mercoledì 15 maggio 2013

Taieddhra riso, patate, cozze e zafferano

Bellissima la sfida dell'MTC di Maggio:Taieddhra riso, patate e cozze.
Questa ricetta è stata proposta da Cristian del blog resi.sten.za.po.e.ti.ca che ha sbaragliato tutte le concorrenti di Aprile ed ha vinto la sfida.
La taieddhra o tiella o teglia, è una ricetta tipicamente pugliese; un piatto semplice e prelibato che racchiude i sapori della terra e del mare, mescolati in maniera sublime.
Come tutti i piatti semplici e poco elaborati, quello che conta nella buona riuscita, sono due cose (a mio modesto parere): gli ingredienti di ottima qualità che vengono utilizzati e l'esperienza che ti permette di rendere unico un piatto che sembra apparentemente facile, eppure...
Mi è capitato di assaggiare taieddrhe che sembravano identiche nell'aspetto, ma il sapore e la consistenza del riso, non lo erano affatto!
Lo scorso anno, ho dedicato un post a questo piatto, intitolato Tiella Barese, ma posso affermare che la taieddhra proposta per la sfida di Maggio, forse grazie alle dritte avute dalle ragazze dell'Mtc e da Cristian oppure grazie all'aggiunta dell'ingrediente ''segreto'' ha un sapore speciale.
La mia taieddrha è sostanzialmente fedele a quella proposta per la sfida ma ho aggiunto delle foglie di basilico fresco e soprattutto lo zafferano (l'ingrediente segreto!)
Una modifica che sembra poco significativa, in realtà ha modificato in meglio la taieddhra.
Ed eccola la mia Taieddhra riso, patate, cozze e zafferano che mi ricorda il mare l'estate e le vacanze, l'ho preparata per la cena di stasera... ospiti: due, io e mio marito, festeggiata... una.
Oggi è il mio compleanno!
Voglio festeggiare con tutte voi foodblogger e con le mitiche ragazze dell'Mtc.
Maggio è il mio mese, chissà che non mi porti bene, in ogni caso partecipare alla sfida, è già un piacere!
P.s. Ovviamente la Taieddhra è stata assaggiata con cura da me, avevo preparato una mini porzione, che ho.. divorato. 
Sempre assaggiare, prima di pubblicare!


Taieddhra riso, patate, cozze e zafferano











Ingredienti
per 2 persone

160 GR DI RISO CARNAROLI

250 GR DI PATATE (2 patate piccole)
650 GR DI COZZE
1 CIPOLLA PICCOLA
150 GR DI ZUCCHINE (2 zucchine piccole)
4 POMODORI TIPO ROMA
6 FOGLIE GRANDI DI BASILICO FRESCO
15 GR DI ZAFFERANO IN POLVERE
30 GR DI PECORINO ROMANO GRATTUGIATO
10 GR DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1 PIZZICO DI SALE

Occorrente

TEGLIA IN TERRACOTTA
PADELLA ANTIADERENTE CON COPERCHIO (possibilmente di vetro)
PENTOLA
RECIPIENTE
SPUGNETTA ABRASIVA
COLTELLINO LAMA LISCIA
COLINO
MANDOLINA

Per cominciare mettete il riso in ammollo in un recipiente per 5 minuti, scolatelo e tenete da parte.

Pulite le cozze, con l'aiuto di una spugnetta abrasiva o di un coltellino a lama liscia, eliminate tutte le impurità attaccate al guscio, privatele della barbetta che fuoriesce dal mollusco il cosiddetto bisso, tirandolo lungo le fessura della cozza, in direzione della parte a punta e poi sciacquatele bene.
Ora mettete le cozze pulite in una padella antiaderente, coprite con un coperchio e fate andare a fuoco alto circa 3 minuti, il tempo necessario per aprile appena, non devono cuocere.
Tenete da parte tutta l'acqua delle cozze, prelevate i molluschi dall'interno delle valve, ma tenetene una parte (meno della metà) con il guscio (la metà con il mollusco attaccato).
Accendete il forno a 160°gradi.


Mettete una pentola con dell'acqua a scaldare, nel frattempo lavate i pomodori, incideteli a croce con un coltello e scottateli in acqua bollente per 1 minuto, eliminate la buccia.
Lavate e pulite: cipolla, patate e zucchine, con una mandolina, fate delle fettine sottilissime di tutti e tre gli ingredienti, metteteli in un piatto, condite con un filo d'olio (io ho aggiunto anche un pizzico di sale ma potete ometterlo).

