giovedì 21 febbraio 2013

Angel food cake

Guardo fuori dalle finestre.. a dispetto del freddo polare e del tempaccio previsto dai signori del meteo, qui c'è un bel sole che abbraccia e scalda ogni cosa.
Mi piace, quando sbagliano le previsioni del tempo, perchè in realtà mi piace non sapere bene cosa aspettarmi domani..
Quindi, state pensando, è un ottimo periodo storico questo che stiamo vivendo, almeno per me!
Non si sà che fine faremo, le elezioni, la solita baraonda, le promesse, il lavoro che non c'è.. le pensioni, che non prenderemo mai ed un futuro che più incerto non si può.
Ecco, non mi riferivo a questa incertezza. 
Non sapere cosa aspettarmi dal domani, nella mia testa significa... pensare al domani in un modo positivo.
Quando si prevede il peggio e poi non accade, quando si prevede la solita routine e poi c'è l'imprevisto che ti strappa un sorriso, ecco a cosa penso!
Cercare di aprirsi al positivo, molto molto dura oggi, ma è un'allenamento che dobbiamo cercare di fare.
Siamo vessati dai TG catastrofici, che ci hanno messo addosso il terrore del mondo, ma il mondo siamo noi, lo costruiamo anche noi.. spesso ce lo dimentichiamo!
Oggi punto al "cibo degli angeli" chissà se esistono o noh?
Un'altra incognita, con cui si può vivere tranquillamente.
L' Angel food cake o torta degli Angeli è un tipico dolce americano.
Questo nome deriva dalla consistenza molto leggera e ariosa dell'impasto e dal candore del suo aspetto, per questo negli Stati Uniti questa torta viene identificata come "cibo degli angeli".
La preparazione è semplicissima, bisogna avere però degli accorgimenti e soprattutto uno sbattitore o una planetaria, per non pregiudicare la buona riuscita del dolce.
Gli ingredienti fondamentali sono tre: albumi, zuccherofarina, più l'aggiunta di aromi e il cremor tartaro (facoltativo).
E' fondamentale: che le uova siano a temperatura ambiente, avere a disposizione uno stampo con un foro al centro e bordi alti, ne esiste uno apposito ma in mancanza va bene anche quello del ciambellone di alluminio a patto che sia abbastanza profondo.
Questo dolce può essere accompagnato da una crema inglese, una salsa al cioccolato oppure può essere gustato con una semplice spolverata di zucchero a velo.
Se avete voglia di una torta, la cui consistenza è un incrocio tra un pan di spagna e una meringa morbida, questa è la torta che fa per voi!
La ricetta l'ho presa dal mio libro "Muffins e Dolcetti" edizioni Dix, apportando piccole modifiche.



Angel food cake


Ingredienti

10 ALBUMI (temperatura ambiente)
250 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
125 GR DI FARINA "00"
1/2 CUCCHIAINO da caffè DI CREMOR TARTARO (nella ricetta 1 cucchiaino)
1/2 CUCCHIAINO da thè DI ESTRATTO DI VANIGLIA (essenza nella ricetta)
1/4 CUCCHIAINO da caffè DI SALE FINO
50 GR DI ZUCCHERO A VELO 

Occorrente
STAMPO PER ANGEL FOOD CAKE o PER CIAMBELLONE CON BORDI ALTI
RECIPIENTE
SBATTITORE o PLANETARIA
SPATOLA
SETACCINO
BOTTIGLIA

Per cominciare accendete il forno a 180°gradi.
Setacciare la farina e setacciare anche lo zucchero (non insieme).

In un recipiente mettete gli albumi (a temperatura ambiente), metà dello zucchero, il cremor tartaro, il sale, l'estratto  di vaniglia e incominciate a montare.
Dopo 5 minuti unire gradatamente il resto dello zucchero, senza smettere di montare gli albumi.
Quando gli albumi saranno montati a neve ferma, spegnate lo sbattitore e aggiungete poco alla volta la farina a pioggia, aiutandovi con il setaccino e mescolate con una spatola dal basso verso l'alto. 
Versate il composto nello stampo (pulito, asciutto e non unto) con l'aiuto di un cucchiaio, livellate bene e infornate a 180° per 40 - 45 minuti circa.
Fate la prova stecchino e se l'interno risulterà asciutto sfornate la torta.
A questo punto aspettate circa 5 minuti, poi capovolgete la torta ancora nello stampo, infilando il foro della tortiera nel collo di una bottiglia e lasciate raffreddare completamente, a testa in giù.
Una volta fredda, rovesciate di nuovo, passate un coltello a lama liscia tra la torta e lo stampo per farla staccare, date qualche colpetto al fondo e poi estraetela dalla tortiera.
Spolverate con zucchero a velo ed eccovi pronti per un soffice assaggio!



