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martedì 18 marzo 2014

Soufflé di zucca e robiola con crema di fave fresche e mentuccia romana.. ciak prima!

Soufflé..
Questa la sfida di Marzo dell'Mtc, proposta da Fabiana che non è soltanto una foodblogger ma una cuoca, una chef, una professionista del settore, da lei non potevamo aspettarci una sfida diversa.
Il soufflé, diciamolo apertamente, non è la base della cucina casalinga Italiana, non lo si mangia abitualmente, molte persone che conosco, bravissime cuoche per passione, non si sono mai cimentate in un'esperienza, che definirei mistica, come quella di preparare un soufflé.
E' una preparazione che necessita di qualche attenzione in più e di qualche preghiera, per ottenere un ottimo risultato finale.
Una nuvola che si gonfia, un'interno soffice e umido, sapori che si spandono sul palato al primo assaggio, bisogna provare per sapere di cosa parlo.
La prima volta che ho sentito parlare di soufflé, è stato molti anni fa, in un notissimo film con Audrey Hepburn: "Sabrina"..chi non lo conosce?!
La scena del soufflé, è molto divertente e non racchiude solo l'essenza magica che riguarda questo piatto, ma anche quello che da sempre penso sulla cucina: mettiamo un po' di noi dentro ogni piatto che prepariamo e volente o nolente, ci infiliamo anche il nostro stato d'animo.
Penserete che sto esagerando, ma capita spesso che se sono triste o allegra, lo stesso piatto con gli stessi ingredienti venga diversamente e parlo di una casistica monitorata nel tempo!
Sta iniziando a venir fuori il pizzico di follia che mi contraddistingue, sorry...
Ma torniamo a noi..
Solo una volta, anni fa, avevo tentato di cimentarmi nel soufflé, ricetta con una base classica e formaggio, senza troppe cure o accorgimenti avevo azzardato, un fiasco totale, quindi l'ho rimossa, non la considero e parto dalla ricetta di Fabiana per iniziarmi al Soufflé, con tutti i crismi.
La mia proposta, un soufflé con zucca e robiola, accompagnato da una crema vellutata di fave fresche e mentuccia romana.
Ho scelto la zucca di chioggia, che secondo me è meno acquosa di altri tipi (ma forse sbaglio non sono una chef!) ed ha una consistenza corposa e un sapore più intenso, amalgamata ad un formaggio morbido come la robiola con la sua punta acidula, abbinato ad una nota di freschezza data dalle fave novelle, perfette con la mentuccia romana.
Il soufflé si è gonfiato bene ma tempo di tirarlo fuori purtroppo ha iniziato ad andare giù e così ho deciso anche di sformarlo, operazione difficilissima senza afflosciarlo del tutto, ma la sorpresa è stata il sapore, ottimo direi , un accostamento che nella testa funzionava e anche al palato non ha deluso!
Per concludere, confermo ad Alessandra, che anche il soufflé secondo Fabiana (ossia seguendo la sua ricetta base), si può congelare e cuocere, ho dovuto provarci, perchè la mia macchina fotografica è definitivamente andata e non ho potuto ancora sostituirla con una nuova, vado ancora di smrtphone e quindi.. quando ho cotto i soufflé per la foto, dovevo avere una luce decente, ma non c'erano i commensali che hanno assaggiato la versione surgelata, senza accorgersi di niente,  approvandola appieno, anche se.. me la sono cantata subito, forse per stupire di più!

Soufflé di zucca e robiola con crema di fave fresche e mentuccia romana






Ingredienti
per 8 - 10 mini soufflé

Per il soufflé
300 ML DI PANNA FRESCA
3 CUCCHIAI DI MAIZENA
30 GR DI BURRO (più la q.b. per imburrare gli stampi)
6 UOVA MEDIE FRESCHE
180 GR DI ZUCCA DI CHIOGGIA PULITA (priva di semi e buccia)
70 GR DI ROBIOLA
1 CUCCHIAIO SCARSO DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1/4 DI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA
SALE FINO
NOCE MOSCATA
10 CUCCHIAI ABBONDANTI DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO per gli stampi 

Per la crema
250 GR DI FAVE FRESCHISSIME SGUSCIATE
1 CUCCHIAIO DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1 CUCCHIAIO TRITATO DI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA 
1 MAZZETTO DI MENTUCCIA ROMANA FRESCA
SALE FINO
ACQUA

Occorrente
STAMPI MINI 8 - 10
PENTOLA
PADELLA ANTIADERENTE
RECIPIENTI
FRULLATORE
FRUSTA MANUALE
GRATTUGIA
SETACCIO
PENNELLESSA
FRULLATORE

Per cominciare con una pennellessa imburrate accuratamente gli stampi, spolverateli con del Parmigiano Reggiano grattugiato e metteteli in frigorifero fino al momento dell'utilizzo.

La crema
In un pentolino versate l'olio ex.d'olivaun quarto di cipolla rossa fatta a pezzetti, accendete a fuoco medio e fate andare qualche minuto, aggiungete le fave sgusciate, rimestate altri due o tre minuti, mettete un po' di sale finoabbondante mentuccia a pezzetticoprite le fave con acqua e portate a bollore.
Non appena bolle abbassate il fuoco e fate cuocere almeno 8 - 10 minuti, poi spegnete, frullate tutto e passate al setaccio, per ottenere una consistenza più vellutata.

Il soufflé
Accendete il forno a 200°gradi.
Tirate fuori dal frigorifero le uova, vanno utilizzate a temperatura ambiente.
In una padella antiaderente versate un cucchiaio d'olio ex. d'olivaun cucchiaio di cipolla di Tropea (triturata con un coltello) fate rosolare uno, due minuti a fuoco basso, aggiungete la zucca a cubettiuna presa di sale fino, coprite con un coperchio e fate cuocere circa 12 - 15 minuti, rimestando di tanto in tanto. 
Quando la zucca risulta morbida, spegnete versate in un recipiente la zucca e schiacciatela con l'aiuto di una forchetta, fino a ridurla in una purea.
Aggiungete alla purea di zucca, aggiungete la robiola, una buona grattugiata di noce moscata e amalgamate tutto con un cucchiaio.

