e cuocetela a fuoco dolce, aggiungete gli altri 2 cucchiai di olio, una piccola presa di sale fino e coprite con il coperchio.
Fate cuocere circa 10 minuti rimestate l'indivia ed aggiungete l'uvetta sultanina ben strizzata ed i filetti di acciughe a pezzetti, coprite di nuovo col coperchio ma in modo da lasciare un pochino il vapore che fuoriesce, fate cuocere altri 20 - 25 minuti, rimestando ogni tanto.
Servite calda o tiepida!

mercoledì 22 gennaio 2014

Carciofi alla romana

"Portami a mangiare in una trattoria Romana!"
Questo l'incipit dei miei ospiti quando passano a trovarmi nella città dove vivo.
Dopo un bel giro turistico che tocca i monumenti ed i luoghi più visitati ed amati di Roma: Colosseo, piazza San Pietro, Fontana di Trevi... 
I "miei turisti" stanchi ed affamati non vogliono essere condotti in un ristorante alla moda, ma in una buona trattoria Romana.
E come non capirli!?
Tra i piatti più noti nella tradizione della cucina romanesca troviamo il carciofo che può essere alla romana o alla giudia.
La differenza sostanziale tra i due piatti è che il carciofo alla romana é stufato in acqua e olio, quello alla giudia é fritto.
Due soluzioni eccellenti per rallegrare il palato, un piatto che può essere un valido antipasto o un contorno, che se ben fatto diventa un piatto principe.
Se riesco, invece di portare i miei ospiti a mangiare fuori... porto le tradizioni culinarie romane nella mia cucina ed ecco che casa mia si trasforma in una vera trattoria!
Oggi carciofi alla romana, per i quali occorrono tre cose fondamentalicarciofi romaneschi, della mentuccia fresca e dell'ottimo olio extravergine d'oliva.
In circa 40 minuti, avrete un piatto eccellente, gustoso e salutare perchè non dimentichiamo che i carciofi ortaggio di stagione, hanno delle qualità depurative e disintossicanti per il fegato, inoltre hanno un buon quantitativo di ferro,fosforo, vitamine ed un bassissimo apporto calorico.



Carciofi alla romana




Ingredienti

2/3 persone

5 CARCIOFI ROMANESCHI FRESCHI PULITI

1 SPICCHIO DI AGLIO 
1 MAZZETTO DI MENTUCCIA ROMANA
1 MAZZETTO DI PREZZEMOLO
1 LIMONE GRANDE
SALE FINO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA

Occorrente

1 PENTOLA DI MEDIA ALTEZZA
1 COPERCHIO
1 BACINELLA
SCAVINO

Per cominciare immergete i carciofi puliti in una bacinella d'acqua fredda con del succo di limone, per evitare che si anneriscano.

Fate un trito finissimo, con l'aiuto di un buon coltello con prezzemolo mentuccia (precedentemente lavati) e una testa di aglio a cui avrete eliminato la parte interna detta anima che è la parte più indigesta, aggiungete poi una presa di sale fino e mescolate i tre ingredienti.

Prendete un carciofo alla volta, recidete quasi tutto il gambo, lasciandone tre dita attaccate alla base, aprite leggermente con l'aiuto delle dita il carciofo e con uno scavino (o con un piccolo coltello) eliminate la barbetta interna, riempite poi l'interno con il battuto di erbe aglio e sale.

Una volta completata questa operazione, rovesciate i carciofi a testa in giù in una pentola, mettete anche i gambi, aggiungete un'altra presa di sale e versate circa due dita di olio extravergine d'oliva e un bicchiere scarso di acqua.
I carciofi devono essere coperti in parte, fino a tre quarti, coprite la pentola con un coperchio e fate andare a fuoco vivace per 5 minuti, poi abbassate al minimo il fuoco e continaute a cuocere per circa 20- 25 minuti, dipende dalla grandezza e dalla freschezza del carciofo.
Con una forchetta poi controllate che siano cotti, infilando i rebbi alla base del carciofo quando sentite se è morbido, sono cotti.
Servite caldi o tiepidi, secondo il vostro gusto!


Consigli
Io uso un coperchio con due piccoli fori, per far fuoriuscire un pochino di vapore in cottura, qualora non lo abbiate, potete coprire la pentola facendo in modo che il coperchio non combaci perfettamente con la pentola, in modo da far fuoriuscire un pochino di vapore.


Note

Pulire i carciofi 
Se non avete un bravo fruttivendolo che vi pulisce i carciofi dovete provvedere da voi, l'operazione è semplice.
Prendete un limone, lavatelo bene e dividetelo a metà, una parte passatevela sulle mani (così non si anneriranno pulendo i carciofi) poi spremete il succo di tutto il limone in una bacinella con dell'acqua fredda.
Non gettate il limone, dovrete strofinarlo sui carciofi una volta puliti, prima di immergerli nella bacinella.
Il carciofo va pulito velocemente e strofinato con il limone perché tende ad ossidare e si annerisce subito.
Prendete un carciofo, eliminate parte del gambo tagliandola con un coltello avendo cura di lasciarne tre dita attaccate alla base.
Eliminate poi con le mani le foglie (propriamente si chiamano bratteeesterne più dure,mettete il pollice alla base della foglia e tirate via la parte superiore, quella più coriacea.
Quando raggiungete le foglie più chiare e tenere del carciofo, con un coltello tagliate via tutta la parte superiore (incidendo a circa tre quarti dalla base del carciofo), eliminate eventuali foglie sul gambo e la parte verde e nodosa alla base del carciofo, pulite anche i gambi del carciofo tagliati all'inizio, anche quelli andranno cotti.





