martedì 18 marzo 2014

Soufflé di zucca e robiola con crema di fave fresche e mentuccia romana.. ciak prima!

Soufflé..
Questa la sfida di Marzo dell'Mtc, proposta da Fabiana che non è soltanto una foodblogger ma una cuoca, una chef, una professionista del settore, da lei non potevamo aspettarci una sfida diversa.
Il soufflé, diciamolo apertamente, non è la base della cucina casalinga Italiana, non lo si mangia abitualmente, molte persone che conosco, bravissime cuoche per passione, non si sono mai cimentate in un'esperienza, che definirei mistica, come quella di preparare un soufflé.
E' una preparazione che necessita di qualche attenzione in più e di qualche preghiera, per ottenere un ottimo risultato finale.
Una nuvola che si gonfia, un'interno soffice e umido, sapori che si spandono sul palato al primo assaggio, bisogna provare per sapere di cosa parlo.
La prima volta che ho sentito parlare di soufflé, è stato molti anni fa, in un notissimo film con Audrey Hepburn: "Sabrina"..chi non lo conosce?!
La scena del soufflé, è molto divertente e non racchiude solo l'essenza magica che riguarda questo piatto, ma anche quello che da sempre penso sulla cucina: mettiamo un po' di noi dentro ogni piatto che prepariamo e volente o nolente, ci infiliamo anche il nostro stato d'animo.
Penserete che sto esagerando, ma capita spesso che se sono triste o allegra, lo stesso piatto con gli stessi ingredienti venga diversamente e parlo di una casistica monitorata nel tempo!
Sta iniziando a venir fuori il pizzico di follia che mi contraddistingue, sorry...
Ma torniamo a noi..
Solo una volta, anni fa, avevo tentato di cimentarmi nel soufflé, ricetta con una base classica e formaggio, senza troppe cure o accorgimenti avevo azzardato, un fiasco totale, quindi l'ho rimossa, non la considero e parto dalla ricetta di Fabiana per iniziarmi al Soufflé, con tutti i crismi.
La mia proposta, un soufflé con zucca e robiola, accompagnato da una crema vellutata di fave fresche e mentuccia romana.
Ho scelto la zucca di chioggia, che secondo me è meno acquosa di altri tipi (ma forse sbaglio non sono una chef!) ed ha una consistenza corposa e un sapore più intenso, amalgamata ad un formaggio morbido come la robiola con la sua punta acidula, abbinato ad una nota di freschezza data dalle fave novelle, perfette con la mentuccia romana.
Il soufflé si è gonfiato bene ma tempo di tirarlo fuori purtroppo ha iniziato ad andare giù e così ho deciso anche di sformarlo, operazione difficilissima senza afflosciarlo del tutto, ma la sorpresa è stata il sapore, ottimo direi , un accostamento che nella testa funzionava e anche al palato non ha deluso!
Per concludere, confermo ad Alessandra, che anche il soufflé secondo Fabiana (ossia seguendo la sua ricetta base), si può congelare e cuocere, ho dovuto provarci, perchè la mia macchina fotografica è definitivamente andata e non ho potuto ancora sostituirla con una nuova, vado ancora di smrtphone e quindi.. quando ho cotto i soufflé per la foto, dovevo avere una luce decente, ma non c'erano i commensali che hanno assaggiato la versione surgelata, senza accorgersi di niente,  approvandola appieno, anche se.. me la sono cantata subito, forse per stupire di più!

Soufflé di zucca e robiola con crema di fave fresche e mentuccia romana






Ingredienti
per 8 - 10 mini soufflé

Per il soufflé
300 ML DI PANNA FRESCA
3 CUCCHIAI DI MAIZENA
30 GR DI BURRO (più la q.b. per imburrare gli stampi)
6 UOVA MEDIE FRESCHE
180 GR DI ZUCCA DI CHIOGGIA PULITA (priva di semi e buccia)
70 GR DI ROBIOLA
1 CUCCHIAIO SCARSO DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1/4 DI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA
SALE FINO
NOCE MOSCATA
10 CUCCHIAI ABBONDANTI DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO per gli stampi 

Per la crema
250 GR DI FAVE FRESCHISSIME SGUSCIATE
1 CUCCHIAIO DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1 CUCCHIAIO TRITATO DI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA 
1 MAZZETTO DI MENTUCCIA ROMANA FRESCA
SALE FINO
ACQUA

Occorrente
STAMPI MINI 8 - 10
PENTOLA
PADELLA ANTIADERENTE
RECIPIENTI
FRULLATORE
FRUSTA MANUALE
GRATTUGIA
SETACCIO
PENNELLESSA
FRULLATORE

Per cominciare con una pennellessa imburrate accuratamente gli stampi, spolverateli con del Parmigiano Reggiano grattugiato e metteteli in frigorifero fino al momento dell'utilizzo.

