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lunedì 19 marzo 2018

Praline cacao e cocco

Quel che resta del week end: la festa di un'amica per celebrare la vita, la primavera ed una buona notizia, qualche nuvola, un pò di pioggia e delle praline semplici e golose.
Cacao e cocco miscelati a dovere, bonbon semplicissimi, veloci da preparare, non hanno bisogno di cottura, bastano pochi ingredienti scelti e di buona qualità.
Piccoli pasticcini pratici per un brunch domenicale o un party con amici.


Praline cacao e cocco




Ingredienti

35 praline

200 GR DI BISCOTTI SECCHI
80 GR DI ZUCCHERO DI CANNA FINE
100 GR DI BURRO SCIOLTO
2 UOVA MEDIE FRESCHISSIME
40 GR DI CACAO AMARO + 30 GR circa per ricoprire le praline
80 GR DI COCCO RAPE'FINE + 40 GR circa per ricoprire le praline
4 CUCCHIAI DI CAFFE' NON ZUCCHERATO
2 CUCCHIAI DI GRAPPA (se barricata meglio)
1 PIZZICO DI SALE FINO

Occorrente
1 CIOTOLA
1 CUCCHIAIO
1 PIATTO PIANO
1 MIXER O FRULLATORE DA CUCINA

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti, frullate i biscotti con lo zucchero e sciogliete il burro.
Mettete nella ciotola: la polvere di biscotti con lo zucchero, aggiungete poi il cocco, il cacao, il burro sciolto ed iniziate a mescolare, poi le uova e sempre mescolando versate il caffè e la grappa.
Potete aiutarvi anche con le mani se con il cucchiaio faticate, ma dovete amalgamare bene tutti gli ingredienti, deve diventare un impasto consistente, compatto e morbido.
Mettete su un piatto piano, da un lato il cocco rimasto, dall'altro il cacao, a questo punto prendete un po' di impasto e con le mani fate delle palline, metà le passerete sul cocco e l'altra metà sul cacao, così da avere due diverse coperture.
Mettere tutto in frigo per qualche ora e tiratele fuori almeno 15 - 20 minuti prima di consumarle.




martedì 23 febbraio 2016

Apple Pie.. la mia!

L'Apple Pie è una tipica torta dell'America del nord, ha un guscio friabile di pasta brisée ed un ripieno di mele profumato alle spezie.
Ci sono mille versioni di questa torta di mele che può di diritto essere considerata un comfort food.
Ho sperimentato diverse ricette, poi ho trovato la mia!
Ho utilizzato delle mele rosse, red delicius, le ho aromatizzate con cannella, zenzero e chiodi di garofano; per la sfoglia di brisée ho usato dell'ottimo burro.
La qualità degli ingredienti, fa la differenza!
La versione che segue è per 4/5 persone, cotta direttamente in un piatto fondo di metallo smaltato (ben imburrato ovviamente!) importante per la buona riuscita della torta è: lavorare il meno possibile l'impasto brisée, farlo riposare almeno 1 ora in frigo per ottenere un guscio croccante, scegliere delle mele sode che mantengano la loro consistenza in cottura.
Piccoli dettagli per fare una torta che vi regalerà un puro momento di piacere e diventerà perfetta se la accompagnerete ancora tiepida ad una pallina di gelato alla vaniglia.


Apple Pie






Ingredienti
per 4 persone

Per la brisée
160 GR DI FARINA "00"
1/2 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO SEMOLATO
1/4 CUCCHIAINO DI SALE FINO
127 GR DI BURRO FREDDO (LURPAK per me)
3-4 CUCCHIAI DI ACQUA GELATA

Per il ripieno
3 MELE RED DELICIOUS
1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO DI CANNA 
SUCCO DI MEZZO LIMONE 
1 CUCCHIAIO DI AMIDO DI MAIS
1/2 CUCCHIAINO DI CANNELLA 
1 PIZZICO DI ZENZERO IN POLVERE
1 PIZZICO DI CHIODI DI GAROFANO IN POLVERE
1 PRESA DI SALE FINO

Per completare
20 GR DI BURRO A DADINI
1 UOVO PICCOLO
3 CUCCHIAI DI LATTE
1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO DI CANNA

Occorrente
STAMPO FONDO PER TORTE 20 - 22 CM
PENNELLO
RECIPIENTI
CARTA PELLICOLA
MATTERELLO

Per iniziare pesate tutti gli ingredienti, lavate e asciugate le mele.

In un recipiente versate la farina, il burro freddo a dadini, lo zucchero e il sale, iniziate a impastare velocemente con la punta delle dita, per non più di un minuto, fino ad ottenere un composto sbriciolato, a questo punto aggiungete l'acqua poco alla volta (potrebbe essere necessario un cucchiaio in più a seconda del tipo di farina utilizzato) ora impastate con tutte le mani sempre velocemente quando l'impasto, avrà raggiunto una forma appena omogenea dividetelo in due parti, una più grande ed una più piccola, coprite entrambe con carta pellicola e mettete in frigo 1 ora (meglio 2).

Trascorso il tempo necessario, accendete il forno statico a 200°gradiimburrate il vostro stampo.
Sbucciate le mele, dividetele in quattro spicchi, eliminate il torsolo ed i semi, ora tagliatele gli spicchi in fettine non troppo sottili (circa 3 millimetri) e versate tutto in un recipiente dove aggiungerete: il succo del limone, lo zucchero, il sale, la cannella, lo zenzero, i chiodi di garofano e l'amido di mais, mescolate tutto con cura.

Con il matterello infarinate appena un piano, stendete l'impasto più grande, spesso mezzo centimetro, rivestite la vostra tortiera ed eliminate la pasta in eccedenza (che potrete aggiungere all'altra parte di impasto che avete lasciato in frigorifero) bucherellate l'impasto sul fondo.
Stendete l'altra parte dell'impasto,sempre infarinando il piano e bucherellate leggermente.
A questo punto versate il ripieno di mele nel guscio di brisée nello stampo, coprite con l'altra sfoglia di pasta e sigillate con le mani lungo i bordi aiutandovi con rebbi di una forchetta, praticate con le forbici una piccola apertura al centro della sfoglia superiore per far fuoriuscire meglio il vapore.

Spennellate con l'uovo che avete precedentemente mescolato al latte, aggiungete fiocchi di burro zucchero di canna, informate a 200° gradi per 10 minuti, poi abbassate a 185° gradi per 50 minuti circa.
Sfornate e aspettate almeno 1 ora prima di mangiarla!