lunedì 13 maggio 2013

Polpette di lenticchie

Periodo particolare, non sono in buona forma, potrebbe andare meglio ma anche peggio.
Think positive!
Salto i particolari e mi concentro su qualcosa di bello anzi di buono, come.. preparare un piatto che metta d'accordo tutti, sto parlando di: polpette!
Polpette vegetariane, preparate in anticipo per poi averle in tavola in 30 minuti, cottura inclusa!
Polpette di lenticchie, direte voi, non proprio di stagione..
E' vero che accomuniamo spesso i legumi alle stagioni fredde, perché hanno bisogno di una cottura lenta e con i caldo si evita di stare troppo tempo ai fornelli, ma credo che si possano fare mille usi estivi dei legumi, magari cuocendoli in anticipo, usando la pentola a pressione oppure ricorrendo ai barattoli del super quelli già lessati.
Lo ammetto, ogni tanto faccio ricorso a metodi sbrigativi, perché non sempre si ha voglia, ma soprattutto tempo per fare tutto per bene, ci vorrebbe una giornata di 48 ore e un fisico bestiale, soprattutto se vivi in una grande città. 
Ad ogni modo.. queste polpette di lenticchie vi sorprenderanno, sono buone, fatte con pochissima spesa e grande resa, cosa da non sottovalutare e poi non da ultimo sono ricche di: vitamine, fibre, sali minerali e antiossidanti.




Polpette di Lenticchia






Ingredienti 

per 9/10 polpette

250 GR DI LENTICCHIA COTTA (va bene anche quella del barattolo)

2 PATATE LESSE DI MEDIA GRANDEZZA 
1/4 CIPOLLA ROSSA 
1 UOVO
2 CUCCHIAI DI PARMIGIANO REGGIANO (grattugiato)
2 CUCCHIAI DI PECORINO ROMANO (grattugiato)
1 CUCCHIAINO DI SANTOREGGIA ESSICCATA
6-7 FOGLIE DI BASILICO FRESCO
PAN GRATTATO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE FINO

Occorrente

RECIPIENTE
PENTOLA
PLACCA DA FORNO
CARTA FORNO
PENNELLO DA CUCINA
MIXER o FRULLATORE
PELAPATATE
SCHIACCIAPATATE


Per cominciare lavate e sbucciate le patate, immergetele in acqua, accendete il fuoco e fatele lessare (cuocendole circa 40 minuti, il tempo di cottura varia in relazione al tipo di patata usata).
Se usate le lenticchie in barattolo, scolatele per bene.
Se le cucinate voi, deve essere molto asciutta.
Sminuzzate finemente la cipolla.

Accendere il forno a 190°gradi.
Frullate la lenticchia per qualche minuto, aggiungendo: 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, il basilico a pezzetti, la cipolla sminuzzata e un pizzico di sale, otterrete una crema densa che verserete in un recipiente.

Non appena le patate saranno cotte, sgocciolatele, schiacciatele con lo schiacciapatate, aggiungete 1/2 cucchiaino di sale fino e poi versatele nella crema di lenticchie.
Aggiungete la santoreggia, il parmigiano reggiano, il pecorino e l'uovo, amalgamate il tutto con la forchetta.

Versate in un piatto il pan grattato (almeno 5 cucchiai) prendete un po' di impasto di lenticchie e formate delle polpette schiacciandole leggermente nella parte centrale, impanatele per bene e depositatele sulla placca da forno precedentemente rivestita con carta da forno.

Una volta pronte le polpette, spennellate con olio extravergine d'oliva da entrambe i lati ed infornate a 190° per 20 - 25 minuti, avendo cura di girare le polpette a metà cottura.
Una volta cotte potete consumarle accompagnandole a dell'insalata oppure a salse o yogurt magro, vi consiglio di mangiarle non bollenti ma tiepide, sentirete meglio i sapori ed avranno la giusta consistenza.


Consigli
L'impasto delle polpette deve risultare cremoso, non liquido.
Non preoccupatevi se l'impasto vi sembra morbido, in cottura diventerà molto compatto, non aggiungete pan grattato o diventerà troppo secco una volta cotto.
Se non reperite la santoreggia potete ometterla o sostituirla con un'altra erba aromatica che preferite.

Anche questa ricetta partecipa allo Smartcooking del Consorzio del Parmigiano Reggiano.








