lunedì 29 dicembre 2014

Capodanno e belle sorprese!

E' un po' che sono latitante con nuove ricette, ma osservo le altre foodblogger in azione, giro in rete e quando posso: viaggio, assaggio e provo nuovi ingredienti e combinazioni.
La cucina è un arte divertente, curiosa, interessante e anche faticosa.
La cucina è condivisione, ricordo e sperimentazione, mettere le mani in un impasto lievitato, sentire i profumi di un piatto appena fatto, assaggiare un nuovo sapore, tutto questo fa bene all'anima.
Vero è, che in Italia siamo fortunati: il clima, la terra, la famosa dieta mediterranea, ci hanno permesso di essere noti in tutto il mondo per il nostro cibo, come allo stesso tempo ben noti lo siamo anche per altre vicende legate al nostro paese che di lustro ce ne danno ben poco; ma per una volta comportiamoci come gli stranieri: diamo valore a ciò che abbiamo, curiamolo, preserviamolo e tornerà indietro molto più di ciò che abbiamo dato.
In questa annata nera per l'olio extravergine d'oliva colpito dai parassiti che hanno ridotto drasticamente la produzione di uno dei beni alimentari più preziosi che abbiamo, in questo anno in cui sembriamo l'unico popolo di ladri al mondo ma non è proprio così, in questo ennesimo anno di crisi globale ancora ben visibile a molti, si apre a Milano l'EXPO 2015 un'evento importante per il nostro paese, al quale dobbiamo guardare con fiducia.
L'Expo 2015 è un'esposizione universale che coinvolge 144 paesi e 3 organizzazione internazionale, che attraverso percorsi multimediali, convegni, dibattiti, mostre ed eventi, tratteranno il tema dell'alimentazione e dell'energia del pianeta, un viaggio attraverso culture e popoli, un'opportunità unica aperta al pubblico dal 1 Maggio 2015 al 31 Ottobre 2015.
Qualche settimana fa sono stata contattata con mia grande sorpresa dalla community di Worldrecipes, che altro non è che un ricettario globale, cui possono aderire tutti coloro che si intendono per qualche verso di food e cucina, per scoprire e condividere le ricette e la tradizione culinaria di molti paesi.
Ho deciso di aderire, di partecipare a questa vetrina internazionale e così Home Made è diventato Contributor di Expo worldrecipes. 
Partecipare è semplice, in breve tempo anche tu puoi far parte del grande progetto Expo 2015.



Ed ora.. vorrei augurare un 2015 pieno di felicità, serenità e buone opportunità a tutti quelli che mi seguono o che sono capitati per caso su questa pagina e voglio salutare il 2014 con una ricetta dolce già postata, ma che riscuote sempre un gran successo e che può essere il dolce ideale per il vostro cenone: una torta cioccolato panna e lamponi.
Una torta morbida, golosa, che strizza l'occhio al nuovo anno con un tocco di rosso!


Torta al cioccolato con panna e lamponi


La ricetta la trovate quì

giovedì 6 novembre 2014

Bomba o non bomba!

"Bomba o non bomba.. noi arriveremo a Roma.." così cantava Venditti qualche anno fa, il contesto della canzone non ha nulla a che vedere con il motivo per cui io ne uso l'incipit in questo post e cioè parlare del meteo, delle notissime "bombe d'acqua"e non solo...
Oggi, allerta massima maltempo anche nella capitale, per una perturbazione che ha praticamente bloccato tutta la città: scuole chiuse, tutti serrati a casa (chi ha potuto!), in attesa di vedere il diluvio universale "dal vivo" con tanto di arca di Noè.
Tg che mostrano a ripetizione, quattro o cinque situazioni critiche verificatesi in alcuni punti della capitale, utilizzando il linguaggio del terrore e diciamolo pure, un po' discutibile, tipo l'ormai usatissimo:"bomba d'acqua!".
Eppure nella zona in cui vivo, ci sono stati due episodi di pioggia violenta durati 10 - 15 minuti in tutta la giornata, per il resto poca pioggia, molte nuvole.
C'è stato qualche allagamento, metro chiuse in alcune stazioni e rami caduti per le raffiche di vento, ma in realtà il disagio almeno a Roma, c'è tutte le volte che piove con maggiore intensità o per qualche ora in più ed avviene sempre nelle stesse zone.
Forse bisognerebbe ripulire qualche tombino e potare gli alberi quando splende il sole?
Per fortuna anche stavolta, di Noè nemmeno l'ombra!
Pensando alla parola bomba, che evoca sempre qualcosa di disastroso, ho voluto legarla a qualcosa di gastronomico.. come si fa ogni tanto, parlando di qualcosa di molto appetitoso, invitante, ma non proprio light, la famosa bomba calorica!
Complice la pioggia, il cielo plumbeo e quei quattro o cinque ingredienti base in dispensa, ho preparato qualche brownies al cioccolato con panna montata.
Come trasformare qualcosa di brutto, in qualcosa di buono, in meno di un'ora!
La ricetta la trovate quì.

Brownies panna montata


lunedì 1 settembre 2014

Plumcake con pesche tabacchiere

Dov'è finita l'Estate?
Eccezion fatta per quelle fasi da clima equatoriale urbano, che a volte si manifestano e mettono in ko tecnico, il fisico, io amo l'Estate!
Amo il sole caldo, il potermi vestire di niente, gironzolare in casa con gli short, stare a piedi nudi, farmi una doccia tiepida ed asciugarmi i capelli all'aria aperta e poi il mare.. che quest'anno ho visto solo 5 giorni, ma meglio di niente!
L'odore dell'estate non l'ho nemmeno sentito in questi mesi, è stata la stagione delle "bombe d'acqua" e non dei "colpi di calore".
Tanta pioggia, cambiamenti repentini di clima e ciliegina sulla torta.... oggi 1 Settembre sembra già autunno.
Ma non è possibile, mi volete forse privare anche dell'ottobrata romana ???
Eh no, ora è troppo!
Non potrei sopportarlo.
L'estate è passata, zitta zitta tipo Babbo Natale ed ora, bisogna aspettare tutto un anno per godere ancora del caldo?
Sarà colpa del fantomatico Anticiclone delle Azzorre?
Beh, a qualcuno la colpa la dovremmo pur dare!
O forse è solo una stagione così, atipica, diversa, troppo timida per manifestarsi e non c'è nessun nuovo buco nell'ozono da cercare e nessun inquinamento alle stelle, forse doveva solo andare così.
Sperando nelle future settimane, oggi, per ricreare il giusto clima ho acceso il forno e mi sono dedicata ad un dolce veloce e piacevole: un plumcake alle pesche, per la precisione pesche tabacchiere, quelle schiacciate, con la polpa bianca, quelle che preferisco, dolci e dal sapore delicato.
Ingredienti semplici, tra cui l'olio extravergine d'oliva, velocità nell'esecuzione, non occorre montare nulla ma solo un po' di energia per amalgamare il tutto, ed in poco tempo potrete godere di un dolce soffice e profumato.