Angel food cake



Note

Lo stampo dell'Angel food cake o qualunque altro che utilizziate, deve essere di metallo, tipo alluminio e non antiaderente, importante non ungerlo con burro o olii, deve essere ben pulito e asciutto nel momento in cui versate all'interno l'impasto.
Nel libro il dolce viene accompagnato da una salsa di cioccolato.


domenica 17 febbraio 2013

The winner is..

Grazie di cuore per gli auguri che ho ricevuto il giorno del mio 1° blog compleanno. 
Grazie a tutte le blogger che hanno voluto omaggiarmi con la loro partecipazione al mio primo contest pensato per festeggiare un anno di ricette, scoperte, invenzioni, tentativi e piccole grandi soddisfazioni.
Decretare il vincitore del mio contest "Innamorati.. non solo a San Valentino!" non è stato semplice. 
Esprimere un giudizio sull'operato di qualcun'altro non è cosa da prendere alla leggera, sia che tu sia uno chef titolato o una semplice food blogger.
Soprattutto perché conosco la passione che anima noi cuoche reali, che viviamo anche in rete. 
Quello che cuciniamo con tanta cura e passione lo condividiamo con le nostre famiglie, i nostri amici e poi con il mondo, attraverso il nostro blog ed ogni volta è una scommessa.
Il complimento più bello, è quando qualcuno mi dice che ha realizzato una mia ricetta ed ha compreso bene tutti i passaggi o quando qualcuno mi ringrazia perché gli ho dato una dritta oppure quando leggendo un post imparo una cosa nuova.
I grandi chef custodiscono gelosamente ricette e segreti, noi al contrario postiamo sul web ogni trucco o idea, a volte più sicure ed altre meno, ma ci mettiamo in gioco non appena clicchiamo su quel pulsante colorato su cui si legge: "pubblica".
Ma eccomi a decretare il vincitore..
Seppure nel contest avevo fissato dei criteri per giudicare, ho capito da subito che al di là della ricetta e delle foto, era la vostra motivazione sull'innamoramento del piatto che mi spingeva a rileggere tutto il post daccapo.
Ed ho intuito che in ogni giudice (non che io mi senta tale!) una parte del giudizio passa attraverso la testa e l'altra attraverso la pancia, soprattutto in questo caso e non solo perché parliamo di cibo ma per il tema scelto, quello dell'innamoramento.
Quando si è innamorati,ci si butta senza pensare troppo, si è un po' incoscienti, pieni di voglia di fare, curiosi.. vitali, tutte caratteristiche che la vincitrice ha dimostrato di avere ed ha trasmesso in maniera semplice ed entusiasta, come fa ogni innamorato. 
La prima classificata del contest "Innamorati.. non solo a San Valentino" è Daniela del blog "Le leccornie di Danita" con Gnocchi alla Romana insiculati.
Cara Daniela sono felice di averti conosciuta ed altrettanto di darti questo premio che di sicuro di spingerà a sperimentare ancora e ad innamorarti di altri piatti.

Ecco la ricetta



Gnocchi alla romana insiculati


Ecco il premio



1°Premio

Grazie di cuore a tutte voi!

giovedì 14 febbraio 2013

Red Velvet gluten free

14 Febbraio 2012.. inizio dell'avventura.
14 Febbraio 2013.. l'avventura continua e sono felice di festeggiarla con tutte voi!
Oggi il mio blog compie 1 anno di vita!
Ogni volta che si festeggia un compleanno si torna indietro con la memoria.. si cercano quei ricordi che ci hanno permesso di essere quello che siamo.
Così ho sbirciato tra le prime ricette postate, alcune delle foto sono terribili ma dopotutto le facevo con il telefonino.
Non che ora disponga di grandi attrezzature, ma almeno ho una macchina fotografica e non è di carta!
Post dopo post sono arrivati i primi commenti e sono entrata con un po' di diffidenza prima e poi con interesse in un mondo nuovo, fatto di persone che rispettano il buon cibo e soprattutto hanno in comune con me la gioia della condivisione... 
Si condividono ricette, informazioni, tentativi, fallimenti e successi.
Ho deciso di festeggiare con una torta la Red Velvet e non perché oggi coincida con San Valentino ma perché è la torta che partecipa alla sfida di Febbraio 2013 dell'MTChallenge ed è una torta gluten free, quindi adatta per tutti i celiaci o gli intolleranti al glutine.
Ho deciso di festeggiare il mio blog compleanno con una sfida, che prima di tutto è una sfida con me stessa.
Mai fatta una Red velvet (tipico dolce americano), mai fatta una torta senza glutine ed eccomi con le mani in pasta a realizzare qualcosa di nuovo.
Guardare, studiare, imparare e provare... e poi leggere la gioia nello sguardo di chi gusta un tuo piatto, che sia dolce o salato, non c'è soddisfazione più grande! 
E posso dirvi una cosa? 
Siamo anche quello che cuciniamo e soprattutto come lo cuciniamo, se due persone fanno la stessa ricetta, verrà simile ma mai uguale, perchè a meno che non vi affidiate ad un robot da cucina che provveda a tutto anche alla cottura, cambia la manualità, cambia la testa, cambia la persona.
Per questa Red Velvet ho seguito la ricetta di Stefania vincitrice dell'MTC, ho solo variato leggermente la quantità di farina di riso e aggiunto un profumo di cardamomo in suo onore.
Per la farcia ho optato per un mix di panna e mascarpone con una nota aromatica data dalla grappa e decorato con cocco essiccato.
Ho usato tutti prodotti permessi dalla AIC e ho letto bene tutte le etichette degli ingredienti, fondamentale per assicurarsi che siano prodotti effettivamente non contaminati dal glutine.
La torta è deliziosa e non si sente affatto che è gluten free, morbida e godibilissima e poi.. è anche bella da guardare noh? 
Allora.. auguri Home Made e.. auguri Laura!
Un grazie a tutte le food blogger che mi stimolano a continuare con il loro esempio ed un grazie a tutte quelle che hanno partecipato al mio 1° contest "Innamorati.. non solo a San Valentino!" che scade alla mezzanotte di oggi.
Un grazie anche alle ragazze dell'MTChallenge per l'entusiasmo che mettono in quello che fanno.
Dimenticavo.. buon San Valentino a tutti!