La crema
In un pentolino versate l'olio ex.d'olivaun quarto di cipolla rossa fatta a pezzetti, accendete a fuoco medio e fate andare qualche minuto, aggiungete le fave sgusciate, rimestate altri due o tre minuti, mettete un po' di sale finoabbondante mentuccia a pezzetticoprite le fave con acqua e portate a bollore.
Non appena bolle abbassate il fuoco e fate cuocere almeno 8 - 10 minuti, poi spegnete, frullate tutto e passate al setaccio, per ottenere una consistenza più vellutata.

Il soufflé
Accendete il forno a 200°gradi.
Tirate fuori dal frigorifero le uova, vanno utilizzate a temperatura ambiente.
In una padella antiaderente versate un cucchiaio d'olio ex. d'olivaun cucchiaio di cipolla di Tropea (triturata con un coltello) fate rosolare uno, due minuti a fuoco basso, aggiungete la zucca a cubettiuna presa di sale fino, coprite con un coperchio e fate cuocere circa 12 - 15 minuti, rimestando di tanto in tanto. 
Quando la zucca risulta morbida, spegnete versate in un recipiente la zucca e schiacciatela con l'aiuto di una forchetta, fino a ridurla in una purea.
Aggiungete alla purea di zucca, aggiungete la robiola, una buona grattugiata di noce moscata e amalgamate tutto con un cucchiaio.

In un recipiente setacciate la maizena e mescolatela con qualche cucchiaio di panna frescail resto della panna versatela in un pentola e portate a bollore.
Raggiunto il bollore versate il mix di maizena e panna, con l'aiuto di una frusta mescolate bene e continuate a cuocere a fiamma bassa fino ad ottenere una crema spessa, spegnete il fuoco ed aggiungete il burro continuando a mescolare con la frusta.
Dividete i tuorli dagli albumi, avendo cura di non toccare gli albumi con le mani e di non sporcarli con il tuorlo.
Versate i tuorli una alla volta nella pentola, sempre mescolando fino a farli incorporare completamente al composto, a questo punto unite il mix di zucca e robiola ed amalgamate bene.
Con lo sbattitore montate a neve gli albumiaggiungeteli poco alla volta al composto di panna maizena robiola e zucca, facendo movimenti dal basso verso l'alto, una volta ottenuto un composto omogeneo riempite gli stampi per 3/4 ed infornate (forno statico) a 200°gradi per 15 - 18 minuti.
Quando si gonfia e l'esterno è dorato e compatto, è pronto.
Poi pregate, perché il soufflé resista all'escursione termica... servite caldi, accompagnati dalla crema, sono una delizia, una nuvola di sapori!

Soufflé di zucca e robiola con crema di fave fresche e mentuccia romana


























Con questa ricetta partecipo all'Mtc n.37 





lunedì 10 marzo 2014

Torta di mele con olio extravergine d'oliva senza lievito

Una torta di mele.. va sempre bene!
Colazione, merenda, dopo cena, se poi utilizziamo ingredienti genuini per realizzarla, allora godrete di un dolce perfetto.
La classica torta di mele che preparo sempre è con il burro, trovate qui la ricetta, riscuote sempre un gran successo, ma in vista della primavera ho deciso di sperimentare qualcosa di nuovo, grazie ad una ricognizione tra ricette di zie e nonne, ho fatto degli aggiustamenti di dosi ed ho realizzato una torta di mele morbida e profumata.
Ho utilizzato un buon olio extravergine d'oliva, leggero e con un sapore non invadente, altrimenti rischiate di compromettere il gusto della torta e del semplice bicarbonato per la lievitazione, niente lieviti chimici.
E già, per chi non lo sapesse, un modo per lievitare i dolci senza il noto lievito chimico in bustine è proprio quello di mescolare il classico bicarbonato di sodio con un ingrediente acido, in questo caso lo yogurt, questo favorirà la produzione di anidride carbonica necessaria per la lievitazione in cottura; se poi montate bene l'impasto, inglobando un bel po' di aria, il risultato risulterà eccellente!
Otterrete una torta di mele soffice, leggera, il sapore delle mele farà il resto e vi assicuro che la torta avrà vita breve!