Plumcake con pesche tabacchiere




Ingredienti
per 8-10 persone

230 GR DI FARINA "00"
125 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 UOVO MEDIO
125 GR DI YOGURT BIANCO
1/2 BICCHIERE DI LATTE FRESCO
3 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA (sapore leggero)
9 GR DI LIEVITO IN POLVERE PER DOLCI
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON
2 PESCHE TABACCHIERE (non molto mature)
1 NOCE DI BURRO
1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO DI CANNA
1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO A VELO

Occorrente
2 RECIPIENTI
1 STAMPO DA PLUMCAKE DA 23 CM
1 FRUSTA MANUALE
1 SETACCIO
CARTA DA FORNO

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti.
In un recipiente setacciate: la farina e il lievito insieme, poi aggiungete lo zucchero.
Rivestite lo stampo da plumcake con carta da forno.
Accendete il forno a 180°gradi.

In un altro recipiente mettete: l'uovo, i semi della bacca di vaniglia (incidendo la bacca con un coltello nel senso della lunghezza), lo yogurt, il latte e l'olio ex. d'oliva, mescolate vigorosamente con la frusta  per qualche minuto, a questo punto aggiungete gli ingredienti secchi (farina, lievito e zucchero) poco alla volta, continuando a mescolare con la frusta fino ad ottenere un composto omogeneo
Ora versate il composto nello stampo da plumcake, battete un po' lo stampo sul piano, per distribuirlo uniformemente e far fuoriuscire eventuali bolle d'aria che possono formarsi nella lavorazione.
Sbucciate le pesche tabacchiere, ricavate delle fette rettangolari spesse un dito ed inseritele sopra il plumcake facendole penetrare appena nel composto, creando un disegno che somiglia alla tastiera di un pianoforte.
Poi adagiate dei fiocchetti di burro sulle pesche e spolverate sopra un cucchiaio di zucchero di canna.
Infornate il plumcake a 180°gradi per circa 35 minuti, fate la prova stecchino per verificare che sia asciutto all'interno e poi sfornate.
Fate raffreddare, sformatelo dallo stampo e a piacere potete spolverare con zucchero a velo.

Consigli 
Ove non segnalato, quando parlo di temperatura del forno mi riferisco sempre al forno statico non ventilato, l'ho già scritto ma repetita iuvant!
Se avete solo il ventilato dovete mettere a 160° gradi.
Se non trovate le pesche tabacchiere va bene anche qualsiasi altro tipo, l'importante è che non siano troppo mature (vi sconsiglio la pesca noce).


giovedì 5 giugno 2014

Torta alla frutta

Sono latitante dal blog da un po' e vi confesso che continuerà ad essere così.. per una serie di motivi che non sto qui a spiegarvi, ma spero di farvi qualche sorpresina ogni tanto, magari con una ricetta...
Come quella di oggi, una torta morbida, una crema alla vaniglia e la freschezza della frutta.
Una torta perfetta per questo periodo, una base leggera fatta con olio extravergine d'oliva, una crema vellutata e aromatica e la frutta di stagione.
La ricetta della torta è della mia amica Patrizia detta anche Patty, una base interessante per diverse preparazioni, in questo caso l'ho sposata al più classico degli abbinamenti: crema pasticciera,la mia ricetta classica e la dolcezza e acidità della frutta:banana,kiwi,more,lamponi,fragole e ananas.
Allora si va... torta alla frutta, per una pausa fresca e genuina!
Oddio l'ultima frase sa molto di slogan pubblicitario, che io non preferisco, colpa del periodo chiedo venia, ma guardate qui sotto: non avete voglia di mangiarne una fetta?



Torta alla frutta




Ingredienti
per 10 - 12 persone

Per la torta
6 TAZZINE DI ZUCCHERO SEMOLATO
8 TAZZINE DI FARINA "00"
2 UOVA MEDIE
4 TAZZINE DI LATTE
2 TAZZINE DI OLIO EX. D'OLIVA (sapore leggero)
BUCCIA GRATTUGIATA DI 1/2 LIMONE NON TRATTATO
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON
1 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI
1 PIZZICO DI SALE
1 NOCE DI BURRO per la teglia

Per la crema pasticciera alla vaniglia
400 GR DI LATTE INTERO FRESCO
100 GR DI PANNA FRESCA LIQUIDA
90 GR DI TUORLI
100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
10 GR DI AMIDO DI MAIS
25 GR DI FARINA 00
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON

Per guarnire
1/2 BICCHIERE DI SUCCO DI ANANAS
FRUTTA FRESCA A PIACERE
1 BUSTINA DI GELATINA PER DOLCI IN POLVERE

Occorrente
1 TEGLIA DA 30 - 32 CM
SBATTITORE
SETACCIO
PENNELLO DA CUCINA
PENTOLINO
GRATTUGIA
FRUSTA MANUALE

Per cominciare lavate la frutta che non ha necessita d'esser sbucciata (tipo frutti di bosco o fragole) e mettetela ad asciugare su un foglio di carta assorbente.
Pesate tutti gli ingredienti che servono per la torta e setacciate la farina con il lievito, in un recipiente a parte.
Imburrate la teglia.
Accendete il forno a 160°.

Torta
In un recipiente versate: le uova, lo zucchero, un pizzico di sale, la buccia grattugiata di mezzo limone, i semi di mezza bacca di vaniglia (incidendola con un coltello dal lato lungo) e montate tutto con lo sbattitore, per circa 10 minuti.
Aggiungete l'olio ex. d'oliva e continuate a mescolare, poi il latte amalgamando il composto con la frusta manuale per qualche minuto, aggiungete gradualmente la farina, precedentemente setacciata con il lievito.
Quando avrete ottenuto un composto liscio ed omogeneo, versatelo nella teglia precedentemente imburrata ed infornate a 160° gradi per 40 minuti circa.
Fate poi la prova stecchino, sfornate e lasciate raffreddare bene prima di sformare il dolce.

Crema pasticciera
In un recipiente montate, con lo sbattitore, i tuorli con lo zucchero semolato e i semi di mezza bacca di vaniglia, fino ad ottenere un composto chiaro, aggiungete poi la farina e l'amido di mais precedentemente setacciati, miscelate bene con l'aiuto di una frusta manuale.
La bacca di vaniglia priva dei semi mettetela in un pentolino con il latte e la panna a scaldare a fuoco medio, non deve bollire.
Appena il latte con la panna saranno ben caldi, togliete la bacca e versate i liquidi a filo sulle uova montate, mescolando con la frusta, poi versate tutto il composto nel pentolino
Portate ad ebollizione a fuoco basso, continuando a mescolare fino a quando bolle, fate rapprendere la crema 1 minuto circa poi spegnete il fuoco e versate tutto in un recipiente, altrimenti nel pentolino la crema continuerà a cuocere.
Fate raffreddare almeno 1 ora,coprendola con un foglio di carta pellicola o carta forno.