Red Velvet gluten free


























Ingredienti


Per la torta

170 GR DI FARINA DI RISO FINISSIMA
60 GR DI FECOLA DI PATATE
30 GR DI MAIZENA
1/2 CUCCHIAINO (da thè) DI SALE FINO
8 GR DI CACAO AMARO
110 GR DI BURRO (a temperatura ambiente)
300 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
3 UOVA MEDIE
1 CUCCHIAINO (da caffè) DI ESTRATTO DI VANIGLIA BOURBON
240 ML DI BUTTERMILK
1 CUCCHIAIO SCARSO DI COLORANTE ROSSO
1 CUCCHIAINO (da thè) ABBONDANTE DI ACETO BIANCO
1 CUCCHIAINO (da thè) DI BICARBONATO DI SODIO
3 CUCCHIAI DI ACQUA 
5 SEMI DI CARDAMOMO

Per la farcia e la finitura

500 ML DI PANNA FRESCA 
200 GR DI MASCARPONE
160 GR DI ZUCCHERO A VELO
1/2 CUCCHIAINO (da caffè) DI ESTRATTO DI VANIGLIA BOURBON
2 CUCCHIAINI (da thè) DI GRAPPA BARRICATA 
80 GR DI SCAGLIE DI COCCO ESSICCATO
50 GR DI CUORICINI DI ZUCCHERO (per decorare il piano)


Occorrente

STAMPO PER TORTA DA 24 CM
SPATOLA
SBATTITORE
SETACCINO
MISURINO
PENTOLINO
RECIPIENTI
TAZZINA
FRUSTA A MANO
CARTA DA FORNO

Per cominciare tirate fuori dal frigo il burro e le uova.

Setacciate la farina, la maizena, la fecola di patate, il cacao nello stesso recipiente e aggiungete il mezzo cucchiaino di sale.
In un pentolino mettete tre cucchiai di acqua e 5 semi di cardamomo, portate a bollore e lasciate riposare 20 minuti, poi eliminate i semi.
Versate il colorante alimentare nel buttermilk e amalgamate bene.
Accendete il forno a 175°.

Per la torta

In un recipiente dai bordi alti mettete: il burro a temperatura ambiente, l'acqua profumata di cardamomo, lo zucchero semolato, sbattete bene per 10 minuti fino ad ottenere una crema morbida.
Unite le uova, una alla volta, continuando a sbattere per 5 minuti, aggiungete l'estratto di vaniglia, continuando a sbattere.
Versate metà delle farine(riso,fecola,maizena,cacao e sale precedentemente mescolate insieme) sbattete qualche minuto e aggiungete il buttermilk con il colorante, continuate a sbattere, infine aggiungete le restanti farine e sbattete ancora fino a completo assorbimento degli ingredienti.
In una tazzina versate l'aceto e il bicarbonato di sodio, mescolate e versate nell'impasto, amalgamate bene il tutto.
Versate l'impasto nello stampo per torte, precedentemente foderato di carta da forno, cuocete per 35 minuti circa in forno a 175°.
Fate la prova stecchino per verificare che la torta sia asciutta all'interno.
Sfornate e lasciate nello stampo fino a che non si raffredda.
E' preferibile fare la torta il giorno prima (io in genere non la metto in frigo ma la copro con carta di alluminio) o la mattina per poi farcirla la sera o rischierete di sfaldarla quando la dividete in strati.

