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venerdì 20 dicembre 2013

Buon Natale!

Meno 5!
Avrei voluto farvi gli auguri, prima delle feste di Natale, con un piatto nuovo magari un dolce avevo diverse idee in testa, ma non ho potuto fare quello che avevo in mente.
Capita spesso di avere progetti, di avere in mente delle cose che poi non si realizzano, ma non per questo dobbiamo demordere.
Non ho mai fatto grandi progetti soprattutto a lungo termine, la vita mi ha "suggerito" presto che non tutto dipende da noi, ma questo non è un buon motivo per non avere in mente qualcosa da realizzare!
Bisogna trovare un compromesso, avere un'idea, tentare di realizzarla e se vi riesce imparate a godervi il traguardo raggiunto, se al contrario non riuscite, trovate un alternativa.. quella che vi soddisfa di più.
La ricetta di questo post è dello scorso anno, mini panettoni di pasta brioche, un'alternativa alla laboriosa ricetta home made del panettone, qualcosa di genuino, fatto da voi, da offrire ai vostri ospiti, alla vostra famiglia oppure un segna posto per la vostra tavola Natalizia!
Auguro a tutti un Felice Natale e un buon Anno Nuovo, lo auguro soprattutto a tutte le donne che cucinano, perchè diciamo la verità, i grandi chef stellati sono quasi tutti uomini ma a cucinare tutti i giorni di tutto l'anno e a tentare di inventare e creare qualcosa di nuovo da portare in tavola sono soprattutto le donne.
Allora vi giro l'augurio che ho inviato a tutte le donne della mia vita amiche, cugine, sorelle, colleghe o semplicemente donne che stimo:
"Buon Natale a tutte!
Ma proprio a tutte..
A quelle che hanno avuto un anno buono, a quelle che hanno avuto un anno horribilis, a quelle che.. l'anno è passato e non se ne sono nemmeno accorte!
A tutte quelle che hanno programmato minuziosamente i prossimi giorni di ferie o alle confuse, che non sanno e non vogliono sapere cosa faranno.
A tutte queste donne che corrono, cercando di fare bene o a quelle che si sono fermate, a tutte quelle che non mollano e che spesso, anche se non sempre, hanno tutti i santi motivi per essere stressate.
Alle incoerenti, alle coerenti e a tutte quelle che amano ed hanno rispetto per tutte le altre donne.
Vi auguro un felice Natale .. un Natale Bello, da passare con tutte le persone a cui tenete davvero e soprattutto un buon Anno Nuovo!"
Laura



Mini panettoni di pasta brioche




Mini panettoni di pasta brioche



La ricetta la trovate qui



sabato 30 marzo 2013

Pizza di Pasqua e auguri!