In un recipiente setacciate la maizena e mescolatela con qualche cucchiaio di panna frescail resto della panna versatela in un pentola e portate a bollore.
Raggiunto il bollore versate il mix di maizena e panna, con l'aiuto di una frusta mescolate bene e continuate a cuocere a fiamma bassa fino ad ottenere una crema spessa, spegnete il fuoco ed aggiungete il burro continuando a mescolare con la frusta.
Dividete i tuorli dagli albumi, avendo cura di non toccare gli albumi con le mani e di non sporcarli con il tuorlo.
Versate i tuorli una alla volta nella pentola, sempre mescolando fino a farli incorporare completamente al composto, a questo punto unite il mix di zucca e robiola ed amalgamate bene.
Con lo sbattitore montate a neve gli albumiaggiungeteli poco alla volta al composto di panna maizena robiola e zucca, facendo movimenti dal basso verso l'alto, una volta ottenuto un composto omogeneo riempite gli stampi per 3/4 ed infornate (forno statico) a 200°gradi per 15 - 18 minuti.
Quando si gonfia e l'esterno è dorato e compatto, è pronto.
Poi pregate, perché il soufflé resista all'escursione termica... servite caldi, accompagnati dalla crema, sono una delizia, una nuvola di sapori!

Soufflé di zucca e robiola con crema di fave fresche e mentuccia romana


























Con questa ricetta partecipo all'Mtc n.37 





martedì 4 marzo 2014

Involtini di asparagi in sfoglia di riso e under construction!

Il 14 Febbraio, a parte essere San Valentino, è la data che segna l'inizio della mia avventura in rete con Home made.
Quest'anno l'ho completamente dimenticata!
Sono passati due anni, tante ricette, molte scoperte, sfide, tante persone conosciute e molto lavoro.. per chi non lo sapesse dietro ogni post, c'è lavoro.
Cucinare, fare ricerche sugli ingredienti, allestire piccoli o grandi set dove mettere il nostro piatto, cercare una nuova forchetta o una tovaglia in un negozio, senza lasciarci il portafoglio! 
E fotografare, con i mezzi a disposizione che ognuna di noi ha e che spesso parlo per esperienza, non sono il massimo!
Ma soprattutto una foodblogger, osserva ed impara, è bel lavoro o forse sarebbe meglio chiamarla passione!
La maggior parte delle foodblogger non vive di blog, in pochissime riescono a farlo, vedi: Martha Steward, Nigella, per citare le più famose, il resto di noi fa altro per campare! 
Ma una blogger trova il tempo ed il modo per dedicarsi al proprio spazio in rete, per creare e condividere, due parole bellissime che associo spesso al cibo.. 
Allora, è o non è una passione quella della foodblogger?
Ho pensato ad un restyling di Home made per questo compleanno in ritardo, ma non sono una scheggia in queste cose e soprattutto non ho in mente un'idea chiara, così se notate qualche modifica è perché.. ci sto lavorando!
Forse si tratterà solo di un piccolo lifting, mi scuso comunque per eventuali inconvenienti in questa fase, under construction.
Mentre metto mano alle vecchie ricette e alle vecchie foto, rabbrividisco; ho avuto l'intenzione reale di cancellare alcuni post: foto inguardabili, ma poi mi sono detta che anche quelle foto, erano parte del percorso e così ho desistito.. 
Menomale.. si migliora!
Ma passiamo alla ricetta, semplicissima e di gran gusto.
Asparagi freschi, avvolti in un tripudio di sapori e un velo di riso...
Involtini di asparagi in sfoglia di riso, prosciutto crudo e formaggio, cotti in forno in 10 minuti, un antipasto o un contorno perfetto e leggero!



Involtini di asparagi in sfoglia di riso




Ingredienti

per due persone


12 ASPARAGI FRESCHI

4 SFOGLIE DI RISO
6 FETTE SOTTILI DI PROSCIUTTO CRUDO (San Daniele per me)
4 CUCCHIAI DI FORMAGGIO SEMI STAGIONATO GRATTUGIATO (Gruviera)
4 CUCCHIAINI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE

Occorrente

RECIPIENTE
CARTA DA FORNO
TEGLIA
CANOVACCIO DI COTONE
GRATTUGIA MULTIFORO
PENNELLO DA CUCINA

Per cominciare pulite e lessate in acqua leggermente salata gli asparagi freschi, per 5 minuti, trovate quì le indicazioni e teneteli da parte.

Grattugiate il parmigiano reggiano finemente e il formaggio semi stagionato nella grattugia con il foro più grande, ottenendo dei piccoli bastoncini.
Accendete il forno a 180°gradi ventilato.

Mettete i fogli di riso in un recipiente pieno d'acqua per 1 minuto poi stendeteli, delicatamente su un canovaccio per togliere l'acqua in eccesso.




Mettete delicatamente la sfoglia di riso su un piatto, aggiungete una fetta di prosciutto crudo, tre asparagi sopra quasi a fare una croce col prosciutto che li avvolgerà all'altezza del gambo, poi mettete il formaggio semi stagionato, il Parmigiano Reggiamo e chiudete l'involtino.

Per chiudere, avvolgete la sfoglia di riso prima sulle punte degli asparagi e dalla parte opposta, quasi ad ottenere una forma rettangolare e poi iniziate ad avvolgere dal lato lungo, arrotolate fino a chiudere tutto.




Spennellate gli involtini con olio extravergine d'oliva, adagiateli su una teglia rivestita con carta da forno e fate cuocere in forno a 180° gradi ventilato per circa 8 - 10 minuti, avendo cura di girare gli involtini a metà cottura per farli colorire da entrambi i lati.

Sfornate e consumateli caldi!


