martedì 3 dicembre 2013

Jule Risengrød shot.. budino di riso e panna made in Danimarca

Uno due tre, prova!
Non sto tarando un microfono, sto sperimentando.. in cucina ovviamente!
E quanto mi piace provare ricette nuove, trovare l'ingrediente irreperibile, ma soprattutto amo le ricette che con ingredienti semplici riescono a realizzare qualcosa di ottimo ed inaspettato.
E' il caso dello Jule Risengrød che altro non è che un budino di riso, latte, al profumo di vaniglia a cui viene aggiunta panna montata, mandorle e decorato con delle ciliegie sciroppate.
Questo dessert arriva dalla Danimarca ed è tipico del periodo Natalizio, un tempo era servito prima della portata principale e all'interno del budino viene nascosta una mandorla intera e chi la trova, vince un maialino di Marzapane simbolo di fortuna.
Un po' di questo dolce per tradizione va lasciato al folletto dispettoso che "abita" le soffitte Danesi e fa scherzi agli abitanti della casa, bambini soprattutto.
Questa ricetta arriva da un "Sale e Pepe" di qualche anno fa, io ho dimezzato le dosi, facendo qualche aggiustamento ma soprattutto ho omesso le mandorle perchè lo volevo meno dolce ed ho usato le amarene invece delle ciliegie.
Insomma un Jule Risengrød a modo mio!
Ho pensato di metterlo in mini bicchierini ... budini in shot, perfetti per concludere una cena senza appesantire, oppure per un buffet con amici.
L'amido del riso fa da addensante e dà cremosità al budino, la panna montata incorporando aria lo rende spumoso e l'amarena con la punta di acidità completa il tutto.
Un dolce semplice da realizzare, d'effetto e molto molto buono!


Jule Risengrød shot.. budino di riso e panna made in Danimarca





Ingredienti
per 10 bicchierini di budino

250 GR DI LATTE FRESCO
50 GR DI ACQUA
180 GR DI PANNA FRESCA 
40 GR DI RISO ARBORIO
15 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1/2 BACCELLO DI VANIGLIA BOURBON
10 AMARENE SCIROPPATE

Occorrente
PENTOLINO CON FONDO SPESSO
SBATTITORE
BICCHIERINI
FRUSTA MANUALE

Per cominciare pesiamo tutti gli ingredienti e pratichiamo un taglio al baccello di vaniglia nel senso della lunghezza.

In un pentolino dal fondo spesso versate l'acqua e quando raggiunge il bollore versate il riso, fate cuocere a fuoco medio fino a che l'acqua non è evaporata, mescolate di tanto in tanto.
Aggiungete quindi il latte, il mezzo baccello di vaniglia, abbassate il fuoco al minimo e fate cuocere finchè il latte non sarà stato completamente assorbito dal riso (circa 30 minuti), mescolate ogni tanto.
Una volta pronto, spegnete il fuoco e aggiungete lo zucchero, mescolate qualche minuto e poi lasciate raffreddare il composto.
Intanto montate la panna ed incorporatela poco alla volta al riso freddo con la frusta manuale, con movimenti dal basso verso l'alto.
Versate il composto nei bicchierini e decorate con l'amarena ed un cucchiaino di sciroppo.
Mettete in frigorifero un paio d'ore e servite i budini freddi!
Semplici e buonissimi.


Jule Risengrød shot.. budino di riso e panna made in Danimarca




Note
Non utilizzate il riso parboiled che rilascia pochissimo amido che invece serve al budino per dare la cremosità.
Se volete rispettare la ricetta Danese, potete aggiungere al budino le mandorle, circa 20 gr di mandorle pelate, tostate e tritate, dopo aver aggiunto lo zucchero.
Inoltre se non vi piace il profumo della vaniglia, potete aggiungere della zest di buccia di mezzo limone, senza esagerare.
Se non avete le amarene o le ciliegie sciroppate, potete usare una salsa di ribes o lamponi.