Per la farcia e la finitura

In un recipiente montate a neve la panna (deve essere molto solida).
In un'altro recipiente versate il mascarpone,mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia, lo zucchero a velo e la grappa mescolate con la frusta manuale fino ad assorbimento degli ingredienti, poi aggiungete poco alla volta la panna montata, incorporando i due composti facendo movimenti dal basso verso l'alto (e non mescolando in senso orario o antiorario, altrimenti la panna potrebbe smontarsi).
Ora dividete la torta in tre dischi, praticando due tagli orizzontali sulla torta e farcite con la crema.
Coprite con la restante crema e versate sopra scaglie di cocco.
Mettete in frigorifero almeno per qualche ora prima di consumare.



Red Velvet gluten free




Red Velvet gluten free



Con la Red Velvet gluten free partecipo all'MTChallenge di Febbraio 2013.









venerdì 8 febbraio 2013

Pan Goccioli home made

Sentito le previsioni?
Vento e gelo in tutto il mondo ..pioggia, neve, grandine in arrivo anche in Italia si parte dal nord per poi scendere su tutta la penisola.
Strano però.. dopotutto siamo ancora in Inverno?
E si ricomincia.. alla prima avvisaglia di temperature fredde, si scatena il meteo e giù a metterci paura e terrore.
Roba che quando esci sembri un sopravvissuto: ombrello, galoshe, impermeabile, guanti, cappello, doposci... e poi esci e c'è il sole!
Alcune regioni sono più colpite di altre e in caso di raffiche di vento o neve segnalarlo è importante, per prestare maggior attenzione sulle strade ma ..non è possibile scatenare il terrore ogni volta!
E.. a proposito di terrore, la panificazione un po' di terrore lo scatena sempre... eppure è così bello veder crescere l'impasto, sbirciare sotto i teli per vedere se hai fatto tutto a dovere.
L'esperienza è fondamentale, avere un po' di tecnica e manualità aiuta, ma soprattutto la pazienza, quella è la prima dote da avere per ottenere buoni risultati.
Così.. armata di pazienza sono andata a riprodurre, una delle merendine più conosciute di una nota marca di prodotti alimentari.
Di quale marca parlo? 
Avete presente la pubblicità dove sono tutti felici, spettinati ad arte e perfetti già alle 7 del mattino?
Ci siamo capiti.. noh!
Ho fatto dei pan goccioli, che altro non sono che panini al latte con gocce di cioccolato (fondente nel mio caso) soffici e profumati come solo il pane può esserlo.
Sono venuti deliziosi... veramente simili a quelli che vedete sugli scaffali del Super ma di sicuro molto più sani!
La mia ricetta è frutto di calcoli e di aggiustamenti, che vi assicuro non vi deluderà.


Pan Goccioli home made



Ingredienti
per 18-20 pan goccioli 

450 GR DI FARINA "00" (più un po' per impastare)
50 GR DI AMIDO DI MAIS
1 UOVO MEDIO 
150 GR DI LATTE INTERO FRESCO (più un po' per spennellare)
100 GR DI ACQUA 
120 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 CUBETTO DI LIEVITO DI BIRRA 
1 BUSTINA DI VANILLINA
50 GR DI MARGARINA
30 GR DI OLIO EX.D'OLIVA (circa 3 cucchiai)
1 CUCCHIAINO DI MIELE D'ACACIA
1 PRESA DI SALE FINO (la punta di un cucchiaino)
90 GR DI GOCCE DI CIOCCOLATO FONDENTE

Occorrente
ROBOT DA CUCINA (facoltativo)
SETACCINO
MATTERELLO
CARTA DA FORNO
PLACCA DA FORNO
RECIPIENTE
PENNELLO

Per cominciare mettete in surgelatore le gocce di cioccolato.
Setacciare la farina e l'amido di mais insieme.
Mettete latte e acqua a scaldare un po', tiepidi non caldi.
Sciogliete il cucchiaino di miele nel latte e spezzate il lievito nell'acqua per ammorbidirlo.

Primo impasto

Per fare il primo impasto ho usato il robot da cucina stavolta, ma potete fare a mano. 
Ho versato la margarina, l'olio ex.d'oliva, lo zucchero ed ho impastato a velocità media 5 minuti, poi ho aggiunto il latte con il miele e la vanillina, ho fatto andare il robot altri 2 minuti, ho fermato solo per aggiungere l'acqua con il lievito ed ho continuato per qualche minuto poi ho aggiunto l'uovo

Continuando a velocità media ho versato pian piano farinaamido di mais e un pizzico di sale, alzando la velocità per circa 6 minuti.
Poi ho rovesciato l'impasto ottenuto dentro un recipiente leggermente infarinato, l'ho manipolato un po' aggiungendo poca farina, l'impasto dev'essere colloso e va lasciato riposare, coperto con un canovaccio, almeno 2 ore in un luogo tiepido al riparo da spifferi.
Io lo metto in forno spento, chiuso e con la luce interna accesa, si raggiunge solo con l'illuminazione circa 30°gradi.