Sembra un panettone con la glassa!
Ma non lo è.
Colorato come un dolce di carnevale, per le codette di zucchero.. ma si mangia a Pasqua!
Per farlo ci vuole tempo e tanta pazienza, come per tutti i lievitati.
La ricetta è  antica ed è un mistero, una dose precisa io ancora non l'ho trovata!
Si impara col tempo, soprattutto se si ha la fortuna di osservare qualcuno che la sa preparare, oramai poche persone, visto il lavoro che c'è dietro.
Sto parlando della Pizza di Pasqua!
E' un dolce tipico di diverse zone dell'Italia centrale, con piccole variazioni da zona a zona, la mia versione arriva dall'alto lazio, dove abita la mia nonna paterna.
La ricetta è tramandata oralmente, spesso non ha un quantitativo esatto di farina e nemmeno di acqua, usatissima l'espressione: <<quella che raccoglie!>> un'approssimazione che sapete in pasticceria non funziona, soprattutto se sperimentate qualcosa per la prima volta!
Ci vuole una biga (pre impasto ottenuto dalla miscelazione di acqua, farina e lievito) fatta la sera prima, impastata ben due volte e poi lasciata riposare fino al mattino successivo!
Poi altro lievito, farina, acqua, burro, buccia di arancia e limone, un mix di liquori per dolci, una spolverata di cannella, chiare d'uovo e codette di zucchero colorate per decorare.
Un procedimento lungo e laborioso, che regala un risultato meraviglioso.
Una torta alta e morbidanon soffice come il panettone con una consistenza più compattanon asciutta, molto profumata ma non troppo dolce, perfetta per la colazione, un dopo pasto e ottima.. direi strepitosa con un bel pezzo di cioccolato (fondente per me!).
Mi sono cimentata quest'anno per la prima volta, il risultato non è male ma va migliorato, ho dovuto dividere la dose classica che si fa da noi di ben 20 uova e ridurle a 5 uova, per ottenere 2 pizze.
Sappiate che dividere semplicemente il quantitativo degli ingredienti non basta, in pasticceria ci vuole altro!
Qualche nozione di chimica, qualche conoscenza in più sugli ingredienti che si utilizzano, ma soprattutto tanta esperienza ed un po' di attitudine personale!
Anche la cottura, non è uno scherzo, il parametro di riferimento è il forno a legna... quindi capite bene che cuocere la pizza di pasqua nel forno di casa non è uno scherzo, senza farla seccare all'interno o bruciare sopra!
Per la prima volta posto il risultato ma non la ricetta, che cattiva penserete?
Nessuna cattiveria, nel mio blog posto solo cose testate ed assaggiate più volte e magari da palati diversi, se passano l'esame sono pronte per voi!
E' una questione di rispetto, per tutti quelli che si affidano a me e decidono di sperimentare una ricetta.
Auguro a tutti una Buona Pasqua!
Un augurio speciale a tutte le food blogger che stanno trafficando in cucina, tra un ingrediente nuovo, uno vecchio, con tovaglie stirate di fresco tra le mani ed una foto strappata alla frenesia delle feste e regalano un piatto curato a coloro che amano, condividendo con tutti un po' della loro passione per la cucina.




Pizza di Pasqua







giovedì 14 marzo 2013

Pane

"Piove, senti come piove..madonna come piove, senti come viene giù.." citazione cantereccia del buon vecchio Lorenzo Cherubini.
Settimana adattissima per questa hit targata 1994, quanto tempo!
Beh.. meglio non fare i conti, già il cielo è grigio e piove, se inizio a contare gli anni che mi separano da questa canzone.. mi prende male!
Eh sì, perché mettetela come volete, dite quello che vi pare, ma la giovinezza con tutti i dissidi interiori che porta con se, è la fase della vita che preferisco.
Incasinati sì, ma pronti a tutto, con tante possibilità che si aprono davanti a noi e molte di quelle potrebbe trasformarsi in reali opportunità.
L'ebbrezza di sentirsi forti, quasi invincibili, paladini di diritti e poi magari confusi quasi da non sapere bene cosa si vuole, ma quello capita anche dopo gli anta!
Sono del "partito" di quelli che: <<se tornassi indietro (col senno di poi) alcune cose le cambierei eccome!>>
Le persone che dicono: <<io rifarei tutto daccapo>> le ammiro, io cambierei.
Non aiuta pensare a quello che si poteva fare e non s'è fatto, però ho l'onestà di ammettere che qualcosina quà e là, la ritoccherei ben bene.
Ad ogni modo nei ruggenti anni '90 mia nonna impastava ancora il pane a mano e cuoceva tutto nel suo forno a legna, il pane è una cosa speciale.
Nella panificazione c'è davvero una magia e non è data solo dal processo chimico e fisico che ci permette di ammirare la crescita della ''nostra creatura'' ma c'è dietro un mondo di riti, di memorie e di profumi che ti restano attaccati alla pelle, se hai la fortuna di assistere in prima persona a questo miracolo.
L'odore della farina, i teli di lino puliti e un po' rigidi, il segno della croce prima di iniziare ad impastare e l'odore del lievito.
Così, forte di questi ricordi e del mio lievito madre ben in forza, ho voluto provare a fare il pane nel mio timido forno elettrico, che di certo non raggiunge le temperature del forno a legna ma se la batte bene.
Non è la prima volta che faccio il pane, ma di sicuro la prima che panifico con un lievito madre, che ho curato per giorni.
Pazienza tanta e anche paura, c'è sempre l'incognita del patatrac e in questi casi la delusione è dietro l'angolo. 
Quando ci metti tanto del tuo in una cosa, ti aspetti di vedere dei risultati o un segno, che la direzione presa sia quella giusta.
E quando sbirci sotto i teli, dove hai riposto l'impasto e vedi che inizia a lievitare.. ti si apre un sorriso istantaneo sul volto e di colpo ti senti una bambina che riesce nel suo gioco preferito.
Mentre impasto, senza l'aiuto di nessun robot da cucina, ma con la sola forza delle braccia, ogni volta mi chiedo: quanta forza doveva avere mia nonna che di solito faceva una decina di pagnotte in un'unica soluzione?
Ed io, per mezzo chilo di pane, mi dico... può bastare o impasto ancora?
Una bella fatica, perché il pane va lavorato, va manipolato, stirato, battuto e poi riposa lungamente, soprattutto se usate il lievito madre.
Ed ecco il mio profumato risultato... croccante fuori e morbido dentro, ottimo con una fetta di salame, un filo d'olio extravergine d'oliva e divino per fare la scarpetta in un buon sugo!