venerdì 29 novembre 2013

Torta Paradiso

Il freddo continua come è giusto che sia.
Novembre volge al termine e fa capolino Dicembre che porta con se le festività natalizie e che questo mese fosse vicino ne avevamo tutti un'idea chiara, non guardando il calendario ma semplicemente facendo la spesa al supermercato più vicino!
Pandori, Panettoni, torroni, cioccolatini di ogni forma fanno bella mostra di loro già da qualche settimana sugli scaffali dei supermercati e sono aumentati di giorno in giorno, disseminati come funghi in ogni angolo come a ribadire il concetto:  tra poco è Natale!
Natale.. carico di significati religiosi, mistici, sociologici se volete, ma soprattutto e purtroppo se mi concedete, ricco di grandi intenti commerciali.
Crisi o non crisi, il carico di calorie per il prossimo mese è assicurato e con il gran freddo che ci invita ad aumentare il fabbisogno di calorie, ci sentiamo un po' meno in colpa, ammesso di non esagerare!
Il quantitativo di burro presente nella torta che vi propongo è notevole, ma quale mese migliore se non un mese invernale per creare la mia torta paradiso perfetta!
Così dopo attenta lettura su ingredienti con calcoli e aggiustamenti, storie e leggende che riguardano questo dolce, ho scoperto di sicuro alcune cose fondamentali: la provenienza del dolce è lombarda, la realizzazione non è complicata disponendo di buone materie prime e il nome deriva dall'assaggio del dolce.
La torta paradiso è una torta morbida, profumata, che si scioglie in bocca e come tutte le cose buone o quasi, sembra leggera come una nuvola al gusto ma ha un alto valore "nutrizionale" soprattutto in termine di calorie. 
Ma si può parlare di calorie se si propone un dolce?
No!
E' solo una nota a margine per le golose come me, che ogni tanto devono trattenersi per ovvi motivi... che non sto quì a spiegare.
Se volete godere appieno della torta paradiso, potete farcirla con una crema al latte di cui più in là vi darò la ricetta, per ora ... andiamo con la torta paradiso classica.



Torta Paradiso








































Ingredienti
per 8/10 persone

150 GR DI FARINA 00

100 GR DI FECOLA DI PATATE
200 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
250 GR DI BURRO (Lurpak per me) 
5 TUORLI DI UOVA MEDIA GRANDEZZA
3 ALBUMI DI UVA MEDIA GRANDEZZA
1 CUCCHIAIO RASO DI ESTRATTO DI VANIGLIA o 1 BUSTINA DI VANILLINA
1 CUCCHIAINO DI SCORZA GRATTUGIATA DI LIMONE NON TRATTATO
1 BUSTINA DI LIEVITO
1 PIZZICO DI SALE FINO
100 GR DI ZUCCHERO A VELO VANIGLIATO

Occorrente

TEGLIA PER TORTA 24 CM DI DIAMETRO CIRCA
SBATTITORE o PLANETARIA
FRUSTA MANUALE
SETACCIO
GRATTUGIA

Per cominciare tirare fuori dal frigo il burro e le uova almeno mezz'ora prima di utilizzarli.

Setacciare in un recipiente, la farina, la fecola, il lievito.
Grattugiare la scorza del limone previamente lavato e asciugato.
Imburrare la teglia.
Accendere il forno statico a 180°.

In un recipiente versate: il burro a pezzetti (che deve essere morbido), lo zucchero, le scorze del limone, l'estratto di vaniglia e un pizzico di sale, montate il tutto con lo sbattitore fino ad ottenere una crema morbida.

Ora aggiungete i 5 tuorli alla crema di burro, uno alla volta e montate fino ad assorbimento, prima di aggiungere il successivo.
In un altro recipiente versate i tre albumi e (le fruste devono essere pulite altrimenti non monteranno) montate a neve ferma.
Una volta incorporati i tuorli al composto, versate poco alla volta la miscela di farina fecola e lievito dopo averli amalgamati bene, aggiungete gli albumi con la frusta manuale, non mescolando in senso orario ma dall'alto verso il basso molto delicatamente.
Versate il composto nello stampo da dolci precedentemente imburrato e infornate a 180°gradi per 35 - 40 minuti, fate la prova stecchino per saggiare la cottura e sfornate.
Una volta che la torta si sarà raffreddata, sformatela e cospargetela di zucchero a velo.
E buon assaggio!





