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domenica 20 gennaio 2013

Marmellata di arance

La marmellata di arance è una delle conserve di frutta che prediligo.
Deve avere la giusta consistenza, n'è troppo liquida n'è troppo solida e non dev'essere dolcissima, n'è amara.. un'equilibrio non semplice da ottenere.
Qualche settimana fa, una delle mie cugine del nord è passata a trovarmi veniva dal sud dove era in vacanza e mi ha fatto dono di un cesto di meravigliose arance di Calabria, arance dell'orto di uno zio.. quindi non bio ma super bio!
Arance spettacolari, grandi, con la buccia spessa e gli spicchi dolci e carnosi con uno strabiliante profumo di arancia.. ultimamente la frutta in vendita non ha più odore, lo avete notato?
Con una materia prima così eccellente, non potevo esimermi dal realizzare una marmellata home made, soprattutto oggi, con questo cielo grigio e piovoso e del tempo a disposizione.
Confesso.. è la prima volta che faccio la marmellata, sono stata aiutante attiva nella preparazione di conserve di frutta, prima nella cucina di mia nonna quando ero bambina e più tardi per le mie zie, ma mai fatto tutto da sola!
Mi sono documentata su libri, in rete e poi ho trovato la dose perfetta per me e lo sarà anche per voi se non amate i sapori stucchevoli e non disdegnate qualche pezzo di frutta che regala consistenza alla marmellata.
Non ho aggiunto pectina, ne altri addensanti ma solo frutta, acqua e zucchero e un bel po' di pazienza per la cottura, mantecare spesso, soprattutto nell'ultima mezz'ora.
Il risultato? 
Oltre le mie più rosee aspettative.. 



Marmellata di arance



Ingredienti
per 4 - 5 vasetti di medie dimensioni

1,5 KG DI ARANCE NON TRATTATE (peso senza buccia)

750 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
2 LIMONI NON TRATTATI
100 GR DI BUCCE DI ARANCIA
700 ML DI ACQUA
5 SEMI DI CARDAMOMO
1/2 BACCA DI VANIGLIA

Occorrente

2 PENTOLE DAI BORDI ALTI
1 PENTOLINO
4 BARATTOLI IN VETRO
FRULLATORE
SPREMIAGRUMI
TAGLIERE
COLINO
MISURINO
CUCCHIAIO DI LEGNO

Per cominciare procedete alla sterilizzazione dei vasi in vetro e dei relativi tappi. 



Sterilizzazione dei vasi

lavate bene i vasi con detersivo e acqua corrente. 
Ponete uno strofinaccio pulito all'interno di una pentola capiente dai bordi alti infilate i vasi aperti con i relativi coperchi, tra le pieghe dello strofinaccio (per impedire che i vasi urtandosi in cottura si rompano) ricoprite di acqua e portate ad ebollizione.
Dal bollore calcolate 30 minuti, poi spegnete i fuoco, fate raffreddare l'acqua e con l'aiuto delle pinze da cucina tirate fuori i vasetti, metteteli ad asciugare su uno strofinaccio pulito.

Marmellata

Lavate bene le arance e i limoni.
Private parte delle arance della buccia, senza togliere la parte bianca, potete utilizzare un pela patate o un buon coltello affilato, fate delle piccole striscioline circa 100 gr ,mettetele in un pentolino e coprite con acqua, fate bollire per 20 minuti poi scolate per bene e lasciatele le bucce da parte.

Pelate per bene le arance, privandole della parte bianca esterna e dividetele a metà eliminando eventuali semi.

Metà delle arance tagliatele a pezzi e frullatele, l'altra metà delle arance tagliatele a cubetti piccoli.
Mettete tutto insieme in un recipiente, aggiungete mezza bacca di vaniglia (incisa nel senso della lunghezza), 5 - 6 semi di cardamomo, il succo di due limoni mescolate e lasciate macerare almeno 1 ore.

In una pentola dai bordi alti versate lo zucchero e l'acqua, scaldate il tutto a fuoco medio per 10 minuti per sciogliere lo zucchero, mescolate ogni tanto e poi aggiungete le arance macerate (a cui avrete tolto la bacca di vaniglia e i semi di cardamomo) e le striscioline ottenute dalla buccia, date una mescolata e fate cuocere per 1 ora e 20 circa, mescolando di tanto in tanto.