Secondo impasto

Una volta che l'impasto ha raddoppiato il volume, infarinate appena il vostro piano di lavoro e manipolatelo fino a renderlo liscio e omogeneo.
Intanto accendete il forno a 190°.
Cercate di allargare l'impasto con le mani, con delicatezza, cospargete di gocce di cioccolato e arrotolatelo, quasi a formare un salame, chiudete le estremità e con un coltello fate dei piccoli pezzi di pasta di circa 30 - 35 gr.















Prendete questi pezzi, uno per volta e impastateli un po', ottenendo prima una forma ovale (tipo supplì) e poi tirate le due estremità e giratele sotto quasi ad ottenere un quadrato, poi arrotondatelo con le mani dando la classica forma a pallina.
A questo punto adagiate i panini sulla placca da forno precedentemente ricoperta di carta da forno, lasciando circa 6 cm uno dall'altro e coprite con un canovaccio lasciate riposare almeno 40 minuti o 1 ora (ovviamente non in forno che si sta preparando per la cottura!).





Cottura

Trascorso il tempo per la seconda lievitazione (circa 1 ora) noterete che i pan goccioli avranno aumentato il loro volume, spennellateli adagio con il latte e infornate (nella parte centrale) a 190° per 12 minuti circa, appena si colorano toglieteli dal forno e adagiateli su un piatto o una gratella.

Caldi solo buonissimi.. ma anche freddi sono ottimi!

Per preservare al meglio la loro morbidezza, riponeteli una volta freddi, in sacchetti di plastica ben chiusi, si conserveranno soffici fino a 5 giorni.



Pan Goccioli home made




Consigli

Durante la cottura, utilizzate il forno in modalità statico non ventilato e aggiungete un pentolino di acqua bollente nella parte più bassa, questo garantirà una cottura migliore senza seccare i pan goccioli.

Nota
Le foto della lavorazione non sono nitide.. me ne sono resa conto tardi, ma le ho inserite per dare un'aiuto in più!
Chiedo venia! :)


Colgo l'occasione per ricordarvi che per partecipare al mio 1° contest "Innamorati.. non solo a San Valentino!" e festeggiare con me il mio 1° blog compleanno avete ancora tempo fino alle ore 24.00 del 14 Febbraio 2013.










mercoledì 30 gennaio 2013

Innamorati.. non solo a San Valentino!

Guardando il calendario.. mi sono accorta che il 14 Febbraio 2013 il mio giovane Blog (beato lui!) compirà 1 anno di vita.
Il fatto che il compleanno di Home made coincida con la festa di San Valentino, festa degli innamorati, è un puro caso…
Non ho mai festeggiato questa ricorrenza né da adolescente, né tantomeno da adulta! 
Non che io abbia qualcosa contro ''gli innamorati'' ben inteso, ma non ho mai sentito l'esigenza di festeggiare San Valentino.
Eppure la fase dell'innamoramento è quella che prediligo nelle relazioni sentimentali e in molte altre situazioni.. 
Sono convinta che ci si possa innamorare di una persona ma anche.. di un posto, di una situazione, di un anno, di un'estate, di un libro, di un avvenimento e ovviamente.. di un piatto.
Pensando alla fase di leggerezza, stordimento, gioia e struggimento che l'innamoramento scatena dentro ognuno di noi.. ecco l'idea!
Fare un contest che avesse come tema proprio questo: l'innamoramento inteso nel senso più ampio del termine.
Ideona direte voi!!
Il web pulula di contest e di sicuro mille altre foodblogger visto il periodo avranno pensato al tema dell'amore.
Allora ho tentennato, come solito, poi ho pensato che legare il mio 1° contest al 1° compleanno di Home Made era da fare, bisognava festeggiare, associare il sentimento dell'innamoramento ad una ricetta è venuto da sé.
Se dunque.. avete voglia di dedicare qualche riga di un vostro post ad un piatto del quale siete innamorate: per il suo gusto, per un ricordo, per la semplicità dell’esecuzione e la massima resa, per l’associazione ad un momento felice, allora potete partecipare al mio primo contest''Innamorati.. non solo a San Valentino!".
Il tempo non è molto lo so ma festeggiare il mio 1°blog compleanno con tutte voi, con tutte quelle persone che ho virtualmente incontrato, che mi hanno stupito, che mi hanno entusiasmato e che mi hanno dato la voglia di continuare a riempire pagine.. con ricette, aneddoti e nuove scoperte era importante.
Cosi ecco il banner e le regole se volete festeggiare con me!
Il piatto ritratto nella foto, è la mia tiella pugliese, non è un caso...
Questo piatto, l'ho assaggiato per la prima volta quando ero una ragazza ossuta, animata dall'idea di poter fare tutto quello che volevo nella vita e di poter cambiare in meglio il mondo, come solo a vent'anni si può credere di fare con tanta semplicità.
Un periodo felice, una lunghissima vacanza al mare, cugini, zii, amici, l'armonia che solo poche volte riesci a raggiungere nella vita e il mio palato si è scontrato con questo piatto..
Un colpo di fulmine, un piatto che ha il sapore dell'estate, consumato su un tavolo di pietra sotto un gigantesco ulivo.
Una pace.. e ci penso ogni volta che lo mangio.