mercoledì 27 novembre 2013

Peperoni ripieni di riso carne e spezie

Parola d'ordine?
Resistere.
A cosa?
A tutto quello che non va, ai periodi no, ai momenti no, a quello che ci ha stancato e che non ci piace.
Facile a dirsi, ma difficilissimo da realizzare, soprattutto se non c'è neanche la salute a darvi man forte e il vostro corpo pare ribellarsi ad ogni vostro gesto, fatto per far andare le cose nel verso giusto.
Uscire dallo stallo, essere spinti fuori di botto come una capsula dal suo blister di plastica.
Molto dipende da noi ma non tutto e in questa considerazione c'è un po' di gioia e un po' di frustrazione.
Quando le cose vanno male e arranchi per farle girare bene ma non accade nulla, allora vorresti che il tuo sforzo avesse un influenza fondamentale sull'andamento della tua vita.
Altre volte invece, quando oramai siete stanchi e non ce la fate più a combattere, allora accade qualcosa: coincidenze, miracoli o il caso e tutto prende una buona direzione.
Noi abbiamo una parte nel tutto ma spesso "il tutto" fa il resto nel bene o nel male, un meccanismo a volte difficile da decifrare, altre volte facilissimo da comprendere.
Ora passo ad illustrarvi la creazione di oggi, un piatto non elaborato, facile da realizzare, profumato e gustoso: peperoni ripieni di riso, carne e spezie.
Qualche sera fa, hanno dato in televisione "La Sposa Turca" un film di Fatih Akin che avevo visto anni fa quando uscì, un film molto duro e al tempo stesso interessante, uno sguardo su altri mondi e culture.
Durante il film la protagonista prepara dei peperoni ripieni, con riso, carne trita, pomodoro e altre spezie che non sono ben chiare, così è nata l'idea di questo piatto.
La vera ricetta non c'è, ho osservato i passaggi ed ho dato spazio alla mia fantasia, risultato eccellente!
Ho utilizzato i peperoni topepo, piccoli e tondi che sembrano dei pomodori, sono dolci ed avendo la buccia spessa reggono bene la lunga cottura in forno.
Ho aggiunto l'uvetta passa, un pizzico di paprika dolce, cumino, aneto e menta, bagnato il tutto con passata di pomodoro allungata con acqua ed ho ottenuto dei peperoni profumati, con un ripieno gustoso e non asciutto.
E' un piatto che può essere preparato in anticipo o il giorno prima, non grasso e ricco di nutrienti, tra cui spiccano quelli del peperone che contiene molta vitamina C e betacarotene, molto importanti per i raffreddori di stagioni.
E se avete paura di non digerirli, sappiate che la cottura in forno garantisce una maggiore digeribilità, soprattutto se avrete cura di non mangiare la pelle del peperone!
Andiamo a prepararli..




Peperoni ripieni di riso carne e spezie






Ingredienti

per 6 peperoni

6 PEPERONI TOPEPO

6 CUCCHIAI DI RISO PARBOILED
1/2 CIPOLLA PICCOLA
100 GR DI CARNE MACINATA DI MANZO O VITELLA
200 GR DI POLPA DI POMODORO
20 GR CIRCA DI UVETTA PASSA
1 CUCCHIAINO DI PREZZEMOLO FRESCO TRITATO 
1 PUNTA DI CUCCHIAINO DI MENTA ESSICCATA
1/2 CUCCHIAINO DI ANETO FRESCO O ESSICCATO
1/2 CUCCHIAINO DI PAPRIKA DOLCE
1 PUNTA DI CUCCHIAINO DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 PEPERONCINO FRESCO
QUALCHE SEMI DI CUMINO
NOCE MOSCATA
SALE FINO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA


Occorrente

TEGLIA
GRATTUGIA (per la noce moscata)
COLTELLO
TAGLIERE
COLINO 
CARTA DI ALLUMINIO

Per cominciare lasciate riposare il riso in acqua per almeno 20 minuti, poi colatelo bene.

Mettete l'uvetta passa in un bicchiere con acqua circa 10 minuti per farla ammorbidire poi strizzatela, intanto tritate finemente il prezzemolo e la cipolla.
Lavate i peperoni, togliete la calotta, eliminate i semi interni, fate due o tre piccole incisioni  con un coltello a punta lungo la circonferenza, servirà a far cuocere meglio il ripieno.
Accendete il forno a 200°gradi.

