martedì 12 marzo 2013

Lievito madre

Negli ultimi anni si sta riscoprendo l'importanza del mangiar bene, partendo da materie di prima qualità, magari a chilometro zero e prodotti privi di pesticidi che hanno dato vita alla cosidetta agricoltura biologica.
In qualche modo stiamo cercando di tornare alle origini, alla campagna, alla terra.. dalla quale tutto parte.
Sono fortunata perché ho avuto il privilegio e in qualche post precedente l'ho accennato, di vivere la mia infanzia e parte dell'adolescenza in campagna dai miei nonni agricoltori, allevatori di bestiame che avevano la necessità e non il diletto di fare tutto home made.
Quando si è piccoli si dà tutto per scontato e anche se osserviamo con curiosità quello che è intorno a noi, non tutto rimane fisso nella nostra mente, soprattutto le magie che accadevano nella cucina dove tutto aveva un profumo prezioso.
Complicato poi ricordare bene le dosi.. soprattutto con una nonna che usava spesso l'espressione: << ..faccio ad occhio!>>.
Ma il suo era un occhio che ne aveva viste tante di cose nel tempo ed era un occhio che si fidava della mano che riconosceva quando l'impasto era pronto e dell'olfatto quando il pane era cotto, nel forno a legna non c'era il termometro che indicava la temperatura!
Poi l'aria di campagna faceva bene non solo a noi, ma anche a tutte le cose che ci vivevano e che lì prendevano vita.
Come il lievito madre o  pasta madre che per crescere si nutre anche dei batteri presenti nell'aria.
Il lievito madre è un impasto di acqua e farina che grazie alla fermentazione spontanea di batteri e lieviti raggiunge un grado di acidità utile a procurare la lievitazione degli impasti nei quali verrà impiegato. 
Se ben curata la pasta madre, può sostituire i lieviti che troviamo in commercio (tipo il lievito di birra) facendoci ottenere splendidi risultati.
Grazie a questo tipo di lievitazione, gli impasti saranno più digeribili e si manterranno più a lungo. 
Per essere più precisi, il lievito madre ha in se lieviti naturali come i lactobacilli (a fermetazione lattica e acetica) e i saccharomyces cerevisiae che si moltiplicano nutrendosi dell'amido e degli zuccheri presenti nella farina e dei microrganismi presenti nell'aria.
I lieviti metabolizzando gli zuccheri innescano la fermentazione alcolica, che produce anidride carbonica e alcol etilico, principali responsabili del rigonfiamento degli impasti.
Ma come realizzarla?
Ci sono siti, libri, rubriche,video che non parlano d'altro, difficile capire quale linea seguire e difficile anche ottenere un buon risultato.
Importante è la farina usata, l'acqua, il clima e soprattutto la vostra pazienza!
In questo post vorrei parlarvi del lievito madre, non illustrando dettagliatamente tutti i passaggi perché è un mestiere delicato che lascio ad altri, ma raccontandovi quello da tener presente se volete imbarcarvi in questa avventura.
Creare la vostra pasta madre e utilizzarla nelle vostre preparazioni, tenendo conto che ci sono pasticcerie e panifici che usano lo stesso lievito madre da decenni; infatti è possibile reperire da amici, parenti o appunto nei luoghi dove si panifica una parte di questo lievito, da conservare e custodire per avere a disposizione un lievito madre, saltando la fase di autoproduzione.
E ricordandovi di conservarne una parte ogni volta che lo impiegate nelle preparazioni.
Ringrazio la mia amica Anna per avermi fatto dono di questo lievito che ha diversi anni e che sto curando al meglio!


Lievito madre





Per produrlo da dove si parte?

Impastando 100 gr di farina con 100 gr di acqua, si lascia l'impasto in un recipiente pulito, coperto da un canovaccio di cotone e un telo di lana, a temperatura ambiente (circa 25°) lontano da correnti d'aria, per 24-48 ore finchè non aumenta di volume.