Pane







Ingredienti

550 GR DI FARINA DI GRANO TENERO BIO "0" (più un po')
250 GR DI LIEVITO MADRE
250 ML CIRCA DI ACQUA TIEPIDA
1/2 CUCCHIAINO DI SALE FINO


Occorrente
PLACCA DA FORNO
CARTA DA FORNO
SPIANATOIA
RECIPIENTE
TELI DI COTONE
TELO DI LANA
SETACCIO

Per cominciare setacciate la farina.

Versate la farina sul vostro piano di lavoro, create un anello al centro e mettete il vostro lievito madre, iniziate ad aggiungere acqua tiepida poco alla volta e cominciate ad impastare raccogliendo pian piano la farina dai bordi.
Dovete incorporare all'impasto tutta la farina, dal momento che molto dell'assorbimento dell'acqua dipende dal tipo di farina che utilizzate, non abbiate fretta a versare tutta l'acqua.
A metà impasto, quando è ancora appiccicoso, versate il sale e continuate ad impastare.
Dovete ottenere una pasta morbida, uniforme e liscia, potete aggiustare con un po' di acqua in più o farina.
A questo punto allungate l'impasto rotolandolo sul piano con entrambe le mani, come a creare un filone, tirate la pasta e arrotolatela su se stessa. 




Poi allungate ancora l'impasto e ripiegatelo due volte a libro, fate queste operazioni due o tre volte.








Battete la pasta sul piano e poi create una palla, rimboccando i bordi dell'impasto sotto, come si fa con le lenzuola.
Praticate un taglio a croce sull'impasto con un coltello a lama liscia ben affilato e mettetelo a riposare in un recipiente infarinato coprendo con due teli di cotone pulito.




A questo punto potete posizionare l'impasto nel forno spento, ma con la luce accesa la temperatura che si crea in questo modo si aggira intorno ai 25° gradi ottima per favorire la lievitazione.
Oppure potete mettere il contenitore coperto da teli di cotone ed un telo o una copertina di lana, in un posto al riparato da correnti d'aria.

Trascorse circa 4 ore, quando l'impasto sarà raddoppiato di volume, accendete il forno a 230°. (Ovviamente se avete posizionato la pasta a lievitare dovete toglierla quando accendete il forno!)
Il forno deve essere acceso almeno 40 minuti prima di infornare il pane.

Con molta delicatezza, staccate l'impasto dal contenitore, posizionatelo su una placca foderata con carta da forno e fate cuocere a 220° - 230° gradi per 40- 45 minuti.
Quando sarà bel colorito, tiratelo fuori e fatelo raffreddare bene, poi assaggiate.. ne sarà valsa la pena!



Pane



Consigli
Vi suggerisco di infornarlo nella parte bassa del forno, la spinta di calore dal basso favorirà una migliore ricrescita del pane.
Potete conservare la pagnotta avvolta in un telo di cotone dentro una busta di carta ma all'interno di un pensile, se invece non lo mettete in un luogo chiuso sempre in un telo di cotone e poi in una busta di plastica, in entrambe i casi si conserverà fino a 5 giorni.