martedì 7 maggio 2013

Asparagi prosciutto e formaggio in pacchetto

Ho notato che l'idea delle diete: dimagrante, depurativa, disintossicante, tonificante, è molto diffusa in questo periodo.
C'è chi la dichiara apertamente a parenti ed amici, chi invece afferma che in questo periodo non ha molta fame oppure chi preferisce declinare qualsiasi offerta di pranzi o cene con scuse assurde, per non lasciarsi tentare dai cibi che cerca di dimenticare per qualche tempo o per non far sapere che segue una dieta.
Cosa ti fà un po' di sole e un po' di profumo di primavera!?
Risveglia la mente, i sensi, lo spirito e anche il corpo vuol star dietro a questa leggerezza.
Oggi ho finalmente fatto il cambio di stagione, avrei voluto cestinare molti indumenti che non mi entrano più o sono inesorabilmente consumati dal tempo, ma quando ho finito di sistemare tutto ed ho fatto qualche passo indietro dall'armadio per verificare che tutto fosse in ordine... ho guardato con la coda dell'occhio la mega busta poggiata a terra, preparata per le cose da scartare, era praticamente vuota!
Solo tre magliette? 
Ma come era possibile?
Facendo un rapido calcolo mentale, c'erano almeno quindici o forse più magliette da eliminare!
Come ho fatto? 
Questa maglietta no perché mi ricorda troppe cose.. questa no perché vorrei tentare di rientrarci un giorno.. quest'altra no, perché in fondo non è del tutto fuori moda e con questa crisi meglio evitare sprechi.
Ecco che pian piano le magliette si sono riguadagnate, il loro posto nell'armadio.
Anche quest'anno non sono riuscita nell'intento.
La media sono tre capi all'anno, ad ogni cambio stagione, di più non riesco. 
Per riposarmi e godermi un buon pranzo ho preso gli asparagi (che come sapete adoro) li ho puliti, scottati in acqua bollente, asciugati bene e poi li ho avvolti in una fetta di groviera, una di prosciutto cotto, panati con uovo, pan grattato e semi di sesamodorati qualche minuto in padella con un po' di olio extravergine d'oliva ed ecco pronto un piatto di stagione, gustoso, sano.
Gli integralisti delle diete potrebbero obbiettare che.. non è proprio un piatto light, ma basta non esagerare con le quantità!
E' un eccellente antipasto o un contorno, io l'ho fatto diventare un piatto unico, concedendomi ben due "pacchetti di asparagi".
Questo piatto potete prepararlo per tempo, riporlo in frigo (1 giorno massimo) e poi cuocerlo 3 - 4 minuti al momento di consumarlo.
Il sapore degli asparagi lega perfettamente con il prosciutto cotto e il formaggio dolciastro e la panatura con i semi di sesamo, rende tutto più goloso!


Asparagi prosciutto e formaggio in pacchetto




Ingredienti 
per 2 persone

4 ASPARAGI VERDI

4 FETTE DI GROVIERA SOTTILI 
4 FETTE DI PROSCIUTTO COTTO SOTTILI
1 UOVO PICCOLO
5 CUCCHIAI ABBONDANTI DI PAN GRATTATO 
2 CUCCHIAI DI SEMI DI SESAMO
SANTOREGGIA ESSICCATA
SALE FINO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
ACQUA GHIACCIATA
2 CUCCHIAI DI YOGURT MAGRO O MAIONESE (per accompagnare)

Occorrente

PADELLA ANTIADERENTE
PENTOLA
SCHIUMAROLA
RECIPIENTE
COLAPASTA
PIATTI
CARTA ASSORBENTE O SCOTTEX

Per cominciare pulite gli asparagi.

Mettete a bollire una pentola con dell'acqua.

Appena l'acqua bolle, salatela leggermente, immergete gli asparagi per 4 minuti, prelevateli con una schiumarola e metteteli in un recipiente colmo di acqua ghiacciata per qualche minuto (servirà a bloccare la cottura e mantenere brillante il colore degli asparagi) poi metteteli ad asciugare in un colapasta.

In un piatto, sbattete l'uovo qualche minuto, aggiungete un po' di sale e un pizzico di santoreggia e versate un po' di pangrattato mescolato a semi di sesamo, su un altro piatto.
Stendete una fette di prosciutto cotto, sopra adagiate una fetta di groviera, appoggiate sopra due asparagi ed avvolgete il prosciutto ed il formaggio intorno al fusto degli asparagi.


Immergete la parte degli asparagi avvolta nel prosciutto e nel formaggio, nel piatto con l'uovo poi passatela nel pangrattato misto ai semi di sesamo e ripetete una seconda volta l'operazione, di nuovo uovo e pangrattato, otterrete una doppia panatura che sigillerà bene il pacchetto.
Fate lo stesso con gli altri asparagi.
Scaldate in un pentolino antiaderente, qualche cucchiaio di olio extravergine d'olivadorate i pacchetti di asparagi da entrambe i lati per 4 minuti circa.
Mettete i pacchetti di asparagi cotti, qualche istante su un piatto con carta assorbente, impiattate e serviteli caldi, magari accompagnati con un cucchiaio di yogurt magro o maionese.


mercoledì 3 aprile 2013

Asparagi.. pasta, quiche, lasagne e riflessioni di primavera

Vi state riprendendo dai bagordi Pasquali?
Avete da smaltire ancora: dolci, cioccolata o magari qualche chilo di troppo?
Oppure.. avete passato una Pasqua in relax a casa, lontano da parenti, cibo in eccesso e traffico delirante del rientro?
Qualunque sia stata la vostra Pasqua, spero l'abbiate trascorsa bene.
Avrete notato che ogni festa porta con se un gran movimento, soprattutto di cibo?
Anche con la crisi, qualcosa in più l'abbiamo comprata, cucinata e mangiata magari senza eccedere ma succede, anzi direi che oramai è una prassi.
E spesso, i significati religiosi, filosofici o storici che le feste portano con se scompaiono, inghiottiti dal consumismo occidentale, anche in tempo di crisi.
Ma una pausa di riflessione ogni tanto farebbe bene, invece di: organizzare, fare, dire.. fermarsi ogni tanto, farebbe molto bene.
Anche se non è facile, ci sono una serie di doveri: devi fare questo, comprare quest'altro, andare a mangiare lì, salutare quello e in tutto questo.. noi inseriamo il pilota automatico, non pensiamo e spesso ci ritroviamo dove non vorremmo essere e facciamo perchè dobbiamo fare non perchè ci va e alla lunga ci dimentichiamo di tante cose, anche di noi.
Fermarsi ogni tanto ci aiuta, ma non bisogna eccedere in lunghe pause riflessive perchè annientano l'azione ed è poi la pratica del pensiero che fa la differenza, è lì che giocate la vostra partita più importante, quella con voi stessi.
Parlando di me e di cibo, perchè al di là delle mie riflessioni, questo è un blog di cucina,  in primavera fiorisco ed il mio stomaco è alla ricerca dei cibi di stagione in maniera quasi spasmodica.
Un risveglio organico lo chiamerei!
E allora nulla di meglio che i miei adorati asparagi..
Non ho una ricetta nuova da proporvi, ma delle valide alternative per declinare questi asparagi in tanti piatti appetitosi e colorati. 
Se avete voglia di cucinare asparagi, ma non un'idea che vi spinga a comperarli, allora ve ne dò qualcuna...