Torta di mele con olio extravergine d'oliva senza lievito




Ingredienti
stampo da 22 cm

180 GR DI FARINA "00"
80 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO BIANCO
50 GR DI ZUCCHERO MUSCOVADO
3 UOVA
100 GR DI YOGURT BIANCO
40 GR DI LATTE FRESCO
85 GR DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA LEGGERO
SEMI DI 1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON
BUCCIA GRATTUGIATA DI 1/2 LIMONE NON TRATTATO
1 CUCCHIAINO DA CAFFE' DI BICARBONATO DI SODIO
1/4 DI CUCCHIAINO DA CAFFE' DI SALE FINO
2 MELE GRANDI FUJI
40 GR DI ZUCCHERO A VELO


Occorrente
STAMPO DA 22 CM
RECIPIENTE
CARTA FORNO
SBATTITORE o PLANETARIA
GRATTUGIA
SETACCIO

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti, setacciate in un recipiente la farina, il bicarbonato, il sale e mescolate con un cucchiaio.
Accendete il forno a 180°gradi.

In un'altro recipiente, versate lo zucchero semolato, lo zucchero muscovado, le uova, grattugiate la buccia di mezzo limone e aggiungete i semini di mezza bacca di vaniglia (incidendo la bacca nel senso della lunghezza e raschiando i semini con un coltello) iniziate a montare con lo sbattitore almeno per 10 minuti.
Una volta ottenuto un composto gonfio e spumoso, aggiungete, sbattendo a velocità minima, l'olio extravergine d'oliva a filo, lo yogurt e il latte, fate amalgamare tutti gli ingredienti per qualche minuto, poi spegnete e tenete da parte l'impasto, intanto rivestiste lo stampo per la torta, con carta da forno.
Sbucciate le mele, eliminate il torso, dividetele in quattro grandi spicchi e poi affettatele sottilmente, partendo dal lato corto, aggiungete una mela nell'impasto, mescolando con un cucchiaio e utilizzate l'altra per decorare.
Versate l'impasto nello stampo rivestito, distribuitelo in modo uniforme, aggiungete le fettine di mele sopra, formando cerchi concentrici.
Infornate a 180° gradi per 35 minuti circa.
Fate la prova stecchino per vedere se la torta è cotta, sfornate e lasciate raffreddare, sformate e spolverate con zucchero a velo.

Torta di mele con olio extravergine d'oliva senza lievito


Consigli
Potete aggiungere anche un'altra mela all'impasto, dipende dai vostri gusti.
Se non avete la carta da forno potete imburrare lo stampo.





sabato 8 marzo 2014

Festa della donna

Non ho mai festeggiato l'8 Marzo, cerco di farlo tutti i giorni. 
Vi sembrerà una frase retorica, forse lo è, ma la verità è che le feste hanno valore se sono precedute e seguite da un'idea, un sentimento, una verità... e la verità non dovrebbe essere solo per un giorno, ma durare nel tempo.
Avere cura di noi e rispetto per tutte le donne, anche per quelle che non ci piacciono ed essere attive nel cambiamento di una società che ci loda, solo quando facciamo, ci comportiamo, ci vestiamo e parliamo come ci si aspetta da una donna.
Triste sì, ma è ancora così e spesso sono altre donne a relegarci al margine.
Siamo diverse dai nostri amati uomini, dobbiamo insegnargli prestissimo che la diversità è solo una ricchezza e che devono guardarci per quello che siamo: persone.
Un pensiero a tutte le donne: le nevrotiche, le calme, le insoddisfatte, le insicure, le felici, le prudenti, le folli e quelle che amano essere donne.
Così... voglio augurare buona festa della donna a tutte!
Non amo le mimose, l'unica che mi piace la trovate qui e.. buona primavera a tutte!


Mimosa

martedì 4 marzo 2014

Involtini di asparagi in sfoglia di riso e under construction!