Ora passiamo alle regole per partecipare, poche e semplici:

1 Il contest inizierà oggi e terminerà il 14 Febbraio 2013 a mezzanotte.

2 Possono partecipare tutti coloro che hanno un blog di cucina con una 
   ricetta nuova o una già postata, purché sia ripubblicata e non abbia
   partecipato ad altri contest.         


3 Il tema è l'innamoramento relativo ad un piatto che può essere dolce
   o salato, il post dev'essere corredato di foto (anche più di una se volete)
   e di un breve testo che racconti il perché del vostro innamoramento 
   per questo piatto, non superate le 20 righe.

4 Potete partecipare con 1 sola ricetta che può essere: un primo,un
   secondo, un contorno o un dolce.

5 Prelevate il banner del contest e apponetelo nella barra laterale del 
   vostro blog e sotto il post che partecipa al contest.

6 Per partecipare basta lasciare tra i commenti a questo post, il link 
   della ricetta che partecipa al contest.


7 Il vincitore, decretato la settimana successiva alla fine del contest, verrà 
   scelto da me (lo so vi aspettavate un giudice importante ma per questa
   volta dovrete accontentarvi!) in base alla presentazione del piatto ma
   soprattutto in relazione alla vostra descrizione del motivo per il quale
    siete innamorate del piatto che avete proposto.
   
Spero sia tutto chiaro!
Se avete dubbi potete lasciare un commento o scrivermi su homemade.laura@gmail.com.

Ed ora passiamo al premio,ci sarà un solo 1° Premio ed ho scelto un libro di cucina, non se ne possiedono mai abbastanza a parer mio!


1°Premio del mio contest

Questo libro illustrato, propone ricette semplici, ben spiegate con trucchi da chef, astuzie del mestiere che rendono i piatti non banali e regalano un tocco di originalità.

In bocca al lupo a tutte/i!!!



I partecipanti :

L'eleganza del Polpo con Ossobuco di Manzo con la Verza
Sweet bio and delicius con Tortino di patate con crema di carciofi
Semplicemente Buono con Spaghetti con le vongole
A Spasso per ingredienti con Moscardini con patate..
Profumo di zenzero e cannella con Pizza al taglio
Le cose belle della vita con Cassata Siciliana
Beuf à la mode con Parmigiana di Zucca
Aria in cucina  con Suisse di Kamut
Dolcemente inventando.. con No-meat loaf with beet sauce
Le leccornie di Danita  con Gnocchi alla romana insiculati
Kucina di Kiara con Torta di cipolle canavesana

lunedì 28 gennaio 2013

Pici al ragù

Mancano pochissime ore alla fine della sfida dell'MTChallenge di gennaio.
Oggetto della gara: i Pici della Patty, una vera poesia.
Ho rimandato, prima per un motivo poi per un'altro ed ogni volta che mi trovavo davanti i Pici di Patty mi dicevo... ineguagliabili!
Dopo l'ennesimo tentennamento, mi accorgo che la sfida si conclude alla mezzanotte del 28 Gennaio 2013, ma che giorno è oggi?
Non c'è più tempo.. o meglio, è solo questione di ore!
Io che per anni ho avuto la fortuna di vivere una cucina davvero home made, con i prodotti di mio nonno contadino: dal latte, alla carne, ai formaggi, all'olio extravergine d'oliva, inebriata dagli odori degli impasti di nonna e vecchie zie con i loro mille tipi di pasta fatta in casa.. non potevo desistere, dovevo almeno provare!
Ed eccomi a preparare il mio ragù di carne che ricorda moltissimo quello bolognese, ma con qualche accorgimento personale. 
Poi ad impastare.. a dire il vero volevo modificare la qualità di farina usata e fare una variante, ma non ho voluto rischiare troppo, visto il poco tempo a disposizione. 
Mentre impastavo, ho pensato che i Pici somigliano molto ad un tipo di pasta che si fa in sabina nella provincia di Rieti, i Maccheroni a fezze.
Questi maccheroni che somigliano molto come forma ai Pici si ottengono impastando farina di grano, acqua ed un pizzico di sale e poi si lavorano con l'olio ex.d'oliva. 
Ma tornando ai Pici.. con i consigli della Patti, ho ottenuto dei pici ottimi ed il mio ragù ha fatto il resto.
Un piatto commovente... per la pazienza, la cura e l'amore che serve per crearlo.