Oppure si può mescolare yogurt intero bianco con la stessa quantità di farina, questo aiuterà la fermentazione grazie alla presenza dello yogurt.
O ancora utilizzare una purea di mele cotte a cui aggiungere farina, lasciare riposare sempre fino a che non raddoppia il suo volume.
Poi si prosegue con i rinfreschi (aggiunta di acqua e farina) successivi fino ad ottenere un impasto maturo e pronto per l'utilizzo.
Il lievito è pronto quindi maturo quando raddoppierà di volume in 4 ore, avrà un aspetto soffice, un colore bianco soprattutto all'interno e saranno ben evidente degli alveoli
Quì troverete indicazioni da cui partire per riprodurre il lievito madre in casa.


Come si mantiene - i rinfreschi 


Il lievito madre va nutrito, grazie ai rinfreschi che devono essere fatti utilizzando il lievito madre più la stessa quantità in peso di farina e la metà della quantità d'acqua, questo lavoro deve essere fatto almeno 1 volta a settimana, poi può essere riposto in frigorifero, fino al prossimo utilizzo.

Va curato come un bambino!
Quì un tutorial (non mio!) per il rinfresco.

Quale farina usare?


Importante è partire da una farina biologica e soprattutto macinata a pietra che evitando il surriscaldamento del cereale in lavorazione, mantiene intatte tutte le proprietà che poi aiuteranno la fermentazione naturale. 

La farine usate per nutrire il lievito in fase di preparazione possono essere di diversi tipi, perché favoriranno un nutrimento completo ai microorganismi e non mi riferisco al grado di raffinazione 00 - 0 - 1 - 2 (numeri che indicano quanto la farina sia raffinata) si parte dalla più raffinata fino a quella meno raffinata ma anche al tipo di cereale usato che non dev'essere per forza solo il grano ma si può variare, utilizzando ad esempio: la segale, il kamut, la crusca, per avere un lievito madre pronto per diversi impasti.
Tra le farine bianche di grano tenero quella migliore per rinforzare il lievito madre nei rinfreschi è quella più ricche di proteine e amido utile per nutrire i lieviti e lo stesso vale per la panificazione: si usa la "0" la "1" e anche la "2".

Caratteristiche del lievito o pasta madre


Il lievito madre ha bisogno di tempo e cure, ma garantisce risultati eccellenti che si riflettono anche sul vostro organismo.

La proteolisi operata dai batteri presenti nel lievito favoriscono una maggior digeribilità dei lievitati ottenuto con l'impiego di pasta madre.
Grazie al lento processo di lievitazione avremo inoltre una maggior disponibilità di sali minerali e una più lunga conservazione dei prodotti.


Inoltre suggerisco e questo arriva direttamente dai consigli della nonna, di usare contenitori di vetro o di coccio per conservare il lievito madre e in fase di lievitazione coprite con teli puliti (cotone e lana) e non con la pellicola perché è importante far respirare il lievito, pur mantenendo una temperatura (intorno ai 25°) costante per favorire la lievitazione.




Fonti:

Peccati di gola di Luca Montersino
Pasta madre comunità del cibo
Atelier cucina.it
Gennarino.org
Wikipedia


mercoledì 6 marzo 2013

Torta Mimosa

Tra due giorni si festeggia l'8 marzo la festa della donna.
Non c'è molto da festeggiare, anche se le nostre antenate sbigottirebbero se potessero vedere tutte le cose che possiamo fare oggi, loro non se le sognavano nemmeno!
Eppure c'è ancora così tanto da fare. 
Cambiare un'idea dentro una cultura è durissima, ci vogliono secoli e forse nemmeno bastano.
Ma ognuna di noi fa qualcosa ogni giorno: quando evita di giudicare un'altra donna ma si ferma a comprenderne le ragioni, quando non tollera gli atteggiamenti aggressivi di un uomo ma li combatte, quando educa i propri figli maschi o femmine all'uguaglianza nei loro doveri e soprattutto quando si ricorda di se stessa, non come madre, moglie, sorella o figlia ma solo per l'essere umano che è, con le sue fragilità e i suoi punti di forza.
Voglio festeggiare in anticipo con una torta, così avrete il tempo di prepararla se volete.. festeggiarvi!
Una torta Mimosa, che io amo, molto più del fiore a cui sono un po' allergica! 
Un pan di spagna morbido, fatto magari il giorno prima, una crema diplomatica anche detta erroneamente Chantilly e delle gocce di cioccolata fondente per darle carattere, il tutto aromatizzato da una grappa profumata.
Dedico questa torta a tutte voi food blogger che ogni giorno lo so, fate i salti mortali per regalare una ricetta, un'idea, una novità magari annaspando nelle altre mille cose da fare, gestire; cose di cui siete a volte, vostro malgrado, le protagoniste assolute.
Una dedica anche a tutte le donne della mia vita che con il loro esempio mi hanno insegnato ad essere forte, perchè l'esempio conta più di qualsiasi cosa.
E una dedica speciale a mio padre, che mi ha permesso di essere la donna che sono.