Guarnizione e assemblaggio
Preparate la gelatina, secondo le istruzione riportate dietro la vostra bustina e lasciatela da parte, girandola di tanto in tanto.
Tagliate la frutta come più vi piace.
Sformate la torta e con un coltello, tagliate circa 1/2 centimetro dello strato superiore, per permettere alla bagna di penetrare meglio.
Prendete il succo di ananas (meglio se fresco) e con il pennello da cucina, distribuitelo sopra la torta.
Ora versate la crema, disponete la frutta e da ultimo la gelatina.
Riponete in frigorifero qualche ora prima di mangiarla.

Consiglio
Utilizzate un olio extravergine d'oliva di ottima qualità e dal sapore leggero o né andrà del buon gusto della torta.








lunedì 7 aprile 2014

Un angolo d'oro

Una domenica di primavera, una riunione tra vecchi amici che non si incontrano da anni e un posto d'oro ad incorniciare il tutto.
Immerso nella verde campagna dell'alto lazio, c'è un posto meraviglioso, dove riconciliarsi con la natura e con se stessi.
Borgodoro è un'agriturismo a conduzione familiare, ma non solo, è anche un'azienda agricola che offre ai suoi ospiti i propri prodotti, di ottima qualità, il tutto condito da una cortesia e un garbo straordinari.
Arrivare in questo posto, che si trova a circa 60 chilometri da Roma, nel comune di Magliano Sabina, quasi al confine con l'Umbria, è come arrivare in un'oasi di pace: natura, silenzio e cose genuine.
E' un posto nascosto, non a caso i proprietari amano ospitare chiunque abbia amore e rispetto per la natura e per chi la vive, è un posto da preservare; per questo per raggiungerlo non troverete mille insegne e cartelloni lungo la strada, anche se avrete tutte le indicazioni del caso sul sito, di cui vi lascio il link qui, per capire meglio di cosa parlo.
Chi ama il cibo, chi cerca l'eccellenza e la genuinità, non può non segnalare quei posti dove si cerca di raggiungere l'obiettivo di armonizzare al meglio la qualità della tavola con il rispetto per la terra e per i luoghi, così vi lascio con qualche foto scattata, poche a dire il vero, ma quando ti trovi in questi posti.. stacchi con tutto e ti godi la giornata.
Una pausa per rigenerarsi anima e corpo dallo stress quotidiano.












mercoledì 26 marzo 2014

Pavlova alle fragole

Siamo a Marzo, quindi non imbronciatevi per la pioggia e il clima che strizza di nuovo l'occhio all'inverno, si sà com'è questo mese di transizione.. un po' pazzo, instabile, deve decidersi al cambiamento.
In fin dei conti non a tutti piace cambiare d'improvviso e Marzo, si trova tagliato metà, per una parte è inverno e per l'altra è primavera.. c'è da capirlo!
Così, cerchiamo di mettere la primavera nel piatto, qualcosa di leggero, frutta e verdura di stagione, qualcosa che ci metta di buonumore.
E io ci provo con un dolce che mi ricorda una nuvola e con una storia, che è più una leggenda.
Pavlova...
Un guscio di meringa morbidissima che racchiude panna fresca e frutta di stagione, cos'altro aggiungere?
L'origine di questo meraviglioso ed elegante dessert non è molto chiara, è in corso una diatriba sul luogo nel quale venne creato il dolce, la cosa certa è che fu fatto in onore della famosissima ballerina di danza classica Anna Pavlovna Pavlova, di origini russe.
Anna Pavlova era una tra le ballerine più note dei primi del '900, grazie anche alle numerose tournée che la portavano in giro per il mondo e pare che si trovasse nell'emisfero australe, quando uno chef di Perth (Australia) o uno chef di Wellington (Nuova Zelanda) intorno al 1926, creò questo dolce ispirandosi alla grazia e ai costumi della ballerina.
Ad ogni modo, siamo grati alla signora Pavlova e allo chef che restò ammaliato da tanta bellezza e creò un dessert che vale la pena provare, almeno una volta!
Non sono un'amante dei dolci stucchevoli, ma una fetta di Pavlova mi conquista sempre.
Sarà la morbidezza della meringa, la freschezza della panna e la punta acidula delle fragole, una leggera scioglievolezza alla quale è difficile resistere!

Pavlova alle fragole




Ingredienti
per 4 - 6 persone

Meringa
100 GR DI ALBUMI TEMPERATURA AMBIENTE
100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
100 GR DI ZUCCHERO A VELO
1 CUCCHIAIO RASO DI AMIDO DI MAIS
1 CUCCHIAINO RASO DI ACETO BIANCO DI VINO o DI MELE
SEMI DI 1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON

Per guarnire
200 GR DI FRAGOLE FRESCHE
250 GR DI PANNA DA MONTARE FRESCA
2 CUCCHIAI DI ZUCCHERO A VELO

Occorrente
SBATTITORE o PLANETARIA
PLACCA DA FORNO
CARTA FORNO
SETACCIO


Per cominciare pesate tutti gli ingredienti.
Lavate e mettete ad asciugare le fragole, prendetene circa la metà (quelle meno perfette) fatele a pezzetti piccoli e mescolateci un cucchiaio di zucchero a velo, lasciate da parte.
Incidete la mezza bacca di vaniglia, mettete i semi nello zucchero a velo, nel quale avrete setacciato anche il cucchiaio di amido di mais.
Accendete il forno a 90°gradi statico.

In un recipiente pulito e asciutto mettete gli albumi ed iniziate a montare quando il composto diventa molto schiumoso e inizia a gonfiare, versate lo zucchero semolato, continuando a lavorarlo senza interruzione.
Montare per circa 4 - 5 minuti poi aggiungete il cucchiaino di aceto e lo zucchero a velo con l'amido di mais e i semi della vaniglia, poco alla volta, continuando a sbattere per almeno altri 5 minuti, quando il composto sarà omogeneo e molto lucido, sarà pronto.
Versate il composto su una placca rivestita di carta forno e con l'aiuto del cucchiaio distribuite il composto a nido, facendo un cerchio con i bordi esterni più alti rispetto alla parte centrale, più bassa.