In una teglia versate un filo d'olio extravergine d'oliva (circa 2 cucchiai) e iniziate a coprire il fondo con: cipolle, patate e zucchine, aggiungete le cozze con il guscio, parte del basilico a pezzetti (precedentemente lavato) un cucchiaio di formaggio grattugiato (mix di parmigiano e pecorino) poi versate il riso.

A questo punto, aggiungete: i pomodori a pezzetti, le cozze rimaste (solo il mollusco interno) il resto del basilico, un cucchiaio di formaggio grattugiato, patate e zucchine a coprire ed un filo d'olio extravergine.


Ora versate nella teglia l'acqua delle cozze, nella quale avrete precedentemente sciolto lo zafferano, aggiungete ancora acqua fino a coprire il riso, spolverate con il formaggio restante ed infornate per 1 ora e un quarto circa, a 160°gradi.
La taieddhra deve colorarsi in superficie, potete aumentare la temperatura negli ultimi 10 minuti se non si colora, ma non cuocetela eccessivamente o si asciugherà troppo.
Una volta cotta, fate raffreddare un po' e poi servite.. è buona anche fredda (temperatura ambiente, non del frigo!).
Gustatela in compagnia.. sembrerà ancora più buona!

Taieddhra riso, patate, cozze e zafferano

Nota
Le cozze sarebbe meglio, se siete del mestiere, aprirle a crudo ed inserirle nella teglia senza scottarle, seppure va bene anche scottarle appena per facilitarvi il compito.

Con "Taieddhra riso, patate, cozze e zafferano" partecipo all'MTC di maggio 2013




lunedì 13 maggio 2013

Polpette di lenticchie

Periodo particolare, non sono in buona forma, potrebbe andare meglio ma anche peggio.
Think positive!
Salto i particolari e mi concentro su qualcosa di bello anzi di buono, come.. preparare un piatto che metta d'accordo tutti, sto parlando di: polpette!
Polpette vegetariane, preparate in anticipo per poi averle in tavola in 30 minuti, cottura inclusa!
Polpette di lenticchie, direte voi, non proprio di stagione..
E' vero che accomuniamo spesso i legumi alle stagioni fredde, perché hanno bisogno di una cottura lenta e con i caldo si evita di stare troppo tempo ai fornelli, ma credo che si possano fare mille usi estivi dei legumi, magari cuocendoli in anticipo, usando la pentola a pressione oppure ricorrendo ai barattoli del super quelli già lessati.
Lo ammetto, ogni tanto faccio ricorso a metodi sbrigativi, perché non sempre si ha voglia, ma soprattutto tempo per fare tutto per bene, ci vorrebbe una giornata di 48 ore e un fisico bestiale, soprattutto se vivi in una grande città. 
Ad ogni modo.. queste polpette di lenticchie vi sorprenderanno, sono buone, fatte con pochissima spesa e grande resa, cosa da non sottovalutare e poi non da ultimo sono ricche di: vitamine, fibre, sali minerali e antiossidanti.




Polpette di Lenticchia






Ingredienti 

per 9/10 polpette

250 GR DI LENTICCHIA COTTA (va bene anche quella del barattolo)

2 PATATE LESSE DI MEDIA GRANDEZZA 
1/4 CIPOLLA ROSSA 
1 UOVO
2 CUCCHIAI DI PARMIGIANO REGGIANO (grattugiato)
2 CUCCHIAI DI PECORINO ROMANO (grattugiato)
1 CUCCHIAINO DI SANTOREGGIA ESSICCATA
6-7 FOGLIE DI BASILICO FRESCO
PAN GRATTATO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE FINO

Occorrente

RECIPIENTE
PENTOLA
PLACCA DA FORNO
CARTA FORNO
PENNELLO DA CUCINA
MIXER o FRULLATORE
PELAPATATE
SCHIACCIAPATATE


Per cominciare lavate e sbucciate le patate, immergetele in acqua, accendete il fuoco e fatele lessare (cuocendole circa 40 minuti, il tempo di cottura varia in relazione al tipo di patata usata).
Se usate le lenticchie in barattolo, scolatele per bene.
Se le cucinate voi, deve essere molto asciutta.
Sminuzzate finemente la cipolla.

Accendere il forno a 190°gradi.
Frullate la lenticchia per qualche minuto, aggiungendo: 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, il basilico a pezzetti, la cipolla sminuzzata e un pizzico di sale, otterrete una crema densa che verserete in un recipiente.