Il 14 Febbraio, a parte essere San Valentino, è la data che segna l'inizio della mia avventura in rete con Home made.
Quest'anno l'ho completamente dimenticata!
Sono passati due anni, tante ricette, molte scoperte, sfide, tante persone conosciute e molto lavoro.. per chi non lo sapesse dietro ogni post, c'è lavoro.
Cucinare, fare ricerche sugli ingredienti, allestire piccoli o grandi set dove mettere il nostro piatto, cercare una nuova forchetta o una tovaglia in un negozio, senza lasciarci il portafoglio! 
E fotografare, con i mezzi a disposizione che ognuna di noi ha e che spesso parlo per esperienza, non sono il massimo!
Ma soprattutto una foodblogger, osserva ed impara, è bel lavoro o forse sarebbe meglio chiamarla passione!
La maggior parte delle foodblogger non vive di blog, in pochissime riescono a farlo, vedi: Martha Steward, Nigella, per citare le più famose, il resto di noi fa altro per campare! 
Ma una blogger trova il tempo ed il modo per dedicarsi al proprio spazio in rete, per creare e condividere, due parole bellissime che associo spesso al cibo.. 
Allora, è o non è una passione quella della foodblogger?
Ho pensato ad un restyling di Home made per questo compleanno in ritardo, ma non sono una scheggia in queste cose e soprattutto non ho in mente un'idea chiara, così se notate qualche modifica è perché.. ci sto lavorando!
Forse si tratterà solo di un piccolo lifting, mi scuso comunque per eventuali inconvenienti in questa fase, under construction.
Mentre metto mano alle vecchie ricette e alle vecchie foto, rabbrividisco; ho avuto l'intenzione reale di cancellare alcuni post: foto inguardabili, ma poi mi sono detta che anche quelle foto, erano parte del percorso e così ho desistito.. 
Menomale.. si migliora!
Ma passiamo alla ricetta, semplicissima e di gran gusto.
Asparagi freschi, avvolti in un tripudio di sapori e un velo di riso...
Involtini di asparagi in sfoglia di riso, prosciutto crudo e formaggio, cotti in forno in 10 minuti, un antipasto o un contorno perfetto e leggero!



Involtini di asparagi in sfoglia di riso




Ingredienti

per due persone


12 ASPARAGI FRESCHI

4 SFOGLIE DI RISO
6 FETTE SOTTILI DI PROSCIUTTO CRUDO (San Daniele per me)
4 CUCCHIAI DI FORMAGGIO SEMI STAGIONATO GRATTUGIATO (Gruviera)
4 CUCCHIAINI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE

Occorrente

RECIPIENTE
CARTA DA FORNO
TEGLIA
CANOVACCIO DI COTONE
GRATTUGIA MULTIFORO
PENNELLO DA CUCINA

Per cominciare pulite e lessate in acqua leggermente salata gli asparagi freschi, per 5 minuti, trovate quì le indicazioni e teneteli da parte.

Grattugiate il parmigiano reggiano finemente e il formaggio semi stagionato nella grattugia con il foro più grande, ottenendo dei piccoli bastoncini.
Accendete il forno a 180°gradi ventilato.

Mettete i fogli di riso in un recipiente pieno d'acqua per 1 minuto poi stendeteli, delicatamente su un canovaccio per togliere l'acqua in eccesso.




Mettete delicatamente la sfoglia di riso su un piatto, aggiungete una fetta di prosciutto crudo, tre asparagi sopra quasi a fare una croce col prosciutto che li avvolgerà all'altezza del gambo, poi mettete il formaggio semi stagionato, il Parmigiano Reggiamo e chiudete l'involtino.

Per chiudere, avvolgete la sfoglia di riso prima sulle punte degli asparagi e dalla parte opposta, quasi ad ottenere una forma rettangolare e poi iniziate ad avvolgere dal lato lungo, arrotolate fino a chiudere tutto.




Spennellate gli involtini con olio extravergine d'oliva, adagiateli su una teglia rivestita con carta da forno e fate cuocere in forno a 180° gradi ventilato per circa 8 - 10 minuti, avendo cura di girare gli involtini a metà cottura per farli colorire da entrambi i lati.

Sfornate e consumateli caldi!


Involtini di asparagi in sfoglia di riso



Note

Queste sfoglie di riso, sono quelle utilizzate per dare gli involtini cinesi, si comprano in negozi forniti, non si trovano in tutti i supermercati, ma non è così difficile reperirli dato la diffusione del cibo fusion.