In un recipiente versate questi ingredienti:riso e uvetta (ben colati), la carne macinata, la cipolla, il prezzemolo, l'aneto, la menta, una parte di paprika, 120 grammi di polpa di pomodoro, i semi di cumino, una grattugiata di noce moscata,lo zucchero, due prese di sale fino (1 cucchiaino circa), 2 cucchiai abbondanti di olio ex. d'oliva, 4 cucchiai di acqua.

Amalgamate bene tutti di ingredienti e riempite i peperoni, che adagerete (senza calotta) su una teglia unta di olio.
Versate il restante pomodoro in recipiente, aggiungete un bicchiere di acqua, la paprika rimasta, un pizzico di sale, un goccio d'olio e il peperoncino tritato, versate questa miscela sui peperoni ripieni.
Coprite la teglia con carta di alluminio che avrete bucherellato in precedenza con degli stecchini e infornate a 200°gradi per 20 minuti, poi togliete la carta aggiungete le calotte ai peperoni , abbassate il forno a 180° e fate cuocere per 1 ora circa, potete mettere il ventilato gli ultimi 10 minuti di cottura.








lunedì 11 novembre 2013

Pasta e ceci.. fa freddo!

Non sono ancora fuori dal mio periodo no, niente tempo per cucinare e curare il blog, però osservo tutte le foodblogger che si danno da fare a.. proporre, riproporre e diffondere ''il verbo'' della buona cucina "condito" dalle loro storie, dai loro aneddoti e da quella quotidianità che è di tutte noi..
Noi ragazze che viviamo pericolosamente lungo quel filo che tiriamo e lasciamo, a volte con maestria a volte goffamente, per fare entrare tutto dentro quel cerchio immaginario e far quadrare ogni cosa come meglio possiamo!
Visto il gran freddo che è arrivato da ieri sera a spazzare via quel che restava di un'estate lunga.. complice la fatica del cambio di stagione fatto in fretta e furia per evitare di restare ibernata con il maglioncino di cotone, sarebbe bello coccolarsi con un buon confort food, un bel piatto di pasta e ceci caldo, cremoso e che profuma di inverno.
La ricetta la trovate qui.


Pasta e ceci

domenica 28 luglio 2013

Torta cioccolato panna e lamponi

E' un po' che non scrivo.. 
Ognuno di noi attraversa nella propria vita periodi di transizione, a più riprese.
Periodi faticosi da un punto di vista fisico e mentale, periodi non buoni, non sereni, periodi difficili a volte, anche se ad un occhio distratto tutto sembra normale.
Spesso si ha bisogno di uno stop totale da tutto, di un cambiamento, di un po' di buona sorte soprattutto se non state bene fisicamente. 
Si avverte la necessità di riflettere senza rimuginare troppo, di fermarsi e poi di andare ed in queste fasi serve tanto coraggio per cambiare le cose che non vanno.
Coraggio per agire.
E' importante farlo, per evitare di diventare parte della massa di insoddisfatti che popolano il pianeta e che sfogano le loro insoddisfazioni sugli altri, non producendo nulla di buono per sé e per il mondo.
Bisogna trovare la chiave per guardarsi allo specchio e farsi un grande sorriso e partire da lì, senza perdere la fiducia.
Vi lascio con un dolce.. buono anzi buonissimo, che di certo aiuta l'umore!
Una torta morbida al cioccolato presa da una mia ricetta ed un pan di spagna come lo faccio di solito, una base scura che si alterna ad una base chiara, una farcia di panna, lamponi freschi e scaglie di cioccolato fondente.. un'abbinamento perfetto! 
Vi auguro una buona estate... 
A presto!