Non appena le patate saranno cotte, sgocciolatele, schiacciatele con lo schiacciapatate, aggiungete 1/2 cucchiaino di sale fino e poi versatele nella crema di lenticchie.
Aggiungete la santoreggia, il parmigiano reggiano, il pecorino e l'uovo, amalgamate il tutto con la forchetta.

Versate in un piatto il pan grattato (almeno 5 cucchiai) prendete un po' di impasto di lenticchie e formate delle polpette schiacciandole leggermente nella parte centrale, impanatele per bene e depositatele sulla placca da forno precedentemente rivestita con carta da forno.

Una volta pronte le polpette, spennellate con olio extravergine d'oliva da entrambe i lati ed infornate a 190° per 20 - 25 minuti, avendo cura di girare le polpette a metà cottura.
Una volta cotte potete consumarle accompagnandole a dell'insalata oppure a salse o yogurt magro, vi consiglio di mangiarle non bollenti ma tiepide, sentirete meglio i sapori ed avranno la giusta consistenza.


Consigli
L'impasto delle polpette deve risultare cremoso, non liquido.
Non preoccupatevi se l'impasto vi sembra morbido, in cottura diventerà molto compatto, non aggiungete pan grattato o diventerà troppo secco una volta cotto.
Se non reperite la santoreggia potete ometterla o sostituirla con un'altra erba aromatica che preferite.

Anche questa ricetta partecipa allo Smartcooking del Consorzio del Parmigiano Reggiano.








martedì 7 maggio 2013

Asparagi prosciutto e formaggio in pacchetto

Ho notato che l'idea delle diete: dimagrante, depurativa, disintossicante, tonificante, è molto diffusa in questo periodo.
C'è chi la dichiara apertamente a parenti ed amici, chi invece afferma che in questo periodo non ha molta fame oppure chi preferisce declinare qualsiasi offerta di pranzi o cene con scuse assurde, per non lasciarsi tentare dai cibi che cerca di dimenticare per qualche tempo o per non far sapere che segue una dieta.
Cosa ti fà un po' di sole e un po' di profumo di primavera!?
Risveglia la mente, i sensi, lo spirito e anche il corpo vuol star dietro a questa leggerezza.
Oggi ho finalmente fatto il cambio di stagione, avrei voluto cestinare molti indumenti che non mi entrano più o sono inesorabilmente consumati dal tempo, ma quando ho finito di sistemare tutto ed ho fatto qualche passo indietro dall'armadio per verificare che tutto fosse in ordine... ho guardato con la coda dell'occhio la mega busta poggiata a terra, preparata per le cose da scartare, era praticamente vuota!
Solo tre magliette? 
Ma come era possibile?
Facendo un rapido calcolo mentale, c'erano almeno quindici o forse più magliette da eliminare!
Come ho fatto? 
Questa maglietta no perché mi ricorda troppe cose.. questa no perché vorrei tentare di rientrarci un giorno.. quest'altra no, perché in fondo non è del tutto fuori moda e con questa crisi meglio evitare sprechi.
Ecco che pian piano le magliette si sono riguadagnate, il loro posto nell'armadio.
Anche quest'anno non sono riuscita nell'intento.
La media sono tre capi all'anno, ad ogni cambio stagione, di più non riesco. 
Per riposarmi e godermi un buon pranzo ho preso gli asparagi (che come sapete adoro) li ho puliti, scottati in acqua bollente, asciugati bene e poi li ho avvolti in una fetta di groviera, una di prosciutto cotto, panati con uovo, pan grattato e semi di sesamodorati qualche minuto in padella con un po' di olio extravergine d'oliva ed ecco pronto un piatto di stagione, gustoso, sano.
Gli integralisti delle diete potrebbero obbiettare che.. non è proprio un piatto light, ma basta non esagerare con le quantità!
E' un eccellente antipasto o un contorno, io l'ho fatto diventare un piatto unico, concedendomi ben due "pacchetti di asparagi".
Questo piatto potete prepararlo per tempo, riporlo in frigo (1 giorno massimo) e poi cuocerlo 3 - 4 minuti al momento di consumarlo.
Il sapore degli asparagi lega perfettamente con il prosciutto cotto e il formaggio dolciastro e la panatura con i semi di sesamo, rende tutto più goloso!