Con questa ricetta partecipo al contest "Il piatto della nonna"del blog Cucinando con Paola.




venerdì 8 febbraio 2013

Pan Goccioli home made

Sentito le previsioni?
Vento e gelo in tutto il mondo ..pioggia, neve, grandine in arrivo anche in Italia si parte dal nord per poi scendere su tutta la penisola.
Strano però.. dopotutto siamo ancora in Inverno?
E si ricomincia.. alla prima avvisaglia di temperature fredde, si scatena il meteo e giù a metterci paura e terrore.
Roba che quando esci sembri un sopravvissuto: ombrello, galoshe, impermeabile, guanti, cappello, doposci... e poi esci e c'è il sole!
Alcune regioni sono più colpite di altre e in caso di raffiche di vento o neve segnalarlo è importante, per prestare maggior attenzione sulle strade ma ..non è possibile scatenare il terrore ogni volta!
E.. a proposito di terrore, la panificazione un po' di terrore lo scatena sempre... eppure è così bello veder crescere l'impasto, sbirciare sotto i teli per vedere se hai fatto tutto a dovere.
L'esperienza è fondamentale, avere un po' di tecnica e manualità aiuta, ma soprattutto la pazienza, quella è la prima dote da avere per ottenere buoni risultati.
Così.. armata di pazienza sono andata a riprodurre, una delle merendine più conosciute di una nota marca di prodotti alimentari.
Di quale marca parlo? 
Avete presente la pubblicità dove sono tutti felici, spettinati ad arte e perfetti già alle 7 del mattino?
Ci siamo capiti.. noh!
Ho fatto dei pan goccioli, che altro non sono che panini al latte con gocce di cioccolato (fondente nel mio caso) soffici e profumati come solo il pane può esserlo.
Sono venuti deliziosi... veramente simili a quelli che vedete sugli scaffali del Super ma di sicuro molto più sani!
La mia ricetta è frutto di calcoli e di aggiustamenti, che vi assicuro non vi deluderà.


Pan Goccioli home made



Ingredienti
per 18-20 pan goccioli 

450 GR DI FARINA "00" (più un po' per impastare)
50 GR DI AMIDO DI MAIS
1 UOVO MEDIO 
150 GR DI LATTE INTERO FRESCO (più un po' per spennellare)
100 GR DI ACQUA 
120 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 CUBETTO DI LIEVITO DI BIRRA 
1 BUSTINA DI VANILLINA
50 GR DI MARGARINA
30 GR DI OLIO EX.D'OLIVA (circa 3 cucchiai)
1 CUCCHIAINO DI MIELE D'ACACIA
1 PRESA DI SALE FINO (la punta di un cucchiaino)
90 GR DI GOCCE DI CIOCCOLATO FONDENTE

Occorrente
ROBOT DA CUCINA (facoltativo)
SETACCINO
MATTERELLO
CARTA DA FORNO
PLACCA DA FORNO
RECIPIENTE
PENNELLO

Per cominciare mettete in surgelatore le gocce di cioccolato.
Setacciare la farina e l'amido di mais insieme.
Mettete latte e acqua a scaldare un po', tiepidi non caldi.
Sciogliete il cucchiaino di miele nel latte e spezzate il lievito nell'acqua per ammorbidirlo.

Primo impasto

Per fare il primo impasto ho usato il robot da cucina stavolta, ma potete fare a mano. 
Ho versato la margarina, l'olio ex.d'oliva, lo zucchero ed ho impastato a velocità media 5 minuti, poi ho aggiunto il latte con il miele e la vanillina, ho fatto andare il robot altri 2 minuti, ho fermato solo per aggiungere l'acqua con il lievito ed ho continuato per qualche minuto poi ho aggiunto l'uovo

Continuando a velocità media ho versato pian piano farinaamido di mais e un pizzico di sale, alzando la velocità per circa 6 minuti.
Poi ho rovesciato l'impasto ottenuto dentro un recipiente leggermente infarinato, l'ho manipolato un po' aggiungendo poca farina, l'impasto dev'essere colloso e va lasciato riposare, coperto con un canovaccio, almeno 2 ore in un luogo tiepido al riparo da spifferi.
Io lo metto in forno spento, chiuso e con la luce interna accesa, si raggiunge solo con l'illuminazione circa 30°gradi.