Appena la marmellata inizia a bollire, abbassate un po' il fuoco e mescolate con più frequenza.
Quando vi sembrerà pronta, fate la prova piattino: mettete un cucchiaio di marmellata su un piatto, aspettate qualche minuto ed inclinate il piatto, se è troppo liquida non è ancora pronta.
Se vi piace più solida, lasciate cuocere qualche minuto in più del tempo da me indicato ma ricordate che una volta fredda la marmellata sarà comunque più soda di quella nel piattino.

Versate la marmellata bollente nei vasi, riempiteli, lasciando qualche millimetro dalla bocca del vaso, chiudete ermeticamente e rovesciate sottosopra finche non saranno freddi, così otterrete il sottovuoto.

Una volta fredda e dopo esservi assicurata che sia sottovuoto,potete capovolgerla e riporla in un luogo asciutto e buio.
Si manterrà per mesi, conservando l'aroma speciale delle arance.
Vi suggerisco del pane fresco o delle croccanti fette biscottate per gustarla in purezza!


Marmellata di arance


Consigli
La vaniglia e il cardamomo, sono ovviamente facoltativi, ad ogni modo non modificano affatto il sapore delle arance, semmai regalano un aroma impercettibile.
La marmellata è sottovuoto, se il tappo è rientrato leggermente nella parte centrale e non fa rumore (click clack) pigiandoci sopra con le dita.
I vasi che contengono la marmellata e tutte le conserve in genere, possono essere già stati utilizzati ma i tappi devono sempre essere nuovi, per permettere una chiusura ermetica, perfetta e di conseguenza un buon sottovuoto.

Nota

Il sottovuoto nelle conserve di frutta si ottiene versandole bollenti nei vasetti e una volta chiusi con tappi ermetici, si capovolgono i vasi sottosopra fino a completo raffreddamento, questo non vale per tutte le conserve.
Per le altre conserve, quelle sott'olio o sott'aceto è importante procedere ad una bollitura di 30 minuti, lasciando i vasi nell'acqua calda fino a che diventa fredda, così otterrete il sottovuoto, potete ad ogni modo seguire questa procedura anche per le marmellate qualora non vogliate invasarla calda.






mercoledì 27 giugno 2012

Conserva di Pomodori

Il momento migliore per gustare un buon pomodoro è proprio l'estate, soprattutto tra luglio e agosto, quando il sole regala a questo ortaggio una consistenza magnifica.
Il pomodoro non è una pianta originaria del nostro paese ma è stata importata dalle Americhe ed è stata introdotta in modo eccellente nella cucina italiana.
I pomodori sono ben inseriti nella famosa dieta mediterranea e i modi per gustarli sono infiniti: sul pane accompagnato da un buon olio extravergine d'oliva, sugli spaghetti con del basilico fresco, con il pesce in guazzetto, cito solo alcuni esempi, altrimenti ci sarebbe da riempire pagine intere.
Seguendo la sana idea di consumare prodotti di stagione, questo è il periodo ideale per fare conserve di pomodoro: pelati, passate, tagliati a dadini, a filetti, secondo il vostro gusto potete realizzare ottime conserve.
Vi posso garantire che aprire un barattolo di pomodori e sentire tutto il profumo dell'estate anche in pieno inverno.. è un piacere che non dovreste negarvi.
Oggi vi propongo dei vasetti di pelati, interi e a filetti, con basilico fresco.
Le regole da seguire sono poche, ma vanno rispettate per ottenere una buona conserva.
Sterilizzate i vasi, utilizzate sempre tappi nuovi, far bollire la conserva.
Poi se volete fare un packaging carino, con qualche pezzo di stoffa e un nastro avrete dei doni preziosi pronti per tutti coloro che apprezzano la freschezza e la bontà delle cose home made!



Conserva di pomodori 


Ingredienti


1 e 1/2 KG DI POMODORI FRESCHI (ho usato la qualità Piccadilly).