Involtini di asparagi in sfoglia di riso



Note

Queste sfoglie di riso, sono quelle utilizzate per dare gli involtini cinesi, si comprano in negozi forniti, non si trovano in tutti i supermercati, ma non è così difficile reperirli dato la diffusione del cibo fusion.

mercoledì 22 gennaio 2014

Carciofi alla romana

"Portami a mangiare in una trattoria Romana!"
Questo l'incipit dei miei ospiti quando passano a trovarmi nella città dove vivo.
Dopo un bel giro turistico che tocca i monumenti ed i luoghi più visitati ed amati di Roma: Colosseo, piazza San Pietro, Fontana di Trevi... 
I "miei turisti" stanchi ed affamati non vogliono essere condotti in un ristorante alla moda, ma in una buona trattoria Romana.
E come non capirli!?
Tra i piatti più noti nella tradizione della cucina romanesca troviamo il carciofo che può essere alla romana o alla giudia.
La differenza sostanziale tra i due piatti è che il carciofo alla romana é stufato in acqua e olio, quello alla giudia é fritto.
Due soluzioni eccellenti per rallegrare il palato, un piatto che può essere un valido antipasto o un contorno, che se ben fatto diventa un piatto principe.
Se riesco, invece di portare i miei ospiti a mangiare fuori... porto le tradizioni culinarie romane nella mia cucina ed ecco che casa mia si trasforma in una vera trattoria!
Oggi carciofi alla romana, per i quali occorrono tre cose fondamentalicarciofi romaneschi, della mentuccia fresca e dell'ottimo olio extravergine d'oliva.
In circa 40 minuti, avrete un piatto eccellente, gustoso e salutare perchè non dimentichiamo che i carciofi ortaggio di stagione, hanno delle qualità depurative e disintossicanti per il fegato, inoltre hanno un buon quantitativo di ferro,fosforo, vitamine ed un bassissimo apporto calorico.



Carciofi alla romana




Ingredienti

2/3 persone

5 CARCIOFI ROMANESCHI FRESCHI PULITI

1 SPICCHIO DI AGLIO 
1 MAZZETTO DI MENTUCCIA ROMANA
1 MAZZETTO DI PREZZEMOLO
1 LIMONE GRANDE
SALE FINO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA

Occorrente

1 PENTOLA DI MEDIA ALTEZZA
1 COPERCHIO
1 BACINELLA
SCAVINO

Per cominciare immergete i carciofi puliti in una bacinella d'acqua fredda con del succo di limone, per evitare che si anneriscano.

Fate un trito finissimo, con l'aiuto di un buon coltello con prezzemolo mentuccia (precedentemente lavati) e una testa di aglio a cui avrete eliminato la parte interna detta anima che è la parte più indigesta, aggiungete poi una presa di sale fino e mescolate i tre ingredienti.

Prendete un carciofo alla volta, recidete quasi tutto il gambo, lasciandone tre dita attaccate alla base, aprite leggermente con l'aiuto delle dita il carciofo e con uno scavino (o con un piccolo coltello) eliminate la barbetta interna, riempite poi l'interno con il battuto di erbe aglio e sale.

Una volta completata questa operazione, rovesciate i carciofi a testa in giù in una pentola, mettete anche i gambi, aggiungete un'altra presa di sale e versate circa due dita di olio extravergine d'oliva e un bicchiere scarso di acqua.
I carciofi devono essere coperti in parte, fino a tre quarti, coprite la pentola con un coperchio e fate andare a fuoco vivace per 5 minuti, poi abbassate al minimo il fuoco e continaute a cuocere per circa 20- 25 minuti, dipende dalla grandezza e dalla freschezza del carciofo.
Con una forchetta poi controllate che siano cotti, infilando i rebbi alla base del carciofo quando sentite se è morbido, sono cotti.
Servite caldi o tiepidi, secondo il vostro gusto!


Consigli
Io uso un coperchio con due piccoli fori, per far fuoriuscire un pochino di vapore in cottura, qualora non lo abbiate, potete coprire la pentola facendo in modo che il coperchio non combaci perfettamente con la pentola, in modo da far fuoriuscire un pochino di vapore.


Note

Pulire i carciofi 
Se non avete un bravo fruttivendolo che vi pulisce i carciofi dovete provvedere da voi, l'operazione è semplice.
Prendete un limone, lavatelo bene e dividetelo a metà, una parte passatevela sulle mani (così non si anneriranno pulendo i carciofi) poi spremete il succo di tutto il limone in una bacinella con dell'acqua fredda.
Non gettate il limone, dovrete strofinarlo sui carciofi una volta puliti, prima di immergerli nella bacinella.
Il carciofo va pulito velocemente e strofinato con il limone perché tende ad ossidare e si annerisce subito.
Prendete un carciofo, eliminate parte del gambo tagliandola con un coltello avendo cura di lasciarne tre dita attaccate alla base.
Eliminate poi con le mani le foglie (propriamente si chiamano bratteeesterne più dure,mettete il pollice alla base della foglia e tirate via la parte superiore, quella più coriacea.
Quando raggiungete le foglie più chiare e tenere del carciofo, con un coltello tagliate via tutta la parte superiore (incidendo a circa tre quarti dalla base del carciofo), eliminate eventuali foglie sul gambo e la parte verde e nodosa alla base del carciofo, pulite anche i gambi del carciofo tagliati all'inizio, anche quelli andranno cotti.