Secondo impasto

Una volta che l'impasto ha raddoppiato il volume, infarinate appena il vostro piano di lavoro e manipolatelo fino a renderlo liscio e omogeneo.
Intanto accendete il forno a 190°.
Cercate di allargare l'impasto con le mani, con delicatezza, cospargete di gocce di cioccolato e arrotolatelo, quasi a formare un salame, chiudete le estremità e con un coltello fate dei piccoli pezzi di pasta di circa 30 - 35 gr.















Prendete questi pezzi, uno per volta e impastateli un po', ottenendo prima una forma ovale (tipo supplì) e poi tirate le due estremità e giratele sotto quasi ad ottenere un quadrato, poi arrotondatelo con le mani dando la classica forma a pallina.
A questo punto adagiate i panini sulla placca da forno precedentemente ricoperta di carta da forno, lasciando circa 6 cm uno dall'altro e coprite con un canovaccio lasciate riposare almeno 40 minuti o 1 ora (ovviamente non in forno che si sta preparando per la cottura!).





Cottura

Trascorso il tempo per la seconda lievitazione (circa 1 ora) noterete che i pan goccioli avranno aumentato il loro volume, spennellateli adagio con il latte e infornate (nella parte centrale) a 190° per 12 minuti circa, appena si colorano toglieteli dal forno e adagiateli su un piatto o una gratella.

Caldi solo buonissimi.. ma anche freddi sono ottimi!

Per preservare al meglio la loro morbidezza, riponeteli una volta freddi, in sacchetti di plastica ben chiusi, si conserveranno soffici fino a 5 giorni.



Pan Goccioli home made




Consigli

Durante la cottura, utilizzate il forno in modalità statico non ventilato e aggiungete un pentolino di acqua bollente nella parte più bassa, questo garantirà una cottura migliore senza seccare i pan goccioli.

Nota
Le foto della lavorazione non sono nitide.. me ne sono resa conto tardi, ma le ho inserite per dare un'aiuto in più!
Chiedo venia! :)


Colgo l'occasione per ricordarvi che per partecipare al mio 1° contest "Innamorati.. non solo a San Valentino!" e festeggiare con me il mio 1° blog compleanno avete ancora tempo fino alle ore 24.00 del 14 Febbraio 2013.










lunedì 26 novembre 2012

Panettoni mini di.. pasta brioche

I negozi sono pieni di prodotti natalizi da settimane.. dolcetti, dolcini e poi i classici: pandoro e panettone.. versione easy o rivisitata.
Da bambina amavo il pandoro, negli anni ho imparato ad apprezzare il panettone talmente tanto che ho provato a riprodurlo in casa.
Per fare il panettone ci vuole un buon lievito madre, qualche attrezzo per aiutarvi nelle operazioni di impasto (molto lunghe) e ovviamente molta pazienza, in genere ci si impiega 1 giorno intero.. un lavorone, ma si può fare! 
Ho deciso di fare dei mini panettoni, non con la ricetta del panettone originale ma rielaborando quella dei miei maritozzi.. modificandola tanto da creare una nuova ricetta.
Se possedete un robot da cucina o una planetaria il lavoro sarà meno faticoso, ma se come me vi rimettete alla forza delle braccia e al piacere di impastare un lievitato, farete più fatica certo ma il risultato vi stupirà e vi appagherà dello sforzo.
Ho ottenuto dei mini panettoni di pasta brioche .. soffici, leggeri che con il profumo d'arancia misto all'aroma d'uvetta ricordano molto il panettone originale!

Panettoni mini di pasta brioches











La ricetta è collaudata ed il risultato è stato molto apprezzato.
Se volete fare una sorpresa ai vostri amici, stupire i nipotini o semplicemente avere una colazione stile giorno di Natale home made, vi consiglio di provarli!
In poche ore avrete un'ottimo risultato di forma e sapore, potete aggiungere all'impasto anche dei canditi di arancia o di cedro di prima qualità se li trovare (io non li ho trovati!) oppure sostituire l'uvetta con delle gocce di cioccolato.