mercoledì 26 febbraio 2014

Chocolate Chip Cookies.. seconda versione

Ancora biscotti!
Fase croccante, in casa Home Made.
A volte, al risveglio vorremmo avere una torta soffice da mordere, altre volte qualcosa di croccante, che non perda la sua consistenza inzuppato nel latte, in ogni caso qualcosa di genuino fatto in casa magari!
Spesso abbiamo poco tempo a disposizione per "pasticciare" in cucina e ci affidiamo ai prodotti in vendita, ma se vogliamo qualcosa di buono e veloce da realizzare, niente di meglio dei Chocolate Chip Cookies, una ricetta già postata in passato, trovate quì la prima versione, quella di oggi è la seconda!
Sperimentare e trovare qualcosa di nuovo che affascini il palato, è il mio mantra, così capita di fare buone scoperte o di restare delusi e tenersi strette le vecchie ricette.
La ricetta di oggi è una bella scoperta, fatta grazie ad un libro comprato qualche settimana fa, "California Bakery - i dolci dell'America".
Un libro affascinante, non solo per le ricette e le fotografie che custodisce all'interno, ma per la storia che racconta.
Persone che fanno una scommessa, persone che ci mettono la faccia, il cuore e la volontà per creare un posto speciale nel cuore di Milano che regala ai visitatori dei dolci American style ed un ambiente accogliente.
Così mi sono cimentata nei biscotti, che non mancano mai nelle cucine americane, sono semplici da fare ed hanno un gusto meraviglioso, buoni in qualsiasi momento della giornata!
Ho apportato delle piccole modifiche alla ricetta presente nel libro, ho dimezzato le dosi e non avendo la melassa a disposizione, ho sostituito una parte dello zucchero semolato con lo zucchero muscovado (che ha il tipico sapore della melassa) inoltre ho messo i fiocchi di mais al posto dei fiocchi di avena.
Il risultato è ottimo, un biscotto croccante, friabile con pezzi di cioccolato fondente che si sciolgono sul palato, regalando un'esplosione di sapore, che vi avverto.. potrebbe creare assuefazione!


Chocolate Chip Cookies





Ingredienti
per 20 biscotti piccoli

100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO BIANCO

40 GR DI ZUCCHERO MUSCOVADO
115 GR DI BURRO (per me Lurpak)
1 UOVO
1/3 dei SEMI DI UNA BACCA DI VANIGLIA
200 GR DI FARINA "00"
20 GR DI FIOCCHI DI MAIS (triturati)
1,25 GR DI BICARBONATO (1/4 di cucchiaino da thè)
1 GR DI SALE FINO (1 punta di cucchiaino da thè)
75 GR DI PEZZETTI DI CIOCCOLATO FONDENTE o GOCCE DI CIOCCOLATO 

Occorrente

PLACCA DA FORNO
CARTA DA FORNO
MIXER o FRULLATORE
FRUSTA MANUALE
CARTA PELLICOLA
RECIPIENTI
SETACCIO
PALETTA

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti e tirate fuori il burro dal frigo (almeno 20 minuti prima di lavorarlo).

Con l'aiuto di un mixer, triturate per qualche secondo i ficchi di mais. 

In un recipiente versate gli ingredienti umidiil burro a dadini, lo zucchero semolato e muscovado, i semi della bacca di vaniglia, mescolate energicamente con un cucchiaio o una frusta a mano, fino ad ottenere un impasto omogeneo, poi aggiungete l'uovo e continuate a mescolate fino a completo assorbimento.

In un altro recipiente versate gli ingredienti secchi: la farina setacciata, il bicarbonato, il sale e i fiocchi di mais triturati, mescolate tutto con un cucchiaio.
A questo punto aggiungete gli ingredienti secchi agli ingredienti umidi, poco alla volta, sempre mescolando,versate le scaglie di cioccolato fondente ed amalgamate tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo, coprite il recipiente con carta pellicola e mettetelo in frigorifero per 30 minuti.
Intanto accendete il forno a 170°gradi.
Rivestite la placca con carta da forno, prendete l'impasto e con le mani fate velocemente delle palline (circa 4 centimetri di diametro) posizionatele sulla placca e schiacciatele leggermente col palmo della mano.
Distanziate i biscotti almeno 5 - 6 centimetri uno dall'altro, perché in cottura si espandono, mettete a cuocere per circa 18 minuti a 170° gradi (non devono essere troppo scuri).
Sfornate, con l'aiuto di una paletta, adagiate i biscotti (ancora morbidi si induriranno una volta freddi) su di un un piano per farli raffreddare.
Aspettate, se riuscite, almeno 15 minuti prima di addentarne uno!

Consigli

Qualora cuociate i biscotti, a più riprese, riponete l'impasto crudo in frigorifero, tra una cottura e l'altra.