mercoledì 27 novembre 2013

Peperoni ripieni di riso carne e spezie

Parola d'ordine?
Resistere.
A cosa?
A tutto quello che non va, ai periodi no, ai momenti no, a quello che ci ha stancato e che non ci piace.
Facile a dirsi, ma difficilissimo da realizzare, soprattutto se non c'è neanche la salute a darvi man forte e il vostro corpo pare ribellarsi ad ogni vostro gesto, fatto per far andare le cose nel verso giusto.
Uscire dallo stallo, essere spinti fuori di botto come una capsula dal suo blister di plastica.
Molto dipende da noi ma non tutto e in questa considerazione c'è un po' di gioia e un po' di frustrazione.
Quando le cose vanno male e arranchi per farle girare bene ma non accade nulla, allora vorresti che il tuo sforzo avesse un influenza fondamentale sull'andamento della tua vita.
Altre volte invece, quando oramai siete stanchi e non ce la fate più a combattere, allora accade qualcosa: coincidenze, miracoli o il caso e tutto prende una buona direzione.
Noi abbiamo una parte nel tutto ma spesso "il tutto" fa il resto nel bene o nel male, un meccanismo a volte difficile da decifrare, altre volte facilissimo da comprendere.
Ora passo ad illustrarvi la creazione di oggi, un piatto non elaborato, facile da realizzare, profumato e gustoso: peperoni ripieni di riso, carne e spezie.
Qualche sera fa, hanno dato in televisione "La Sposa Turca" un film di Fatih Akin che avevo visto anni fa quando uscì, un film molto duro e al tempo stesso interessante, uno sguardo su altri mondi e culture.
Durante il film la protagonista prepara dei peperoni ripieni, con riso, carne trita, pomodoro e altre spezie che non sono ben chiare, così è nata l'idea di questo piatto.
La vera ricetta non c'è, ho osservato i passaggi ed ho dato spazio alla mia fantasia, risultato eccellente!
Ho utilizzato i peperoni topepo, piccoli e tondi che sembrano dei pomodori, sono dolci ed avendo la buccia spessa reggono bene la lunga cottura in forno.
Ho aggiunto l'uvetta passa, un pizzico di paprika dolce, cumino, aneto e menta, bagnato il tutto con passata di pomodoro allungata con acqua ed ho ottenuto dei peperoni profumati, con un ripieno gustoso e non asciutto.
E' un piatto che può essere preparato in anticipo o il giorno prima, non grasso e ricco di nutrienti, tra cui spiccano quelli del peperone che contiene molta vitamina C e betacarotene, molto importanti per i raffreddori di stagioni.
E se avete paura di non digerirli, sappiate che la cottura in forno garantisce una maggiore digeribilità, soprattutto se avrete cura di non mangiare la pelle del peperone!
Andiamo a prepararli..




Peperoni ripieni di riso carne e spezie






Ingredienti

per 6 peperoni

6 PEPERONI TOPEPO

6 CUCCHIAI DI RISO PARBOILED
1/2 CIPOLLA PICCOLA
100 GR DI CARNE MACINATA DI MANZO O VITELLA
200 GR DI POLPA DI POMODORO
20 GR CIRCA DI UVETTA PASSA
1 CUCCHIAINO DI PREZZEMOLO FRESCO TRITATO 
1 PUNTA DI CUCCHIAINO DI MENTA ESSICCATA
1/2 CUCCHIAINO DI ANETO FRESCO O ESSICCATO
1/2 CUCCHIAINO DI PAPRIKA DOLCE
1 PUNTA DI CUCCHIAINO DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 PEPERONCINO FRESCO
QUALCHE SEMI DI CUMINO
NOCE MOSCATA
SALE FINO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA


Occorrente

TEGLIA
GRATTUGIA (per la noce moscata)
COLTELLO
TAGLIERE
COLINO 
CARTA DI ALLUMINIO

Per cominciare lasciate riposare il riso in acqua per almeno 20 minuti, poi colatelo bene.

Mettete l'uvetta passa in un bicchiere con acqua circa 10 minuti per farla ammorbidire poi strizzatela, intanto tritate finemente il prezzemolo e la cipolla.
Lavate i peperoni, togliete la calotta, eliminate i semi interni, fate due o tre piccole incisioni  con un coltello a punta lungo la circonferenza, servirà a far cuocere meglio il ripieno.
Accendete il forno a 200°gradi.

In un recipiente versate questi ingredienti:riso e uvetta (ben colati), la carne macinata, la cipolla, il prezzemolo, l'aneto, la menta, una parte di paprika, 120 grammi di polpa di pomodoro, i semi di cumino, una grattugiata di noce moscata,lo zucchero, due prese di sale fino (1 cucchiaino circa), 2 cucchiai abbondanti di olio ex. d'oliva, 4 cucchiai di acqua.

Amalgamate bene tutti di ingredienti e riempite i peperoni, che adagerete (senza calotta) su una teglia unta di olio.
Versate il restante pomodoro in recipiente, aggiungete un bicchiere di acqua, la paprika rimasta, un pizzico di sale, un goccio d'olio e il peperoncino tritato, versate questa miscela sui peperoni ripieni.
Coprite la teglia con carta di alluminio che avrete bucherellato in precedenza con degli stecchini e infornate a 200°gradi per 20 minuti, poi togliete la carta aggiungete le calotte ai peperoni , abbassate il forno a 180° e fate cuocere per 1 ora circa, potete mettere il ventilato gli ultimi 10 minuti di cottura.








lunedì 13 maggio 2013

Polpette di lenticchie

Periodo particolare, non sono in buona forma, potrebbe andare meglio ma anche peggio.
Think positive!
Salto i particolari e mi concentro su qualcosa di bello anzi di buono, come.. preparare un piatto che metta d'accordo tutti, sto parlando di: polpette!
Polpette vegetariane, preparate in anticipo per poi averle in tavola in 30 minuti, cottura inclusa!
Polpette di lenticchie, direte voi, non proprio di stagione..
E' vero che accomuniamo spesso i legumi alle stagioni fredde, perché hanno bisogno di una cottura lenta e con i caldo si evita di stare troppo tempo ai fornelli, ma credo che si possano fare mille usi estivi dei legumi, magari cuocendoli in anticipo, usando la pentola a pressione oppure ricorrendo ai barattoli del super quelli già lessati.
Lo ammetto, ogni tanto faccio ricorso a metodi sbrigativi, perché non sempre si ha voglia, ma soprattutto tempo per fare tutto per bene, ci vorrebbe una giornata di 48 ore e un fisico bestiale, soprattutto se vivi in una grande città. 
Ad ogni modo.. queste polpette di lenticchie vi sorprenderanno, sono buone, fatte con pochissima spesa e grande resa, cosa da non sottovalutare e poi non da ultimo sono ricche di: vitamine, fibre, sali minerali e antiossidanti.