Potreste vestire i mini panettoni con nastri e perline e diventa subito Natale!
I mini panettoni sono ottimi per colazione, merenda ed accompagnati ad una crema diventano uno splendido dessert.

















Ingredienti
8 panettoncini

150 GR DI FARINA "00" (più un po' per il secondo impasto)

150 GR DI FARINA MANITOBA
1 UOVO MEDIO
60 GR DI BURRO FUSO
70 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 CUCCHIAINO COLMO DI MIELE DI ACACIA
25 GR DI LIEVITO DI BIRRA
70 GR DI LATTE INTERO FRESCO
70 GR DI ACQUA TIEPIDA
1 BUSTINA DI VANILLINA
1 ARANCIA NON TRATTATA
50 GR DI UVETTA SULTANINA
3 CUCCHIAI DI GRAPPA O 3 CUCCHIAI DI SUCCO DI ARANCIA
1 PIZZICO DI SALE FINO

Glassa di zucchero

2 CUCCHIAI COLMI DI ZUCCHERO A VELO VANIGLIATO
1 CUCCHIAINO DI ACQUA

Occorrente

8 STAMPI DA PANETTONE IN CARTA (diametro 7-8 centimetri)
2 PENTOLINI
CONTENITORE
SPIANATOIA
GRATTUGIA
PENNELLO

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti e setacciate la farina manitoba insieme alla farina ''00''.

Lavare e asciugare bene l'arancia.
Mettere il latte a scaldare qualche minuto a fuco basso, dev'essere appena tiepido non caldo, fate lo stesso con l'acqua (io ho usato quella tiepida del rubinetto).
Sciogliere il burro in un pentolino, non deve bollire.
Mettete l'uvetta in un bicchiere e versate 3 cucchiai di grappa o in alternativa 3 di succo di arancia, mescolate e aggiungete acqua a coprire, lasciate macerare.

Primo impasto

Nel pentolino del latte (tiepido) aggiungete il lievito di birra sbriciolato, l'acqua e il cucchiaino di miele di acacia, mescolate bene per sciogliere tutto.
Versate le farine a fontana in un contenitore capiente (preferibilmente di ceramica) fate un piccolo buco centrale e all'interno versate: la bustina di vanillina, lo zucchero semolato, l'uovo, la buccia grattugiata di un'arancia, il composto liquido (latte, acqua, lievito e miele) gradatamente, il burro fuso ed un pizzico di sale.
Iniziate ad impastare fino a completo assorbimento di tutti gli ingredienti.
L'impasto risulterà un po' appiccicoso ed elastico, spolverate con un po' di farina e coprite il contenitore con della carta trasparente, senza tirarla troppo.
Mettete nel forno spento ma con la luce accesa.
Lasciate lievitare almeno 2 ore fino a far raddoppiare l'impasto.

Secondo impasto

Rovesciate l'impasto su una spianatoia, prendete un pò di farina e lavorate qualche minuto, aggiungete l'uvetta, precedentemente strizzata.
Impastate ancora 5 - 10 minuti, poi dividete l'impasto in 8 palline adagiatele negli stampi da panettone, ricordando che l'impasto deve riempire 1/3 del volume dei contenitori (lieviterà ancora).
Ponete i panettoncini coperti da uno strofinaccio pulito e mettete nel forno spento, con la luce accesa, per 2 ore circa fino a che l'impasto sarà raddoppiato.
A questo punto tirateli fuori sempre coperti (attenzione alle correnti d'aria che sono controproducenti per i lieviti) e accendete il forno a 200° gradi.
Quando il forno avrà raggiunto la temperatura, infornate a 200° gradi per 16 minuti.

Glassa di zucchero In un bicchiere mettete 2 cucchiai di zucchero a velo e un cucchiaino di acqua, mescolate energicamente, otterrete una glassa bianca e collosa.

Sfornati i mini panettoni, spennellate sopra la glassa di zucchero e infornate appena 1 minuto a forno spento, tirateli fuori e fateli raffreddare su una gratella.