Asparagi prosciutto e formaggio in pacchetto




Ingredienti 
per 2 persone

4 ASPARAGI VERDI

4 FETTE DI GROVIERA SOTTILI 
4 FETTE DI PROSCIUTTO COTTO SOTTILI
1 UOVO PICCOLO
5 CUCCHIAI ABBONDANTI DI PAN GRATTATO 
2 CUCCHIAI DI SEMI DI SESAMO
SANTOREGGIA ESSICCATA
SALE FINO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
ACQUA GHIACCIATA
2 CUCCHIAI DI YOGURT MAGRO O MAIONESE (per accompagnare)

Occorrente

PADELLA ANTIADERENTE
PENTOLA
SCHIUMAROLA
RECIPIENTE
COLAPASTA
PIATTI
CARTA ASSORBENTE O SCOTTEX

Per cominciare pulite gli asparagi.

Mettete a bollire una pentola con dell'acqua.

Appena l'acqua bolle, salatela leggermente, immergete gli asparagi per 4 minuti, prelevateli con una schiumarola e metteteli in un recipiente colmo di acqua ghiacciata per qualche minuto (servirà a bloccare la cottura e mantenere brillante il colore degli asparagi) poi metteteli ad asciugare in un colapasta.

In un piatto, sbattete l'uovo qualche minuto, aggiungete un po' di sale e un pizzico di santoreggia e versate un po' di pangrattato mescolato a semi di sesamo, su un altro piatto.
Stendete una fette di prosciutto cotto, sopra adagiate una fetta di groviera, appoggiate sopra due asparagi ed avvolgete il prosciutto ed il formaggio intorno al fusto degli asparagi.


Immergete la parte degli asparagi avvolta nel prosciutto e nel formaggio, nel piatto con l'uovo poi passatela nel pangrattato misto ai semi di sesamo e ripetete una seconda volta l'operazione, di nuovo uovo e pangrattato, otterrete una doppia panatura che sigillerà bene il pacchetto.
Fate lo stesso con gli altri asparagi.
Scaldate in un pentolino antiaderente, qualche cucchiaio di olio extravergine d'olivadorate i pacchetti di asparagi da entrambe i lati per 4 minuti circa.
Mettete i pacchetti di asparagi cotti, qualche istante su un piatto con carta assorbente, impiattate e serviteli caldi, magari accompagnati con un cucchiaio di yogurt magro o maionese.


giovedì 2 maggio 2013

Tortino al cioccolato con cuore di albicocca

Ieri 1 Maggio, vogliamo parlare anche noi dell'argomento più gettonato degli ultimi mesi?
La mancanza di lavoro, la poca tutela dei diritti dei lavoratori?
No, grazie.
Abbiamo le orecchie piene zeppe di parole e le mani vuote di soluzioni e siamo stanchi di vedere tutti coloro che usano questo argomento per terrorizzarci o lo strumentalizzano per ottenere qualcosa.
Ad ogni modo, ieri era rosso sul calendario quindi: festa!
La primavera è arrivata, siamo nella fase: cambio di stagione e occhiata alle condizione fisiche per capire se potremmo mai essere pronte per la prova costume.
Dal momento che l'armadio non restringe gli indumenti, ma semmai siamo noi ad allargarci, ecco che scatta il periodo di transizione chiamato: grandi propositi e belle speranze! 
Mangiare sano, meno zuccheri, meno carboidrati, verdura, tanta acqua e soprattutto un po' di moto.
Si chiamano a raccolta le amiche, si progettano corse che non si faranno mai e addirittura si decide di comprare una tuta, perché l'ultima usata in pubblico o all'interno di una palestra, è a dir poco fuori moda, ma soprattutto un po' stretta.
Mentre facevo tutti questi discorsi nella mia testa, ecco che spunta in dispensa  del cioccolato, residuo di Pasqua, bisogna eliminarlo il prima possibile!
Decido di fare i miei muffins al cioccolato (che non cucino da tempo), un degno saluto ad un periodo calorico prima di iniziare la nuova fase: "buoni propositi e grandi speranze".
Prendo il mio quaderno con tutte le ricette segnate rigorosamente a penna, inizio a pesare gli ingredienti e preparo l'impasto, ma a metà del lavoro mi accorgo che non è la dose dei miei muffins ma soprattutto  sto prendendo un po' da una ricetta e un po' dalla ricetta della pagina accanto.
Che stordita!
E ora?
Mi siedo, verifico le dosi e decido di sperimentare, un'azzardo.. non solo modifico e aggiusto, ma inserisco due ingredienti nuovi che non compaino in nessuna delle due ricette presenti: creme fraîche e confettura, ed è così che creo.. una delizia!
Non esagero, non è da me, credevo di dover cestinare tutto il lavoro avendo optato per la strada creativa, ed invece!
Vi garantisco che questo tortino al cioccolato con cuore di confettura di albicocca vi stenderà!
Cioccolato fondente, burro, creme fraîche, estratto di vaniglia, zucchero, farina, uova e un po' di confettura d'albicocca, avrete un dessert pazzesco che volendo, potrete accompagnare con panna montata o una crema inglese ma io non ho voluto esagerare!
La confettura aggiunta in piccole quantità, si lega all'impasto rendendo più umida la parte centrale e regalando al dessert un sapore speciale.
Il tortino è morbido, ha la consistenza simile a quella di un soufflè, il sapore del cioccolato e dell'albicocca si sposano perfettamente, lasciandovi una sensazione di benessere generale e.. la dieta, si comincia lunedì!