Pici al ragù 








Ingredienti

3 persone

Pici


200 GR DI FARINA DI GRANO "00"

100 GR DI FARINA DI SEMOLA DI GRANO RIMACINATA
2 CUCCHIAI DI OLIO EX. D'OLIVA
1 PIZZICO DI SALE
125 ML CIRCA DI ACQUA

Ragù 


250 GR DI CARNE DI VITELLONE MACINATA

500 ML DI PASSATA DI POMODORO
1/2 CIPOLLA 
1 CAROTA
1 COSTA DI SEDANO
1 SPICCHIO DI AGLIO
5 POMODORI SECCHI
1/2 BICCHIERE DI VINO ROSSO (per me Cannonau di Sardegna)
1/2 CUCCHIAINO DI ERBE DI PROVENZA
OLIO EX. D'OLIVA 
SALE

Occorrente

PENTOLA
PADELLA
MATTERELLO
CUCCHIAIO DI LEGNO
ROTELLA TAGLIAPASTA 
PELLICOLA TRASPARENTE


Per cominciare preparate il ragù, deve cuocere un bel po'.

Pulite e sminuzzate in piccoli pezzetti: la carota, la cipolla e il sedano.
Mondate un grande spicchio di aglio.

Ragù di carne


In una padella versate l'olio ex. d'oliva (circa 5 cucchiai per me), la carota, la cipolla, il sedano e l'aglio, fate soffriggere almeno 5 minuti poi aggiungete la carne macinata e continuate a cuocere, girando spesso con un cucchiaio di legno. 

Aggiungete i pomodori secchi spezzettati, mezzo cucchiaino di erbe di Provenza mescolate e continuate la cottura, appena la carne sarà ben cotta alzate un po' la fiamma e versate il vino, fate sfumare e abbassate il fuoco. 
A questo punto versate la passata di pomodoro, una buona presa di sale fino e lasciate cuocere per più di un'ora o almeno fino a quando il sugo sarà tirato, avendo cura di mescolare ogni tanto.

I Pici


Su un piano versate la farina "00" e la semola, mescolate con le mani e create una fontana, al centro versate l'olio ex.d'oliva, un po' di sale fino e piano piano versate l'acqua, iniziando ad impastare dal centro.

Io ho usato 1 bicchiere di acqua (circa 125 ml).
Dovete ottenere un impasto elastico e liscio, più lo manipolate meglio sarà.
Fatelo riposare la palla di impasto avvolto nella pellicola almeno 5 minuti.

Ora con il matterello stendete l'impasto alto circa 1 cm e poi con il tagliapasta o un coltello, ottenete delle strisce larghe 1 cm, iniziate a tirare i pici (il resto dell'impasto copritelo con la pellicola o indurirà).

Tenete una estremità della striscia di pasta con il palmo della mano appoggiandola al piano di lavoro, con l'altra mano iniziate a rotolarla sul piano stendendo verso l'esterno, per allungarla.
Tirateli molto, perché in cottura ricrescono.
Continuate così fino a terminare le strisce di pasta, spolverate i pici ottenuti con la semola di grano, per non farli attaccare l'un l'altro.

Pici


Mettete a bollire una pentola con l'acqua, non appena bolle, salate a piacere e versate i pici, mescolate delicatamente e attendete circa 4 - 5 minuti, scolate e condite con il ragù.

Se volete potete spolverare con qualche cucchiaio di pecorino grattugiato servite caldissimi!



Nota


Le Erbe di Provenza sono una miscela di erbe aromatiche essiccate, tipiche della provenza, le proporzioni delle erbe contenute può variare, ma di solito si usano: timo, rosmarino, basilico, maggiorana,salvia, santoreggia, origano,menta, origano.


Con i Pici al ragù partecipo all'MTChallenge di Gennaio 2013.






domenica 20 gennaio 2013

Marmellata di arance

La marmellata di arance è una delle conserve di frutta che prediligo.
Deve avere la giusta consistenza, n'è troppo liquida n'è troppo solida e non dev'essere dolcissima, n'è amara.. un'equilibrio non semplice da ottenere.
Qualche settimana fa, una delle mie cugine del nord è passata a trovarmi veniva dal sud dove era in vacanza e mi ha fatto dono di un cesto di meravigliose arance di Calabria, arance dell'orto di uno zio.. quindi non bio ma super bio!
Arance spettacolari, grandi, con la buccia spessa e gli spicchi dolci e carnosi con uno strabiliante profumo di arancia.. ultimamente la frutta in vendita non ha più odore, lo avete notato?
Con una materia prima così eccellente, non potevo esimermi dal realizzare una marmellata home made, soprattutto oggi, con questo cielo grigio e piovoso e del tempo a disposizione.
Confesso.. è la prima volta che faccio la marmellata, sono stata aiutante attiva nella preparazione di conserve di frutta, prima nella cucina di mia nonna quando ero bambina e più tardi per le mie zie, ma mai fatto tutto da sola!
Mi sono documentata su libri, in rete e poi ho trovato la dose perfetta per me e lo sarà anche per voi se non amate i sapori stucchevoli e non disdegnate qualche pezzo di frutta che regala consistenza alla marmellata.
Non ho aggiunto pectina, ne altri addensanti ma solo frutta, acqua e zucchero e un bel po' di pazienza per la cottura, mantecare spesso, soprattutto nell'ultima mezz'ora.
Il risultato? 
Oltre le mie più rosee aspettative.. 