Panettoni mini di pasta brioches








Consigli
Potete impastare già dal primo impasto sulla spianatoia o su un piano qualsiasi (ben pulito) io impasto subito nel contenitore perché l'impasto è più semplice da gestire.
Io uso un contenitore di ceramica (va bene anche quello in plastica) perché trovo che la ceramica isola il calore così l'impasto, resta più caldo in buona sostanza.
Come detto all'inizio potete aggiungere canditi o sostituire l'uvetta con gocce di cioccolata, insomma seguire i vostri gusti.. l'impasto si presta a vari connubi di grazia.
Il forno spento con la luce accesa permette di avere una temperatura che varia tra i 25 e i 30 gradi utile per la lievitazione dell'impasto.
Una volta freddi, i panettoncini potete conservarli in sacchetti di platica (tipo anche quelli del surgelatore) ben chiusi, fino a 4 - 5 giorni.



Con questa ricetta partecipo al contest ''Natale a colazione" con Luca Montersino e Dolcemente by Kitchen di Dans ma cuisine Silvia vs Luca Project.












martedì 18 settembre 2012

Maritozzi con panna

Il maritozzo è un tipico dolce romano, è un incrocio tra un panino dolce e un pan brioche, può avere nell'impasto: canditi, uvetta, gocce di cioccolato oppure può essere farcito con panna fresca.
Questo dolce, di pasta lievitata può essere realizzato con lievito di birra o lievito madre ed ha questo nome perché, anticamente veniva offerto alle future spose dai fidanzati, che non essendo ancora mariti ufficiali venivano detti appunto ''maritozzi''.
A Roma ci sono due o tre posti dove poterne mangiare di eccellenti... ma per chi non è di zona, ho una ricetta semplice e di ottima riuscita ma a patto che abbiate molta pazienza.
L'impasto è semplice ma la lievitazione lunga.. e negli impasti lievitati sia dolci che salati, più lenta è la lievitazione migliore sarà la digeribilità e il sapore del prodotto.



Maritozzi con panna 





Ingredienti
6 maritozzi grandi

Maritozzi

250 GR DI FARINA 00
1 CUCCHIAIO SCARSO DI AMIDO DI MAIS
1 UOVO 
60 GR DI BURRO FUSO
65 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 CUCCHIAINO ABBONDANTE DI MIELE 
30 GR DI LIEVITO DI BIRRA FRESCO
140 GR DI ACQUA TIEPIDA
1 e 1/2 CUCCHIAINO DI ESSENZA DI VANIGLIA
BUCCIA GRATTUGIATA DI 1/4 DI ARANCIA o LIMONE NON TRATTATO
1 PRESA DI SALE FINO
2 CUCCHIAI D'OLIO EX. D'OLIVA

Farcia

100 GR CIRCA DI ZUCCHERO A VELO VANIGLIATO
250 GR DI PANNA FRESCA DA MONTARE

Occorrente

SCODELLA
PENTOLINO
PLACCA DA FORNO
CARTA DA FORNO
PELLICOLA
PENNELLO
BICCHIERE
SBATTITORE ELETTRICO
PALETTA
GRATTUGIA

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti e setacciate la farina con l'amido di mais insieme.

Sciogliete il lievito di birra nei 140 grammi di acqua tiepida, aggiungete il cucchiaino di miele e mescolate bene.
Mettete a sciogliere il burro nel pentolino su fuoco bassissimo. 

Impasto e prima lievitazione

In una scodella capiente versate: la farina con l'amido di mais, fate un piccolo buco centrale con le mani e all'interno aggiungete lo zucchero semolato,l'uovo, l'essenza di vaniglia,la buccia grattugiata di un'arancia o di un limone (se l'agrume a disposizione fosse piccolo mettetene metà invece che un quarto) una presa di sale fino e iniziate ad impastare con le mani, poi aggiungete il burro fuso continuando ad impastare.
Aggiungete poco alla volta l'acqua con il lievito di birra e il miele, impastate fino ad assorbimento completo degli ingredienti.
L'impasto dovrà risultare elastico e morbido, qualora fosse poco elastico aggiungere un po'd'acqua, nel caso fosse troppo morbido aggiungete un po' di farina, aggiungete sempre poco alla volta facendo assorbire l'ingrediente piano piano.
Fate una palla con l'impasto, lasciatelo nella scodella che coprirete con della carta pellicola, coprite poi con due o tre strofinacci e lasciate lievitare in un posto tiepido, fino a che l'impasto non raddoppia di volume, in genere ci vogliono 2-3 ore.