Tortino al cioccolato con cuore di albicocca




















Ingredienti

13 - 14 tortini

180 GR DI CIOCCOLATO FONDENTE (60%)

80 GR DI BURRO
40 GR DI MARGARINA
100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
70 GR DI ZUCCHERO MUSCOVADO
20 GR DI CACAO AMARO
150 GR DI CREME FRAÎCHE
40 GR DI LATTE FRESCO
2 UOVA MEDIE
120 GR DI FARINA "00"
1 CUCCHIAINO DI BICARBONATO
1/2 CUCCHIAINO DI SALE FINO
1 CUCCHIAIO DI ESTRATTO DI VANIGLIA 
70 GR CIRCA DI CONFETTURA DI ALBICOCCA

Occorrente

PIROTTINI DI CARTA 6 CM DI DIAMETRO
PIROTTINI DI ALLUMINIO  O STAMPO PER MUFFINS
FRUSTA MANUALE
2 PENTOLINI
SETACCINO
RECIPIENTI


Per cominciare pesate tutti gli ingredienti.
In un recipiente setacciate insieme: farina, cacao amaro, sale e bicarbonato.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, con burro e margarina, lasciate raffreddare 10 minuti.
Accendete il forno a 180°gradi.

In un recipiente versate: il cioccolato fuso, lo zucchero semolato, lo zucchero muscovado, mescolate con la frusta qualche minuto poi aggiungete il latte, la creme fraîche e continuate a mescolare per amalgamarla gli ingredienti.
Aggiungete le uova una alla volta sempre mescolando, poi la farina setacciata con il cacao, il bicarbonato e il sale, mescolate energicamente l'impasto fino ad ottenere una consistenza omogenea e liscia.

Mettete i pirottini di carta dentro i pirottini di alluminio (o dentro lo stampo da muffins) versate l'impasto con l'aiuto di un cucchiaio all'interno dei contenitori, versato il primo cucchiaio abbondante, mettete al centro un cucchiaino scarso di marmellata di albicocca, poi continuate a versare l'impasto fino a riempire 3/4 del pirottino.
Infornate a 180°per 30 minuti, fate la prova stecchino sul bordo del tortino o prenderete la marmellata e vi sembrerà che l'impasto non è cotto.
Sfornate e servite tiepido o freddo, sarà delizioso in ogni caso.

Tortino al cioccolato con cuore di albicocca




Consigli
Se non reperite la creme fraîche potete usare uno yogurt magro compatto, preferibilmente greco.
Potete sostituire la confettura di albicocche con una che vi piace di più oppure ometterla, magari accompagnando il tortino con una crema inglese o della panna montata.
Se non avete l'estratto di vaniglia potete usare i semi di una bacca di vaniglia bourbon oppure 1 bustina di vanillina.
Se la marmellata è troppo compatta, rischierà di depositarsi sulla base del tortino, tiratela fuori dal frigo per tempo o stemperatela con un pochino di acqua calda sul fuoco, per renderla meno pesante. 









lunedì 22 aprile 2013

Mini quiches con crema di asparagi parmigiano reggiano e formaggio fresco in fiocchi