40 FOGLIE DI BASILICO FRESCO
ACQUA

Occorrente

BARATTOLI IN VETRO
TAPPI A VITE 
PENTOLE
STROFINACCI
SETACCIO
COLTELLO
CONTENITORI
PINZA DA CUCINA
SCOLAPASTA

Per iniziare sterilizzate i vasi 

lavate i barattoli in vetro, poi avvolgeteli (aperti e vuoti) in strofinacci puliti per impedire che urtandosi in cottura si rompano e metteteli con i relativi coperchi in una pentola abbastanza capiente, ricopriteli d'acqua e portate ad ebollizione.
Fate bollire 30 minuti (calcolando dal momento dell'ebollizione) e lasciate i vasi dentro l'acqua finché non sarà tiepida, poi con l'aiuto delle pinze da cucina tirateli fuori e metteteli ad asciugare su uno strofinaccio pulito.


Vasetti sterilizzati

Scottate e pelate i pomodori.

Intanto lavate i pomodori e il basilico, mettete dell'acqua a bollire in una pentola per lessare i pomodori.
Incidete con un coltello i pomodori, facendo una x sul lato corto opposto a quello del picciolo (che avrete ovviamente tirato via).
Quando l'acqua bolle versate i pomodori nella pentola per tre minuti circa, in ogni caso non appena vedete che la pelle del pomodoro si apre potete scolarli.
Procedete poi alla spellatura, togliendo la buccia del pomodoro e dividete i pelati in due parti, una parte resterà intera, gli verranno tagliati.
Strizzate leggermente con la mano i pelati interi, su un recipiente, per privarli dell'acqua in eccesso e dei semi.
Tagliate a filetti l'altra parte dei pomodori, privandoli dei semi con il coltello e dell'acqua in eccesso.
Filtrate poi con un colino il succo di pomodori, ne servirà un po' per coprire i pomodori nel vaso.


Pomodori pelati a filetti e interi

Inserite i pomodori nei barattoli.

Prendete i vasetti di vetro, riempiteli con i pomodori e le foglie di basilico, facendo molta pressione con le mani o un cucchiaio, per eliminare l'aria.
Non riempiteli i barattoli fino all'orlo, lasciate un centimetro, battete leggermente il barattolo sul piano per eliminare eventuali bolle d'aria e per finire versate appena un goccio di liquido di pomodoro filtrato in precedenza, a coprire.
Chiudete bene con il tappo i barattoli, stringendo con cura, ora avvolgeteli nei canovacci per non farli urtare in cottura.

Cottura della conserva.

Mettete i barattoli in una pentola, con il coperchio rivolto verso l'alto e copriteli totalmente con acqua (l'acqua deve ricoprire i tappi), mettete la pentola sul fuoco e appena bolle abbassate un po' la fiamma e lasciate bollire per 40 minuti.
Spegnete e lasciate i barattoli in pentola finché l'acqua non sarà fredda.
Estraete i barattoli dall'acqua asciugateli e riponeteli in un luogo buio e fresco.
E' importantissimo che i tappi non risultino gonfi, semmai dovranno avere il tappo leggermente concavo (curvo verso l'interno) e se pigiate con un dito sopra il tappo non dovrete sentire nessun click, in caso contrario non consumateli.

Consigli

Se avete dei barattoli vecchi potete utilizzarli, ovviamente previa sterilizzazione, ma non i tappi, quelli dovrete ricomprarli.
Se il tappo di una conserva è gonfio, sia che l'abbiate fatta voi o comprata, non va consumato ma gettato, perché probabilmente all'interno del vasetto si sono sviluppati microrganismi che hanno emesso gas e sono dannosi per la nostra salute.
Se non avete molti strofinacci/canovacci a disposizione per sterilizzare o bollire la conserva, saranno sufficienti due: potete metterne uno sul fondo della pentola e un'altro piegato ed infilato tra i vari barattoli per impedire che si tocchino tra loro.
Io ho usato i pomodori tipo Piccadilly ma sono ottimi i San Marzano interi e quelli a Cuore di bue a dadini.
Con la dose che è indicata in ricetta, vengono circa 4 barattoli di medi grandezza di conserva.