Torta Mimosa



Ingredienti

per 4 - 6 persone

Pan di Spagna 

150 GR DI UOVA
100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
80 GR DI FARINA "00"
25 GR DI AMIDO DI MAIS O FECOLA DI PATATE
30 GR DI BURRO FUSO
1 CUCCHIAIO DI ESTRATTO DI VANIGLIA
8 GR DI LIEVITO VANIGLIATO (circa mezza bustina)
1 PIZZICO DI SALE FINO

Per la bagna

100 ML DI ACQUA
60 ML DI ZUCCHERO SEMOLATO
50 ML DI GRAPPA (per me Ben Ryè di Donna fugata)

Crema Pasticcera

200 GR DI LATTE FRESCO INTERO
50 GR DI PANNA FRESCA LIQUIDA
45 GR DI TUORLI D'UOVO FRESCHISSIMI
50 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
5 GR DI AMIDO DI MAIS
15 GR DI FARINA "00"
1/2 DI BACCA DI VANIGLIA BOURBON

Per la crema Diplomatica

250 GR DI CREMA PASTICCIERA
150 GR DI PANNA MONTATA FRESCA
1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO A VELO (più un po' per decorare)
20 GR DI GOCCE DI CIOCCOLATO FONDENTE

Occorrente

STAMPO PER TORTA DA 22 CM
RECIPIENTI
PENTOLINI
COLTELLO
FRUSTA MANUALE
MISURINO
SETACCINO
PENNELLO
SBATTITORE O PLANETARIA
SPATOLA

Per cominciare tirate fuori le uova dal frigorifero almeno 20 minuti prima dell'utilizzo, a temperatura ambiente sarà più facile montarle.

Pesate tutti gli ingredienti per realizzare il pan di spagna e setacciate la farina, la fecola e il lievito insieme.
Fate sciogliere il burro in un pentolino.
Per la bagna lo zucchero nell'acqua a fuoco medio e lasciate raffreddare, poi aggiungerete la grappa.
Accendete il forno a 180°gradi.

Pan di Spagna 
In un recipiente versate le uova, lo zucchero semolato, un pizzico di sale e l'estratto di vaniglia montate gli ingredienti con lo sbattitore a velocità media, per almeno 10 - 15 minuti, quando il composto risulterà chiaro e gonfio con una consistenza che vi permetterà quasi di ''scrivere'' con la pastella, potete spegnere lo sbattitore e aggiungere con un cucchiaio la farina miscelata con la fecola e il lievito in precedenza setacciati.
Mescolate il composto con una frusta manuale dall'alto verso il basso, per non smontare le uova, fino a completo assorbimento delle polveri, poi versate a filo il burro fuso (che deve essere freddo) e continuate a mescolare.
Versate il composto ottenuto nella teglia imburrata e infornate a 180°gradi per 25 minuti circa, fate la prova stecchino per verificare che il pan di spagna sia asciutto all'interno e lasciatelo raffreddare.

Crema Pasticcera

Mettete a scaldare a fuoco medio il latte con la panna e un quarto di bacca di vaniglia incisa.
In un recipiente versate i tuorli con lo zucchero semolato, i semi dell'altro quarto di bacca di vaniglia (ottenuti incidendo la bacca e raschiandoli via con un coltello) montate tutto fino ad ottenere un composto chiaro e omogeneo, aggiungete poi la farina e l'amido di mais, mescolate bene.
Appena il latte con la panna accennano a bollire, togliete la bacca di vaniglia e versate a filo sulle uova montate, mescolando con la frusta, poi mettete tutto il composto nel pentolino. 
A fuoco basso, continuando a mescolare fino a quando accenna a bollire, fate rapprendere la crema 1 minuto circa poi spegnete il fuoco e versate tutto in un recipiente, altrimenti nel pentolino la crema continuerà a cuocere.
Fate raffreddare per circa 1 ora.