Smartcooking ovvero Cucina Intelligente, è una nuova iniziativa del Consorzio Parmigiano Reggiano, alla quale sono stata invitata a partecipare e che pubblicizzo volentieri. 
Al di là dell'amore e del rispetto per il Parmigiano Reggiano, condivido i principi che hanno ispirato questo concorso.
Tutti possono partecipare allo Smartcooking, creando e fotografando una ricetta che contenga Parmigiano Reggiano e caricarla nell'apposito sito, senza dimenticare i principi base da cui prende vita il concorso, ovvero un uso migliore e più consapevole del cibo.
Lo Smartcooking si propone di diffondere la cultura che in realtà era delle nostre nonne, loro sapevano molto bene come evitare gli sprechi.
L'arte magica di riciclare gli avanzi e farne nuovi piatti, il sensato utilizzo degli ingredienti a disposizione in casa, la buona abitudine di riporre le cose nel modo corretto per farle conservare più a lungo e soprattutto evitare di comprare cibo in eccesso.
Una volta era semplice perché non si poteva scendere al supermercato sotto casa e riempire il carrello, oggi causa crisi si stà più attenti, ma lo speco è ancora molto presente.
Si compra spesso cibo in offerta, anche se non serve, si bada più al prezzo e alla quantità che alla qualità del prodotto, ma soprattutto si compra più del dovuto.
Poco ma buono, da sempre il mio mantra, ma confesso che ogni tanto capita anche a me di buttare qualcosa che era in fondo alla dispensa e che avevo dimenticato, ed ogni volta penso a mia nonna paterna che prima di farmi buttare un pezzo di pane mi diceva di baciarlo.
Aveva un rispetto religioso del pane, come fonte primaria di alimentazione.
Anche noi dovremmo avere maggior cura di noi, attraverso un maggior rispetto per il cibo.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che con un po' di pazienza e di volontà, con le nostre mani possiamo creare con poco, dei piccoli capolavori.
Per lo Smartcooking propongo delle mini quiches di pasta brisée, ripiene di crema a base di: asparagi, parmigiano reggiano, formaggio fresco a fiocchi, un uovo e delle erbe aromatiche, santoreggia ed erba cipollina.
Ho utilizzato gli asparagi che avevo in frigo da giorni, l'unico uovo superstite e delle erbe aromatiche essiccate che avevo in dispensa.
Avrete con pochi passaggi, un aperitivo o un antipasto di grande effetto e soprattutto davvero gustoso!



Mini quiches con crema di asparagi parmigiano reggiano e formaggio fresco in fiocchi




Ingredienti
per 6 mini quiches

Per la brisée
200 GR DI FARINA "00"
100 GR DI BURRO FREDDO (più un po' per imburrare gli stampi e guarnire)
4 CUCCHIAI DI ACQUA FREDDA
1/2 CUCCHIAINO SCARSO DI SALE FINO
1/2 CUCCHIAINO DI SANTOREGGIA ESSICCATA

Per la crema di asparagi
6 ASPARAGI VERDI
1/2 SCALOGNO 
100 GR DI FORMAGGIO FRESCO IN FIOCCHI
5 CUCCHIAI DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
1 CUCCHIAIO DI ERBA CIPOLLINA ESSICCATA 
1 UOVO MEDIO
2 CUCCHIAI DI ACQUA FREDDA
2 CUCCHIAI DI OLIO EX. D'OLIVA
1 PRESA DI SALE FINO

Occorrente
RECIPIENTE
MATTERELLO
STAMPI DA 6 CM
FRULLATORE
PADELLA
CARTA PELLICOLA

Per cominciare pulite gli asparagi eliminando con un pelapatate la parte fibrosa e tagliando la parte più dura alla base del gambo, scottateli in acqua bollente per 5 minuti e tenete da parte.

Per la brisée
In un recipiente mettete la farina, il sale, la santoreggia, aggiungete il burro freddo a dadini ed iniziate ad impastare, aggiungete 2 cucchiai di acqua fredda (non di più) e continuate ad impastare fino ad ottenere una pasta omogenea, fate una palla, avvolgetela nella carta trasparente e mettete in frigo per 30 minuti.

Per la crema di asparagi
Tagliate gli asparagi a pezzetti (tenete da parte le punte) metteteli in una padella con lo scalogno sminuzzato finemente ed un cucchiaio di olio ex. d'oliva e fate rosolare il tutto per qualche minuto poi spegnete il fuoco.
Nel frullatore mettete: gli asparagi rosolati, una presa di sale, 100 grammi di formaggio in fiocchi, un uovo, 4 cucchiai di parmigiano reggiano, 1 cucchiaio di olio ex. d'oliva , 1 cucchiaio di erba cipollina, 2 cucchiai di acqua fredda, frullate fino ad ottenere una crema densa e vellutata.