Infornate a 90° gradi per circa 3 ore, la meringa deve asciugare non cuocere, deve rimanere croccante fuori e molto morbida all'interno, non deve ingiallire ma restare bianca.
Trascorso il tempo, fate raffreddare bene la meringa, lasciate passare almeno 1 ora prima di toccarla o rischierete di romperla, è molto delicata.
Montate la panna fresca con un cucchiaio scarso di zucchero a velo (se non è già dolcificata) e lasciate da parte.
Mettete la meringa sul vassoio da portata, versate la panna al centro aiutandovi con un cucchiaio, mettete le fragole intere a testa in giù, facendo un cerchio tra la panna e l'inizio della meringa e nel mezzo del cerchio versate le fragole a pezzettini, condite in precedenza con lo zucchero a velo.
Servite e godetevi quest'attimo di dolcezza!

Pavlova alle fragole


Consigli
Tirate fuori le uova dal frigorifero almeno mezz'ora prima di lavorarle.
Importantissimo separare alla perfezione gli albumi dai tuorli, senza far cadere questi ultimi nei primi o ne andrà della buona riuscita della montata.
Se volete potete mettere il forno (sempre statico) a 100° gradi e cuocere la meringa per 2 ore e 30 circa, ma fate attenzione verso la fine o rischierete di ingiallire la meringa.
Questa tipo di meringa è morbidissima all'interno, l'effetto è voluto.
Scegliete una panna fresca di buona qualità, non dolcificata.




venerdì 21 marzo 2014

Brownies panna montata e primavera!

La Primavera è ufficialmente arrivata.
Stagione di.. risvegli, colori, stanchezza, allergie, cambi di stagione.. dei primi tentativi di dieta, della voglia di partire (quella ce l'ho sempre!) e di una sana leggerezza.
Mentre guardo il cielo, che diventa grigio con l'andare delle ore e pare fare una pernacchia al bel tempo, penso al week end in arrivo e alla voglia di cioccolato con la quale mi sono svegliata stamattina ed è tempo di porre fine a questa voglia.
Come?
Soddisfandola!
Rovisto in dispensa e decido di fare un dolce al cioccolato, qualcosa di veloce e perfetto per risolvere il "problema":  dei Brownies!
Vecchia ricetta e sempre ottimo risultato, dulcis in fundo, nel frigorifero, mentre prendo burro e uova per mettermi all'opera, trovo della panna fresca, il massimo!!!
Vi auguro buon week end, sole o pioggia che sia, la bella stagione è arrivata e una coccola dolce per festeggiarla, ci sta!

Brownies panna montata



Ingredienti

180 GR DI CIOCCOLATO FONDENTE 50%
12O GR DI BURRO
120 GR DI FARINA 00
165 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
20 GR DI CACAO AMARO
2 UOVA
1 PIZZICO DI SALE FINO
1/2 BACCA DI VANIGLIA
1 CUCCHIAINO RASO DI LIEVITO VANIGLIATO
PANNA MONTATA per guarnire

Occorrente
TEGLIA RETTANGOLARE
CONTENITORE
2 PENTOLINI
CARTA DA FORNO
FRUSTA MANUALE

Per cominciare mettete il cioccolato fondente a pezzi in un pentolino insieme al burro e fate sciogliere a bagnomaria, poi lasciate da parte e fate raffreddare, mescolando ogni tanto.
Pesate la farina, il cacao setacciateli insieme, aggiungete anche il lievito.
Accendete il forno a 180°gradi.

In un recipiente versate le uova, un pizzico di sale, lo zucchero e i semini della mezza bacca di vaniglia (incidete con un coltello la bacca nel senso della lunghezza e raschiate via i semi) sbattete energicamente qualche minuto tutti gli ingredienti con la frusta manuale, per amalgamare tutti gli ingredienti, le uova non vanno montate.
Versate il cioccolato fuso con il burro a filo nel composto, sempre mescolando, aggiungete pian piano le polveri: farinacacao e lievito.
Il composto risulterà sodo, è giusto che sia così, versatelo ora nella teglia precedentemente rivestita con carta da forno e stendetelo uniformemente con l'aiuto di un cucchiaio.
Mettete in forno a 180°gradi per 20 minuti circa, fate la prova stecchino per verificare che sia asciutto l'interno dell'impasto e poi sfornate.
Lasciate passare circa 10-15 minuti poi tagliate il grande rettangolo, ottenendo dei brownies pronti da gustare subito o anche freddi con un chiuffo di panna montata ed una spolverata di cacao amaro.

Brownies panna montata


Consigli
Potete sostituire il lievito, con un cucchiaino di bicarbonato di sodio.
Potete scaldarli leggermente prima di consumarli, magari accompagnati da panna montata o una pallina di gelato alla vaniglia.
Non fateli cuocere troppo o tenderanno ad indurirsi.
Potete aggiungerci anche 50 grammi di nocciole sbriciolate, nei brownies c'è spesso frutta secca, ma io li preferisco senza.






martedì 18 marzo 2014

Soufflé di zucca e robiola con crema di fave fresche e mentuccia romana.. ciak prima!

Soufflé..
Questa la sfida di Marzo dell'Mtc, proposta da Fabiana che non è soltanto una foodblogger ma una cuoca, una chef, una professionista del settore, da lei non potevamo aspettarci una sfida diversa.
Il soufflé, diciamolo apertamente, non è la base della cucina casalinga Italiana, non lo si mangia abitualmente, molte persone che conosco, bravissime cuoche per passione, non si sono mai cimentate in un'esperienza, che definirei mistica, come quella di preparare un soufflé.
E' una preparazione che necessita di qualche attenzione in più e di qualche preghiera, per ottenere un ottimo risultato finale.
Una nuvola che si gonfia, un'interno soffice e umido, sapori che si spandono sul palato al primo assaggio, bisogna provare per sapere di cosa parlo.
La prima volta che ho sentito parlare di soufflé, è stato molti anni fa, in un notissimo film con Audrey Hepburn: "Sabrina"..chi non lo conosce?!
La scena del soufflé, è molto divertente e non racchiude solo l'essenza magica che riguarda questo piatto, ma anche quello che da sempre penso sulla cucina: mettiamo un po' di noi dentro ogni piatto che prepariamo e volente o nolente, ci infiliamo anche il nostro stato d'animo.
Penserete che sto esagerando, ma capita spesso che se sono triste o allegra, lo stesso piatto con gli stessi ingredienti venga diversamente e parlo di una casistica monitorata nel tempo!
Sta iniziando a venir fuori il pizzico di follia che mi contraddistingue, sorry...
Ma torniamo a noi..
Solo una volta, anni fa, avevo tentato di cimentarmi nel soufflé, ricetta con una base classica e formaggio, senza troppe cure o accorgimenti avevo azzardato, un fiasco totale, quindi l'ho rimossa, non la considero e parto dalla ricetta di Fabiana per iniziarmi al Soufflé, con tutti i crismi.
La mia proposta, un soufflé con zucca e robiola, accompagnato da una crema vellutata di fave fresche e mentuccia romana.
Ho scelto la zucca di chioggia, che secondo me è meno acquosa di altri tipi (ma forse sbaglio non sono una chef!) ed ha una consistenza corposa e un sapore più intenso, amalgamata ad un formaggio morbido come la robiola con la sua punta acidula, abbinato ad una nota di freschezza data dalle fave novelle, perfette con la mentuccia romana.
Il soufflé si è gonfiato bene ma tempo di tirarlo fuori purtroppo ha iniziato ad andare giù e così ho deciso anche di sformarlo, operazione difficilissima senza afflosciarlo del tutto, ma la sorpresa è stata il sapore, ottimo direi , un accostamento che nella testa funzionava e anche al palato non ha deluso!
Per concludere, confermo ad Alessandra, che anche il soufflé secondo Fabiana (ossia seguendo la sua ricetta base), si può congelare e cuocere, ho dovuto provarci, perchè la mia macchina fotografica è definitivamente andata e non ho potuto ancora sostituirla con una nuova, vado ancora di smrtphone e quindi.. quando ho cotto i soufflé per la foto, dovevo avere una luce decente, ma non c'erano i commensali che hanno assaggiato la versione surgelata, senza accorgersi di niente,  approvandola appieno, anche se.. me la sono cantata subito, forse per stupire di più!