Crema Diplomatica 
Montate la panna con lo zucchero a velo vanigliato, miscelate alla crema pasticciera molto delicatamente con la frusta, facendo movimenti dal basso verso l'alto.

Quando il pan di spagna sarà ben freddo, eliminate con un coltello la parte scura sopra e intorno, senza togliere troppo.

Praticate poi due tagli orizzontali ottenendo tre dischi, lasciate da parte quello centrale dal quale otterrete i pezzi per rifinire la torta.
Allo sciroppo di zucchero unite la grappa, mescolate e bagnate con l'aiuto di un pennello il primo disco, senza esagerare.
Versate metà della crema diplomatica che stenderete con l'aiuto di una spatola, aggiungete tutte le gocce di cioccolato.
Bagnate il secondo disco e versate la crema restante sopra e intorno alla torta, mettendone un po' di più sulla parte centrale, per dare l'effetto cupola alla mimosa.
Ora con i pezzetti di pan di spagna, ottenuti dal disco centrale, ricoprite tutta la torta.
Spolverate se vi piace con lo zucchero a velo e per dare un tocco di colore alla torta, potete utilizzare qualche candito di credo o arancia tagliato a listarelle da posizionare al centro della torta.
Fate raffreddare almeno qualche ora prima di consumarla, sarà più buona.


Torta Mimosa

Consigli

Potete bagnare il pan di spagna anche con uno sciroppo analcolico, tipo l'ananas.

Nota

Queste cose le avevo già accennate in un post precedente ma per chi non lo avesse letto:


Il Pan di Spagna Genovese differisce dal Pan di Spagna classico non solo per l'aggiunta di burro fuso ma anche per la lavorazione che viene fatta a caldo, ossia le uova vengono montate a bagnomaria e non a freddo.
Si dice Genovese perché creato da un cuoco genovese (Ciobatta Cabona) in occasione di un banchetto alla corte di Spagna.
Quello fatto da me in questo ricetta è simil genovese, io ho lavorato tutto a freddo, aggiungendo solo il burro.

La ricetta originale della Crema Chantilly è panna montata aromatizzata con la vaniglia e l'aggiunta di zucchero a velo, non come erroneamente si pensa in Italia la crema ottenuta dalla miscela di crema pasticciera e panna montata.
Si dice Chantilly perché creata da un cuoco francese (François Vatel) nel castello di Chantilly, in occasione di una festa in onore del re Luigi XIV.
La miscela di crema pasticciera e panna montata è la crema diplomatica.












lunedì 4 marzo 2013

Biscotti al cioccolato

La primavera si sente nell'aria.. ormai da settimane. 
Ieri era così percettibile anche in una grande città come Roma, dove il sole non lesina mai il suo splendore in qualunque stagione ed i parchi con il loro verde quasi sembrano avvertirti in maniera evidente dell'arrivo della bella stagione.
E allora dovremmo tutti stare meglio, con il sole che copre gran parte dell'Italia! 
Un popolo come il nostro, dovrebbe almeno goderne nell'umore, perché si sà che le popolazione latine odiano freddo, grigio e pioggia.
Ed invece non sembra cambiato nulla.
I volti angustiati, stressati, preoccupati e sfatti della gente ti fanno percepire un disagio più profondo, una fatica che spesso, troppo spesso ti fa dimenticare le piccole gioie quotidiane, quelle che ti fanno andare dritta una giornata anche quando va quasi tutto storto!
Sembra una follia pensare positivo ma bisogna partire da piccolissime cose soprattutto in questo momento storico, politico ed economico.
Che frase retorica eh!? 
Perdonate, volevo abbracciare tutto il delirio generale che ci avvolge.
Se dovete rimettere in sesto la vostra casa, che è un delirio (un termine a caso!), iniziate pian piano, non vi concentrate sul delirio totale o vi scoraggiate e gettate la spugna ancor prima di iniziare.
Si vede che è lunedì... sempre un po' cupo... eppure qualcosa di buono l'ho fatto.
Delle frolle al cioccolato con glassa di zucchero, a forma di stella perchè devo arricchire il mio carnet di stampini, alcuni non li trovavo e quindi tra cuoricini (che non ho mai amato tanto) e stelline.. per cambiare la tipica forma tonda, la scelta è stata scontata; stella batte cuore 2 a 0.
Biscotti friabili e croccanti, deliziosi nel latte (freddo o caldo), buoni nel thè ma eccezionali anche da soli!
La ricetta è frutto di mie elaborazioni di frolla negli anni ed è straprovata e testata. 
Se volete un buon biscotto al cioccolato fatto da voi, mettetevi all'opera ed in poco tempo avrete le vostre frolle al cioccolato.