Asparagi





Un primo di pasta con asparagi e pancetta oppure una quiche ossia una torta salata di asparagi e robiola, un secondo veloce con uova strapazzate e asparagi al burro oppure se avete tempo una bella lasagna con speck, prosciutto cotto e ovviamente asparagi.
Allora.. vi ho messo un po' di appetito!


mercoledì 20 marzo 2013

Sformati di miglio e verdure

Non avevo mai mangiato il miglio, ma avevo letto delle sue proprietà benefiche ed anche qualche notizia sulla sua storia..
Il miglio è un cereale che fa parte della famiglia delle Poaceae meglio note come Graminanacee; la sua origine non è molto chiara, di sicuro era coltivato in Cina e in India e si diffuse in tutta l'Asia e in Africa dove tutt'ora è molto consumato. 
Giunse anche in Europa e nel periodo medioevale era considerato alimento importante, avendo anche la caratteristica di conservarsi a lungo, molto usato quindi nei periodi di carestia.
Pian piano fu sostituito da altri cereali, soprattutto con l'ingresso del mais che arrivava dalle Americhe, il miglio cadde lentamente in disuso.
Negli ultimi anni, con il ritorno agli alimenti base, alla semplicità, alla terra,  di cui parlavo qualche post fa c'è stato un recupero di questo cereale che vanta caratteristiche invidiabili.
Il miglio può essere consumato dai celiaci (previa osservazione dell'etichetta perchè può essere prodotto in stabilimenti dove lavorano il glutine) è ricco di ferro, magnesio, fosforo, silicio, vitamina A e B.
Nel miglio troviamo un alto contenuto di proteine benefiche per il sistema linfatico, è inoltre facilmente digeribile e contiene colina e lecitina adatti a persone sedentarie che svolgono attività intellettuali e utile soprattutto quest'ultima per combattere il colesterolo.
Insomma un buon inizio!
Il miglio ha un sapore molto delicato, si combina bene con carne e verdure, non ha bisogno di essere messo a mollo e in 25-30 minuti è pronto!
Ho deciso di condirlo con un mix di verdure cotte in forno e poi l'ho messo in forma, creando piccoli sformati che ho accompagnato con una salsa di pomodori secchi e pinoli, un gusto che mi ha conquistata!




Sformati di miglio e verdure






Ingredienti

per 6 - 8 mini sformati

Per il Miglio

150 GR DI MIGLIO DECORTICATO
300 GR DI ACQUA (più un po') BOLLENTE
3 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE

Per le Verdure

2 ZUCCHINE
1 MELANZANA PICCOLA
2 SCALOGNI
1 COSTA DI SEDANO
2 CAROTE PICCOLE
1 PEPERONE PICCOLO
1 PATATA GRANDE
1/2 CUCCHIAINO DI MENTA ESSICCATA
1 CUCCHIAINO DI SANTOREGGIA ESSICCATA
5 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
2 PRESE DI SALE FINO (1 CUCCHIAINO circa)

Per la Salsa di pomodori secchi

5 POMODORI SECCHI sott'olio
1 CUCCHIAIO DI PINOLI
3 CUCCHIAI DI OLIO EX. D'OLIVA
2 CUCCHIAI DI ACQUA

Occorrente

TEGLIA 26 cm
PADELLA
PENTOLA
STAMPINI
FRULLATORE

Per cominciare lavare le verdure e ridurle in dadini di circa 1 centimetro di spessore.

Pelate gli scalogni e triturateli finemente.
Accendete il forno a 200°gradi.

Verdure

In una teglia capiente, versate le verdure a cubetti: zucchine, melanzana, carote, patata, sedano, peperonesalate, versate l'olio ex.d'oliva, aggiungete la menta, la santoreggia rimestate bene, infornate a 200°gradi per 50 minuti.
A metà cottura abbassate a 190°gradi e mescolate le verdure, per avere una cottura uniforme.
Una volta cotte lasciatele al caldo ma non in forno o continueranno a cuocere.

Miglio

Mentre le verdure cuociono in forno, potete preparare il miglio che va tostato con l'olio ex. d'oliva in una padella (preferibilmente antiaderente) per qualche minuto, poi va aggiunta acqua bollente salata (pari al doppio del peso del miglio)  e va lasciato cuocere a fiamma bassa per 25 minuti circa, rimestando ogni tanto.
Io metto a bollire qualche mestolo in più d'acqua, che eventualmente aggiungo se il miglio dovesse asciugarsi troppo in cottura e non essere ancora pronto.
Una volta cotto, lasciatelo nella padella fino a completo assorbimento dell'acqua.