venerdì 21 febbraio 2014

Biscotti di pasta frolla con marmellata di arance

C'è frolla e frolla!
Sottotitolo: in pasticceria non si può improvvisare.
A meno che... non abbiate un po' di esperienza, non conosciate le caratteristica chimico-fisiche degli ingredienti e non possediate un certo talento per la pasticceria!
In cucina la creatività è importante, direi essenziale, ma lo è altrettanto la conoscenza, perché ci permette di giocare meglio con il nostro istinto... 
Conoscere e creare vanno a braccetto, soprattutto quando si tratta di dolci!
Una buona frolla deve essere friabile, croccante al punto giusto, non troppo grassa.
Bisogna avere in mente due o tre cose, prima di cimentarsi, soprattutto se volete fare delle variazioni alle ricette.
Saper per esempio che il glutine è presente nelle farine in quantità variabile, a seconda del tipo di farina e si origina in presenza di proteine (gliadina e glutenina) e acqua, rendendo gli impasti elastici, tutto quello da evitare per una buona frolla.
Quindi è bene ricordare che per una frolla fatta ad arte, la farina migliore da usare è quella debole, cioè quella con un basso contenuto di glutine.
In genere vengono utilizzate le farine W 150/180 (il simbolo W indica appunto la forza della farina) queste farine spesso sono le più raffinate, indicate con il simbolo "0" o "00" (il doppio zero indica appunto il maggior grado di raffinazione).
Il burro, altro elemento fondamentale, deve essere di ottima qualità, vi consiglio quello ottenuto da centrifugazione, essendo lavorato a basse temperature evita la formazione di carica microbica e quindi non necessità di ulteriori raffinazioni industriali, come invece accade per il burro ottenuto da affioramento.
Lo zucchero, altro elemento cardine, dona colore e croccantezza alla frolla, può essere di diversi tipi, ma ricordate che più aumentate la sua quantità nell'impasto, maggior compattezza otterrete dopo la cottura della frolla, perchè cuocendo caramellizza.
E' consigliabile lo zucchero semolato per la frolla classica (crostate, basi e gusci da riempire) e lo zucchero a velo nella frolla montata e nella piccola pasticceria.
Infine le uova, devono essere freschissime, il tuorlo è composto essenzialmente di grassi, mentre l'albume con il suo alto contenuto di acqua reagirà con il glutine presente ne aumenterà l'elasticità e la resistenza, donando più compattezza alla frolla, una volta cotta.
Potete utilizzare anche tuorli sodi invece che quelli crudi, questo renderà la frolla più fine e delicata.
Altre regole da non dimenticare: lavorare poco l'impasto per la frolla e farlo riposare in frigorifero, frollare appunto, come si usa fare per certi tipi di carne, da qui pare nasca il nome di questo impasto.. pasta frolla.
Nella frolla comune, impastata a mano o con il mixer, è necessario il riposo dell'impasto, cosa che non serve per la frolla montata che si lavora in planetaria montando lo zucchero con il burro, aggiungendo poi il resto degli ingredienti e si utilizza il sacâpoche per distribuirla negli stampi o in teglia.
Queste sono solo delle indicazioni generali, per darvi l'idea di quanti "dettagli" da considerare, per la riuscita di una buona frolla.
Ci sarebbe ancora molto altro da dire.. ma io non sono una chef pasticciera, sono solo una dilettante che prende nota: libri, riviste, web, per cercare di ottenere risultati migliori nelle sue sperimentazioni in cucina.
Per il week end vi consiglio questi biscotti di pasta frolla con marmellata di arance, ottimi in qualsiasi momento della giornata.
Un esperimento collaudato e ben riuscito, con variazioni alla frolla che utilizzo di solito.
I biscotti  sono friabili, si sciolgono in bocca grazie all'utilizzo di tuorli sodi,dello zucchero a velo e la marmellata di arance, naturalmente home made, regala una punta di acidità che si sposa perfettamente con la dolcezza della frolla.
Provateli e poi mi direte!


Biscotti di pasta frolla con marmellata di arance




Ingredienti
per 12 biscotti

150 GR DI FARINA "00"

75 GR DI BURRO DI OTTIMA QUALITA' (per me Lurpak) 
45 GR DI ZUCCHERO A VELO (più un po' per spolverare i biscotti)
3 TUORLI SODI
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON 
1 PRESA DI SALE FINO
3 - 4 CUCCHIAI DI MARMELLATA DI ARANCE

Occorrente

PLACCA DA FORNO o TEGLIA
RECIPIENTE
CARTA FORNO
CARTA PELLICOLA
PENTOLINO
SETACCIO
MATTERELLO
CUCCHIAINO 

Per cominciare mettete un pentolino con dell'acqua sul fuoco, non appena raggiunge il bollore, versate i tuorli d'uovo all'interno uno alla volta e fate cuocere 8 minuti, toglieteli dall'acqua con un cucchiaio e teneteli da parte.

Pesate tutti gli ingredienti che vi occorreranno per la frolla, tirate fuori il burro dal frigo 5 minuti prima di utilizzarlo (si lavora meglio intorno agli 11°-12° gradi).

In un recipiente setacciate la farina e lo zucchero a velo, aggiungete il pizzico di sale, i semi di mezza bacca di vaniglia (incidendola con un coltello nel senso della lunghezza) date una mescolata, poi il burro freddo a dadini e i tuorli d'uovo passati al setaccio (aiutatevi con un cucchiaio per questa operazione).