Seconda lievitazione

Trascorso il tempo necessario impastate nuovamente l'impasto lievitato per qualche minuto con le mani, dividetelo in sei o sette pezzi, ungetevi le mani con l'olio ex. d'oliva e date la forma ai singoli maritozzi, facendo delle palline leggermente ovali che poi schiaccerete leggermente sulla 'pancia' dopo averle adagiate sulla placca, foderata precedentemente con carta da forno.
Coprite la placca con carta pellicola (non troppo tirata) e con degli strofinacci, fate lievitare 2 ore.

Cottura

Trascorsa un ora e mezza accendete il forno statico (non ventilato) a 200°gradi e portatelo a temperatura.
Intanto montate la panna con 50 grammi di zucchero a velo vanigliato e ponetela in frigo.
In un bicchiere mettete due cucchiai di zucchero a velo con con due o tre cucchiai di acqua tiepida, mescolate con il cucchiaio qualche minuto fino ad ottenere una glassa bianca e trasparente.
Infornate i maritozzi a 200° gradi per 15 minuti circa, appena si colorano bene tirateli fuori e spennellateli con la glassa, rimetteteli poi in forno aperto e spento per 1 minuto, poi tirateli fuori.

Farcia

Con una paletta prelevate i maritozzi dalla placca da forno (o continueranno a cuocere) e metteteli su un piatto per farli raffreddare bene.
Una volta freddi, tagliate con un coltello uno spicchio di pasta dalla ''pancia'' apriteli con le mani e farcite con la panna montata, spolverate con lo zucchero a velo rimasto e servite.
Sarà un successo per gli occhi e per il palato!



Maritozzi con panna


Consigli
Importante come sempre utilizzare ingredienti di prima qualità e una farina possibilmente forte cioè ricca di proteine, a tal proposito c'è un'ottima spiegazione quì sul blog di Luca Montersino.
Se non avete il forno statico (ossia quello normale) ma possedete il forno ventilato, ricordatevi di ridurre la temperatura segnalata nella ricetta di 20° gradi, dunque dovrete impostare il forno a 180°gradi.
Miele, io ho usato il millefiori ma va bene qualunque miele purchè non abbia un sapore troppo forte, ad esempio il miele di eucalipto.
Il segreto perché il maritozzo resti soffice è farcirli al momento infatti nel frigorifero di casa la pasta del maritozzo tende ad indurire un po'; potete quindi tenere i maritozzi (non ancora farciti) coperti dalla pellicola o nei sacchetti usati per il surgelatore in credenza e poi riempirli con la panna almeno mezz'ora prima di servirli.

Con questa ricetta partecipo al contest di Patty ''La commedia è servita''che  lega un'arte ad un'altra.. la cucina al cinema.

Dopo aver preparato i maritozzi con la panna, dopo averli fotografati e ovviamente dopo averli gustati in compagnia (adoro condividere il cibo con gli altri).. mi è venuta in mente una commedia che ho molto amato e che parla di cibo, non solo come un mezzo per raggiungere uno scopo: cucino perché devo mangiare, ma cucino perché voglio sperimentare, assaporare, conoscere, scoprire e condividere tutto questo con gli altri.
Sto parlando del film: ''Julie & Julia'' di Nora Ephron con la splendida Meryl Streep, il meraviglioso Stanley Tucci (marito della Streep nel film) e la giovane talentuosa Amy Adams.
I miei maritozzi con la panna hanno richiesto: sperimentazione (era la prima volta che provavo a farli), pazienza (in cucina bisogna averne!) e poi sono stati un'esplosione di gusto, una godimento per il palato... Mi hanno fatto venire in mente proprio la scena in cui la Streep pranza nel ristorante francese con il marito e va in estasi mangiando del pesce al burro.
Trovo che nella cucina ci sia poesia, amore, il cibo ben cucinato ti dice qualcosa di colui o colei che lo ha cucinato.. ti trasmette delle sensazioni se sai assaporarle, come il cinema.