Questo dolce, di pasta lievitata può essere realizzato con lievito di birra o lievito madre ed ha questo nome perché, anticamente veniva offerto alle future spose dai fidanzati, che non essendo ancora mariti ufficiali venivano detti appunto ''maritozzi''.
A Roma ci sono due o tre posti dove poterne mangiare di eccellenti... ma per chi non è di zona, ho una ricetta semplice e di ottima riuscita ma a patto che abbiate molta pazienza.
L'impasto è semplice ma la lievitazione lunga.. e negli impasti lievitati sia dolci che salati, più lenta è la lievitazione migliore sarà la digeribilità e il sapore del prodotto.
Maritozzi con panna |
Ingredienti
6 maritozzi grandi
Maritozzi
250 GR DI FARINA 00
1 CUCCHIAIO SCARSO DI AMIDO DI MAIS
1 UOVO
60 GR DI BURRO FUSO
65 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 CUCCHIAINO ABBONDANTE DI MIELE
30 GR DI LIEVITO DI BIRRA FRESCO
140 GR DI ACQUA TIEPIDA
1 e 1/2 CUCCHIAINO DI ESSENZA DI VANIGLIA
BUCCIA GRATTUGIATA DI 1/4 DI ARANCIA o LIMONE NON TRATTATO
1 PRESA DI SALE FINO
2 CUCCHIAI D'OLIO EX. D'OLIVA
Farcia
100 GR CIRCA DI ZUCCHERO A VELO VANIGLIATO
250 GR DI PANNA FRESCA DA MONTARE
Occorrente
SCODELLA
PENTOLINO
PLACCA DA FORNO
CARTA DA FORNO
PELLICOLA
PENNELLO
BICCHIERE
SBATTITORE ELETTRICO
PALETTA
GRATTUGIA
Per cominciare pesate tutti gli ingredienti e setacciate la farina con l'amido di mais insieme.
Sciogliete il lievito di birra nei 140 grammi di acqua tiepida, aggiungete il cucchiaino di miele e mescolate bene.
Mettete a sciogliere il burro nel pentolino su fuoco bassissimo.
Impasto e prima lievitazione
In una scodella capiente versate: la farina con l'amido di mais, fate un piccolo buco centrale con le mani e all'interno aggiungete lo zucchero semolato,l'uovo, l'essenza di vaniglia,la buccia grattugiata di un'arancia o di un limone (se l'agrume a disposizione fosse piccolo mettetene metà invece che un quarto) una presa di sale fino e iniziate ad impastare con le mani, poi aggiungete il burro fuso continuando ad impastare.
Aggiungete poco alla volta l'acqua con il lievito di birra e il miele, impastate fino ad assorbimento completo degli ingredienti.
L'impasto dovrà risultare elastico e morbido, qualora fosse poco elastico aggiungere un po'd'acqua, nel caso fosse troppo morbido aggiungete un po' di farina, aggiungete sempre poco alla volta facendo assorbire l'ingrediente piano piano.
Fate una palla con l'impasto, lasciatelo nella scodella che coprirete con della carta pellicola, coprite poi con due o tre strofinacci e lasciate lievitare in un posto tiepido, fino a che l'impasto non raddoppia di volume, in genere ci vogliono 2-3 ore.
Seconda lievitazione
Trascorso il tempo necessario impastate nuovamente l'impasto lievitato per qualche minuto con le mani, dividetelo in sei o sette pezzi, ungetevi le mani con l'olio ex. d'oliva e date la forma ai singoli maritozzi, facendo delle palline leggermente ovali che poi schiaccerete leggermente sulla 'pancia' dopo averle adagiate sulla placca, foderata precedentemente con carta da forno.
Coprite la placca con carta pellicola (non troppo tirata) e con degli strofinacci, fate lievitare 2 ore.
Cottura
Trascorsa un ora e mezza accendete il forno statico (non ventilato) a 200°gradi e portatelo a temperatura.
Intanto montate la panna con 50 grammi di zucchero a velo vanigliato e ponetela in frigo.
In un bicchiere mettete due cucchiai di zucchero a velo con con due o tre cucchiai di acqua tiepida, mescolate con il cucchiaio qualche minuto fino ad ottenere una glassa bianca e trasparente.
Infornate i maritozzi a 200° gradi per 15 minuti circa, appena si colorano bene tirateli fuori e spennellateli con la glassa, rimetteteli poi in forno aperto e spento per 1 minuto, poi tirateli fuori.
Farcia
Con una paletta prelevate i maritozzi dalla placca da forno (o continueranno a cuocere) e metteteli su un piatto per farli raffreddare bene.
Una volta freddi, tagliate con un coltello uno spicchio di pasta dalla ''pancia'' apriteli con le mani e farcite con la panna montata, spolverate con lo zucchero a velo rimasto e servite.