Iniziate ad impastare il composto con la punta delle dita, molto velocemente, una volta che inizia a compattarsi passatelo su un ripiano e con le mani fatene un panetto, rivestitelo con carta pellicola e riponetelo in frigorifero per almeno 40 minuti.
Accendete il forno a 180°gradi.


Trascorso il tempo necessario, dividete il panetto di frolla in 12 pezzi, con l'aiuto di un coltello, fate delle palline (lavoratele velocemente) e schiacciatele un po' con l'aiuto del matterello (il biscotto deve essere alto circa 1,5 centimetri) praticate un incavo al centro con l'aiuto di un polpastrello o con la parte tonda dell'impugnatura di un coltello.


Aggiungete un po' di marmellata di arance nell'incavo, aiutandovi con un cucchiaino (senza esagerare o fuoriuscirà in cottura).


Mettete i biscotti sulla placca rivestita di carta forno ed infornate a 180° gradi per 15 minuti circa, devono appena prendere colore.Sfornate i biscotti, toglieteli dalla placca calda o continueranno a cuocere, fateli raffreddare circa 10 minuti e spolverate con zucchero a velo.

Biscotti di pasta frolla con marmellata di arance



Consigli

Invece di fare delle palline con la frolla, potete stenderla con il matterello (altra circa 1,5 centimetri) una volta tolta dal frigorifero ed ottenere i biscotti coppandoli con l'aiuto di un bicchiere piccolo o un mini coppa pasta.
Potete aggiungere la marmellata ai biscotti anche dopo la cottura, praticate il buco, cuoceteli e poi versate la marmellata fresca dopo averli sfornati, in questo caso vi consiglio di spolverarli prima con lo zucchero a velo e poi aggiungere la marmellata, per avere un risultato estetico migliore.
Se non avete la bacca di vaniglia, potete sostituirla con la scorsa grattugiata di mezzo limone non trattato o mezza bustina di vanillina.


Nota
Fonti utilizzate per il post: "Peccati di gola" di Luca Montersino, Wikipedia.

giovedì 13 febbraio 2014

Strudel di mele, mirtilli rossi, pinoli, zest di arancia e.. crema inglese

Non so se conoscete l'Mtc, per coloro che leggono il mio blog per la prima volta quello che segue sembrerà una follia ed invece è un gioco!
Un gioco di quelli belli, di quelli pensati bene, di quelli che ti insegnano cose nuove e ti fanno conoscere gente.
L'Mtc è un po' una filosofia di pensiero, una sfida culinaria che avviene sul web a colpi di ricette, creatività e foto, ovviamente!
Non è una gara tra chef stellati o professionisti del mestiere, ma una "singolar tenzone" tra appassionati di cucina.
Cosa si vince?
Non c'è un premio reale, c'è la soddisfazione di aver convinto con la propria ricetta, aver imparato e soprattutto di avere la possibilità di scegliere il tema della prossima sfida.
Una volta che si entra nel gioco si partecipa tutti i mesi, se non puoi farlo.. sei fuori.
Non sempre possiamo far fronte a tutti gli impegni presi, per diversi motivi, più o meno seri e anche io ho dovuto abbandonare il gioco lo scorso anno, ma ora vorrei rientrare in gara con la ricetta di Mari che ha vinto la gara di gennaio ed ha proposto lo Strudel per la sfida di Febbraio.
Confesso, lo Strudel non è tra i miei dolci preferiti, nonostante io ami le mele e confesso anche di non averne mai fatto uno.
Quindi una vera sfida, mi sono messa a pensare e poi all'opera...
Fare e poi tirare la sfoglia con le indicazioni di Mari è stato semplice, per il ripieno entro in gioco io... 
Il mio è uno strudel di mele con mirtilli rossi, pinoli, zest di arancia, rum e zucchero muscovado, accompagnato da una crema inglese aromatizzata all'arancia.
Ero curiosa all'idea di questo esperimento e tanta era l'eccitazione che appena sfornato lo strudel l' ho subito tolto dalla teglia e metà è finito spappolato sul ripiano... volevo piangere!
Quante volte dico che in cucina ci sono tempi da rispettare?!!
Ne salvo la metà, aspetto che si raffreddi e ne taglio una fetta...
Profumato, aromatico e non troppo dolce... buono!
Poi mi accingo ad apparecchiare per le foto e la mia vecchia macchina fotografica smette di funzionare.
Ma allora non è giornata?!
Uso come ai vecchi tempi il mio smartphone e faccio qualche scatto... menomale!
Il resto dello strudel non è arrivato al giorno dopo, anche quello caduto rovinosamente sul ripiano, mangiato accompagnato dalla crema inglese in un pastrugno da veri intenditori di gola!