Consigli
Conservate la torta sotto una campana per dolci, non mettetela in frigorifero e non copritela con la pellicola perché perderebbe croccantezza.
Infornate la torta, non nel ripiano centrale ma in quello subito sotto al centrale, tende a colorirsi molto nella parte superiore, se vedete che a metà cottura e molto colorata, nel caso potete metterci su un po' di stagnola, ma non dovrebbe accadere.
Se volete farla più grande raddoppiate le dosi, ma attenzione all'acqua nella brisée aggiungetene sempre un po' per volta per capire la quantità adatta alla farina che state utilizzando.
Per le spezie del ripieno potete aumentare le quantità o sostituirne alcune, ma non ometterle, un giusto mix di spezie è uno dei segreti della torta.



lunedì 16 marzo 2015

Pancake senza glutine con sciroppo di lamponi e frutti rossi

Siamo negli anni del: è meglio "senza".. non so se lo avete notato!
I supermercati hanno reparti per alimenti senza lattosio, senza lievito, senza glutine, ormai questo tipo di cibi si trovano ovunque, a prezzi che definirei in molto casi: assurdi.
Ammetto, a volte ho pensato che si trattasse di una moda e ancora lo penso per alcune persone ma non è sempre così.
Prima di parlare di intolleranza o allergia bisognerebbe fare i test e le analisi di rito e solo dopo, prendere le precauzioni del caso.
Badate bene, intolleranza e allergia alimentari sono due cose differenti, non sono un medico, quindi riporto quello che è emerso dopo letture sul tema.
L'allergia alimentare è la reazione del sistema immunitario all'introduzione di un alimento che viene visto come "dannoso" e può provocare nell'allergico danni seri anche con una minima quantità ed in brevissimo tempo, sia a livello cutaneo che respiratorio, insomma potresti "lasciarci le penne"!
L'intolleranza è l'incapacità di un individuo, di non tollerare e di conseguenza digerire un alimento, per una carenza enzimatica che il soggetto possiede, coinvolgendo quindi il metabolismo e creando danni ad esempio nell'intestino, a lungo termine.
Concentrandoci sull'intolleranza al glutine anche detta celiachia, molto diffusa in questi ultimi anni, può accadere che le analisi siano negative, ma si hanno gli stessi sintomi che può avere un celiaco, come mal di pancia, gonfiore intestinale, spossatezza per dirne qualcuno e allora ti poni domande, magari sarà qualcos'altro, forse la celeberrima e molto più diffusa: sindrome del colon irritabile?
Ma ecco.. che spuntano nuovi studi sul tema e vieni a sapere, riguardo al glutine, che ci sono più opzioni, puoi essere celiaco oppure allergico al grano o terza opzione, udite udite: gluten sensitivity.
Cioè?
Una vera e propria ipersensibilità al glutine, che dà al soggetto gli stessi sintomi del celiaco pur non sviluppando la celiachia e non identificabile con nessun test specifico, rilevabile soltanto dai sintomi del soggetto affetto.
E allora?
Se avete fatto gli esami del sangue, se avete fatto gli esami per l'allergia al grano e vi siete sorbiti anche una bella gastroscopia con prelievo per escludere che siete celiaci (quest'ultimo è l'esame più veritiero al riguardo), non l'avete scampata, potreste essere: gluten sensitivity.
Insomma non c'è pace!
Forse potreste trovarvi anche voi davanti ad uno di questi scaffali di "alimenti dietetici" i famosi "cibi senza"e chiedervi: che ci faccio qui?
Riguardo alle intolleranze al glutine, ho sviluppato un'idea che non è scientifica né medica e mi sono posta una domanda che vi giro: secondo voi negli ultimi decenni, i pesticidi o le modificazioni genetiche utilizzate per aumentare la resa delle coltivazioni di frumento, potrebbero aver influito sull'aumento delle intolleranze che circolano oggi?
Qualche "risposta" in merito, l'ho letta qui.
Dopo tutte queste informazioni che spero non vi abbiano annoiato, passiamo alla ricetta per iniziare bene una giornata: pancake senza glutine con sciroppo di lamponi e frutti rossi, in questo caso lamponi.
I pancake somigliano a delle crepê dolci, alte e morbide, molto diffuse negli Stati Uniti dove nascono e vengono utilizzati nella colazione del mattino; dopo molti tentativi ho trovato la mia ricetta ideale.
I pancake sono soffici, profumati e pronti ad accogliere: sciroppi, marmellate ma sono attimi anche semplici, magari accompagnati da frutti rossi un po' aciduli.
Quelli che vi presento oggi sono pancake senza glutine, vanno bene anche per chi il glutine lo tollera, il loro sapore convincerà tutti, ve lo assicuro!

Pancake senza glutine con sciroppo di lamponi e frutti rossi



Ingredienti
7/8 pancake

100 GR di FARINA SENZA GLUTINE (io ho usato la DS Mix universale)
1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 CUCCHIAIO DI OLIO DI SEMI DI GIRASOLE
1 UOVO MEDIO
65 GR DI YOGURT INTERO BIANCO
70 GR DI LATTE FRESCO
1 CUCCHIAINO DI LIEVITO PER DOLCI senza glutine
1 PIZZICO DI BICARBONATO
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON
1 PICCOLA NOCE DI BURRO

Per guarnire
1 CONFEZIONE DI LAMPONI FRESCHI
SCIROPPO DI LAMPONI
1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO A VELO (facoltativo)

Occorrente
PADELLA ANTIADERENTE
RECIPIENTE
FRUSTA A MANO
PALETTA ANTIADERENTE
MESTOLO PICCOLO

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti, incidente nel senso della lunghezza la bacca di vaniglia e raschiate via i semi interni con il coltello e tenete da parte.

In un recipiente versate prima: l'uovo, lo zucchero, i semi di vaniglia, il latte, lo yogurt e l'olio di semi, mescolate bene con la frutta qualche minuto fino ad amalgamare bene tutto.
Aggiungete poi la farina poco alla volta, sempre mescolando, il lievito e il pizzico di bicarbonato, sbattete energicamente qualche minuto fino ad ottenere un composto omogeneo, non deve montare.