Soufflé di zucca e robiola con crema di fave fresche e mentuccia romana






Ingredienti
per 8 - 10 mini soufflé

Per il soufflé
300 ML DI PANNA FRESCA
3 CUCCHIAI DI MAIZENA
30 GR DI BURRO (più la q.b. per imburrare gli stampi)
6 UOVA MEDIE FRESCHE
180 GR DI ZUCCA DI CHIOGGIA PULITA (priva di semi e buccia)
70 GR DI ROBIOLA
1 CUCCHIAIO SCARSO DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1/4 DI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA
SALE FINO
NOCE MOSCATA
10 CUCCHIAI ABBONDANTI DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO per gli stampi 

Per la crema
250 GR DI FAVE FRESCHISSIME SGUSCIATE
1 CUCCHIAIO DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1 CUCCHIAIO TRITATO DI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA 
1 MAZZETTO DI MENTUCCIA ROMANA FRESCA
SALE FINO
ACQUA

Occorrente
STAMPI MINI 8 - 10
PENTOLA
PADELLA ANTIADERENTE
RECIPIENTI
FRULLATORE
FRUSTA MANUALE
GRATTUGIA
SETACCIO
PENNELLESSA
FRULLATORE

Per cominciare con una pennellessa imburrate accuratamente gli stampi, spolverateli con del Parmigiano Reggiano grattugiato e metteteli in frigorifero fino al momento dell'utilizzo.

La crema
In un pentolino versate l'olio ex.d'olivaun quarto di cipolla rossa fatta a pezzetti, accendete a fuoco medio e fate andare qualche minuto, aggiungete le fave sgusciate, rimestate altri due o tre minuti, mettete un po' di sale finoabbondante mentuccia a pezzetticoprite le fave con acqua e portate a bollore.
Non appena bolle abbassate il fuoco e fate cuocere almeno 8 - 10 minuti, poi spegnete, frullate tutto e passate al setaccio, per ottenere una consistenza più vellutata.

Il soufflé
Accendete il forno a 200°gradi.
Tirate fuori dal frigorifero le uova, vanno utilizzate a temperatura ambiente.
In una padella antiaderente versate un cucchiaio d'olio ex. d'olivaun cucchiaio di cipolla di Tropea (triturata con un coltello) fate rosolare uno, due minuti a fuoco basso, aggiungete la zucca a cubettiuna presa di sale fino, coprite con un coperchio e fate cuocere circa 12 - 15 minuti, rimestando di tanto in tanto. 
Quando la zucca risulta morbida, spegnete versate in un recipiente la zucca e schiacciatela con l'aiuto di una forchetta, fino a ridurla in una purea.
Aggiungete alla purea di zucca, aggiungete la robiola, una buona grattugiata di noce moscata e amalgamate tutto con un cucchiaio.

In un recipiente setacciate la maizena e mescolatela con qualche cucchiaio di panna frescail resto della panna versatela in un pentola e portate a bollore.
Raggiunto il bollore versate il mix di maizena e panna, con l'aiuto di una frusta mescolate bene e continuate a cuocere a fiamma bassa fino ad ottenere una crema spessa, spegnete il fuoco ed aggiungete il burro continuando a mescolare con la frusta.
Dividete i tuorli dagli albumi, avendo cura di non toccare gli albumi con le mani e di non sporcarli con il tuorlo.
Versate i tuorli una alla volta nella pentola, sempre mescolando fino a farli incorporare completamente al composto, a questo punto unite il mix di zucca e robiola ed amalgamate bene.
Con lo sbattitore montate a neve gli albumiaggiungeteli poco alla volta al composto di panna maizena robiola e zucca, facendo movimenti dal basso verso l'alto, una volta ottenuto un composto omogeneo riempite gli stampi per 3/4 ed infornate (forno statico) a 200°gradi per 15 - 18 minuti.
Quando si gonfia e l'esterno è dorato e compatto, è pronto.
Poi pregate, perché il soufflé resista all'escursione termica... servite caldi, accompagnati dalla crema, sono una delizia, una nuvola di sapori!

Soufflé di zucca e robiola con crema di fave fresche e mentuccia romana


























Con questa ricetta partecipo all'Mtc n.37 





lunedì 10 marzo 2014

Torta di mele con olio extravergine d'oliva senza lievito

Una torta di mele.. va sempre bene!
Colazione, merenda, dopo cena, se poi utilizziamo ingredienti genuini per realizzarla, allora godrete di un dolce perfetto.
La classica torta di mele che preparo sempre è con il burro, trovate qui la ricetta, riscuote sempre un gran successo, ma in vista della primavera ho deciso di sperimentare qualcosa di nuovo, grazie ad una ricognizione tra ricette di zie e nonne, ho fatto degli aggiustamenti di dosi ed ho realizzato una torta di mele morbida e profumata.
Ho utilizzato un buon olio extravergine d'oliva, leggero e con un sapore non invadente, altrimenti rischiate di compromettere il gusto della torta e del semplice bicarbonato per la lievitazione, niente lieviti chimici.
E già, per chi non lo sapesse, un modo per lievitare i dolci senza il noto lievito chimico in bustine è proprio quello di mescolare il classico bicarbonato di sodio con un ingrediente acido, in questo caso lo yogurt, questo favorirà la produzione di anidride carbonica necessaria per la lievitazione in cottura; se poi montate bene l'impasto, inglobando un bel po' di aria, il risultato risulterà eccellente!
Otterrete una torta di mele soffice, leggera, il sapore delle mele farà il resto e vi assicuro che la torta avrà vita breve!