Polpette di Lenticchia






Ingredienti 

per 9/10 polpette

250 GR DI LENTICCHIA COTTA (va bene anche quella del barattolo)

2 PATATE LESSE DI MEDIA GRANDEZZA 
1/4 CIPOLLA ROSSA 
1 UOVO
2 CUCCHIAI DI PARMIGIANO REGGIANO (grattugiato)
2 CUCCHIAI DI PECORINO ROMANO (grattugiato)
1 CUCCHIAINO DI SANTOREGGIA ESSICCATA
6-7 FOGLIE DI BASILICO FRESCO
PAN GRATTATO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE FINO

Occorrente

RECIPIENTE
PENTOLA
PLACCA DA FORNO
CARTA FORNO
PENNELLO DA CUCINA
MIXER o FRULLATORE
PELAPATATE
SCHIACCIAPATATE


Per cominciare lavate e sbucciate le patate, immergetele in acqua, accendete il fuoco e fatele lessare (cuocendole circa 40 minuti, il tempo di cottura varia in relazione al tipo di patata usata).
Se usate le lenticchie in barattolo, scolatele per bene.
Se le cucinate voi, deve essere molto asciutta.
Sminuzzate finemente la cipolla.

Accendere il forno a 190°gradi.
Frullate la lenticchia per qualche minuto, aggiungendo: 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, il basilico a pezzetti, la cipolla sminuzzata e un pizzico di sale, otterrete una crema densa che verserete in un recipiente.

Non appena le patate saranno cotte, sgocciolatele, schiacciatele con lo schiacciapatate, aggiungete 1/2 cucchiaino di sale fino e poi versatele nella crema di lenticchie.
Aggiungete la santoreggia, il parmigiano reggiano, il pecorino e l'uovo, amalgamate il tutto con la forchetta.

Versate in un piatto il pan grattato (almeno 5 cucchiai) prendete un po' di impasto di lenticchie e formate delle polpette schiacciandole leggermente nella parte centrale, impanatele per bene e depositatele sulla placca da forno precedentemente rivestita con carta da forno.

Una volta pronte le polpette, spennellate con olio extravergine d'oliva da entrambe i lati ed infornate a 190° per 20 - 25 minuti, avendo cura di girare le polpette a metà cottura.
Una volta cotte potete consumarle accompagnandole a dell'insalata oppure a salse o yogurt magro, vi consiglio di mangiarle non bollenti ma tiepide, sentirete meglio i sapori ed avranno la giusta consistenza.


Consigli
L'impasto delle polpette deve risultare cremoso, non liquido.
Non preoccupatevi se l'impasto vi sembra morbido, in cottura diventerà molto compatto, non aggiungete pan grattato o diventerà troppo secco una volta cotto.
Se non reperite la santoreggia potete ometterla o sostituirla con un'altra erba aromatica che preferite.

Anche questa ricetta partecipa allo Smartcooking del Consorzio del Parmigiano Reggiano.








martedì 7 maggio 2013

Asparagi prosciutto e formaggio in pacchetto

Ho notato che l'idea delle diete: dimagrante, depurativa, disintossicante, tonificante, è molto diffusa in questo periodo.
C'è chi la dichiara apertamente a parenti ed amici, chi invece afferma che in questo periodo non ha molta fame oppure chi preferisce declinare qualsiasi offerta di pranzi o cene con scuse assurde, per non lasciarsi tentare dai cibi che cerca di dimenticare per qualche tempo o per non far sapere che segue una dieta.
Cosa ti fà un po' di sole e un po' di profumo di primavera!?
Risveglia la mente, i sensi, lo spirito e anche il corpo vuol star dietro a questa leggerezza.
Oggi ho finalmente fatto il cambio di stagione, avrei voluto cestinare molti indumenti che non mi entrano più o sono inesorabilmente consumati dal tempo, ma quando ho finito di sistemare tutto ed ho fatto qualche passo indietro dall'armadio per verificare che tutto fosse in ordine... ho guardato con la coda dell'occhio la mega busta poggiata a terra, preparata per le cose da scartare, era praticamente vuota!
Solo tre magliette? 
Ma come era possibile?
Facendo un rapido calcolo mentale, c'erano almeno quindici o forse più magliette da eliminare!
Come ho fatto? 
Questa maglietta no perché mi ricorda troppe cose.. questa no perché vorrei tentare di rientrarci un giorno.. quest'altra no, perché in fondo non è del tutto fuori moda e con questa crisi meglio evitare sprechi.
Ecco che pian piano le magliette si sono riguadagnate, il loro posto nell'armadio.
Anche quest'anno non sono riuscita nell'intento.
La media sono tre capi all'anno, ad ogni cambio stagione, di più non riesco. 
Per riposarmi e godermi un buon pranzo ho preso gli asparagi (che come sapete adoro) li ho puliti, scottati in acqua bollente, asciugati bene e poi li ho avvolti in una fetta di groviera, una di prosciutto cotto, panati con uovo, pan grattato e semi di sesamodorati qualche minuto in padella con un po' di olio extravergine d'oliva ed ecco pronto un piatto di stagione, gustoso, sano.
Gli integralisti delle diete potrebbero obbiettare che.. non è proprio un piatto light, ma basta non esagerare con le quantità!
E' un eccellente antipasto o un contorno, io l'ho fatto diventare un piatto unico, concedendomi ben due "pacchetti di asparagi".
Questo piatto potete prepararlo per tempo, riporlo in frigo (1 giorno massimo) e poi cuocerlo 3 - 4 minuti al momento di consumarlo.
Il sapore degli asparagi lega perfettamente con il prosciutto cotto e il formaggio dolciastro e la panatura con i semi di sesamo, rende tutto più goloso!