Torta cioccolato panna e lamponi




Ingredienti
per 6 persone

Torta al cioccolato

90 GR DI CIOCCOLATO FONDENTE AL 50%
40 GR DI BURRO
20 GR DI MARGARINA
60 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
70 GR DI ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE
10 GR DI CACAO AMARO
90 GR DI PANNA ACIDA
1 UOVO MEDIO
80 GR DI FARINA "00"
1/2 CUCCHIAINO DI BICARBONATO
1/2 CUCCHIAINO DI SALE FINO 
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON

Pan di spagna 

2 UOVA MEDIE
90 GR DI ZUCCHERO
75 GR DI FARINA "00"
20 GR DI FECOLA DI PATATE o AMIDO DI MAIS
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON
1/2 CUCCHIAINO DI LIEVITO PER DOLCI
30 GR DI BURRO FUSO
1 PIZZICO DI SALE FINO

Per la finitura

600 GR DI PANNA FRESCA DA MONTARE
100 GR DI ZUCCHERO A VELO
250 GR DI LAMPONI FRESCHI
100 GR DI SCAGLIE DI CIOCCOLATO FONDENTE
150 GR DI GELATINA PER DOLCI (1 bustina di polvere di gelatina)
200 GR DI CUORICINI DI ZUCCHERO COLORATI

Occorrente

STAMPO PER DOLCI DA 18 CM
SPATOLA
SACAPOCHE
SBATTITORE
FRUSTA MANUALE
RECIPIENTI
PENNELLO PER DOLCI
SETACCIO

Per cominciare lavate i lamponi e fateli asciugare bene, è preferibile lasciarli ammollo in un recipiente con acqua fredda e bicarbonato qualche minuti poi sciacquarli, mai lavarli sotto il getto diretto dell'acqua corrente, si sfalderebbero sono molto delicati. 

Pesate tutti gli ingredienti.
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro e la margarina, lasciate intiepidire.



Torta al cioccolato
In un recipiente setacciate: farina, bicarbonato, sale e cacao amaro.
In un altro recipiente versate gli zuccheri (quello semolato e quello di canna), i semi di mezza bacca di vaniglia, il cioccolato fuso e mescolate con la frusta 5 minuti, prima di versare la panna acida, continuate a mescolare aggiungendo le uova una alla volta ed amalgamate bene tutti gli ingredienti.
Versate poi nel composto la miscela di polveri setacciate (farina,bicarbonato, sale,cacao) mescolate energicamente almeno 10 minuti, fino ad ottenere un impasto omogeneo e lasciate riposare 5 minuti.
Imburrate lo stampo e spolverizzate appena con la farina (la torta sarà molto umida e il burro con la farina permetterà di rilasciare meglio il dolce una volta cotto) versate il composto.
Infornate a 180°gradi per 25 minuti, fate la prova stecchino per verificare che l'interno della torta sia asciutto, lasciate raffreddare bene prima di sformare.



Pan di Spagna
In un recipiente setacciate due volte la farina con il lievito per dolci e la fecola.
Fate sciogliere il burro e fatelo raffreddare.
In un'altro recipiente versate le uova, lo zucchero, i semi della mezza bacca di vaniglia e un pizzico di sale fino, iniziate a montare le uova con lo sbattitore, occorreranno almeno 15 - 20 minuti per ottenere un composto chiaro e soffice.
Spegnete lo sbattitore, prendete un po' del composto e amalgamatelo al burro poi aggiungetelo all'impasto pian piano, mescolate delicatamente con una frusta manuale, versate poco alla volta la miscela di farina, lievito e  fecola setacciati in precedenza,  fate tutto con molta delicatezza per non smontare il composto.
Versate tutto in una teglia imburrata e infornate a 180° per circa 25 minuti, fate la prova stecchino e poi sfornate, fate raffreddare bene prima di sformare il pan di spagna.


Per la finitura
Montate la panna con lo zucchero a velo e versate la panna in due recipienti diversi: circa 400 grammi in uno che servirà per la farcia ed il resto per la copertura della torta.
Nella panna per la farcitura aggiungete le scaglie di cioccolato e circa 80 grammi di lamponi a pezzetti, amalgamate il tutto e riponete in frigo.
Fate la gelatina, io ho usato una bustina in polvere che unita allo zucchero semolato e all'acqua, nelle quantità indicate sulla busta permette di ottenere una gelatina trasparente e lucida, non l'ho utilizzata tutta.