In una padella mettete una noce di burro e scaldate a fuoco medio, una volta sciolto il burro, togliete la padella dal fuoco e passate qualche foglio di carta assorbente (tipo scottex) per assorbire il burro in eccesso e distribuirlo uniformemente nella padella, fate attenzione a non scottarvi!

Mettete di nuovo la padella sul fuoco, non molto alto e con un mestolo di piccole dimensioni, versate un po' del composto in padella, lasciate cuocere circa 30 secondi (per lato) , poi con l'aiuto della paletta girate i pancake per continuare la cottura dall'altro lato.
Dopo aver ultimato la cottura dell'ultimo pancake, servite caldi accompagna da sciroppo di lamponi e lamponi freschi, se volete osare anche una spolverata di zucchero a velo non guasta!

Pancake senza glutine con sciroppo di lamponi e frutti rossi



Consigli
Potete utilizzare anche un olio extravergine d'oliva ma a patto che abbia un gusto leggero e non pungente o ne andrà della buona riuscita dei pancake.
Anche gli altri ingredienti: il lievito, lo zucchero a velo, lo sciroppo, sono senza glutine, leggete bene le etichette, nel caso foste intolleranti.
Man mano che la padella si scalderà saranno sufficienti anche 20 secondi per lato per la cottura dei pancakes, questo tempo ovviamente varierà anche in base alla quantità dell'impasto che verserete, meno  sarà l'impasto e più velocemente cuocerà.
Appena versato il composto in padella, non appena inizia a fare delle bollicine, sarà il momento di girarlo dall'altro lato.
Io ho utilizzato i lamponi, ma potete usare i ribes o i mirtilli rossi o le fragole.





venerdì 16 gennaio 2015

TARTE TATIN

Il tempo passa veloce, corre con in mano una staffetta che cerchi di afferrare, ma l'impresa pare impossibile!
Il tempo è sempre in anticipo di qualche secondo su di te e va.. e tu dietro, a volte trafelata, altre a passo spedito, altre ancora avanzi lenta quasi a dire: fermati un attimo!
Ma il tempo.. non aspetta, sarà una frase retorica ma quanto è vera.
Qualcuno dice che uno dovrebbe godersi il viaggio, non solo la meta, ma a me pare che godere del tempo mentre si marcia è molto complicato, troppe cose che girano intorno, in mezzo, davanti, dietro.
Tanta confusione, tante parole, tante situazioni inutili che ci impediscono di assaporare il tempo del silenzio e della contemplazione.
Non che si debba diventare monaci Buddisti, non che ci sia nulla di male a diventarlo, sia chiaro!
Parlo di fermarsi un attimo, senza temere di aver perso qualcosa.
Avete mai provato a togliere l'audio alla tv?
E' una cosa che faccio spesso, un esempio sciocco eppure molti programmi sveleranno tutta la loro idiozia, tutta la loro crudezza e tristezza, molte immagini vi appariranno magnifiche, altre insignificanti, ma vi assicuro che farete molta più attenzione a quello che guarderete, fermerete lo sguardo, l'attenzione.
Un attimo di attenzione in più per osservare, per parlare, lasciare qualche minuto in più al pensiero nella testa, prima di regalarlo al mondo con una parola o un gesto, molte cose forse, dico forse, andrebbero meglio.
Oh mamma mia, che riflessione lunga!!
E tutta questa riflessione dove mi porta?
A questo week end, nel quale spero di trovare del tempo per me, rilassarmi chiudendo fuori il rumore e magari iniziare la giornata con una colazione sublime, una fetta di torta tutta francese: la Tarte Tatin.
Tutti conoscono questa torta, un guscio friabile di brisée, mele, una spolverata di cannella e del caramello morbido a completare, un inizio di giornata ottimo!
Per chi ancora non lo sapesse, la Tarte Tatin fu creata per errore dalle sorelle Tatin intorno la fine del 1800.
Le sorelle Tatin, gestivano un ristorante, un giorno una delle due dimenticò di mettere la pasta brisée sotto le mele che caramellarono con il burro e lo zucchero, per rimediare posero la pasta sopra le mele, completarono la cottura della torta e alla fine capovolsero tutto, creando uno dei dolci più famosi e apprezzati della Francia e non solo!
La mia versione è liberamente ispirata al sito francese Milleur du Chef, la ricetta della brisée è la stessa mentre ho modificato, per questione di gusto, la quantità di mele e il caramello nelle dosi.
La Tarte Tatin va consumata calda o tiepida, magari accompagnata da panna acida o da gelato alla vaniglia, ma vi assicuro  che anche semplice è ottima come dessert o per iniziare una giornata.


TARTE TATIN




Ingredienti
per 6/8 persone

Pasta Brisée
250 GR DI FARINA "00"
125 GR DI BURRO (Lurpak per me)
1 TUORLO D'UOVO
4/5 CUCCHIAI DI ACQUA FREDDA
1 PIZZICO DI SALE FINO
1 BACCA DI VANIGLIA BOURBON (o una bustina di vanillina)

Copertura
4/5 MELE (preferibilmente Renette)
1 LIMONE
80 GR DI BURRO
100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1/2 CUCCHIAINO DI CANNELLA IN POLVERE

Occorrente
STAMPO 24 cm (che possa essere usato sui fornelli e nel forno)
SETACCIO
CARTA PELLICOLA
RECIPIENTI
MATTERELLO

Per cominciare preparate e pesate gli ingredienti, setacciate la farina in un recipiente cui aggiungerete un pizzico di sale e i semi della bacca di vaniglia (incidendola con un coltello nel senso della lunghezza e raschiando via i semi).

Brisée
Alla farina unite il burro freddo a dadini, iniziate a lavorare con la punta delle dita (come si fa per la frolla) e dopo qualche minuto aggiungete il tuorlo d'uovo e piano piano i cucchiai di acqua, sempre continuando ad impastare, fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Fate una palla  con la pasta ottenuta, ricoprite di carta pellicola e mettete in frigorifero per 30 minuti.
Accendete il forno (statico) a 190°gradi.