Asparagi prosciutto e formaggio in pacchetto




Ingredienti 
per 2 persone

4 ASPARAGI VERDI

4 FETTE DI GROVIERA SOTTILI 
4 FETTE DI PROSCIUTTO COTTO SOTTILI
1 UOVO PICCOLO
5 CUCCHIAI ABBONDANTI DI PAN GRATTATO 
2 CUCCHIAI DI SEMI DI SESAMO
SANTOREGGIA ESSICCATA
SALE FINO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
ACQUA GHIACCIATA
2 CUCCHIAI DI YOGURT MAGRO O MAIONESE (per accompagnare)

Occorrente

PADELLA ANTIADERENTE
PENTOLA
SCHIUMAROLA
RECIPIENTE
COLAPASTA
PIATTI
CARTA ASSORBENTE O SCOTTEX

Per cominciare pulite gli asparagi.

Mettete a bollire una pentola con dell'acqua.

Appena l'acqua bolle, salatela leggermente, immergete gli asparagi per 4 minuti, prelevateli con una schiumarola e metteteli in un recipiente colmo di acqua ghiacciata per qualche minuto (servirà a bloccare la cottura e mantenere brillante il colore degli asparagi) poi metteteli ad asciugare in un colapasta.

In un piatto, sbattete l'uovo qualche minuto, aggiungete un po' di sale e un pizzico di santoreggia e versate un po' di pangrattato mescolato a semi di sesamo, su un altro piatto.
Stendete una fette di prosciutto cotto, sopra adagiate una fetta di groviera, appoggiate sopra due asparagi ed avvolgete il prosciutto ed il formaggio intorno al fusto degli asparagi.


Immergete la parte degli asparagi avvolta nel prosciutto e nel formaggio, nel piatto con l'uovo poi passatela nel pangrattato misto ai semi di sesamo e ripetete una seconda volta l'operazione, di nuovo uovo e pangrattato, otterrete una doppia panatura che sigillerà bene il pacchetto.
Fate lo stesso con gli altri asparagi.
Scaldate in un pentolino antiaderente, qualche cucchiaio di olio extravergine d'olivadorate i pacchetti di asparagi da entrambe i lati per 4 minuti circa.
Mettete i pacchetti di asparagi cotti, qualche istante su un piatto con carta assorbente, impiattate e serviteli caldi, magari accompagnati con un cucchiaio di yogurt magro o maionese.


lunedì 22 aprile 2013

Mini quiches con crema di asparagi parmigiano reggiano e formaggio fresco in fiocchi

Smartcooking ovvero Cucina Intelligente, è una nuova iniziativa del Consorzio Parmigiano Reggiano, alla quale sono stata invitata a partecipare e che pubblicizzo volentieri. 
Al di là dell'amore e del rispetto per il Parmigiano Reggiano, condivido i principi che hanno ispirato questo concorso.
Tutti possono partecipare allo Smartcooking, creando e fotografando una ricetta che contenga Parmigiano Reggiano e caricarla nell'apposito sito, senza dimenticare i principi base da cui prende vita il concorso, ovvero un uso migliore e più consapevole del cibo.
Lo Smartcooking si propone di diffondere la cultura che in realtà era delle nostre nonne, loro sapevano molto bene come evitare gli sprechi.
L'arte magica di riciclare gli avanzi e farne nuovi piatti, il sensato utilizzo degli ingredienti a disposizione in casa, la buona abitudine di riporre le cose nel modo corretto per farle conservare più a lungo e soprattutto evitare di comprare cibo in eccesso.
Una volta era semplice perché non si poteva scendere al supermercato sotto casa e riempire il carrello, oggi causa crisi si stà più attenti, ma lo speco è ancora molto presente.
Si compra spesso cibo in offerta, anche se non serve, si bada più al prezzo e alla quantità che alla qualità del prodotto, ma soprattutto si compra più del dovuto.
Poco ma buono, da sempre il mio mantra, ma confesso che ogni tanto capita anche a me di buttare qualcosa che era in fondo alla dispensa e che avevo dimenticato, ed ogni volta penso a mia nonna paterna che prima di farmi buttare un pezzo di pane mi diceva di baciarlo.
Aveva un rispetto religioso del pane, come fonte primaria di alimentazione.
Anche noi dovremmo avere maggior cura di noi, attraverso un maggior rispetto per il cibo.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che con un po' di pazienza e di volontà, con le nostre mani possiamo creare con poco, dei piccoli capolavori.
Per lo Smartcooking propongo delle mini quiches di pasta brisée, ripiene di crema a base di: asparagi, parmigiano reggiano, formaggio fresco a fiocchi, un uovo e delle erbe aromatiche, santoreggia ed erba cipollina.
Ho utilizzato gli asparagi che avevo in frigo da giorni, l'unico uovo superstite e delle erbe aromatiche essiccate che avevo in dispensa.
Avrete con pochi passaggi, un aperitivo o un antipasto di grande effetto e soprattutto davvero gustoso!



Mini quiches con crema di asparagi parmigiano reggiano e formaggio fresco in fiocchi




Ingredienti
per 6 mini quiches

Per la brisée
200 GR DI FARINA "00"
100 GR DI BURRO FREDDO (più un po' per imburrare gli stampi e guarnire)
4 CUCCHIAI DI ACQUA FREDDA
1/2 CUCCHIAINO SCARSO DI SALE FINO
1/2 CUCCHIAINO DI SANTOREGGIA ESSICCATA

Per la crema di asparagi
6 ASPARAGI VERDI
1/2 SCALOGNO 
100 GR DI FORMAGGIO FRESCO IN FIOCCHI
5 CUCCHIAI DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
1 CUCCHIAIO DI ERBA CIPOLLINA ESSICCATA 
1 UOVO MEDIO
2 CUCCHIAI DI ACQUA FREDDA
2 CUCCHIAI DI OLIO EX. D'OLIVA
1 PRESA DI SALE FINO

Occorrente
RECIPIENTE
MATTERELLO
STAMPI DA 6 CM
FRULLATORE
PADELLA
CARTA PELLICOLA

Per cominciare pulite gli asparagi eliminando con un pelapatate la parte fibrosa e tagliando la parte più dura alla base del gambo, scottateli in acqua bollente per 5 minuti e tenete da parte.