Assemblaggio del dolce
Dividete la torta al cioccolato in due dischi con l'aiuto di un coltello e fate lo stesso con il pan di spagna, iniziate con un disco al cioccolato farcite con un po' di panna e aggiungete il disco di pan di spagna, farcite e continuate.
Una volta farciti tutti gli stati, prendete l'altra porzione di panna bianca e coprite la torta con l'aiuto di una spatola.
Con la tasca da pasticcere o sacâpoche, utilizzando la bocchetta piatta, fate una cornice intorno alla circonferenza sull'ultimo strato e poi disponete i lamponi interi, all'interno della decorazione.
Spennellate con la gelatina i lamponi ed infine lungo il bordo della torta cospargetela con cuoricini di zucchero colorato.
Riponete in frigo almeno 2 ore prima di consumarla.


Torta cioccolato panna e lamponi










lunedì 1 luglio 2013

Ravioli ricotta e spinaci

Fare la pasta fatta in casa non è complicato, è molto più semplice di quanto crediate!
Dal momento che il caldo torrido ancora non ha investito la penisola, sembra di essere in piena primavera, con un tempo mutevole e lunatico come una donna davanti al suo armadio nel giorno del suo primo appuntamento galante!
Possiamo allora dilettarci in cucina in preparazioni più lunghe e fare un bel piatto di pasta fatta in casa, magari nel week end con più tempo a disposizione.
Basta un po' di energia e un pizzico di volontà, certo se dovete fare la pasta per dieci persone e non avete tutte le macchine da cucina a facilitarvi il lavoro, ma fate tutto a mano come ho fatto io allora diventa un po' impegnativo, ma non impossibile!
Per complicare un po' il compito, ho deciso di fare dei ravioli di magro con ricotta e spinaci, quindi pasta ripiena.
Questi ravioli possono essere conditi con del burro e della salvia oppure con un sugo pomodori pachino e basilico fresco o in mille altri modi a seconda della stagione e della vostra ispirazione.
Di seguito non vi dò ricette per condire i ravioli, ma vi spiego come realizzarli partendo da uova, farina e un pizzico di sale.
I ravioli di cui parlo sono grandi, ne bastano cinque o sei per sfamarvi, ma ne vorrete di più!
La ricetta è nella versione large, quella che mi ha insegnato mia nonna Virginia.. 
Lei sì, che sapeva farla la pasta fatta in casa, un vero asso del matterello aveva un'energia unica che passava anche nella pasta e arrivava a chiunque ne assaggiava un po'.
Ora di energia fisica la nonna ne ha poca ma il suo animo ancora resiste e quando sta bene, pare elargire ancora energia a tutti quelli che la vanno a trovare.
Tornando ai nostri ravioli ricotta e spinaci, sapete quale sarà la cosa migliore dopo averli cotti e conditi ?
Mangiarli, magari in compagnia di qualche commensale che da' soddisfazione a tavola e sapere che li avete fatti voi!

Ravioli ricotta e spinaci






























Ingredienti 
per 3 - 4 persone

Per la pasta

200 GR DI FARINA "00" (più un po')
2 UOVA GRANDI
1 PRESA DI SALE FINO

Per il ripieno

200 GR DI RICOTTA FRESCA DI PECORA
150 GR DI SPINACI LESSATI
1 UOVO PICCOLO
3 CUCCHIAI DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
NOCE MOSCATA GRATTUGIATA
SALE FINO

Occorrente

MATTERELLO
ROTELLA TAGLIAPASTA
SETACCIO
CARTA PELLICOLA

Per cominciare pulite e lessate gli spinaci in acqua bollente leggermente salata, circa 10 - 12 minuti, poi strizzateli bene, privandoli dell'acqua in eccesso e schiacciateli con i rebbi di una forchetta.

Setacciate la farina e disponetela a fontana su un piano (dove impasterete).



Nel centro della fontana fatta con la farina fate un incavo con le mani e rompete all'interno le 2 uova, aggiungete una presa di sale fino e iniziate ad impastare, amalgamate prima le uova con le mani o con l'aiuto di una forchetta, poi prendete poco alla volta la farina dai bordi.
Impastate il tutto per diversi minuti fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea, datele la forma di una palla, avvolgetela con carta trasparente e mettetela  in frigorifero circa 20 minuti, renderà la pasta più morbida ed elastica.