Salsa 

Frullate i pomodori secchi, con olio ex. d'oliva, i pinoli e un pochino d'acqua. Lasciate la salsa da parte per accompagnare i mini sformati.

Mescolate la verdura al miglio.

Versate un po' d'olio negli stampini e distribuitelo anche sui bordi, mettete il miglio così condito all'interno degli stampini con un cucchiaio, pigiate bene per farlo aderire allo stampo.
Lasciateli in forma una decina di minuti e poi sformateli su un piatto accompagnandoli con la sala di pomodori secchi e spolverato magari di santoreggia.
Oppure potete preparare gli sformati, la mattina per la sera oppure per il giorno dopo, conservali in frigo e scaldarli 5 - 10 minuti a 180°gradi in forno, prima di consumarli.



Nota
Il miglio in cottura si sfalda leggermente, i chicchi non saranno ben separati come accade per il cous cous, non temete di averlo cotto troppo perchè 25 - 30 minuti sono necessari.




lunedì 7 gennaio 2013

Finocchi in padella con gusto

Le feste mi hanno letteralmente inghiottita!
Eccomi, anche se con un po' di ritardo ad auguravi un felice anno nuovo e a proporvi una ricetta veloce e perfetta per questo periodo post feste e post abbuffate.
Abbiamo esagerato, ognuno di noi sa di avere mangiato più del dovuto ed ora tutti a pensare a come rimettersi in forma.
Tuta, palestra e via a leggere le centinaia di riviste che a gennaio pululano di diete dimagranti; le stesse che nel mese precedente (a dicembre) proponevano mille ricette di creme per il pandoro, dolci farciti e ricoperti di glasse, piatti non proprio light!
La ricetta che vi propongo è di facilissima esecuzione, leggera, salutare e con un gusto che vi stupirà.
Finocchi in padella, con capperi, alici e un filo d'olio, pepe a piacere, in 20 minuti in tavola, vi farà fare un'ottima figura con i vostri commensali.
Ho scelto il finocchio perché è un ortaggio ricco di sali minerali, di acqua e privo di grassi, inoltre è diuretico, ha proprietà digestive, anti infiammatorie per il colon e riduce il gonfiore addominale.
Cos'altro aggiungere... provateli e poi mi direte!
La ricetta l'ho avuta da zia Annamaria anche detta Anna, i suoi piatti una garanzia di bontà.


Finocchi in padella con gusto























Ingredienti
per 2 - 3 persone

2 FINOCCHI MEDI

6 - 7 ALICI SOTT'OLIO 
10 CAPPERI SOTTO SALE
1/2 TAZZINA D'ACQUA
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE FINO
PEPE 

Occorrente

PADELLA ANTIADERENTE 20 cm
COLTELLO
TAGLIERE
RECIPIENTE
SCOLA VERDURE

Per cominciare lasciateli in acqua almeno mezz'ora e poi sciacquateli bene.

Pulite i finocchi, tagliate i gambi all'altezza del bulbo (non buttate le foglie che serviranno per guarnire il piatto) ed eliminate anche la base del finocchio, togliendo circa mezzo centimetro.
Dividetelo il finocchio prima in 4 grandi spicchi e poi da questi ottenete delle fettine sottili circa 2 - 3 millimetri, immergetele in un recipiente pieno d'acqua, lavatele accuratamente e scolate bene.
Mettete le alici a scolare, eliminando l'olio in eccesso.

In una padella versate un filo d'olio ex. d'oliva (2 cucchiai circa) distribuite uno strato di finocchi e sopra le alici a pezzetti, coprite con secondo strato di finocchi aggiungete i capperi un po' di sale e un filo d'olio (1 cucchiaio), finite con il terzo strato di finocchi, un pochino di sale e ancora un po' d'olio (1 cucchiaio) aggiungete mezza tazzina di acqua, coprite con un coperchio forato e mettete a cuocere per 20 minuti a fuoco basso.

Di tanto in tanto muovete un pò la padella ma non mescolate mai, gli ultimi minuti potete togliere il coperchio qualora vi fosse troppa acqua di cottura.
Impiattate, aggiungete pepe a piacere, guarnite con le foglie di finocchio e.. bon appetit!


Consigli

Se non avete un coperchio forato, potete usarne uno normale, frapponendo un cucchiaio di legno piatto tra la padella e il coperchio, per far fuoriuscire un pochino di vapore durante la cottura.
Potete aggiungere sul fondo della padella anche un cucchiaio di aceto balsamico insieme all'olio, regalerà al piatto un tocco aromatico in più.
Potete servire questi finocchi accompagnati da riso basmati bianco ottenendo così un piatto unico oppure accompagnarli ad un petto di pollo alla piastra, per avere un secondo gustoso e leggero.



giovedì 4 ottobre 2012

Melanzane margherita..