Copertura
Mondate le mele, eliminate il torsolo e dividete in 8 spicchi, strofinate le mele sbucciate con il limone, mettetele in un recipiente e spolverate con la cannella.
Ponete il burro a dadini nello stampo per torta, mettete su fuoco basso e appena inizia a sciogliersi, aggiungete lo zucchero semolato a pioggia distribuendolo su tutta la base dello stampo, lasciate sciogliere, ogni tanto roteate la pentola invece di usare palette.
Appena lo zucchero inizia ad imbrunire, allontanate lo stampo dalla fiamma, aggiungete gli spicchi di mela partendo dal bordo a formare dei cerchi concentrici, posizionandole come delle mezze lune una accanto all'altra, cercate di riempire tutti gli spazi e rimettete lo stampo sul fuoco medio per 10 minuti, senza girare o muovere la pentola.

Stendete la pasta brisée con un matterello, leggermente più ampia della circonferenza dello stampo, bucherellatela con una forchetta, facendo un piccolo foro anche nella parte centrale per far fuoriuscire il vapore in cottura.
Spegnete il fuoco, ponete la sfoglia di brisée sulle mele, rimboccate i bordi verso l'interno e infornate a 190°gradi per 25 minuti, poi abbassate la temperatura a 170° mettete ventilato per circa 8-10 minuti, non appena si colora, spegnete.
Tirate fuori la torta e capovolgetela su un piatto (meglio se di coccio o ceramica) facendo attenzione a non scottarvi, il caramello colerà fuori capovolgendola.
Et voilà.. ecco pronta la vostra Tarte Tatin!

TARTE TATIN


Nota
E' importante capovolgere la torta appena sfornata o il caramello raffreddandosi vi impedirà l'operazione.
Fondamentale la scelta del burro di ottima qualità, possibilmente burro prodotto con sistema di centrifugazione.






lunedì 1 settembre 2014

Plumcake con pesche tabacchiere

Dov'è finita l'Estate?
Eccezion fatta per quelle fasi da clima equatoriale urbano, che a volte si manifestano e mettono in ko tecnico, il fisico, io amo l'Estate!
Amo il sole caldo, il potermi vestire di niente, gironzolare in casa con gli short, stare a piedi nudi, farmi una doccia tiepida ed asciugarmi i capelli all'aria aperta e poi il mare.. che quest'anno ho visto solo 5 giorni, ma meglio di niente!
L'odore dell'estate non l'ho nemmeno sentito in questi mesi, è stata la stagione delle "bombe d'acqua" e non dei "colpi di calore".
Tanta pioggia, cambiamenti repentini di clima e ciliegina sulla torta.... oggi 1 Settembre sembra già autunno.
Ma non è possibile, mi volete forse privare anche dell'ottobrata romana ???
Eh no, ora è troppo!
Non potrei sopportarlo.
L'estate è passata, zitta zitta tipo Babbo Natale ed ora, bisogna aspettare tutto un anno per godere ancora del caldo?
Sarà colpa del fantomatico Anticiclone delle Azzorre?
Beh, a qualcuno la colpa la dovremmo pur dare!
O forse è solo una stagione così, atipica, diversa, troppo timida per manifestarsi e non c'è nessun nuovo buco nell'ozono da cercare e nessun inquinamento alle stelle, forse doveva solo andare così.
Sperando nelle future settimane, oggi, per ricreare il giusto clima ho acceso il forno e mi sono dedicata ad un dolce veloce e piacevole: un plumcake alle pesche, per la precisione pesche tabacchiere, quelle schiacciate, con la polpa bianca, quelle che preferisco, dolci e dal sapore delicato.
Ingredienti semplici, tra cui l'olio extravergine d'oliva, velocità nell'esecuzione, non occorre montare nulla ma solo un po' di energia per amalgamare il tutto, ed in poco tempo potrete godere di un dolce soffice e profumato.


Plumcake con pesche tabacchiere




Ingredienti
per 8-10 persone

230 GR DI FARINA "00"
125 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 UOVO MEDIO
125 GR DI YOGURT BIANCO
1/2 BICCHIERE DI LATTE FRESCO
3 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA (sapore leggero)
9 GR DI LIEVITO IN POLVERE PER DOLCI
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON
2 PESCHE TABACCHIERE (non molto mature)
1 NOCE DI BURRO
1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO DI CANNA
1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO A VELO

Occorrente
2 RECIPIENTI
1 STAMPO DA PLUMCAKE DA 23 CM
1 FRUSTA MANUALE
1 SETACCIO
CARTA DA FORNO

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti.
In un recipiente setacciate: la farina e il lievito insieme, poi aggiungete lo zucchero.
Rivestite lo stampo da plumcake con carta da forno.
Accendete il forno a 180°gradi.

In un altro recipiente mettete: l'uovo, i semi della bacca di vaniglia (incidendo la bacca con un coltello nel senso della lunghezza), lo yogurt, il latte e l'olio ex. d'oliva, mescolate vigorosamente con la frusta  per qualche minuto, a questo punto aggiungete gli ingredienti secchi (farina, lievito e zucchero) poco alla volta, continuando a mescolare con la frusta fino ad ottenere un composto omogeneo
Ora versate il composto nello stampo da plumcake, battete un po' lo stampo sul piano, per distribuirlo uniformemente e far fuoriuscire eventuali bolle d'aria che possono formarsi nella lavorazione.
Sbucciate le pesche tabacchiere, ricavate delle fette rettangolari spesse un dito ed inseritele sopra il plumcake facendole penetrare appena nel composto, creando un disegno che somiglia alla tastiera di un pianoforte.
Poi adagiate dei fiocchetti di burro sulle pesche e spolverate sopra un cucchiaio di zucchero di canna.
Infornate il plumcake a 180°gradi per circa 35 minuti, fate la prova stecchino per verificare che sia asciutto all'interno e poi sfornate.
Fate raffreddare, sformatelo dallo stampo e a piacere potete spolverare con zucchero a velo.