Trascorso il tempo necessario, mettete la palla di impasto sul piano di lavoro con un po' di farina, stendete la pasta con l'aiuto del matterello fino ad ottenere una sfoglia di pasta sottilissima.
Iniziate imprimendo un po' di forza sul matterello che schiaccerà la palla di pasta e la ridurrà in un disco molto spesso, ruotate la pasta in senso (orario o antiorario) e continuate ad allargarla con il matterello, aggiungete un po' di farina per evitare che si attacchi.
Per stendere la pasta sempre più sottile, arrotolatene un lembo intorno al matterello (ricordate sempre di spolverare di farina) e mentre la arrotolate con entrambe le mani imprimente forza sulla parte centrale del matterello,  partendo dal centro verso l'esterno e viceversa, poi srotolate la pasta, ruotatela e ripetete l'operazione fino ad ottenere una sfoglia di pasta molto sottile 4 - 5 millimetri.




A questo punto preparate il ripieno, in un recipiente mettete: la ricotta, gli spinaci lessati, una po' di noce moscata grattugiata, una buona presa di sale fino (1/2 cucchiaino almeno) il parmigiano reggiano e l'uovo, schiacciate tutto insieme con una forchetta e amalgamate uniformemente gli ingredienti. 
Partendo dal lembo inferiore della sfoglia di pasta depositate con l'aiuto di un cucchiaino il ripieno per i ravioli, lasciate però almeno 8 centimetri dal bordo della sfoglia e almeno 4 centimentri tra un ripieno e quello successivo.
Poi coprite con il lembo di pasta la parte dove avete messo il ripieno, con le mani schiacciate per fare aderire bene le due sfoglie di pasta una sull'altra, soprattutto intorno al ripieno.




Ora con il tagliapasta realizzate i vostri ravioli quadrati o rettangolari e poi sigillate i lembi di ogni singolo raviolo schiacciando con i rebbi della forchetta.



Mettete i ravioli in un recipiente precedentemente spolverato con abbondante farina e depositateli in un luogo fresco e asciutto fino al momento di cuocerli.
Vanno cotti in acqua bollente salata, per almeno 5 minuti, poi conditi come preferite!





mercoledì 26 giugno 2013

Teglia o taieddhra pugliese.. la versione di Rosa

Ho riprovato.. caparbia come una cozza, a rifare la teglia pugliese!
Già preparata più volte, l'ultima taieddhra risale alla sfida dell'Mtc di Maggio scorso.
Questa volta non ho cucinato da sola ma a quattro mani con una persona speciale, una signora, di quelle che non se ne incontrano più.. gentile, perbene, curiosa, con un sorriso aperto e sincero ma soprattutto un vero asso della cucina mediterranea!
Sto parlando della signora Rosa, pugliese d.o.p. e mamma di una delle mie più care amiche, Patrizia anche detta Patty.
La signora Rosa di teglia se ne intende e allora.. visto che si trovava a Roma per far visita a sua figlia, ho chiesto se era possibile fare la teglia insieme ed imparare ad aprire le cozze a crudo invece di saltarle appena in padella per facilitarne l'apertura.
Il desiderio è diventato realtà qualche giorno fa.. e grazie ad altri piccoli segreti ho scoperto un piatto che più prelibato non si può, anche se la mia versione era buona, aprire le cozze a crudo cambia il piatto e guardare chi ha esperienza cambia anche la resa.
Ci sono diverse versioni della teglia riso, patate e cozze ma variano in relazione alla zona della Puglia nella quale si prepara e anche in relazione al tipo di tradizione tramandata in famiglia vi assicuro che la versione di Rosa merita!
Il riso non si sfalda in cottura, il piatto è umido al punto giusto e mentre affondi la forchetta nella teglia si sente tutto il profumo del mare.
Una teglia strepitosa!
Fondamentale per la riuscita della teglia pugliese, cozze freschissime, meglio se Tarantine, olio extravergine Pugliese (io ho utilizzato l'olio della Sabina di produzione di famiglia) e ovviamente verdure di giornata.