Diciamo la verità, non a tutti piace cucinare.
Non a tutti piace pensare a cosa preparare per pranzo e per cena tutti i giorni con l'idea di fare qualcosa di diverso.. in effetti a volte ''è faticoso'' anche per gli affezionati della cucina.
Non a tutti piace trascorrere il proprio tempo (magari libero) a sperimentare per ottenere la torta perfetta o preparare manicaretti, stando per ore intere dietro ai fornelli per poi pulire tutte le stoviglie!
A volte va benissimo un'insalata, un panino, un petto di pollo alla piastra e .. altre volte basta davvero pochissimo per ottenere qualcosa di speciale con pochi semplici gesti e poco tempo.
Prendete delle melanzane sode, sarebbe meglio se piccole e tondeggianti di quelle viola chiaro, privatele della buccia, fatele a fette, mettetele in forno e...
Seguite la ricetta qui sotto e otterrete delle melanzane squisite che ho chiamato margherita perché mi ricordano nella forma e negli ingredienti (alcuni identici come pomodoro, olio ex. d'oliva e mozzarella) la pizza margherita.
E come la famosa piazza riscuotono sempre molto successo tra i commensali.
La presentazione è fast come la ricetta, ma il sapore è meraviglioso!


Melanzane margherita



Ingredienti

per 4 persone

3 MELANZANE VIOLETTE PICCOLE

40 GR CIRCA DI MOZZARELLA FIOR DI LATTE o OVOLINE
6 - 7 CUCCHIAI DI PASSATA DI POMODORO
1/2 BICCHIERE DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
MIX di TIMO/MAGGIORANA/MENTA ESSICCATI
SALE FINO

Occorrente

TEGLIA 
CARTA DA FORNO
PALETTA DA CUCINA
PENNELLO DA CUCINA
TAGLIERE

Per iniziare lavate le melanzane, asciugatele e privatele della buccia.

Accendete il forno a 200°gradi.

Tagliate le melanzane a fette, circa mezzo centimetro, disponetele nella teglia che avrete preventivamente ricoperto con carta da forno e sistematele una accanto all'altra.

Spennellatele le melanzane con olio ex. d'oliva prima da un lato e poi dall'altro, salate a piacere e mettete in forno a 200° gradi per 15 minuti, avendo cura di girarle a metà cottura per favorire una cottura uniforme.
Trascorsi i 15 minuti, tiratele fuori senza spegnere il forno, mettete nel centro delle fette un po' di passata di pomodoro e un pezzo di mozzarella, infornate di nuovo le melanzane  per  5 minuti circa, sfornate, spolverate con il mix di aromi essiccati e servite caldissime.
Aggiustate di sale se ce ne fosse bisogno...
Ottime come antipasto caldo o come contorno, eccellenti anche da sole accompagnate con un po' di pane fresco!


Consigli

Potete sostituire gli aromi essiccati con aromi freschi e preferire quelli che più vi piacciono.
Non esagerare con il pomodoro ma soprattutto con la mozzarella che fondendo fuoriesce dalla fetta di melanzana.



mercoledì 5 settembre 2012

Minestrone di verdure.. freddo

Settembre, la pioggia e il cambiamento inevitabile delle temperature.. 
Le vetrine dei negozi ''si vestono'' di maglie, trench e stivali, cambiano i colori.
Il traffico in città è tornato, si rincomincia la corsa all'ostacolo, infilare tutto in 24 ore e cercare di farlo al meglio.. sonno compreso, un'impresa da funamboli.
A guardarsi in giro, a sentire i discorsi della gente, la crisi vera sembra scoppiata ora. 
Sono già due anni che si parla di crisi globale ma in realtà ogni tanto facendo il punto della situazione, sembra che il momento che stiamo vivendo sia quello peggiore.
Realisti ma non pessimisti, questo mai.. almeno non intenzionalmente!
E mentre la mente divaga su tutto questo, bisogna mettersi all'opera, fare qualcosa con le proprie mani, nulla di meglio che impegnarsi in un'attività che richieda soprattutto abilità manuali e che ti distolga da tutto quanto almeno per un pò.
Importante prendere la giusta distanza dalle cose per non esserne inghiottiti.
Allora si cucina!!!
Magari qualcosa di buono, che abbia il sapore del ricordo, cose genuine che facciano anche bene.
Il minestrone di oggi mi ricorda mia nonna materna, in effetti è una sua ricetta, di lei ho già parlato nel post melanzane ripiene alla Teresa.
Era una donna autentica la nonna, sapeva cucinare cose prelibate e il suo minestrone di verdure era eccellente, solo verdure di stagione, niente pasta... noi lo gustavamo freddo (temperatura ambiente intendo!) la sera quando tornavamo dal mare.
Una meraviglia di profumi.. basta solo utilizzare verdure freschissime tagliarle grossolanamente, aggiungere un filo d'olio ex. d'oliva e cuocere tutto con lentezza e con amore.. risultato garantito.



Minestrone di verdure.. freddo



Ingredienti

per 4 persone

3 PATATE MEDIE

3 CAROTE MEDIE
1 MANCIATA DI FAGIOLINI
1 MANCIATA DI BIETA
6 FOGLIE DI LATTUGA
1 CIPOLLA GRANDE (preferibilmente rossa)
2 POMODORI MEDI MATURI
1 COSTA GRANDE DI SEDANO
1 PEZZO DI CROSTA DI GRANA O PARMIGIANO
PREZZEMOLO
BASILICO
SALE GROSSO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA

Occorrente

1 PENTOLA MEDIA
1 CUCCHIAIO DI LEGNO
1 MESTOLO
SCOLAPASTA
TAGLIERE
COLTELLO GRANDE

Per iniziare lavate bene tutte le verdure, gli odori e metteteli nello scolapasta.

Prendete una crosta di parmigiano reggiano o grana, raschiatela molto bene con un coltello nella parte esterna (quella oleosa per intenderci!) e lasciatela da parte.
Pelate la cipolla.