Per la brisée
In un recipiente mettete la farina, il sale, la santoreggia, aggiungete il burro freddo a dadini ed iniziate ad impastare, aggiungete 2 cucchiai di acqua fredda (non di più) e continuate ad impastare fino ad ottenere una pasta omogenea, fate una palla, avvolgetela nella carta trasparente e mettete in frigo per 30 minuti.

Per la crema di asparagi
Tagliate gli asparagi a pezzetti (tenete da parte le punte) metteteli in una padella con lo scalogno sminuzzato finemente ed un cucchiaio di olio ex. d'oliva e fate rosolare il tutto per qualche minuto poi spegnete il fuoco.
Nel frullatore mettete: gli asparagi rosolati, una presa di sale, 100 grammi di formaggio in fiocchi, un uovo, 4 cucchiai di parmigiano reggiano, 1 cucchiaio di olio ex. d'oliva , 1 cucchiaio di erba cipollina, 2 cucchiai di acqua fredda, frullate fino ad ottenere una crema densa e vellutata.

Accendete il forno a 180°gradi.
Prendete la brisée dal frigo, manipolatela appena e dividetela in 6 pezzi (dipende dalla capienza degli stampi che utilizzate) poi con il matterello stendetela dandogli una forma rotonda.
Adagiate le sfoglie di brisée dentro gli stampi, precedentemente imburrati, bucate leggermente la base con i rebbi della forchetta e distribuite la crema all'interno, completate con 1 punta di asparago tagliata in due nel senso della lunghezza, una spolverata di Parmigiano Reggiano e una piccolissima noce di burro sopra , infornate a 180°per 20 minuti.
Una volta cotte, sfornate le quiches, fate raffreddare un po' e servite.


Mini quiches con crema di asparagi parmigiano reggiano e formaggio fresco in fiocchi






mercoledì 20 marzo 2013

Sformati di miglio e verdure

Non avevo mai mangiato il miglio, ma avevo letto delle sue proprietà benefiche ed anche qualche notizia sulla sua storia..
Il miglio è un cereale che fa parte della famiglia delle Poaceae meglio note come Graminanacee; la sua origine non è molto chiara, di sicuro era coltivato in Cina e in India e si diffuse in tutta l'Asia e in Africa dove tutt'ora è molto consumato. 
Giunse anche in Europa e nel periodo medioevale era considerato alimento importante, avendo anche la caratteristica di conservarsi a lungo, molto usato quindi nei periodi di carestia.
Pian piano fu sostituito da altri cereali, soprattutto con l'ingresso del mais che arrivava dalle Americhe, il miglio cadde lentamente in disuso.
Negli ultimi anni, con il ritorno agli alimenti base, alla semplicità, alla terra,  di cui parlavo qualche post fa c'è stato un recupero di questo cereale che vanta caratteristiche invidiabili.
Il miglio può essere consumato dai celiaci (previa osservazione dell'etichetta perchè può essere prodotto in stabilimenti dove lavorano il glutine) è ricco di ferro, magnesio, fosforo, silicio, vitamina A e B.
Nel miglio troviamo un alto contenuto di proteine benefiche per il sistema linfatico, è inoltre facilmente digeribile e contiene colina e lecitina adatti a persone sedentarie che svolgono attività intellettuali e utile soprattutto quest'ultima per combattere il colesterolo.
Insomma un buon inizio!
Il miglio ha un sapore molto delicato, si combina bene con carne e verdure, non ha bisogno di essere messo a mollo e in 25-30 minuti è pronto!
Ho deciso di condirlo con un mix di verdure cotte in forno e poi l'ho messo in forma, creando piccoli sformati che ho accompagnato con una salsa di pomodori secchi e pinoli, un gusto che mi ha conquistata!




Sformati di miglio e verdure






Ingredienti

per 6 - 8 mini sformati

Per il Miglio

150 GR DI MIGLIO DECORTICATO
300 GR DI ACQUA (più un po') BOLLENTE
3 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE

Per le Verdure

2 ZUCCHINE
1 MELANZANA PICCOLA
2 SCALOGNI
1 COSTA DI SEDANO
2 CAROTE PICCOLE
1 PEPERONE PICCOLO
1 PATATA GRANDE
1/2 CUCCHIAINO DI MENTA ESSICCATA
1 CUCCHIAINO DI SANTOREGGIA ESSICCATA
5 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
2 PRESE DI SALE FINO (1 CUCCHIAINO circa)

Per la Salsa di pomodori secchi

5 POMODORI SECCHI sott'olio
1 CUCCHIAIO DI PINOLI
3 CUCCHIAI DI OLIO EX. D'OLIVA
2 CUCCHIAI DI ACQUA

Occorrente

TEGLIA 26 cm
PADELLA
PENTOLA
STAMPINI
FRULLATORE

Per cominciare lavare le verdure e ridurle in dadini di circa 1 centimetro di spessore.

Pelate gli scalogni e triturateli finemente.
Accendete il forno a 200°gradi.

Verdure

In una teglia capiente, versate le verdure a cubetti: zucchine, melanzana, carote, patata, sedano, peperonesalate, versate l'olio ex.d'oliva, aggiungete la menta, la santoreggia rimestate bene, infornate a 200°gradi per 50 minuti.
A metà cottura abbassate a 190°gradi e mescolate le verdure, per avere una cottura uniforme.
Una volta cotte lasciatele al caldo ma non in forno o continueranno a cuocere.