Marmellata di arance



Ingredienti
per 4 - 5 vasetti di medie dimensioni

1,5 KG DI ARANCE NON TRATTATE (peso senza buccia)

750 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
2 LIMONI NON TRATTATI
100 GR DI BUCCE DI ARANCIA
700 ML DI ACQUA
5 SEMI DI CARDAMOMO
1/2 BACCA DI VANIGLIA

Occorrente

2 PENTOLE DAI BORDI ALTI
1 PENTOLINO
4 BARATTOLI IN VETRO
FRULLATORE
SPREMIAGRUMI
TAGLIERE
COLINO
MISURINO
CUCCHIAIO DI LEGNO

Per cominciare procedete alla sterilizzazione dei vasi in vetro e dei relativi tappi. 



Sterilizzazione dei vasi

lavate bene i vasi con detersivo e acqua corrente. 
Ponete uno strofinaccio pulito all'interno di una pentola capiente dai bordi alti infilate i vasi aperti con i relativi coperchi, tra le pieghe dello strofinaccio (per impedire che i vasi urtandosi in cottura si rompano) ricoprite di acqua e portate ad ebollizione.
Dal bollore calcolate 30 minuti, poi spegnete i fuoco, fate raffreddare l'acqua e con l'aiuto delle pinze da cucina tirate fuori i vasetti, metteteli ad asciugare su uno strofinaccio pulito.

Marmellata

Lavate bene le arance e i limoni.
Private parte delle arance della buccia, senza togliere la parte bianca, potete utilizzare un pela patate o un buon coltello affilato, fate delle piccole striscioline circa 100 gr ,mettetele in un pentolino e coprite con acqua, fate bollire per 20 minuti poi scolate per bene e lasciatele le bucce da parte.

Pelate per bene le arance, privandole della parte bianca esterna e dividetele a metà eliminando eventuali semi.

Metà delle arance tagliatele a pezzi e frullatele, l'altra metà delle arance tagliatele a cubetti piccoli.
Mettete tutto insieme in un recipiente, aggiungete mezza bacca di vaniglia (incisa nel senso della lunghezza), 5 - 6 semi di cardamomo, il succo di due limoni mescolate e lasciate macerare almeno 1 ore.

In una pentola dai bordi alti versate lo zucchero e l'acqua, scaldate il tutto a fuoco medio per 10 minuti per sciogliere lo zucchero, mescolate ogni tanto e poi aggiungete le arance macerate (a cui avrete tolto la bacca di vaniglia e i semi di cardamomo) e le striscioline ottenute dalla buccia, date una mescolata e fate cuocere per 1 ora e 20 circa, mescolando di tanto in tanto.

Appena la marmellata inizia a bollire, abbassate un po' il fuoco e mescolate con più frequenza.
Quando vi sembrerà pronta, fate la prova piattino: mettete un cucchiaio di marmellata su un piatto, aspettate qualche minuto ed inclinate il piatto, se è troppo liquida non è ancora pronta.
Se vi piace più solida, lasciate cuocere qualche minuto in più del tempo da me indicato ma ricordate che una volta fredda la marmellata sarà comunque più soda di quella nel piattino.

Versate la marmellata bollente nei vasi, riempiteli, lasciando qualche millimetro dalla bocca del vaso, chiudete ermeticamente e rovesciate sottosopra finche non saranno freddi, così otterrete il sottovuoto.

Una volta fredda e dopo esservi assicurata che sia sottovuoto,potete capovolgerla e riporla in un luogo asciutto e buio.
Si manterrà per mesi, conservando l'aroma speciale delle arance.
Vi suggerisco del pane fresco o delle croccanti fette biscottate per gustarla in purezza!


Marmellata di arance


Consigli
La vaniglia e il cardamomo, sono ovviamente facoltativi, ad ogni modo non modificano affatto il sapore delle arance, semmai regalano un aroma impercettibile.
La marmellata è sottovuoto, se il tappo è rientrato leggermente nella parte centrale e non fa rumore (click clack) pigiandoci sopra con le dita.
I vasi che contengono la marmellata e tutte le conserve in genere, possono essere già stati utilizzati ma i tappi devono sempre essere nuovi, per permettere una chiusura ermetica, perfetta e di conseguenza un buon sottovuoto.

Nota

Il sottovuoto nelle conserve di frutta si ottiene versandole bollenti nei vasetti e una volta chiusi con tappi ermetici, si capovolgono i vasi sottosopra fino a completo raffreddamento, questo non vale per tutte le conserve.
Per le altre conserve, quelle sott'olio o sott'aceto è importante procedere ad una bollitura di 30 minuti, lasciando i vasi nell'acqua calda fino a che diventa fredda, così otterrete il sottovuoto, potete ad ogni modo seguire questa procedura anche per le marmellate qualora non vogliate invasarla calda.