Biscotti al cioccolato





























Ingredienti per 30 Biscotti
180 GR DI FARINA "00" più un po' 
30 GR DI CACAO AMARO IN POLVERE
150 GR DI BURRO
30 GR DI MARGARINA
95 GR DI ZUCCHERO DI CANNA 
1 TUORLO D'UOVO MEDIO
20 GR DI CIOCCOLATO FONDENTE GRATTUGIATO
1 CUCCHIAINO DI ESSENZA DI VANIGLIA
1 CUCCHIAINO DI FECOLA DI PATATE
1/2 CUCCHIAINO DI BICARBONATO
1/4 CUCCHIAIO DI SALE FINO

Glassa di zucchero
100 GR DI ZUCCHERO A VELO
6 GOCCE DI ESSENZA DI VANIGLIA
7-8 CUCCHIAINI DI ACQUA

Occorrente
RECIPIENTE
PLACCA DA FORNO
PELLICOLA
MATTERELLO
CARTA DA FORNO
SACÂPOCHE
STAMPINO A STELLA
GRATTUGIA
SETACCIO
PALETTA

Per cominciare setacciate in un recipiente la farina, il cacao, il bicarbonato, la fecola.

Biscotti
Nella stesso recipiente (o su un piano) con la miscela di farina, cacao, bicarbonato, fecola, aggiungete il cioccolato fondente grattugiato, il sale mescolate con la mano e nel centro mettete il burro e la margarina a pezzetti, lo zucchero di canna ed iniziate ad impastare per qualche minuto.
Poi aggiungete l'essenza di vaniglia e il tuorlo d'uovo leggermente sbattuto con una forchetta e continuate ad impastare velocemente, fate una palla con l'impasto rivestitelo di pellicola e fatelo riposare in frigorifero 30 minuti, intanto accendete il forno a 180°gradi.

Trascorso il tempo, su un piano spolverato di farina, stendete la pasta alta circa mezzo centimetro e con lo stampino ricavate dei biscotti che adagerete sulla placca rivestita di carta da forno.
Infornate a 180°gradi nel ripiano centrale del forno per circa 14 minuti, sfornate (fate attenzione i biscotti saranno morbidi e potreste romperli) con una paletta posizionateli su un vassoio per farli raffreddare bene.

Glassa di zucchero
In un bicchiere capiente mettete lo zucchero a velo, l'essenza di vaniglia, aggiungete i cucchiaini d'acqua pian piano mentre incominciate a mescolare molto velocemente con un cucchiaino la glassa, per evitare la formazione di grumi.
L'impasto risulterà denso e colloso, mettetelo nella sacâpoche e fate i vostri "disegni" a zig zag sui biscotti freddi. 
Fate asciugare almeno mezz'ora e poi addentatene uno o serviteli ai vostri amici.



Consigli
Importantissima la cottura, non dovete cuocerli troppo, i bordi non devono tendere al marrone scuro tipo nero, meglio un minuto in meno che in più.
Conservateli in un barattolo a chiusura ermetica, saranno fragranti fino a 5 giorni.
Se non avete la sacâpoche, potete fare un cono con la carta forno e utilizzarlo come tasca da pasticcere.


Nota
Il cucchiaino a cui mi riferisco nella ricetta è quello da thè che uso solitamente, leggermente più grande di quello per il caffè.










venerdì 1 marzo 2013

Cup, tablespoon, teaspoon..