Consigli 
Ove non segnalato, quando parlo di temperatura del forno mi riferisco sempre al forno statico non ventilato, l'ho già scritto ma repetita iuvant!
Se avete solo il ventilato dovete mettere a 160° gradi.
Se non trovate le pesche tabacchiere va bene anche qualsiasi altro tipo, l'importante è che non siano troppo mature (vi sconsiglio la pesca noce).


mercoledì 26 marzo 2014

Pavlova alle fragole

Siamo a Marzo, quindi non imbronciatevi per la pioggia e il clima che strizza di nuovo l'occhio all'inverno, si sà com'è questo mese di transizione.. un po' pazzo, instabile, deve decidersi al cambiamento.
In fin dei conti non a tutti piace cambiare d'improvviso e Marzo, si trova tagliato metà, per una parte è inverno e per l'altra è primavera.. c'è da capirlo!
Così, cerchiamo di mettere la primavera nel piatto, qualcosa di leggero, frutta e verdura di stagione, qualcosa che ci metta di buonumore.
E io ci provo con un dolce che mi ricorda una nuvola e con una storia, che è più una leggenda.
Pavlova...
Un guscio di meringa morbidissima che racchiude panna fresca e frutta di stagione, cos'altro aggiungere?
L'origine di questo meraviglioso ed elegante dessert non è molto chiara, è in corso una diatriba sul luogo nel quale venne creato il dolce, la cosa certa è che fu fatto in onore della famosissima ballerina di danza classica Anna Pavlovna Pavlova, di origini russe.
Anna Pavlova era una tra le ballerine più note dei primi del '900, grazie anche alle numerose tournée che la portavano in giro per il mondo e pare che si trovasse nell'emisfero australe, quando uno chef di Perth (Australia) o uno chef di Wellington (Nuova Zelanda) intorno al 1926, creò questo dolce ispirandosi alla grazia e ai costumi della ballerina.
Ad ogni modo, siamo grati alla signora Pavlova e allo chef che restò ammaliato da tanta bellezza e creò un dessert che vale la pena provare, almeno una volta!
Non sono un'amante dei dolci stucchevoli, ma una fetta di Pavlova mi conquista sempre.
Sarà la morbidezza della meringa, la freschezza della panna e la punta acidula delle fragole, una leggera scioglievolezza alla quale è difficile resistere!

Pavlova alle fragole




Ingredienti
per 4 - 6 persone

Meringa
100 GR DI ALBUMI TEMPERATURA AMBIENTE
100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
100 GR DI ZUCCHERO A VELO
1 CUCCHIAIO RASO DI AMIDO DI MAIS
1 CUCCHIAINO RASO DI ACETO BIANCO DI VINO o DI MELE
SEMI DI 1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON

Per guarnire
200 GR DI FRAGOLE FRESCHE
250 GR DI PANNA DA MONTARE FRESCA
2 CUCCHIAI DI ZUCCHERO A VELO

Occorrente
SBATTITORE o PLANETARIA
PLACCA DA FORNO
CARTA FORNO
SETACCIO


Per cominciare pesate tutti gli ingredienti.
Lavate e mettete ad asciugare le fragole, prendetene circa la metà (quelle meno perfette) fatele a pezzetti piccoli e mescolateci un cucchiaio di zucchero a velo, lasciate da parte.
Incidete la mezza bacca di vaniglia, mettete i semi nello zucchero a velo, nel quale avrete setacciato anche il cucchiaio di amido di mais.
Accendete il forno a 90°gradi statico.

In un recipiente pulito e asciutto mettete gli albumi ed iniziate a montare quando il composto diventa molto schiumoso e inizia a gonfiare, versate lo zucchero semolato, continuando a lavorarlo senza interruzione.
Montare per circa 4 - 5 minuti poi aggiungete il cucchiaino di aceto e lo zucchero a velo con l'amido di mais e i semi della vaniglia, poco alla volta, continuando a sbattere per almeno altri 5 minuti, quando il composto sarà omogeneo e molto lucido, sarà pronto.
Versate il composto su una placca rivestita di carta forno e con l'aiuto del cucchiaio distribuite il composto a nido, facendo un cerchio con i bordi esterni più alti rispetto alla parte centrale, più bassa.


Infornate a 90° gradi per circa 3 ore, la meringa deve asciugare non cuocere, deve rimanere croccante fuori e molto morbida all'interno, non deve ingiallire ma restare bianca.
Trascorso il tempo, fate raffreddare bene la meringa, lasciate passare almeno 1 ora prima di toccarla o rischierete di romperla, è molto delicata.
Montate la panna fresca con un cucchiaio scarso di zucchero a velo (se non è già dolcificata) e lasciate da parte.
Mettete la meringa sul vassoio da portata, versate la panna al centro aiutandovi con un cucchiaio, mettete le fragole intere a testa in giù, facendo un cerchio tra la panna e l'inizio della meringa e nel mezzo del cerchio versate le fragole a pezzettini, condite in precedenza con lo zucchero a velo.
Servite e godetevi quest'attimo di dolcezza!

Pavlova alle fragole


Consigli
Tirate fuori le uova dal frigorifero almeno mezz'ora prima di lavorarle.
Importantissimo separare alla perfezione gli albumi dai tuorli, senza far cadere questi ultimi nei primi o ne andrà della buona riuscita della montata.
Se volete potete mettere il forno (sempre statico) a 100° gradi e cuocere la meringa per 2 ore e 30 circa, ma fate attenzione verso la fine o rischierete di ingiallire la meringa.
Questa tipo di meringa è morbidissima all'interno, l'effetto è voluto.
Scegliete una panna fresca di buona qualità, non dolcificata.




venerdì 21 marzo 2014

Brownies panna montata e primavera!

La Primavera è ufficialmente arrivata.
Stagione di.. risvegli, colori, stanchezza, allergie, cambi di stagione.. dei primi tentativi di dieta, della voglia di partire (quella ce l'ho sempre!) e di una sana leggerezza.
Mentre guardo il cielo, che diventa grigio con l'andare delle ore e pare fare una pernacchia al bel tempo, penso al week end in arrivo e alla voglia di cioccolato con la quale mi sono svegliata stamattina ed è tempo di porre fine a questa voglia.
Come?
Soddisfandola!
Rovisto in dispensa e decido di fare un dolce al cioccolato, qualcosa di veloce e perfetto per risolvere il "problema":  dei Brownies!
Vecchia ricetta e sempre ottimo risultato, dulcis in fundo, nel frigorifero, mentre prendo burro e uova per mettermi all'opera, trovo della panna fresca, il massimo!!!
Vi auguro buon week end, sole o pioggia che sia, la bella stagione è arrivata e una coccola dolce per festeggiarla, ci sta!