Teglia o taieddhra pugliese.. la versione di Rosa
























Ingredienti 
per 2-3 persone

150 GR DI RISO CARNAROLI

250 GR DI PATATE (2 patate piccole)
150 GR DI ZUCCHINE (2 zucchine piccole)
650 GR DI COZZE

1 CIPOLLA PICCOLA BIANCA
5 POMODORI 
1 SPICCHIO DI AGLIO

1 COSTA DI SEDANO GRANDE

PECORINO ROMANO GRATTUGIATO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE FINO


Occorrente

TEGLIA IN TERRACOTTA
RECIPIENTE
SPUGNETTA ABRASIVA
COLTELLINO LAMA LISCIA (per cozze)
COLINO

Per cominciare mettete il riso in ammollo in un recipiente per 5 minuti, scolatelo e tenetelo da parte.
Pulite le cozze, con l'aiuto di una spugnetta abrasiva ed eliminate tutte le impurità attaccate al guscioprivatele della barbetta che fuoriesce dal mollusco, il cosiddetto bisso, tirandolo in direzione della punta e poi sciacquatele bene.
Lavate tutte le verdure che vi occorreranno, tagliate a rondelle le zucchine e anche le patate precedentemente sbucciate (spesse circa mezzo centimetro).
In un piatto mettete la cipolla a fette sottilissime, lo spicchio d'aglio fatto a pezzetti piccolissimi e tutta la costa del sedano foglie incluse, tagliata a fettine, mescolate il tutto con le mani e aggiungete un pizzico di sale fino e un filo d'olio extravergine d'oliva.

Aprite le cozze con l'aiuto di un coltellino a lama liscia dotato di una punta che ricorda un po' il coltello a goccia usato per il parmigiano reggiano, ma non usate quello che non va bene!
Prima però fate pressione con due dita sul guscio della cozza facendolo slittare appena, per permettere l'introduzione del coltello, sentirete un piccolo crack.
Prendete la cozza tra le dita, infilate il coltello nella parte convessa tra i due gusci, una volta inserito fate "andare" il coltello  dalla parte opposta, facendo leggermente leva verso l'alto, ma senza esagerare e pian piano si aprirà, continuate ad aprila completando il giro del guscio fino alla punta opposta.
Dovete fare tutto il giro del guscio con il coltello, facendo leva internamente alla cozza, nella parte tondeggiante opposta alla parte a punta della cozza (spero d'esser stata esaustiva!)





Se non fate i giusti movimenti, i gusci delle cozze potrebbero rompersi, allora la sig.ra Rosa consiglia di fare con il coltello tutto il giro del guscio evitando di fare leva, sarà più semplice evitare la rottura ed aprire le cozze, ci vuole pratica!
Aprite le cozze su un piatto per raccogliere la preziosa acqua che contengono e che servirà per irrorare il riso.
Lasciate un po' di cozze con parte del guscio e dell'altra parte conservate solo il mollusco.


Accendete il forno ventilato a circa 160°gradi.
Prendete la pirofila di terracotta ed iniziate a comporre il piatto.





Sul fondo della teglia mettete metà del mix di sedano, aglio e cipolla, poi aggiungete: un po' di pomodori a pezzetti, le patate, irrorate con un filo d'olio extravergine d'oliva e un pizzico di sale fino (senza esagerare l'acqua delle cozze è salata).

Aggiungete quasi tutto il riso, le cozze totalmente sgusciate, qualche pezzo di pomodoro, le zucchine, un po' del mix sedano, cipolla, aglio, il pecorino grattugiato e un filo d'olio.

Ora le cozze con parte del guscio versate il resto del riso sopra, i pomodori, un po' del mix di sedanocoprite con uno strato fitto di patate e zucchine, ancora qualche pomodoro, pecorino grattugiato, un filo d'olio extravergine e ora aggiungete nella teglia tutta l'acqua delle cozze e un po' d'acqua del rubinetto fino a coprire bene tutti gli ingredienti, infornate a 160°gradi ventilato per 50 minuti circa.
La teglia è ancora più buona tiepida!


Teglia o taieddhra pugliese.. la versione di Rosa





Note
Mettete la teglia nel piano più basso del forno e se notate che a fine cottura si colorisce troppo, copritela con un foglio di alluminio.
Io non sono brava come la signora Rosa, quindi prediligo il forno statico a 180°gradi, ci mette 1 ora ma evito che si asciughi troppo, cosa che alla sig.ra Rosa non accade neanche con il ventilato.. anni di esperienza!