Volete sperimentare nuove ricette?
Volete cimentarvi in una bella torta made in USA
Volete provare nuovi sapori e poi adattarli ai vostri gusti, prima dovete trovare la ricetta originale dalla quale partire.
Così.. iniziate la vostra ricerca per trovare la ricetta che vi soddisfa di più, quella che vi convince di più.
Consultate libri, riviste, setacciate la rete e capite che per fare una original recipe, è importante andare alla fonte e così consultate siti americani o magari anglosassoni. 
Quando credete di aver trovato la ricetta perfetta, arrivati all'elenco degli ingredienti vi accorgete che sorge un bel problema.
La misurazione degli ingredienti non avviene secondo unità di misura come i chilogrammi (ingredienti secchi) o i litri (ingredienti liquidi) che usiamo abitualmente noi, troverete: cup, tablespoon, teaspoon che altro non sono che.. tazza, cucchiaio, cucchiaino da thè.
Sarà sufficiente prendere una tazza qualsiasi?
E se a disposizione ho solo un cucchiaino da caffè, allora non andrà bene?
Inoltre per la cottura, vi accorgerete di un'altro problema, noterete temperature molto alte rispetto a quelle usate da noi.
Noi ci riferiamo alla scala Celsius e loro alla scala Fahrenheit, ecco la differenza.
E' importante seguire attentamente le dosi e l'esecuzione, soprattutto se decidete di fare un piatto mai fatto o ne pregiudicherete la riuscita.
Potete iniziare a consultare di nuovo libri o la rete per fare le dovute conversioni, un lavorone, soprattutto se siete fiscali come la sottoscritta.
Mi sono posta il problema, ho cercato di trovare una soluzione e la condivido con voi.
Non è esaustiva come avrei voluto, ma è un buon primo passo!
Dopo attenta ricerca, calcoli e traduzioni, ho deciso di lasciarvi una "tabella" o meglio dei dati, sui quali potete orientarvi qualora decidiate di eseguire una ricetta made in usa, queste misure valgono anche per i paesi anglosassoni.
Spero possa esservi utile!


Cup, tablespoon, teaspoon..



Generico:

Cup                              Tazza                                       225 - 230 gr
Tablespoon                    Cucchiaio                                   14 - 15   gr 
Teaspoon                      Cucchiaino                                    4 - 5    gr


Farine

1 Cup Cake/Pastry flour       1 Tazza di farina "00"                     115 gr
1 Cup all-purpose               1  Tazza di farina "0"                      125 gr
1 Cup hight gluten              1 Tazza di farina 1                         140 gr
1 Cup whole wheat             1 Tazza di farina integrale               120 gr
1 Cup bread flour               1 Tazza di farina manitoba              130 gr
1 Cup buckweat                 1 Tazza di farina di grano saraceno   120 gr

Zucchero

1 Cup granulated white sugar  1 Tazza di zucchero semolato          200 gr
1 Cup brown sugar                1 Tazza di zucchero bruno di canna  220 gr
1 Cup light soft brown sugar   1 Tazza di zucchero di canna chiaro  200 gr
1 Cup icing sugar                  1 Tazza di zucchero a velo              150 gr

Burro e Margarina

1 Cup butter                       1 Tazza di burro                             225 gr
1 Cup peanut butter            1 Tazza di burro di arachidi               260 gr
1 Cup margarine                1 Tazza di margarina                        215 gr

Olio vegetale

1 Cup vegetable oil             1 Tazza di olio vegetale                     200 gr

Miele, Sciroppo,Melassa

1 Cup honey                      1 Tazza di miele                              310 gr
1 Cup syrup                      1 Tazza di sciroppo                           310 gr
1 Cup molasses                  1 Tazza di melassa                           260 gr   

Acqua

1 Cup water                      1 Tazza di acqua                              230 gr

Cacao in polvere

1 Cup cocoa powder         1 Tazza di cacao in polvere                  100 gr

Formaggio 

1 Cup cream cheese          1 Tazza di formaggio cremoso             225 gr
1 Cup grated Cheddar       1 Tazza di Cheddar grattugiato            100 gr
1 Cup hard cheese            1 Tazza formaggio a pasta dura          100 gr

Frutta secca

1 Cup flaked almonds        1 Tazza di mandorle a scaglie              100 gr
1 Cup chopped walnuts      1 Tazza di noci tritate                         100 gr
1 Cup mixed dried fruit      1 Tazza di frutta secca mista               150 gr
1 Cup peanuts                  1 Tazza di arachidi                            200 gr
1 Cup seedless raisins        1 Tazza di uvetta senza semi              150 gr
1 Cup coconut dry shredded 1 Tazza di cocco secco                      80 gr