Prendete la pentola versateci 4 cucchiai abbondanti di olio ex. d'oliva e mettetela sul fuoco medio, poi tagliate la cipolla grossolanamente e versatela nella pentola.

Tagliate il sedano a pezzetti più piccoli, versate anche questo nella pentola e rimestate col cucchiaio di legno.
Infine tagliate in pezzi grandi (senza esagerare!) il resto della verdura: patate, carote, fagiolini, lattuga, bieta e versate tutto nella pentola, sempre rimestando.
Sminuzzate il prezzemolo e il basilico ed aggiungete anch'essi.
Ora riempite la pentola con dell'acqua di rubinetto, ricoprite tutte le verdure di almeno tre dita, mescolate e aggiungete i pomodori tagliati a pezzettini piccolissimi, mescolate e lasciate cuocere fino a bollore.
A quel punto aggiungete una presa di sale grosso e la crosta del formaggio, mescolate, abbassate la fiamma, fate cuocere per 1 ora.
Quando è pronto spegnete, aggiustate di sale se ce ne fosse bisogno, coprite la pentola con un coperchio e lasciate raffreddare.
Sarà pronto quando volete, un cibo gratificante, ve lo assicuro!


Minestrone di verdure.. freddo

Nota

Scegliete le verdure fresche di giornata, quindi se non trovate la bieta o la lattuga fresche oppure non le preferite, potete sostituirle con altre verdure a foglia.
Potete ovviamente aggiungere anche legumi freschi quali piselli e fagioli.
Se non trovate i pomodori potete aggiungere al minestrone 4 cucchiai di passata di pomodoro.

giovedì 28 giugno 2012

Terrina di Parmigiana di Melanzane tiepida con Pane Carasau

Verissimo... fa caldo!
Ai fornelli, soprattutto se sono accesi, vorremmo non avvicinarci.
Sono una folle.. sempre stata, anche se la mia follia è ben celata dall'aria di brava ragazza (non che non lo sia...una brava ragazza!) insomma ho un'ambivalenza, tipica di molte persone soprattutto quelle di genere femminile, credo dipenda dalla cultura che spesso cozza con la nostra natura, ma non siamo nella sede giusta per indagare il problema.
Odio le vie di mezzo e quindi: tanto o niente, su o giù, caldo o freddo, anche se crescendo ho notato che... le vie di mezzo a volte servono e che la vita ne è piena.
Sto divagando, uno dei miei difetti!
Beh parlavamo di cibo... di caldo, di fornelli e aggiungerei anche di coraggio, perché accendere il forno in questi giorni con 38 gradi è una follia che richiede tanto coraggio.
Ma per chi ami lo fai volentieri... che sia il tuo innamorato, tua sorella, cari amici, per tutti quelli che hanno un piacere immenso nel condividere con te il cibo.
Il cibo non è tanto abbuffarsi di qualcosa che ci piace ma condividerlo con qualcuno.. ha un sapore migliore.
Troppa ''filosofia'' per un blog sul cibo?! 
Andiamo al punto: prendete 4 terrine mono porzione, due melanzane sode, pomodori maturi, della buona mozzarella, tanto basilico, parmigiano reggiano grattugiato e del pane Carasau... creerete un piatto tradizionale gustosissimo, con una nota diversa data da questo pane sardo che si sposa perfettamente con pomodori e verdure!


Terrina di Parmigiana di Melanzane tiepida con Pane Carasau


Ingredienti
per 4 persone

2 MELANZANE GRANDI SCURE

600 GR DI POMODORI FRESCHI MATURI
150 GR DI MOZZARELLA FIOR DI LATTE
150 GR DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
1 MAZZO GRANDE DI BASILICO 
2 SFOGLIE DI PANE CARASAU (110 gr circa)
150 GR CIRCA DI FARINA 00
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE

Occorrente

4 TERRINE DI COCCIO 12 X 12 CM (se le avete tonde o rettangolari è uguale)
PADELLA ANTIADERENTE MEDIA GRANDEZZA
PENTOLA
SCOLAVERDURA
CARTA ASSORBENTE

Per iniziare lavate e sbucciate le melanzane, tagliatele a fette rotonde, mezzo centimetro circa.

Mettete due dita abbondanti di olio ex.d'oliva nella vostra padella e mettete a scaldare a fuoco medio.


Panate le fette di melanzane nella farina, appena l'olio è caldo immergetele per qualche minuto da entrambe i lati e poi mettetele a sgocciolate su un foglio di carta assorbente, appena saranno asciutte salatele.



In una pentola mettete a bollire dell' acqua, lavate i pomodori, incideteli con una X dal lato opposto a quella del picciolo e immergeteli nell'acqua in ebollizione per 3 minuti, scolateli e spellateli.

Io ho saltato questo passaggio perché avevo un po' di pelati che mi avanzavano dalla conserva di pomodori appena ultimata!
Riducete i pelati a dadini, mettete abbondante basilico a pezzetti, del sale e dell'olio ex. d'oliva, mescolate tutto dentro una scodella e lasciate riposare.


Accendete il forno a 200°gradi.

Sbriciolate la mozzarella con le mani in un piatto, prendete le singole terrine cospargete un pò di sugo di pomodoro sul fondo e adagiate circa 4 fette di melanzana a coprire, una pezzo di pane carasau, versate sopra il sugo di pelati, la mozzarella sbriciolata, una manciata di parmigiano reggiano grattugiato e procedete al secondo strato, pressate con le mani gli ingredienti e finite con del basilico a pezzetti, del parmigiano e un filo d'olio ex. d'oliva.