Torta di mele con olio extravergine d'oliva senza lievito




Ingredienti
stampo da 22 cm

180 GR DI FARINA "00"
80 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO BIANCO
50 GR DI ZUCCHERO MUSCOVADO
3 UOVA
100 GR DI YOGURT BIANCO
40 GR DI LATTE FRESCO
85 GR DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA LEGGERO
SEMI DI 1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON
BUCCIA GRATTUGIATA DI 1/2 LIMONE NON TRATTATO
1 CUCCHIAINO DA CAFFE' DI BICARBONATO DI SODIO
1/4 DI CUCCHIAINO DA CAFFE' DI SALE FINO
2 MELE GRANDI FUJI
40 GR DI ZUCCHERO A VELO


Occorrente
STAMPO DA 22 CM
RECIPIENTE
CARTA FORNO
SBATTITORE o PLANETARIA
GRATTUGIA
SETACCIO

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti, setacciate in un recipiente la farina, il bicarbonato, il sale e mescolate con un cucchiaio.
Accendete il forno a 180°gradi.

In un'altro recipiente, versate lo zucchero semolato, lo zucchero muscovado, le uova, grattugiate la buccia di mezzo limone e aggiungete i semini di mezza bacca di vaniglia (incidendo la bacca nel senso della lunghezza e raschiando i semini con un coltello) iniziate a montare con lo sbattitore almeno per 10 minuti.
Una volta ottenuto un composto gonfio e spumoso, aggiungete, sbattendo a velocità minima, l'olio extravergine d'oliva a filo, lo yogurt e il latte, fate amalgamare tutti gli ingredienti per qualche minuto, poi spegnete e tenete da parte l'impasto, intanto rivestiste lo stampo per la torta, con carta da forno.
Sbucciate le mele, eliminate il torso, dividetele in quattro grandi spicchi e poi affettatele sottilmente, partendo dal lato corto, aggiungete una mela nell'impasto, mescolando con un cucchiaio e utilizzate l'altra per decorare.
Versate l'impasto nello stampo rivestito, distribuitelo in modo uniforme, aggiungete le fettine di mele sopra, formando cerchi concentrici.
Infornate a 180° gradi per 35 minuti circa.
Fate la prova stecchino per vedere se la torta è cotta, sfornate e lasciate raffreddare, sformate e spolverate con zucchero a velo.

Torta di mele con olio extravergine d'oliva senza lievito


Consigli
Potete aggiungere anche un'altra mela all'impasto, dipende dai vostri gusti.
Se non avete la carta da forno potete imburrare lo stampo.





sabato 8 marzo 2014

Festa della donna

Non ho mai festeggiato l'8 Marzo, cerco di farlo tutti i giorni. 
Vi sembrerà una frase retorica, forse lo è, ma la verità è che le feste hanno valore se sono precedute e seguite da un'idea, un sentimento, una verità... e la verità non dovrebbe essere solo per un giorno, ma durare nel tempo.
Avere cura di noi e rispetto per tutte le donne, anche per quelle che non ci piacciono ed essere attive nel cambiamento di una società che ci loda, solo quando facciamo, ci comportiamo, ci vestiamo e parliamo come ci si aspetta da una donna.
Triste sì, ma è ancora così e spesso sono altre donne a relegarci al margine.
Siamo diverse dai nostri amati uomini, dobbiamo insegnargli prestissimo che la diversità è solo una ricchezza e che devono guardarci per quello che siamo: persone.
Un pensiero a tutte le donne: le nevrotiche, le calme, le insoddisfatte, le insicure, le felici, le prudenti, le folli e quelle che amano essere donne.
Così... voglio augurare buona festa della donna a tutte!
Non amo le mimose, l'unica che mi piace la trovate qui e.. buona primavera a tutte!


Mimosa

martedì 4 marzo 2014

Involtini di asparagi in sfoglia di riso e under construction!

Il 14 Febbraio, a parte essere San Valentino, è la data che segna l'inizio della mia avventura in rete con Home made.
Quest'anno l'ho completamente dimenticata!
Sono passati due anni, tante ricette, molte scoperte, sfide, tante persone conosciute e molto lavoro.. per chi non lo sapesse dietro ogni post, c'è lavoro.
Cucinare, fare ricerche sugli ingredienti, allestire piccoli o grandi set dove mettere il nostro piatto, cercare una nuova forchetta o una tovaglia in un negozio, senza lasciarci il portafoglio! 
E fotografare, con i mezzi a disposizione che ognuna di noi ha e che spesso parlo per esperienza, non sono il massimo!
Ma soprattutto una foodblogger, osserva ed impara, è bel lavoro o forse sarebbe meglio chiamarla passione!
La maggior parte delle foodblogger non vive di blog, in pochissime riescono a farlo, vedi: Martha Steward, Nigella, per citare le più famose, il resto di noi fa altro per campare! 
Ma una blogger trova il tempo ed il modo per dedicarsi al proprio spazio in rete, per creare e condividere, due parole bellissime che associo spesso al cibo.. 
Allora, è o non è una passione quella della foodblogger?
Ho pensato ad un restyling di Home made per questo compleanno in ritardo, ma non sono una scheggia in queste cose e soprattutto non ho in mente un'idea chiara, così se notate qualche modifica è perché.. ci sto lavorando!
Forse si tratterà solo di un piccolo lifting, mi scuso comunque per eventuali inconvenienti in questa fase, under construction.
Mentre metto mano alle vecchie ricette e alle vecchie foto, rabbrividisco; ho avuto l'intenzione reale di cancellare alcuni post: foto inguardabili, ma poi mi sono detta che anche quelle foto, erano parte del percorso e così ho desistito.. 
Menomale.. si migliora!
Ma passiamo alla ricetta, semplicissima e di gran gusto.
Asparagi freschi, avvolti in un tripudio di sapori e un velo di riso...
Involtini di asparagi in sfoglia di riso, prosciutto crudo e formaggio, cotti in forno in 10 minuti, un antipasto o un contorno perfetto e leggero!



Involtini di asparagi in sfoglia di riso




Ingredienti

per due persone


12 ASPARAGI FRESCHI

4 SFOGLIE DI RISO
6 FETTE SOTTILI DI PROSCIUTTO CRUDO (San Daniele per me)
4 CUCCHIAI DI FORMAGGIO SEMI STAGIONATO GRATTUGIATO (Gruviera)
4 CUCCHIAINI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE

Occorrente

RECIPIENTE
CARTA DA FORNO
TEGLIA
CANOVACCIO DI COTONE
GRATTUGIA MULTIFORO
PENNELLO DA CUCINA

Per cominciare pulite e lessate in acqua leggermente salata gli asparagi freschi, per 5 minuti, trovate quì le indicazioni e teneteli da parte.

Grattugiate il parmigiano reggiano finemente e il formaggio semi stagionato nella grattugia con il foro più grande, ottenendo dei piccoli bastoncini.
Accendete il forno a 180°gradi ventilato.