Panna, latticello, latte

1 Cup sour cream             1 Tazza di panna(liquida)                  230 gr
1 Cup buttermilk              1 Tazza di latticello                           240 gr
1 Cup milk                      1 Tazza di latte                                225 gr

Tablespoon

1 Tablespoon butter peanuts > burro d'arachidi                         20 gr
Tablespoon baking powder > lievito in polvere                        15 gr
1 Tablespoon baking soda     > bicarbonato                              15 gr
1 Tablespoon starch             > amido                                     10 gr
1 Tablespoon cocoa             > cacao                                      10 gr
Tablespoon brown sugar    > zucchero di canna bruno             12,5 gr
Tablespoon light s.b. sugar > zucchero di canna chiaro            15 gr
1 Tablespoon g. w. sugar      > zucchero semolato                    14 gr
1 Tablespoon salt                 > sale fino                                 20 gr



Abbreviazioni
tbs= tablespoon
tps=teaspoon


Temperature forno


225 F > 110 C

250 F > 130 C
300 F > 150 C
325 F > 160 C
350 F > 175 C
360 F > 180 C
350 F > 175 C
325 F > 160 C
400 F > 200 C
425 F > 220 C


Fonti 

Ne ho consultate moltissime, inserisco le fonti più attendibili, a mio parere:
 http://www.unamericanaincucina.com/ingredienti/
http://www.notedicioccolato.it/index.php?Art=2564
http://www.bariatriccookery.com/metric-conversion-chart
http://dessertfirstgirl.com/baking-conversions
http://it.wikipedia.org/wiki/Wiki
http://www.tuttowebitalia.com/convertitori/conversione_temperature_gradi_celsius_centigradi_gradi_fahrenheit.html
http://opentoronto.com/calculators/fahrenheit_to_celsius_convertitore_gradi_celsius_fahrenheit_C_F_C_ita.php



Nota

Per alcuni ingredienti 1 tazza corrispondeva ad un peso, che a volte in un'altra tabella (altra fonte) differiva di 5-10 grammi, dipende molto dalla consistenza dell'ingrediente tratto.
In ogni caso è ovvio che la quantità di un certo ingrediente varia in relazione al peso specifico, quindi per farvi un esempio: in due tazze delle stesse dimensioni, la quantità di olio di semi sarà leggermente diversa da quella dell'olio ex. d'oliva, perchè cambia il peso specifico dell'ingrediente.
Spesso questo non veniva tenuto in considerazione in alcune fonti, ma credo sia importante ricordarlo, soprattutto in pasticceria, dove le quantità delle dosi possono pregiudicare la riuscita del piatto.
Il teaspoon o cucchiaino da thè è leggermente più ampio di quello da caffè.
La conversione delle temperature ha anch'essa una leggera approssimazione.