Brownies panna montata



Ingredienti

180 GR DI CIOCCOLATO FONDENTE 50%
12O GR DI BURRO
120 GR DI FARINA 00
165 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
20 GR DI CACAO AMARO
2 UOVA
1 PIZZICO DI SALE FINO
1/2 BACCA DI VANIGLIA
1 CUCCHIAINO RASO DI LIEVITO VANIGLIATO
PANNA MONTATA per guarnire

Occorrente
TEGLIA RETTANGOLARE
CONTENITORE
2 PENTOLINI
CARTA DA FORNO
FRUSTA MANUALE

Per cominciare mettete il cioccolato fondente a pezzi in un pentolino insieme al burro e fate sciogliere a bagnomaria, poi lasciate da parte e fate raffreddare, mescolando ogni tanto.
Pesate la farina, il cacao setacciateli insieme, aggiungete anche il lievito.
Accendete il forno a 180°gradi.

In un recipiente versate le uova, un pizzico di sale, lo zucchero e i semini della mezza bacca di vaniglia (incidete con un coltello la bacca nel senso della lunghezza e raschiate via i semi) sbattete energicamente qualche minuto tutti gli ingredienti con la frusta manuale, per amalgamare tutti gli ingredienti, le uova non vanno montate.
Versate il cioccolato fuso con il burro a filo nel composto, sempre mescolando, aggiungete pian piano le polveri: farinacacao e lievito.
Il composto risulterà sodo, è giusto che sia così, versatelo ora nella teglia precedentemente rivestita con carta da forno e stendetelo uniformemente con l'aiuto di un cucchiaio.
Mettete in forno a 180°gradi per 20 minuti circa, fate la prova stecchino per verificare che sia asciutto l'interno dell'impasto e poi sfornate.
Lasciate passare circa 10-15 minuti poi tagliate il grande rettangolo, ottenendo dei brownies pronti da gustare subito o anche freddi con un chiuffo di panna montata ed una spolverata di cacao amaro.

Brownies panna montata


Consigli
Potete sostituire il lievito, con un cucchiaino di bicarbonato di sodio.
Potete scaldarli leggermente prima di consumarli, magari accompagnati da panna montata o una pallina di gelato alla vaniglia.
Non fateli cuocere troppo o tenderanno ad indurirsi.
Potete aggiungerci anche 50 grammi di nocciole sbriciolate, nei brownies c'è spesso frutta secca, ma io li preferisco senza.






venerdì 21 febbraio 2014

Biscotti di pasta frolla con marmellata di arance

C'è frolla e frolla!
Sottotitolo: in pasticceria non si può improvvisare.
A meno che... non abbiate un po' di esperienza, non conosciate le caratteristica chimico-fisiche degli ingredienti e non possediate un certo talento per la pasticceria!
In cucina la creatività è importante, direi essenziale, ma lo è altrettanto la conoscenza, perché ci permette di giocare meglio con il nostro istinto... 
Conoscere e creare vanno a braccetto, soprattutto quando si tratta di dolci!
Una buona frolla deve essere friabile, croccante al punto giusto, non troppo grassa.
Bisogna avere in mente due o tre cose, prima di cimentarsi, soprattutto se volete fare delle variazioni alle ricette.
Saper per esempio che il glutine è presente nelle farine in quantità variabile, a seconda del tipo di farina e si origina in presenza di proteine (gliadina e glutenina) e acqua, rendendo gli impasti elastici, tutto quello da evitare per una buona frolla.
Quindi è bene ricordare che per una frolla fatta ad arte, la farina migliore da usare è quella debole, cioè quella con un basso contenuto di glutine.
In genere vengono utilizzate le farine W 150/180 (il simbolo W indica appunto la forza della farina) queste farine spesso sono le più raffinate, indicate con il simbolo "0" o "00" (il doppio zero indica appunto il maggior grado di raffinazione).
Il burro, altro elemento fondamentale, deve essere di ottima qualità, vi consiglio quello ottenuto da centrifugazione, essendo lavorato a basse temperature evita la formazione di carica microbica e quindi non necessità di ulteriori raffinazioni industriali, come invece accade per il burro ottenuto da affioramento.
Lo zucchero, altro elemento cardine, dona colore e croccantezza alla frolla, può essere di diversi tipi, ma ricordate che più aumentate la sua quantità nell'impasto, maggior compattezza otterrete dopo la cottura della frolla, perchè cuocendo caramellizza.
E' consigliabile lo zucchero semolato per la frolla classica (crostate, basi e gusci da riempire) e lo zucchero a velo nella frolla montata e nella piccola pasticceria.
Infine le uova, devono essere freschissime, il tuorlo è composto essenzialmente di grassi, mentre l'albume con il suo alto contenuto di acqua reagirà con il glutine presente ne aumenterà l'elasticità e la resistenza, donando più compattezza alla frolla, una volta cotta.
Potete utilizzare anche tuorli sodi invece che quelli crudi, questo renderà la frolla più fine e delicata.
Altre regole da non dimenticare: lavorare poco l'impasto per la frolla e farlo riposare in frigorifero, frollare appunto, come si usa fare per certi tipi di carne, da qui pare nasca il nome di questo impasto.. pasta frolla.
Nella frolla comune, impastata a mano o con il mixer, è necessario il riposo dell'impasto, cosa che non serve per la frolla montata che si lavora in planetaria montando lo zucchero con il burro, aggiungendo poi il resto degli ingredienti e si utilizza il sacâpoche per distribuirla negli stampi o in teglia.
Queste sono solo delle indicazioni generali, per darvi l'idea di quanti "dettagli" da considerare, per la riuscita di una buona frolla.
Ci sarebbe ancora molto altro da dire.. ma io non sono una chef pasticciera, sono solo una dilettante che prende nota: libri, riviste, web, per cercare di ottenere risultati migliori nelle sue sperimentazioni in cucina.
Per il week end vi consiglio questi biscotti di pasta frolla con marmellata di arance, ottimi in qualsiasi momento della giornata.
Un esperimento collaudato e ben riuscito, con variazioni alla frolla che utilizzo di solito.
I biscotti  sono friabili, si sciolgono in bocca grazie all'utilizzo di tuorli sodi,dello zucchero a velo e la marmellata di arance, naturalmente home made, regala una punta di acidità che si sposa perfettamente con la dolcezza della frolla.
Provateli e poi mi direte!