Mettete i fogli di riso in un recipiente pieno d'acqua per 1 minuto poi stendeteli, delicatamente su un canovaccio per togliere l'acqua in eccesso.




Mettete delicatamente la sfoglia di riso su un piatto, aggiungete una fetta di prosciutto crudo, tre asparagi sopra quasi a fare una croce col prosciutto che li avvolgerà all'altezza del gambo, poi mettete il formaggio semi stagionato, il Parmigiano Reggiamo e chiudete l'involtino.

Per chiudere, avvolgete la sfoglia di riso prima sulle punte degli asparagi e dalla parte opposta, quasi ad ottenere una forma rettangolare e poi iniziate ad avvolgere dal lato lungo, arrotolate fino a chiudere tutto.




Spennellate gli involtini con olio extravergine d'oliva, adagiateli su una teglia rivestita con carta da forno e fate cuocere in forno a 180° gradi ventilato per circa 8 - 10 minuti, avendo cura di girare gli involtini a metà cottura per farli colorire da entrambi i lati.

Sfornate e consumateli caldi!


Involtini di asparagi in sfoglia di riso



Note

Queste sfoglie di riso, sono quelle utilizzate per dare gli involtini cinesi, si comprano in negozi forniti, non si trovano in tutti i supermercati, ma non è così difficile reperirli dato la diffusione del cibo fusion.

mercoledì 26 febbraio 2014

Chocolate Chip Cookies.. seconda versione

Ancora biscotti!
Fase croccante, in casa Home Made.
A volte, al risveglio vorremmo avere una torta soffice da mordere, altre volte qualcosa di croccante, che non perda la sua consistenza inzuppato nel latte, in ogni caso qualcosa di genuino fatto in casa magari!
Spesso abbiamo poco tempo a disposizione per "pasticciare" in cucina e ci affidiamo ai prodotti in vendita, ma se vogliamo qualcosa di buono e veloce da realizzare, niente di meglio dei Chocolate Chip Cookies, una ricetta già postata in passato, trovate quì la prima versione, quella di oggi è la seconda!
Sperimentare e trovare qualcosa di nuovo che affascini il palato, è il mio mantra, così capita di fare buone scoperte o di restare delusi e tenersi strette le vecchie ricette.
La ricetta di oggi è una bella scoperta, fatta grazie ad un libro comprato qualche settimana fa, "California Bakery - i dolci dell'America".
Un libro affascinante, non solo per le ricette e le fotografie che custodisce all'interno, ma per la storia che racconta.
Persone che fanno una scommessa, persone che ci mettono la faccia, il cuore e la volontà per creare un posto speciale nel cuore di Milano che regala ai visitatori dei dolci American style ed un ambiente accogliente.
Così mi sono cimentata nei biscotti, che non mancano mai nelle cucine americane, sono semplici da fare ed hanno un gusto meraviglioso, buoni in qualsiasi momento della giornata!
Ho apportato delle piccole modifiche alla ricetta presente nel libro, ho dimezzato le dosi e non avendo la melassa a disposizione, ho sostituito una parte dello zucchero semolato con lo zucchero muscovado (che ha il tipico sapore della melassa) inoltre ho messo i fiocchi di mais al posto dei fiocchi di avena.
Il risultato è ottimo, un biscotto croccante, friabile con pezzi di cioccolato fondente che si sciolgono sul palato, regalando un'esplosione di sapore, che vi avverto.. potrebbe creare assuefazione!


Chocolate Chip Cookies





Ingredienti
per 20 biscotti piccoli

100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO BIANCO

40 GR DI ZUCCHERO MUSCOVADO
115 GR DI BURRO (per me Lurpak)
1 UOVO
1/3 dei SEMI DI UNA BACCA DI VANIGLIA
200 GR DI FARINA "00"
20 GR DI FIOCCHI DI MAIS (triturati)
1,25 GR DI BICARBONATO (1/4 di cucchiaino da thè)
1 GR DI SALE FINO (1 punta di cucchiaino da thè)
75 GR DI PEZZETTI DI CIOCCOLATO FONDENTE o GOCCE DI CIOCCOLATO 

Occorrente

PLACCA DA FORNO
CARTA DA FORNO
MIXER o FRULLATORE
FRUSTA MANUALE
CARTA PELLICOLA
RECIPIENTI
SETACCIO
PALETTA

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti e tirate fuori il burro dal frigo (almeno 20 minuti prima di lavorarlo).

Con l'aiuto di un mixer, triturate per qualche secondo i ficchi di mais. 

In un recipiente versate gli ingredienti umidiil burro a dadini, lo zucchero semolato e muscovado, i semi della bacca di vaniglia, mescolate energicamente con un cucchiaio o una frusta a mano, fino ad ottenere un impasto omogeneo, poi aggiungete l'uovo e continuate a mescolate fino a completo assorbimento.

In un altro recipiente versate gli ingredienti secchi: la farina setacciata, il bicarbonato, il sale e i fiocchi di mais triturati, mescolate tutto con un cucchiaio.
A questo punto aggiungete gli ingredienti secchi agli ingredienti umidi, poco alla volta, sempre mescolando,versate le scaglie di cioccolato fondente ed amalgamate tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo, coprite il recipiente con carta pellicola e mettetelo in frigorifero per 30 minuti.
Intanto accendete il forno a 170°gradi.
Rivestite la placca con carta da forno, prendete l'impasto e con le mani fate velocemente delle palline (circa 4 centimetri di diametro) posizionatele sulla placca e schiacciatele leggermente col palmo della mano.
Distanziate i biscotti almeno 5 - 6 centimetri uno dall'altro, perché in cottura si espandono, mettete a cuocere per circa 18 minuti a 170° gradi (non devono essere troppo scuri).
Sfornate, con l'aiuto di una paletta, adagiate i biscotti (ancora morbidi si induriranno una volta freddi) su di un un piano per farli raffreddare.
Aspettate, se riuscite, almeno 15 minuti prima di addentarne uno!