lunedì 25 febbraio 2013

Riso venere con pesce a vapore e verdure

Tanti dolci ed ora un break, non solo per la linea ma anche per il fegato!
Non siamo più delle ragazzine .. il fisico cambia, metabolizza tutto in maniera diversa.. purtroppo!
La mia età? 
Credo che dopo i 35 una signora non debba assolutamente, in nessun caso rispondere a questa domanda, per quale motivo poi?
A meno che non si strettamente necessario.
Un tempo, non avrei mai immaginato di pronunciaro queste parole.. mai dire mai!
Anche se qualche giorno fa, qualcuno ha suonato alla porta di casa ed io ho chiesto:
<<Chi è?>> e dall'altra parte della porta mi sono sentita rispondere 
<<C'è papà o mamma? Sono un'agente della folletto!>>.
Ho fatto un sorriso che stava per tramutarsi in una risata fragorosa, ma poi mi sono trattenuta ed ho risposto: <<no, non ci sono (ed era la verità!)>>.
Ed il tipo: <<Quando possiamo trovarli?>>
Ed io sempre da dietro la porta chiusa: << La sera >> 
<<Ok allora ripassiamo, ciao!>>.
Ho iniziato a ridere, dopo aver controllato dallo spioncino che si era allontanato.
Ora.. e va bene che ho risposto mentre ero intenta a fare altro, quindi non con voce decisa.
E va bene che mi piace giocare con la voce (un passato da speaker radiofonica che aiuta) ma non era questo il caso, posso anche capire che attraverso la porta il suono della voce cambia, ma scambiarmi per una bambina? 
Volevo aprire la porta per fargli una pernacchia e un sorriso, come ogni bambina avrebbe fatto e vedere la sua espressione, ma ho desistito perché in realtà, volevo abbracciarlo.
Quel ragazzino che mi aveva scambiata per una bambina.
Io che avevo dato un'occhiata attenta allo specchio poche ore prima scoprendo altre rughe. 
Io che avevo indagato la mia capigliatura sotto le luci spietate della lampada al neon ed avevo scoperto nuovi capelli bianchi, venivo scambiata per una che al massimo poteva andare alle scuole dell'obbligo!
Cosa può fare una voce senza la presenza di un occhio.. delle Magie...
Parlando invece di semplicità.. e non di artifizi, questo piatto vi farà assaporare il gusto di un cibo sano e leggero.
Riso venere, un riso integrale, privo di glutine, facilmente digeribile, ricco di ferro, silicio e selenio, per citare alcune caratteristiche.
Filetti di platessa (nel mio caso) ricchi di vitamine, di potassio, di fosforo, poveri di grassi e cotti a vapore.
E poi il benessere di verdure crude, ortaggi nel caso specifico, quali carote e sedano.
Tutto racchiuso in un'unico piatto che non tradisce il gusto ed il sapore, grazie alle erbe di Provenza, al limone e ad un ottimo olio extravergine d'oliva.
In pochi minuti porterete in tavola un piatto colorato, semplice e che fa bene.


Riso venere con pesce a vapore e verdure




Ingredienti
per 2 persone

150 GR DI RISO VENERE
150 GR DI FILETTI DI PLATESSA o MERLUZZO o NASELLO (pulito e deliscato)
1 CAROTA GRANDE
1 COSTA DI SEDANO
1 CUCCHIAINO DI ERBE DI PROVENZA ESSICCATE
1 MAZZETTO DI PREZZEMOLO FRESCO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1/2 LIMONE
SALE

Occorrente
1 VAPORIERA o UNA PENTOLA CON UNO SCOLA VERDURE IN METALLO
1 PENTOLA
1 PELAPATATE
1 MANDOLINA O GRATTUGIA MULTIFORO
BICCHIERE

Per cominciare mettete sul fuoco 2 pentole: una servirà per lessare il riso e l'altra per la cottura a vapore del pesce.
Lavate e mondate la carota e tagliatela a rondelle sottili con l'aiuto della mandolina, fate lo stesso con il sedano.
Sminuzzate finemente il prezzemolo.

Appena l'acqua delle pentole arriva ad ebollizione, in una versate un po' di sale ed il riso venere, mentre nella vaporiera versate le erbe di Provenza, un pizzico di sale e mettete i filetti di pesce a cuocere.
Il riso venere il genere impiega dai 15 ai 18 minuti per cuocere, mentre per il pesce 12 minuti saranno sufficienti (parlo di pesce fresco non surgelato).

In un bicchiere versate 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, la spremuta di mezzo limone ed emulsionate il tutto, sbattendo vigorosamente con i rebbi di una forchetta.
Versate questa emulsione sul pesce, cospargete con metà del prezzemolo e aggiustate di sale.
Cotto il riso, scolate bene, versate in un piatto ed aggiungete: le carote, il sedano, il pesce fatto a pezzetti con la sua emulsione (che farà da condimento), il restante prezzemolo e mescolate bene.
Lasciate riposare per 5 minuti, mescolate nuovamente e servite.

Riso venere con pesce a vapore e verdure




Consigli
Utilizzo spesso le erbe di Provenza, qualora non riusciate a reperirle potete utilizzare un mix di timo, rosmarino, basilico, salvia e menta.



Nota
Se non trovate del buon pesce fresco, potete utilizzare anche quello surgelato ma in questo caso la cottura a vapore sarà più lunga, potete anche decidere di bollire il pesce per 5 minuti in acqua.