Accendete il forno a 180°gradi.
Prendete la brisée dal frigo, manipolatela appena e dividetela in 6 pezzi (dipende dalla capienza degli stampi che utilizzate) poi con il matterello stendetela dandogli una forma rotonda.
Adagiate le sfoglie di brisée dentro gli stampi, precedentemente imburrati, bucate leggermente la base con i rebbi della forchetta e distribuite la crema all'interno, completate con 1 punta di asparago tagliata in due nel senso della lunghezza, una spolverata di Parmigiano Reggiano e una piccolissima noce di burro sopra , infornate a 180°per 20 minuti.
Una volta cotte, sfornate le quiches, fate raffreddare un po' e servite.


Mini quiches con crema di asparagi parmigiano reggiano e formaggio fresco in fiocchi






venerdì 19 aprile 2013

Pasta con fave fresche pecorino e menta

Che bella la Primavera, i colori, gli odori, i sapori e il risveglio della natura che  ci rende un po' storditi.
La pressione che scende, la voglia di dormire, il sole che sembra flebile, ma se ti metti 10 minuti ai raggi diretti nell'ora di punta ti sembra agosto!
E poi... siamo tutti un po' distratti.
Roma, ieri salgo su uno dei soliti bus per recarmi in centro, metà mattina, autobus non gremito come al solito e riesco addirittura a sedermi.
Penso alle cose da fare e guardo fuori dal finestrino, solito traffico, ad un certo punto l'autobus svolta dove non dovrebbe.
Mi guardo intorno e non capisco.
Ci sarà l'ennesima manifestazione? Del resto ce n'è una al giorno!
Che strano... non vedo vigili, e sento parlottare anche gli altri passeggeri.
Tutti che si chiedono, nessuno che va a chiedere.
Sospiro, mi alzo e vado dall'autista, un signore di mezza età dall'aria gentile così chiedo: <<Scusi c'è una deviazione per una manifestazione?>>
Lui: <<Ho sbagliatooo!!!>> e sbarra gli occhi.
Non capisco se mi prende in giro (spirito ilare e godereccio del romano) o se è scioccato.
E mi dice: << Ma non è il 719?>>
Ed io: <<No.>>
E lui costernato: << Ho sbagliato strada! E ora dove giro?>> poi si scusa alzando la voce.
Tutti i presenti sull'autobus, anche quelli più in fondo, hanno lo sguardo puntato su di me, come se fossi portatrice di un segreto ambito.
Ed io: << Si e sbagliato! Ora riprendiamo il solito percorso.>>
Qualcuno sospira, qualcuno sbuffa ed io ad indicare la strada all'autista.
Ma se nessuno si alzava, finivamo da un'altra parte e le distanze di una grande città come Roma non sono recuperabili in 5 minuti!
Sbagliare è umano ma anche farlo notare è che siamo tutti terrorizzati di chiedere, perchè c'è un'aggressività tra la gente che fa paura: lo stress, la metropoli e soprattutto la crisi.
Ma restare immobile, non è proprio da me.
Più tardi, tornando a casa, carica di buste, penso a cosa cucinare.. qualcosa di: buono, sano e saporito.
Un bel piatto di pasta al dente con fave fresche cotte in umido con la menta e un po' di cipollotto fresco e completare con dei dadini di pecorino Toscano d.o.p. e come dice un famoso spot: "cosa vuoi di più dalla vita!"
Qualcosina ci sarebbe, ma per ora, un piatto così semplice ma carico di bontà non può che far bene all'umore.

Pasta con fave fresche pecorino e menta



Ingredienti

per 2 persone

180 GR DI PASTA 

250 GR DI FAVE FRESCHE SGUSCIATE
1 MAZZETTO DI MENTA FRESCA
1 CIPOLLOTTO PICCOLO
60 GR DI PECORINO NON TROPPO STAGIONATO (toscano per me!)
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE

Occorrente

PADELLA ANTIADERENTE
PENTOLA
TAGLIERE

Per cominciare sgusciate le fave e sciacquatele sotto l'acqua corrente.

Pulite e sminuzzate il cipollotto e la menta con un coltello.



In una padella bassa, versate 3 cucchiai di olio ex. d'oliva, il cipollotto e mettete sul fuoco, dopo qualche minuto aggiungete le fave e parte della mentasalate (una buona presa di sale fino) e mescolate.


Fate cuocere qualche minuto e poi coprite le fave con acqua, lasciate cuocere ancora per circa 15  minuti, possibilmente a fuoco basso comprendo parzialmente con un coperchio per i primi 10 minuti e ogni tanto mescolate piano o sfalderete le fave.
Intanto in una pentola mettete a bollire dell'acqua, dove farete lessare la pasta.
Non appena le fave sono cotte e l'acqua evaporata, aggiustate di sale spegnete e versate sopra la menta che resta.