Sarà un successo per gli occhi e per il palato!
Maritozzi con panna |
Importante come sempre utilizzare ingredienti di prima qualità e una farina possibilmente forte cioè ricca di proteine, a tal proposito c'è un'ottima spiegazione quì sul blog di Luca Montersino.
Se non avete il forno statico (ossia quello normale) ma possedete il forno ventilato, ricordatevi di ridurre la temperatura segnalata nella ricetta di 20° gradi, dunque dovrete impostare il forno a 180°gradi.
Miele, io ho usato il millefiori ma va bene qualunque miele purchè non abbia un sapore troppo forte, ad esempio il miele di eucalipto.
Il segreto perché il maritozzo resti soffice è farcirli al momento infatti nel frigorifero di casa la pasta del maritozzo tende ad indurire un po'; potete quindi tenere i maritozzi (non ancora farciti) coperti dalla pellicola o nei sacchetti usati per il surgelatore in credenza e poi riempirli con la panna almeno mezz'ora prima di servirli.
Con questa ricetta partecipo al contest di Patty ''La commedia è servita''che lega un'arte ad un'altra.. la cucina al cinema.
Dopo aver preparato i maritozzi con la panna, dopo averli fotografati e ovviamente dopo averli gustati in compagnia (adoro condividere il cibo con gli altri).. mi è venuta in mente una commedia che ho molto amato e che parla di cibo, non solo come un mezzo per raggiungere uno scopo: cucino perché devo mangiare, ma cucino perché voglio sperimentare, assaporare, conoscere, scoprire e condividere tutto questo con gli altri.
Sto parlando del film: ''Julie & Julia'' di Nora Ephron con la splendida Meryl Streep, il meraviglioso Stanley Tucci (marito della Streep nel film) e la giovane talentuosa Amy Adams.
I miei maritozzi con la panna hanno richiesto: sperimentazione (era la prima volta che provavo a farli), pazienza (in cucina bisogna averne!) e poi sono stati un'esplosione di gusto, una godimento per il palato... Mi hanno fatto venire in mente proprio la scena in cui la Streep pranza nel ristorante francese con il marito e va in estasi mangiando del pesce al burro.
Trovo che nella cucina ci sia poesia, amore, il cibo ben cucinato ti dice qualcosa di colui o colei che lo ha cucinato.. ti trasmette delle sensazioni se sai assaporarle, come il cinema.
Quanti maritozzi ho mangiato quando frequentavo l'università!!!!! Grazie per la ricetta, sono buonissimi!
RispondiEliminaImmagino!
EliminaPrego.. provali e il loro sapore ti riporterà indietro nel tempo..
Buona giornata!
Curiosa la storia dei maritozzi!!!non sapevo si chiamassero così per una tradizione legata agli sposi!
RispondiEliminasono proprio gustosi!
Curioso si, gustosi e golosi!
EliminaGrazie della visita!
Cara Laura, ti ho appena inserita nella commedia leggera e sono qui ammirata davanti a questa ricetta. Ti ringrazio infinitamente di avere partecipato nonostante sia un contest impegnativo. Hai fatto un gran lavoro e ti auguro un forte in bocca al lupo. La ricetta me la salvo perché sono pazza dei maritozzi! Grazie! Pat
RispondiEliminaGrazie a te Patty!
EliminaCrepi il lupo.. e a presto.
Ottimi.....chissà che bontà!!!
RispondiEliminaciao a presto da claudette
Grazie..
EliminaA presto Claudette!
ne avevo sempre sentito parlare ma mai visti, sono magnifici, complimenti nulla è bello e buono per caso
RispondiEliminaGrazie mille!
RispondiEliminaMa che belli questi maritozzi, che gola! Ne mangerei subito uno. Ti sono venuti divini!
RispondiEliminaBravissima.
Buona settimana. Alice
Grazie Alice!
EliminaSono finiti quasi subito...
Buona settimana a te!
ti incontro grazie a Patty e devo dire che questa ricetta dei maritozzi è meravigliosa e, come dici tu, deve proprio anche essere un'esplosione di gusti. un bacino, sere
RispondiEliminaGrazie Serena, il gusto in questa ricetta è esplosivo e godibile.
EliminaA presto
Io non ho mai mangiato un maritozzo nella mia vita, ma se sono buoni quanto son belli devo essermi persa davvero qualcosa di speciale! :o)
RispondiEliminaMai mangiato i maritozzi?
EliminaDevi rimediare subito.. è un'esperienza da fare!
mamma mia... che spettacolo questi tuoi maritozzi!! tipicissimi anche della mia zona, ma come dici tu molto più romani in verità, io li conosco anche semplici con gocce di cioccolato e uvetta.. gnamm!
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