Consigli

Qualora cuociate i biscotti, a più riprese, riponete l'impasto crudo in frigorifero, tra una cottura e l'altra.


venerdì 21 febbraio 2014

Biscotti di pasta frolla con marmellata di arance

C'è frolla e frolla!
Sottotitolo: in pasticceria non si può improvvisare.
A meno che... non abbiate un po' di esperienza, non conosciate le caratteristica chimico-fisiche degli ingredienti e non possediate un certo talento per la pasticceria!
In cucina la creatività è importante, direi essenziale, ma lo è altrettanto la conoscenza, perché ci permette di giocare meglio con il nostro istinto... 
Conoscere e creare vanno a braccetto, soprattutto quando si tratta di dolci!
Una buona frolla deve essere friabile, croccante al punto giusto, non troppo grassa.
Bisogna avere in mente due o tre cose, prima di cimentarsi, soprattutto se volete fare delle variazioni alle ricette.
Saper per esempio che il glutine è presente nelle farine in quantità variabile, a seconda del tipo di farina e si origina in presenza di proteine (gliadina e glutenina) e acqua, rendendo gli impasti elastici, tutto quello da evitare per una buona frolla.
Quindi è bene ricordare che per una frolla fatta ad arte, la farina migliore da usare è quella debole, cioè quella con un basso contenuto di glutine.
In genere vengono utilizzate le farine W 150/180 (il simbolo W indica appunto la forza della farina) queste farine spesso sono le più raffinate, indicate con il simbolo "0" o "00" (il doppio zero indica appunto il maggior grado di raffinazione).
Il burro, altro elemento fondamentale, deve essere di ottima qualità, vi consiglio quello ottenuto da centrifugazione, essendo lavorato a basse temperature evita la formazione di carica microbica e quindi non necessità di ulteriori raffinazioni industriali, come invece accade per il burro ottenuto da affioramento.
Lo zucchero, altro elemento cardine, dona colore e croccantezza alla frolla, può essere di diversi tipi, ma ricordate che più aumentate la sua quantità nell'impasto, maggior compattezza otterrete dopo la cottura della frolla, perchè cuocendo caramellizza.
E' consigliabile lo zucchero semolato per la frolla classica (crostate, basi e gusci da riempire) e lo zucchero a velo nella frolla montata e nella piccola pasticceria.
Infine le uova, devono essere freschissime, il tuorlo è composto essenzialmente di grassi, mentre l'albume con il suo alto contenuto di acqua reagirà con il glutine presente ne aumenterà l'elasticità e la resistenza, donando più compattezza alla frolla, una volta cotta.
Potete utilizzare anche tuorli sodi invece che quelli crudi, questo renderà la frolla più fine e delicata.
Altre regole da non dimenticare: lavorare poco l'impasto per la frolla e farlo riposare in frigorifero, frollare appunto, come si usa fare per certi tipi di carne, da qui pare nasca il nome di questo impasto.. pasta frolla.
Nella frolla comune, impastata a mano o con il mixer, è necessario il riposo dell'impasto, cosa che non serve per la frolla montata che si lavora in planetaria montando lo zucchero con il burro, aggiungendo poi il resto degli ingredienti e si utilizza il sacâpoche per distribuirla negli stampi o in teglia.
Queste sono solo delle indicazioni generali, per darvi l'idea di quanti "dettagli" da considerare, per la riuscita di una buona frolla.
Ci sarebbe ancora molto altro da dire.. ma io non sono una chef pasticciera, sono solo una dilettante che prende nota: libri, riviste, web, per cercare di ottenere risultati migliori nelle sue sperimentazioni in cucina.
Per il week end vi consiglio questi biscotti di pasta frolla con marmellata di arance, ottimi in qualsiasi momento della giornata.
Un esperimento collaudato e ben riuscito, con variazioni alla frolla che utilizzo di solito.
I biscotti  sono friabili, si sciolgono in bocca grazie all'utilizzo di tuorli sodi,dello zucchero a velo e la marmellata di arance, naturalmente home made, regala una punta di acidità che si sposa perfettamente con la dolcezza della frolla.
Provateli e poi mi direte!


Biscotti di pasta frolla con marmellata di arance




Ingredienti
per 12 biscotti

150 GR DI FARINA "00"

75 GR DI BURRO DI OTTIMA QUALITA' (per me Lurpak) 
45 GR DI ZUCCHERO A VELO (più un po' per spolverare i biscotti)
3 TUORLI SODI
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON 
1 PRESA DI SALE FINO
3 - 4 CUCCHIAI DI MARMELLATA DI ARANCE

Occorrente

PLACCA DA FORNO o TEGLIA
RECIPIENTE
CARTA FORNO
CARTA PELLICOLA
PENTOLINO
SETACCIO
MATTERELLO
CUCCHIAINO 

Per cominciare mettete un pentolino con dell'acqua sul fuoco, non appena raggiunge il bollore, versate i tuorli d'uovo all'interno uno alla volta e fate cuocere 8 minuti, toglieteli dall'acqua con un cucchiaio e teneteli da parte.

Pesate tutti gli ingredienti che vi occorreranno per la frolla, tirate fuori il burro dal frigo 5 minuti prima di utilizzarlo (si lavora meglio intorno agli 11°-12° gradi).

In un recipiente setacciate la farina e lo zucchero a velo, aggiungete il pizzico di sale, i semi di mezza bacca di vaniglia (incidendola con un coltello nel senso della lunghezza) date una mescolata, poi il burro freddo a dadini e i tuorli d'uovo passati al setaccio (aiutatevi con un cucchiaio per questa operazione).

Iniziate ad impastare il composto con la punta delle dita, molto velocemente, una volta che inizia a compattarsi passatelo su un ripiano e con le mani fatene un panetto, rivestitelo con carta pellicola e riponetelo in frigorifero per almeno 40 minuti.
Accendete il forno a 180°gradi.


Trascorso il tempo necessario, dividete il panetto di frolla in 12 pezzi, con l'aiuto di un coltello, fate delle palline (lavoratele velocemente) e schiacciatele un po' con l'aiuto del matterello (il biscotto deve essere alto circa 1,5 centimetri) praticate un incavo al centro con l'aiuto di un polpastrello o con la parte tonda dell'impugnatura di un coltello.


Aggiungete un po' di marmellata di arance nell'incavo, aiutandovi con un cucchiaino (senza esagerare o fuoriuscirà in cottura).


Mettete i biscotti sulla placca rivestita di carta forno ed infornate a 180° gradi per 15 minuti circa, devono appena prendere colore.Sfornate i biscotti, toglieteli dalla placca calda o continueranno a cuocere, fateli raffreddare circa 10 minuti e spolverate con zucchero a velo.

Biscotti di pasta frolla con marmellata di arance



Consigli

Invece di fare delle palline con la frolla, potete stenderla con il matterello (altra circa 1,5 centimetri) una volta tolta dal frigorifero ed ottenere i biscotti coppandoli con l'aiuto di un bicchiere piccolo o un mini coppa pasta.
Potete aggiungere la marmellata ai biscotti anche dopo la cottura, praticate il buco, cuoceteli e poi versate la marmellata fresca dopo averli sfornati, in questo caso vi consiglio di spolverarli prima con lo zucchero a velo e poi aggiungere la marmellata, per avere un risultato estetico migliore.
Se non avete la bacca di vaniglia, potete sostituirla con la scorsa grattugiata di mezzo limone non trattato o mezza bustina di vanillina.


Nota
Fonti utilizzate per il post: "Peccati di gola" di Luca Montersino, Wikipedia.