Fate delle fette di pecorino e ricavate dei dadini molto piccoli.Lessate la pasta al dente (dopo aver salato l'acqua!) mettetela nella padella con le fave, mantecate senza riaccendere il fuoco, aggiungete il pecorino, un filo d'olio ex. ed impiattate, potete guarnire con qualche foglia di menta. Sarà una bella esperienza di freschezza e di sapore!

Pasta con fave fresche pecorino e menta







Consigli
Se non trovate la menta, potete usare la mentuccia.
Io non ho tolto la buccia alle fave, perché seppure meno bella a vedersi è anch'essa ricca di nutrienti; se volete eliminare la buccia basterà scottare le fave in acqua bollente qualche minuto e poi procedere alla cottura come da me indicato ma aggiungendo solo 1 tazzina di acqua e riducendo i tempi di cottura in padella, basteranno circa 5 minuti.
Se non avete il pecorino Toscano a disposizione, potete sostituirlo con un'altro pecorino che dev'essere a pasta dura ma non troppo stagionato.







lunedì 15 aprile 2013

Topping al cioccolato

Tempo di sole, di passeggiate e di gelato.
Tempo di dessert freschi, magari al cucchiaio.. ed io seguo l'istinto di freschezza che il tempo insinua nella mia mente e nel mio stomaco.
Mi sono messa alla ricerca di una ricetta per il topping al cioccolato.
Cos'è il topping?
Il topping è un termine di derivazione anglosassone, oramai entrato nel vocabolario degli chef Italiani soprattutto in pasticceria, non è altro che una decorazione o una guarnizione che si utilizza per rifinire un piatto.
Il topping ha la consistenza di una salsa semiliquida che può avere diverse variazioni di gusto ad esempio: cioccolato, caramello, fragola e così via, può essere anche salata, ma qui il mio riferimento è rivolto al topping dolce.
Si può comperare anche al supermercato ma spesso è piena di coloranti e conservanti, quindi perché non farla a casa?
Ricette tante, dalla più strong con latte e panna, a quella con il burro, a quella con l'acqua, io ho trovato la mia con un compromesso che mi ha stupito per il sapore.
Per il topping al cioccolato non devono mancare: dell'acqua, del cacao amaro, del succo di limone fresco, dello zucchero e dell'estratto di vaniglia, una noce di buon burro, un pentolino ed una frusta manuale per amalgamare il tutto a fuoco lento ed il gioco è fatto!
Avrete un delizioso Topping home made, da utilizzare in molte occasioni e chiuso in un barattolo ermetico, si conserva in frigo per diverse settimane.


Topping al cioccolato



Ingredienti


100 GR DI ACQUA

150 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
50 GR DI CACAO AMARO
1 CUCCHIAINO DI SUCCO DI LIMONE 
1 CUCCHIAIO DI ESTRATTO DI VANIGLIA
35 GR DI BURRO
1 PIZZICO DI SALE FINO (2 GRAMMI)

Occorrente

PENTOLINO
SETACCINO
MISURINO

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti e setacciate il cacao.




In un pentolino mettete l'acqua, lo zucchero, il succo del limone, mettete sul fuoco (medio basso) ed iniziate a mescolate qualche minuto. 


Quando l'acqua inizia a scaldarsi (non deve bollire) aggiungete i granelli di sale, l'estratto di vaniglia, girate un po' e versate il cacao a pioggia poco alla volta nel pentolino, aiutatevi col setaccino, mescolate energicamente con la frusta manuale per non formare grumi.
Continuate a mescolare, senza mai fermarvi,  finché la salsa non si addensa.
Per verificare che il topping sia pronto, versate qualche goccia di salsa in un bicchiere pieno di acqua fredda, se forma dei pallini senza sciogliersi, sarà pronto.
Spegnete il fuoco, aggiungere il burro, mescolate fino a farlo sciogliere, il vostro topping al cioccolato è pronto.
Potete far raffreddate un po' e versarlo caldo (non bollente!) sul gelato freddo o una panna cotta o come ho fatto io su un budino di cui più in là vi darò la ricetta.
Oppure mettete il topping in un barattolo per riporlo in frigo.
O potete assaggiarlo al naturale per vedere se.. ne è valsa la pena!

Topping al cioccolato