Miglio

Mentre le verdure cuociono in forno, potete preparare il miglio che va tostato con l'olio ex. d'oliva in una padella (preferibilmente antiaderente) per qualche minuto, poi va aggiunta acqua bollente salata (pari al doppio del peso del miglio)  e va lasciato cuocere a fiamma bassa per 25 minuti circa, rimestando ogni tanto.
Io metto a bollire qualche mestolo in più d'acqua, che eventualmente aggiungo se il miglio dovesse asciugarsi troppo in cottura e non essere ancora pronto.
Una volta cotto, lasciatelo nella padella fino a completo assorbimento dell'acqua.

Salsa 

Frullate i pomodori secchi, con olio ex. d'oliva, i pinoli e un pochino d'acqua. Lasciate la salsa da parte per accompagnare i mini sformati.

Mescolate la verdura al miglio.

Versate un po' d'olio negli stampini e distribuitelo anche sui bordi, mettete il miglio così condito all'interno degli stampini con un cucchiaio, pigiate bene per farlo aderire allo stampo.
Lasciateli in forma una decina di minuti e poi sformateli su un piatto accompagnandoli con la sala di pomodori secchi e spolverato magari di santoreggia.
Oppure potete preparare gli sformati, la mattina per la sera oppure per il giorno dopo, conservali in frigo e scaldarli 5 - 10 minuti a 180°gradi in forno, prima di consumarli.



Nota
Il miglio in cottura si sfalda leggermente, i chicchi non saranno ben separati come accade per il cous cous, non temete di averlo cotto troppo perchè 25 - 30 minuti sono necessari.




mercoledì 14 novembre 2012

Questo piatto può essere un'antipasto semplice e diverso dal solito o anche un primo piatto... lo dedico ad Anna ed Amanzio, due carissimi amici con i quali io e mio marito condividiamo la gioia del buon cibo e le sperimentazioni culinarie, accompagnando sempre i nostri incontri con del buon vino e delle splendide chiacchierate che ci lasciano a tavola per ore.
Ingrediente base del piatto è la Fregola, che di cui i nostri amici ci hanno fatto dono l'estate scorsa.
La fregola è una pasta di semola, fatta da palline irregolari di circa 3 - 4 millimetri tostate in forno, somiglia al cuscus ma ha un sapore diverso dovuto forse al tipo di lavorazione ed è tipica della Sardegna.
Ho cucinato la fregola con la zucca, come si fa per il risotto di zucca, poi con l'aiuto di pirottini di alluminio ho ottenuto delle piccole nuraghe (antiche costruzioni sarde di forma conica) ed ho adagiato le piccole ''costruzioni'' su una crema di asparagi morbida e vellutata che lega benissimo col sapore dolce della zucca.


Nuraghe di fregola con zucca su crema di asparagi



Ingredienti
per 4 persone

Fregola con zucca

100 GR DI FREGOLA
120 GR DI ZUCCA 
1/4 DI CIPOLLA 
60 GR DI BURRO
2 CUCCHIAI DI OLIO EX. D'OLIVA
35 GR DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
PREZZEMOLO
SALE

Crema di asparagi

120 GR DI ASPARAGI FRESCHI o SURGELATI
2 CUCCHIAI DI PANNA DA CUCINA
1 CUCCHIAIO DI OLIO EX. D'OLIVA
40 GR DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
SALE

Occorrente

PIROTTINI DI ALLUMINIO (quelli usati per i cupcake o muffins)
2 PENTOLE
1 PADELLA
MESTOLO
TAGLIERE
FRULLATORE
COPPAPASTA

Per cominciare mettete due pentole a bollire con dell'acqua, una servirà per lessare gli asparagi, l'altra per cucinare la fregola.

Tagliate a dadini la zucca e sminuzzate il quarto di cipolla.

Fregola con zucca

In una padella a fuoco basso mettete: 30 grammi di burro, due cucchiai di olio ex. d'oliva, la cipolla sminuzzata e fate cuocere per 5 minuti circa, poi aggiungete la zucca a dadini, salate appena e coprite con un coperchio.
Lasciate cuocere a fuoco medio per circa 10 - 15 minuti, mescolate di tanto in tanto.
Appena l'acqua in entrambe le pentole bolle, salate: in una versate gli asparagi (io ho usato quelli surgelati) fate cuocere circa 6 minuti dalla ripresa del bollore poi scolateli bene; nell'altra abbassate il fuoco e lasciate sobbollire. 
Appena la zucca sarà cotta, schiacciatene una parte con una forchetta e aggiungeteci la fregola, mescolate un minuto e con un mestolo versate un po' d'acqua bollente, fate cuocere circa 20 minuti, aggiungendo l'acqua quando si asciuga troppo, mescolate spesso.
Quando la fregola sarà cotta e ben asciutta, togliete dal fuoco, mantecate con 20 grammi di burro e il parmigiano grattugiato, versate la fregola nei pirottini imburrati (con burro restate) premendola bene con un cucchiaio.

Crema di asparagi

Mentre la fregola cuoce preparate la crema di asparagi: riducete gli asparagi (lessati) in pezzetti, aggiungete un cucchiaio abbondante d'olio ex. d'oliva, i due cucchiai di panna e il parmigiano reggiano grattugiato, frullate tutto, aggiustate di sale e tenete la crema in caldo.

Impiattate usando un coppapasta abbastanza grande, disponetelo nel centro del piatto, mettete qualche cucchiaio di crema di asparagi all'interno, rovesciate con cautela il pirottino con la fregola sulla crema, aggiungete un cucchiaino di crema sopra il vostro nuraghetto e finite con un ciuffo di prezzemolo.

Gustateli possibilmente.. in compagnia!



Consigli

Se trovate dei buoni asparagi, potete pulirli trovate quì le istruzioni e poi lessateli per circa 2 minuti, togliendo comunque gran parte del gambo più duro.
Se avete del brodo vegetale pronto, potete utilizzarlo per cuocere la fregola.
Per la crema di asparagi, se non avete la panna, potete utilizzare il latte e magari addensare tutto con un cucchiaino di farina o amido.
Se volete che funga da primo piatto, dovete aumentare le dosi il doppio e ovviamente usare delle cocotte o pirottini più grandi.