Biscotti di pasta frolla con marmellata di arance




Ingredienti
per 12 biscotti

150 GR DI FARINA "00"

75 GR DI BURRO DI OTTIMA QUALITA' (per me Lurpak) 
45 GR DI ZUCCHERO A VELO (più un po' per spolverare i biscotti)
3 TUORLI SODI
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON 
1 PRESA DI SALE FINO
3 - 4 CUCCHIAI DI MARMELLATA DI ARANCE

Occorrente

PLACCA DA FORNO o TEGLIA
RECIPIENTE
CARTA FORNO
CARTA PELLICOLA
PENTOLINO
SETACCIO
MATTERELLO
CUCCHIAINO 

Per cominciare mettete un pentolino con dell'acqua sul fuoco, non appena raggiunge il bollore, versate i tuorli d'uovo all'interno uno alla volta e fate cuocere 8 minuti, toglieteli dall'acqua con un cucchiaio e teneteli da parte.

Pesate tutti gli ingredienti che vi occorreranno per la frolla, tirate fuori il burro dal frigo 5 minuti prima di utilizzarlo (si lavora meglio intorno agli 11°-12° gradi).

In un recipiente setacciate la farina e lo zucchero a velo, aggiungete il pizzico di sale, i semi di mezza bacca di vaniglia (incidendola con un coltello nel senso della lunghezza) date una mescolata, poi il burro freddo a dadini e i tuorli d'uovo passati al setaccio (aiutatevi con un cucchiaio per questa operazione).

Iniziate ad impastare il composto con la punta delle dita, molto velocemente, una volta che inizia a compattarsi passatelo su un ripiano e con le mani fatene un panetto, rivestitelo con carta pellicola e riponetelo in frigorifero per almeno 40 minuti.
Accendete il forno a 180°gradi.


Trascorso il tempo necessario, dividete il panetto di frolla in 12 pezzi, con l'aiuto di un coltello, fate delle palline (lavoratele velocemente) e schiacciatele un po' con l'aiuto del matterello (il biscotto deve essere alto circa 1,5 centimetri) praticate un incavo al centro con l'aiuto di un polpastrello o con la parte tonda dell'impugnatura di un coltello.


Aggiungete un po' di marmellata di arance nell'incavo, aiutandovi con un cucchiaino (senza esagerare o fuoriuscirà in cottura).


Mettete i biscotti sulla placca rivestita di carta forno ed infornate a 180° gradi per 15 minuti circa, devono appena prendere colore.Sfornate i biscotti, toglieteli dalla placca calda o continueranno a cuocere, fateli raffreddare circa 10 minuti e spolverate con zucchero a velo.

Biscotti di pasta frolla con marmellata di arance



Consigli

Invece di fare delle palline con la frolla, potete stenderla con il matterello (altra circa 1,5 centimetri) una volta tolta dal frigorifero ed ottenere i biscotti coppandoli con l'aiuto di un bicchiere piccolo o un mini coppa pasta.
Potete aggiungere la marmellata ai biscotti anche dopo la cottura, praticate il buco, cuoceteli e poi versate la marmellata fresca dopo averli sfornati, in questo caso vi consiglio di spolverarli prima con lo zucchero a velo e poi aggiungere la marmellata, per avere un risultato estetico migliore.
Se non avete la bacca di vaniglia, potete sostituirla con la scorsa grattugiata di mezzo limone non trattato o mezza bustina di vanillina.


Nota
Fonti utilizzate per il post: "Peccati di gola" di Luca Montersino, Wikipedia.

giovedì 13 febbraio 2014

Strudel di mele, mirtilli rossi, pinoli, zest di arancia e.. crema inglese

Non so se conoscete l'Mtc, per coloro che leggono il mio blog per la prima volta quello che segue sembrerà una follia ed invece è un gioco!
Un gioco di quelli belli, di quelli pensati bene, di quelli che ti insegnano cose nuove e ti fanno conoscere gente.
L'Mtc è un po' una filosofia di pensiero, una sfida culinaria che avviene sul web a colpi di ricette, creatività e foto, ovviamente!
Non è una gara tra chef stellati o professionisti del mestiere, ma una "singolar tenzone" tra appassionati di cucina.
Cosa si vince?
Non c'è un premio reale, c'è la soddisfazione di aver convinto con la propria ricetta, aver imparato e soprattutto di avere la possibilità di scegliere il tema della prossima sfida.
Una volta che si entra nel gioco si partecipa tutti i mesi, se non puoi farlo.. sei fuori.
Non sempre possiamo far fronte a tutti gli impegni presi, per diversi motivi, più o meno seri e anche io ho dovuto abbandonare il gioco lo scorso anno, ma ora vorrei rientrare in gara con la ricetta di Mari che ha vinto la gara di gennaio ed ha proposto lo Strudel per la sfida di Febbraio.
Confesso, lo Strudel non è tra i miei dolci preferiti, nonostante io ami le mele e confesso anche di non averne mai fatto uno.
Quindi una vera sfida, mi sono messa a pensare e poi all'opera...
Fare e poi tirare la sfoglia con le indicazioni di Mari è stato semplice, per il ripieno entro in gioco io... 
Il mio è uno strudel di mele con mirtilli rossi, pinoli, zest di arancia, rum e zucchero muscovado, accompagnato da una crema inglese aromatizzata all'arancia.
Ero curiosa all'idea di questo esperimento e tanta era l'eccitazione che appena sfornato lo strudel l' ho subito tolto dalla teglia e metà è finito spappolato sul ripiano... volevo piangere!
Quante volte dico che in cucina ci sono tempi da rispettare?!!
Ne salvo la metà, aspetto che si raffreddi e ne taglio una fetta...
Profumato, aromatico e non troppo dolce... buono!
Poi mi accingo ad apparecchiare per le foto e la mia vecchia macchina fotografica smette di funzionare.
Ma allora non è giornata?!
Uso come ai vecchi tempi il mio smartphone e faccio qualche scatto... menomale!
Il resto dello strudel non è arrivato al giorno dopo, anche quello caduto rovinosamente sul ripiano, mangiato accompagnato dalla crema inglese in un pastrugno da veri intenditori di gola!