Strudel di mele, mirtilli rossi, pinoli, zest di arancia e.. crema inglese





Ingredienti

Per la sfoglia
150 GR DI FARINA "00" (più un po' per lavorare la sfoglia)
100 ML DI ACQUA
1 CUCCHIAIO DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1 PIZZICO DI SALE FINO

Per il ripieno
4 MELE FUJI
60 GR DI ZUCCHERO MUSCOVADO
4 CUCCHIAI DI RUM BARRICATO
100 GR DI MIRTILLI ROSSI ESSICCATI
40 GR DI PINOLI
50 GR DI PANGRATTATO
30 GR DI BURRO
ZEST DI 1/2 ARANCIA NON TRATTATA
30 GR DI BURRO FUSO (da spennellare sopra lo strudel)
2 CUCCHIAI DI ZUCCHERO A VELO (da spolverare dopo la cottura)

Per la crema inglese all'arancia
2 TUORLI D'UOVO
4 CUCCHIAI RASI DI ZUCCHERO SEMOLATO
1/2 CUCCHIAINO DI ESTRATTO DI VANIGLIA
BUCCIA GRATTUGIATA DI 1/2 ARANCIA NON TRATTATA
1 PIZZICO DI SALE

Occorrente
TEGLIA RETTANGOLARE
CANAVACCIO DI COTONE O LINO
CARTA FORNO
CARTA PELLICOLA
SETACCI
PENTOLINI
PADELLINO ANTIADERENTE
GRATTUGIA MULTIFORO
MATTARELLO
PENNELLO DA CUCINA
FRUSTA MANUALE

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti per la sfoglia e setacciate la farina.
Fate scaldare l'acqua in un pentolino, non deve bollire.
Mettete i mirtilli in un bicchiere ricoperti di acqua.

In un recipiente versate la farina a fontana, il sale, il cucchiaio di olio ex. d'oliva e l'acqua poco alla volta, iniziate ad amalgamare con l'aiuto di una forchetta.
Una volta versata tutta l'acqua iniziate ad impastare con le mani e ponete l'impasto su un piano con un po' di farina, lavorate fino a renderlo la pasta liscia, fate un panetto ed avvolgetelo nella carta pellicola, lasciate riposare 30 minuti.
Intanto accendete il forno a 180°gradi.




























Prendete le mele precedentemente lavate e sbucciate, dividete ogni mela in 4 spicchi grandi e poi tagliate le fette dal lato corto.
Strizzate bene i mirtilli.
Mettetele le mele in un recipiente, aggiungete lo zucchero muscovado, i mirtilli rossi, il rum, i pinoli, la zest dell'arancia e mescolate bene con un cucchiaio.
In un pentolino a fuoco medio versate il burro e il pan grattato fate dorare poi trasferite in un bicchiere altrimenti rischierà di bruciarsi e tenete da parte.
Fate sciogliere il burro in un pentolino,servirà per spennellare lo strudel.
Prendete un canovaccio pulito, spolverate su un po' di farina e stendete la pasta per la sfoglia, molto sottile.



















Versate sulla sfoglia il pangrattato dorato (tenuto da parte) e poi le mele, cercando di non far cadere sulla sfoglia il succo della marinata.
Con l'aiuto del canovaccio arrotolate lo strudel, trasferitelo sulla teglia rivestita con carta forno e spennellate la superficie con il burro fuso.
Infornate a 180°gradi per 40 minuti circa, a forno statico.
Ora preparate la crema inglese, in un pentolino scaldate un po' il latte (non deve bollire).
Mettete i tuorli, lo zucchero, il pizzico di sale in un'altro pentolino e (fuori dal fuoco) sbattete velocemente le uova con l'aiuto di una frusta per almeno 4/5 minuti poi aggiungete l'essenza di vaniglia e la buccia grattugiata di mezza arancia.
A questo punto versate il latte sulle uova e continuate a mescolare portando il pentolino sul fuoco dolce, lasciate andare per almeno 10 minuti sempre mescolando, fino a che la crema non si rapprende.
Una volta pronta, passatela in un setaccino e lasciatela da parte.






























Trascorso il tempo di cottura per lo strudel, sfornate, attendete che si raffreddi prima di tagliarlo e servitelo accompagnato dalla crema inglese.


Strudel di mele, mirtilli rossi, pinoli, zest di arancia e.. crema inglese























Con questa partecipo all'Mtc di Febbraio