Infornate per 15 minuti circa a 200°gradi, dipende dal forno ma appena si colorano in superficie sono pronte, tiratele fuori e lasciate raffreddare per mezz'ora o anche più, poi servite direttamente con la terrina e accompagnate con del buon vino bianco fresco... Una goduria!



Consigli

Potete usare dei pelati in barattoli, ma vi consiglio i pomodori freschi visto il periodo, potete ridurli a dadini anche senza privarli della pelle.
Potete preparale la mattina presto le terrine e cuocerle un'ora prima di servirle.
L'altra versione di questo piatto è con le melanzane grigliate, invece che fritte, più light.
Se volete privare le melanzane dell'amarognolo che le contraddistingue, dopo averle fatte a fette disponetele su uno scolapasta, mettete del sale grosso e ponete sopra un peso, per circa 40 minuti, tireranno via l'acqua amara.


Con questa ricetta partecipo al contest Chef per un mese: prendi la sporta! di Pecorella di Marzapane per Scelte di Gusto del mese di Luglio.






venerdì 15 giugno 2012

Frittelle Patate e Basilico

Questa ricetta è per festeggiare le 10.000 visualizzazioni del mio blog.. certo sono pochissime rispetto ai milioni di contatti di cui possono vantare altre foodbloggers, ma per me è un piccolo traguardo.
Ho iniziato a scrivere di cibo a metà febbraio di quest'anno, senza avere potenti macchine fotografiche ho cercato di immortalare le mie ricette come meglio potevo, senza la pretesa di insegnare nulla, ma solo per la gioia di condividere con gli altri quello che so, quello che amo e quello che mi da gioia.
La ricetta di oggi la potrei definire una ricetta di famiglia e per questo motivo non ci sono dosi precise ma vi assicuro che non ci vuole molto per creare queste frittelle di patate e basilico croccanti, profumate... un vero godimento per il palato.
Nella ricetta originale, quella tramandata da mia nonna a mia madre
c'erano patate e fiori di zucca (da non disdegnare) negli anni ci sono state modifiche e qui avete l'ultima versione, cioè la mia!
E' piatto semplicissimo, un cibo gratificante e lo dedico a tutti quelli che hanno sbirciato tra le mie parole anche solo per qualche minuto e a mia madre.. perchè questa ricetta è soprattutto sua.



Frittelle Patate e Basilico






Ingredienti

per 4 persone

2 PATATE MEDIE

8 CUCCHIAI DI FARINA 00
2 e 1/2 BICCHIERI DI ACQUA FREDDA
4 CUCCHIAI DI PARMIGIANO REGGIANO
1 MAZZO DI BASILICO (circa 30 foglie)
SALE
OLIO DI OLIVA O OLIO DI ARACHIDI (per friggere)

Occorrente

PADELLA 
COCOTTE
MANDOLINA
CUCCHIAIO GRANDE
SCHIUMAROLA 
CARTA ASSORBENTE

Per iniziare lavate e asciugate bene il basilico.

Pelate le patate e con la mandolina riducendole in sottilissime rondelle.
Qualora non abbiate la mandolina (affettaverdure) potete ottenere lo stesso risultato con il coltello.

Mettete l'olio nella padella a scaldare (la quantità è relativa alla padella che utilizzate) deve essere sufficiente a coprire le frittelle in cottura.

In una cocotte versate la farina, due prese di sale fino, tutto il parmigiano reggiano e le foglie di basilico spezzettate con le mani, aggiungete poi l'acqua fredda poco alla volta mescolando.
L'impasto deve risultare non denso, ma nemmeno troppo liquido (la consistenza somiglia a quella dello yogurt magro, perchè abbiate un'idea) a questo punto versate le patate affettate e amalgamate bene tutto.
Appena l'olio sarà caldo, potete versare una punta di pastella per vedere se è pronto, iniziate a friggere.
Usate un cucchiaio più grande di quello da minestra per versare l'impasto in padella, fate attenzione a non prendere troppe patate insieme e a non fare le frittelle troppo grandi.
Fatele dorare da entrame i lati e poi con l'aiuto di una schiumarola toglietele dall'olio e adagiatele in un recipiente ricoperto con carta assorbente.
Mangiate calde e poi mi fatemi sapere!



Frittelle Patate e Basilico



Consigli

L'acqua per la pastella sarebbe meglio tenerla in frigo mezz'ora prima di utilizzarla, ma va bene anche quella del rubinetto.
Potete ovviamente sostituire il basilico se non vi piace, con la vecchia versione che vi ho indicato all'inizio del post cioè con i fiori di zucca (circa 8).


Nota

E' molto importante utilizzare un olio di buona qualità per friggere e soprattutto che abbia la caratteristica di stabilità in cottura che non gli permetta di raggiungere il ''punto di fumo'' momento nel quale si ha una decomposizione dei materiali organici che diventano dannosi per il nostro fegato. 
Ho indicato l'utilizzo dell'olio d'oliva e dell'olio di arachidi per due motivi: il primo è che sono olii non raffinati, dunque ottenuti senza processi che implichino l'utilizzo di solventi chimici dannosi alla salute e il secondo è legato alla loro notevole stabilità in cottura, ovviamente maggiore è quella d'olio di oliva (210°) rispetto all'olio di arachidi (180°).

Con questa ricetta salata partecipo a Get an Aid in the Kitchen di Cucina di Barbara