Strudel di mele, mirtilli rossi, pinoli, zest di arancia e.. crema inglese





Ingredienti

Per la sfoglia
150 GR DI FARINA "00" (più un po' per lavorare la sfoglia)
100 ML DI ACQUA
1 CUCCHIAIO DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1 PIZZICO DI SALE FINO

Per il ripieno
4 MELE FUJI
60 GR DI ZUCCHERO MUSCOVADO
4 CUCCHIAI DI RUM BARRICATO
100 GR DI MIRTILLI ROSSI ESSICCATI
40 GR DI PINOLI
50 GR DI PANGRATTATO
30 GR DI BURRO
ZEST DI 1/2 ARANCIA NON TRATTATA
30 GR DI BURRO FUSO (da spennellare sopra lo strudel)
2 CUCCHIAI DI ZUCCHERO A VELO (da spolverare dopo la cottura)

Per la crema inglese all'arancia
2 TUORLI D'UOVO
4 CUCCHIAI RASI DI ZUCCHERO SEMOLATO
1/2 CUCCHIAINO DI ESTRATTO DI VANIGLIA
BUCCIA GRATTUGIATA DI 1/2 ARANCIA NON TRATTATA
1 PIZZICO DI SALE

Occorrente
TEGLIA RETTANGOLARE
CANAVACCIO DI COTONE O LINO
CARTA FORNO
CARTA PELLICOLA
SETACCI
PENTOLINI
PADELLINO ANTIADERENTE
GRATTUGIA MULTIFORO
MATTARELLO
PENNELLO DA CUCINA
FRUSTA MANUALE

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti per la sfoglia e setacciate la farina.
Fate scaldare l'acqua in un pentolino, non deve bollire.
Mettete i mirtilli in un bicchiere ricoperti di acqua.

In un recipiente versate la farina a fontana, il sale, il cucchiaio di olio ex. d'oliva e l'acqua poco alla volta, iniziate ad amalgamare con l'aiuto di una forchetta.
Una volta versata tutta l'acqua iniziate ad impastare con le mani e ponete l'impasto su un piano con un po' di farina, lavorate fino a renderlo la pasta liscia, fate un panetto ed avvolgetelo nella carta pellicola, lasciate riposare 30 minuti.
Intanto accendete il forno a 180°gradi.




























Prendete le mele precedentemente lavate e sbucciate, dividete ogni mela in 4 spicchi grandi e poi tagliate le fette dal lato corto.
Strizzate bene i mirtilli.
Mettetele le mele in un recipiente, aggiungete lo zucchero muscovado, i mirtilli rossi, il rum, i pinoli, la zest dell'arancia e mescolate bene con un cucchiaio.
In un pentolino a fuoco medio versate il burro e il pan grattato fate dorare poi trasferite in un bicchiere altrimenti rischierà di bruciarsi e tenete da parte.
Fate sciogliere il burro in un pentolino,servirà per spennellare lo strudel.
Prendete un canovaccio pulito, spolverate su un po' di farina e stendete la pasta per la sfoglia, molto sottile.



















Versate sulla sfoglia il pangrattato dorato (tenuto da parte) e poi le mele, cercando di non far cadere sulla sfoglia il succo della marinata.
Con l'aiuto del canovaccio arrotolate lo strudel, trasferitelo sulla teglia rivestita con carta forno e spennellate la superficie con il burro fuso.
Infornate a 180°gradi per 40 minuti circa, a forno statico.
Ora preparate la crema inglese, in un pentolino scaldate un po' il latte (non deve bollire).
Mettete i tuorli, lo zucchero, il pizzico di sale in un'altro pentolino e (fuori dal fuoco) sbattete velocemente le uova con l'aiuto di una frusta per almeno 4/5 minuti poi aggiungete l'essenza di vaniglia e la buccia grattugiata di mezza arancia.
A questo punto versate il latte sulle uova e continuate a mescolare portando il pentolino sul fuoco dolce, lasciate andare per almeno 10 minuti sempre mescolando, fino a che la crema non si rapprende.
Una volta pronta, passatela in un setaccino e lasciatela da parte.






























Trascorso il tempo di cottura per lo strudel, sfornate, attendete che si raffreddi prima di tagliarlo e servitelo accompagnato dalla crema inglese.


Strudel di mele, mirtilli rossi, pinoli, zest di arancia e.. crema inglese























Con questa partecipo all'Mtc di Febbraio




venerdì 20 dicembre 2013

Buon Natale!

Meno 5!
Avrei voluto farvi gli auguri, prima delle feste di Natale, con un piatto nuovo magari un dolce avevo diverse idee in testa, ma non ho potuto fare quello che avevo in mente.
Capita spesso di avere progetti, di avere in mente delle cose che poi non si realizzano, ma non per questo dobbiamo demordere.
Non ho mai fatto grandi progetti soprattutto a lungo termine, la vita mi ha "suggerito" presto che non tutto dipende da noi, ma questo non è un buon motivo per non avere in mente qualcosa da realizzare!
Bisogna trovare un compromesso, avere un'idea, tentare di realizzarla e se vi riesce imparate a godervi il traguardo raggiunto, se al contrario non riuscite, trovate un alternativa.. quella che vi soddisfa di più.
La ricetta di questo post è dello scorso anno, mini panettoni di pasta brioche, un'alternativa alla laboriosa ricetta home made del panettone, qualcosa di genuino, fatto da voi, da offrire ai vostri ospiti, alla vostra famiglia oppure un segna posto per la vostra tavola Natalizia!
Auguro a tutti un Felice Natale e un buon Anno Nuovo, lo auguro soprattutto a tutte le donne che cucinano, perchè diciamo la verità, i grandi chef stellati sono quasi tutti uomini ma a cucinare tutti i giorni di tutto l'anno e a tentare di inventare e creare qualcosa di nuovo da portare in tavola sono soprattutto le donne.
Allora vi giro l'augurio che ho inviato a tutte le donne della mia vita amiche, cugine, sorelle, colleghe o semplicemente donne che stimo:
"Buon Natale a tutte!
Ma proprio a tutte..
A quelle che hanno avuto un anno buono, a quelle che hanno avuto un anno horribilis, a quelle che.. l'anno è passato e non se ne sono nemmeno accorte!
A tutte quelle che hanno programmato minuziosamente i prossimi giorni di ferie o alle confuse, che non sanno e non vogliono sapere cosa faranno.
A tutte queste donne che corrono, cercando di fare bene o a quelle che si sono fermate, a tutte quelle che non mollano e che spesso, anche se non sempre, hanno tutti i santi motivi per essere stressate.
Alle incoerenti, alle coerenti e a tutte quelle che amano ed hanno rispetto per tutte le altre donne.
Vi auguro un felice Natale .. un Natale Bello, da passare con tutte le persone a cui tenete davvero e soprattutto un buon Anno Nuovo!"
Laura



Mini panettoni di pasta brioche




Mini panettoni di pasta brioche



La ricetta la trovate qui